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Autore: LizDream    23/08/2007    11 recensioni
"...Oh no!Ci sono cascata di nuovo. Finisce sempre così..." "...- E' stato solo sesso, Sana?E' sempre solo sesso?- - Non è mai solo sesso, Akito. E tu lo sai bene. Ma sai anche che... - non possiamo perchè io sto con Fuka e tu con Kamura. Lo so, me ne rondo conto. Ma questo non significa che io non ti ami e che rinuncerò a te. - Akito, te l'ho detto mille volte. E' sbagliato, tu dovresti essere innamorato di Fuka, non di me. Tu stai con lei..."********************* Allora vi ho incuriositi?allora ke aspettate, aprite la pagina e leggete ^_^!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7°CAP Salve a tutti, gente!Sono tornatta con il 7°cappy!^_^
Scusate tanissimo per il ritardo ma sono stata per due settimane in vacanza da una mia maica che abita in un paesino vicino al mio e quindi non ho potuto usare internet!
Spero che anche questo appy vi piaccia ^_^.
Buona lettura!
by
LizDreamer


AKITO - DIPENDENTE

7° CAPITOLO:
DOPO LA TEMPESTA VIENE IL SERENO




Eccomi qua, con gli occghi gonfi di lacrime che scendono copiose sulle mie guance.

Ho il cuore distrutto, e lamia mente ormai vede solo immagini di loro due assieme. Perché mi avete fatto questo? Perché mi hai fatto questo Sana?

Prima che lei ritornasse la mia vita si stava avvicinando alla perfezione. Vado all’università e studio per poter un giorno diventare un bravo avvocato, senza però abbandonare la ginnastica artistica, che è la mia passione. Inizialmente mia madre non fu tanto felice della mia scelta.Lei desiderava che mi donassi totalmente allo sport che entrambe amiamo. Ma in realtà, seguire giurisprudenza è sempre stato un sogno nel cassetto, fin da quando ero piccola, solo che non l’avevo mai detto a nessuno. Tranne a lei.

Tornando al discorso di prima, dicevo che vado bene all’università, che ho ottenutò una certa libertà, andando a vivere con Hisae, che è una gran brava ragazza, forse un po’ pazza, ma una bella persona.

Ma soprattutto avevo lui. Dopo che sana era partita si era ristabilito di nuovo un legame tra di noi, ben più profondo di quello che avevamo avuto alle medie. Lui si era lasciato completamente andare, mi aveva permesso di entrare nel suo mondo protetto da una gelida corazza che impediva agli altri di vedere dentro al suo cuore. L’avevo visto piccolo e indifeso, per la prima volta nella mia vita. Non era il solito duro che fa a botte e minaccia la gente, no.

E avevo cominciato a provare quel sentimento che mi ero imposta di lasciarmi alle spalle. Non volevo più innamorarmi di lui. Non volevo più essee ferita. Ma questo è successo. E quello che ho provato quando ero una ragazzina non è niente paragonato a quello che provo adesso.

Ormai è come se fosse tutto ovattato intorno a me. Non sento i rumori, e non vedo niente oltre alle immagini di lui nella mia testa.

E infatti non mi accorgo di essere in mezzo alla strada, e del camion che mi viene contro. Non sento la voce dell’uomo all’interno  gridarmi di spostarmi. Non sento il suono del clacson. Non sento il rumore delle gomme che stridano  sull’asfalto cercando di fermare la corsa.

Poi improvvisamente mi ritrovo a terra e un corpo è appoggiato sopra di me.

Inizio a rendermi conto che qualcuno mi ha appena salvato la vita.

La vista comincia a ritornare e vedo un volto familiare. Due occhi più azzurri del mare mi fissano preoccupati. Un volto d’angelo chino su di me.

Poi una voce.

