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Autore: Cecilia    24/08/2007    0 recensioni
Eccomi dopo tanto tempo a scrivere una fan fic su Harry Potter, partorita proprio al mare grazie al meraviglioso paesaggio della Croazia. Insomma vi troverete in questa fan fic molte coppie ed è il seguito del 6°libro (no spoiler 7°libro). L'Ordine della Fenice sta cercando di ritrovare il magico trio in cerca di Horcrux quando una strana presenza arriva tra di loro. Draco vive come un reietto sia tra i Mangiamorte che tra la comunità magica, mentre Ginny e Luna tornate a scuola si troveranno le proprio vite sconvolte da fatti imprevisti. 4 storie apparentemente separate si uniranno alla fine in un gran finale. Mi raccomando recensite! ^^ P.S.= AU Sirius non è morto!
Genere: Romantico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Ron Weasley | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Šibenik stava diventando una frequentatrice assidua di Grimmauld Palace e anche se molti erano dubbiosi su di lei e la signora

Šibenik stava diventando una frequentatrice assidua di Grimmauld Palace e anche se molti erano dubbiosi su di lei e la signora Weasley non la poteva vedere dovettero ammettere che fu molto d’aiuto perché diede delle dritte niente male che aiutarono e velocizzarono le ricerche.

“Non mi possono vedere …”

Disse stancamente la ragazza mentre insieme all’amica Tonks erano sedute sul balcone della sontuosa villa osservando il cielo stellato.

“E’ per il tuo modo di fare! Io sono l’unica che ti sopporta!”

“Sarà … fatti loro, io gli do una mano e loro mi trattano così! Mha …”

Improvvisamente Tonks si fece seria e si voltò verso l’amica.

“Effettivamente però devo ammettere che ha inquietato un po’ tutti per delle cose che hai detto …”

“Cosa intendi dire?”

Rispose severa l’amica voltandosi ad osservarla.

“Alcune cose, come fai a saperle? Sai non per essere discriminanti, ma tanti penseranno che tu essendo una Serpeverde e purosangue magari …”

“I miei genitori siano Mangiamorte? E allora?”

“Sei pazza a dire queste cose? Abbassa la voce!”

“Perché?”

Rispose Šibenik alterata alzandosi in piedi per poi calmarsi subito e appoggiare i suoi gomiti sulla ringhiera del balcone.

“Senti Tonks sai come la penso! Io non ho interesse per tutta questa faccenda … né per l’Ordine e né per i Mangiamorte … ti sto aiutando perché so che per te è importante tutto qua!”

“Non puoi parlare seriamente, non si può non prendere una parte … bisogna decidere esattamente da che parte stare!”

“Magari è più complicato di così …”

Rispose la ragazza freddamente mentre Tonks che ormai aveva perso le staffe se ne andò.

“Me ne vado, mi fai impazzire quando fai così!”

Šibenik guardò l’amica allontanarsi alterata e stava per fare lo stesso anche lei quando si trovò faccia a faccia con Sirius.

“E’ pericoloso quello che dici …”

“Vuoi farmi la paternale anche tu?”

“Lo pensi veramente … quello che ha detto?”

Disse lui tranquillamente.

“Lasciami in pace!”

Rispose la ragazza bruscamente e fece per andarsene quando con uno scatto l’uomo la prese per un braccio e la spinse contro il muro bloccandola.

“Tutti ci chiediamo se Tonks fa bene a fidarsi di te …”

Gli disse lui in tono minaccioso con le sue labbra molto vicine a quelle di lei.

“Ti ho visto come mi guardavi …”

“E questo cosa c’entra?”

“Su su Sirius tu sei uno stinco di santo quanto potrei esserlo io …”

Improvvisamente l’uomo gli sembrò di scorgere come delle fiamme accendersi nei suoi occhi, ma fu un attimo e subito dopo mollò la presa. Lei molto lentamente e con malizia scivolò via tutto senza mai smettere di guardare l’uomo negli occhi, poi fu un attimo e lei era già sparita nella notte.

 

Harry aprì gli occhi a fatica, sapeva di aver distrutto l’Horcrux, ma non sapeva ancora cosa fosse successo dopo … sicuramente qualche contro incantesimo gli aveva fatto perdere i sensi. Harry allungò la mano sul comodino e mettendosi gli occhiali capì dove si trovava e quasi si trattenne dal non esplodere. Grimmauld Palace? Cosa ci faceva a Grimmauld Palace? Non aveva detto a Ron ed Hermione che qualsiasi cosa sarebbe accaduto per nessuna ragione dovevano avvertire l’Ordine?

Improvvisamente poi però i suoi pensieri furono interrotti da un avvenimento del tutto imprevisto, una ragazza che dormiva accanto a lui si girò sotto le lenzuola e lentamente si avvicinò al petto di Harry accoccolandosi.

“HERMIONE!”

Esclamò lui imbarazzato quando lei ancora assonnata si svegliò.

“Harry per l’amor del cielo, shhhh … i tuoi genitori sono al piano di sotto vuoi che si sveglino e ci becchino così?!”

“I … i miei genitori? Loro sono morti! Tu chi sei? Dove mi trovo?”

Chiese lui spaventato, tirandosi a sedere e appoggiando la schiena alla testiera del letto.

“Harry cosa ti prende?”

Lui non esitò oltre e vedendo la bacchetta sopra il comodino la puntò verso la ragazza.

“Cosa stai facendo? Harry mi stai spaventando!”

“Questo deve essere un effetto collaterale di una delle maledizione di Voldemort che