- Stai bene?Hai niente di rotto?-

Adesso l’ho riconosciuto. Lui è …

- Tu sei Fuka giusto? Allora come ti senti?-

- Grazie  sto bene … Naozumi  -

Come un flashback mi ritronano alla mente delle parole …

INIZIO FLASHBACK

Fuka, io … non so darti una risposta precisa. Cioè, lui è Akito. E’ AKito e basta.E’ scontroso, maleducato, rompiscatole, terribilmente irritante quando mi prende in giro, ma il solo pensare a lui … mi fa stare bene. Quando siamo insieme il cuore mi batte all’impazzata  e mi tremano le gambe. No era mia intenzione portartelo via, Fuka. Il fatto è che lo amo così tanto, e non ho mai smesso di farlo. Anche quando stavo Con Naozumi, io amavo lui. Ma non volevo farti, anzi farvi soffrire.-

 

- Ah, perché credevi che portartelo a letto di nascosto per tre mesi, non ci avrebbe fatto soffrire. E’ vero ci hai feriti, tutti e due. Ma almeno Akito non era il migliore amico di Kamura, tu invece si.

FINE FLASHBACK

Forse mi sono sbagliata. Anche lui sta sofendo, lo vedo, lo percepisco.

- Tu mi hai appena salvato la vita- Lui sorride imbrazzato e si gratta il capo con una mano.

- Ma no, non dire così. Tu avresti fatto lo stesso-

- Si , probabilmente è così, ma il tuo è stato un gesto nobile- E gli sorrido, il primo vero sorriso della giornata.

 Poi, rendendoci conto della posizione in cui ci troviamo, ci rialziamo in piedi.

- Senti, casa mia è vicina, che ne dici se ti offro qualcosa, è il minimo che posso fare per sdebitarmi-

- oh, ok, grazie-

Così ci avviamo a casa mia.

Lui si accomoda su una delle poltroncine colorate che abbiamo sistemato in salotto.

Intanto io controllo se Hisae è in casa.

- Hisae?HISAE?SEI A CASA?- Poi noto un bigliettino vicino al cordless.

“ Ehi ciao Fuka, la tua bellissima coinquilina è andata a fare compere! Torno verso sera, ciao tvtttttb.

By,

la tua pazza pazza amica.”

Sorrido leggermente, è sempre la solita, non cambierà mai.

Torno in salotto e mi siedo su un’altra poltroncina, di un’ acceso color verde.

- Allora che posso offrirti, una birra, dell’acqua, una coca …?-

- Una birra credo che vada bene, grazie mille-

Prendo una birra anch’io  e comincio a sorseggiarla lentamente. E’ ormai calato il silenzio. Poi gli chiedo qualcosa, anche se più che una domanda,è un’affermazione.

- Sai tutto vero?-

Lui mi guarda intensamente, e poi mi risponde, calmo:

- Si, anche tu vedo. Posso capire come ti senti ora-

- Beh, credo che fra tutti tu sia quello che mi può capire meglio di chiunque altro. Insomma, siamo più o meno nella stessa situazione.-

- Se hai bisogno di sfogarti … io ci sono.-

- Come puoi dire questo?Anche tu sei distrutto, perché allora pensi a me?-

- Perché vedere il mio dolore riflesso nei tuoi occhi, mi fa stare ancora più male di come mi sento-

Ancora silenzio. Poi guarda l’ora e mi dice:

- Beh, i è fatto tardi è ora che vada- e sia alza per poi avviarsi all’ingresso.

- Ok, ti accompagno-

Lo seguo fino alla porta, aprendola. Lui fa per uscire, quando, non capendo nemmeno io quello che faccio, mi butto su di lui e lo stringo forte.

-No aspetta ti prego non andartene, non voglio restare sola stanotte.-

- Ma la tua amica non ha detto che tornava stasera?-

-Si ma poi mi ha mandato un messaggio sul cellulare e mi ha scritto che resta a dormire da Gomi, il suo fidanzato. Ti supplico, non lasciarmi sola con il io dolore-

Non so nemmeno io quello che sto facendo, ma sento il bisogno che lui resti con me stanotte.

- Non so perché ma non riesco a dire di no ai tuoi occhi, sono così pieni di disperazione e così lucidi di lacrime. In questo momento mi sembri così fragile …-

Mi guarda intensamente e mi accarezza piano una guancia, questo gesto mi fa sentire così bene …

- E’ perché lo sono … Sembro una ragazza forte ma è tutta una maschera  per nascondere la mia debolezza-

- shh- Mi zittisce mettendomi un dito sulle labbra, e poi china il volto vicino al mio fino a che le nostre labbra si sfiorano. Lo so che quello che stiamo facendo è sbagliato, perché non lo facciamo per amore, insomma non possiamo dimenticarci di Sana e Akito così, ma ora l’unica cosa che voglio è essere amata, anche solo per una notte. E così mi abbandono completamente a lui, mettendo a nudo il mio corpo ma soprattutto la mia anima.

E per la prima volta non mi sento in dovere di essere qualcun altro, di cambiare il mio modo di essere, per compiacere la persona che amo. Per la prima volta mi sento libera di essere me stessa.

La luce abbagliante dei raggi del sole mi acceca costringendomi ad aprire gli occhi. Per un’attimo mi sento confusa, disorientata ma poi mi accorgo che accanto a me c’è qualcuno .. e il ricordo della sera prima mi si affaccia alla mente …

INIZIO FLASHBACK

Naozumi mi bacia dpprima con delicatezza, quasi come se da quel bacio potesse trarre sollievo, poi però qualcosa dentro di lui si accende, allora mi spinge verso il divano che c’è in salotto e comincia a sbottonarmi la camicetta.

Io ricambio il gesto e gli sfilo la maglietta azzurra che indossa … poco a poco i vestiti riempiono il pavimento e anche la biancheria intima li raggiunge …

Lui si ferma un’attimo e mi guarda dolcemente mentre mi sussurra

- Fuka, non posso dirti che ti amo, perché mentirei, e ti farei sofrire inutilmente. Ma quello che ti dico è che ho bisogno di te, ho bisogno di abbandonarmi all’unica persona che può capirmi, e quella sei tu. Se ti vuoi fermare ti capisco, e non andrò oltre, ma se è quello che vuoi, ti prego di lasciarti andare.-

- Naozumi nemmeno io ti amo se è per questo, so che è brutto da dire, soprattutto in un momento del genere, ma anch’io ho bisogno di te e questo mi basta –

Queste sono le nostre ultime parole prima di abbandonarci completamente l’uno all’altro.

FINE FLASHBACK

- Buongiorno –

- Buongiorno Fuka, come hai dormito?-

Gli sorrido e gli rispondo con un – Benissimo-

Lui ricambia il sorriso a sua volta e sia avvicina per baciarmi. Io ricambio il bacio.

- Senti, io credo che dobbiamo parlare di quello che è successo.-

- Sono d’accordo. Senti Fuka, io sono ancora innamorato di Sana e …-

- Ho già  capito cosa vuoi dirmi, lo so per te è stato un’errore. Me lo avevi detto stanotte che non mi ami. Quindi lo accetto, insomma alla fine io ho accettato.- E faccio per alzarmi dal letto. Sono delusa, non so perché, non so nemmeno io cosa mi aspettavo. Infondo lui era stato chiaro. Era una notte da una botta e via. Però speravo …

- No, aspetta fammi finire. Non pensare che quello che c’è stato tra di noi per me non abbia contato neinte. Se da te volevo solo il tuo corpo me ne sarei potuto trovare un’altra facilmente, grazie alla mia fama. Ma io volevo anzi voglio te. Quello che sto cercando di dire è che se anche per ora non provo amore, so che qualcosa può nascere tra di noi. Ho sentito complicità, ho sentito attrazione non solo fisica, questa notte. Quindi voglio tentare a costruire qualcosa con te. Possiamo iniziare con il frequentarci, e non basarci subito su un rapporto serio. Non ti dico che sarà facile, ma voglio provarci. E tu lo vuoi?-

Non so che dire, mi ha lasciato senza parole. Poi però inizio a capire e mi sento felice. Allora rido, rido e rido, perché finalmente mi sento leggera. Lui mi guarda in modo strano, lo sto tenendo sulle spine.

- Come lo devo considerare?Devo ofendermi?Insomma io sto parlando sul serio e tu che fai ridi?-

- Scusami ma rido perché sono contenta. Mi sento felice come non lo sno mai stata prima. –

- E quindi lo devo considerare un si?-

- SI- E mi butto di nuovo fra le sue braccia, mentre questa volta scoppiamo a ridere tutti e due.

E in quel momento mi viene in mente una frase:

DOPO LA TEMPESTA TORNA IL SERENO …

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Ringrazio per le recensioni :
Laura, Keira93, Mary, Vale15, London, Katy92, Ike. Grazie 1000 spero continuerete a seguire la mia storia ^-^!
  
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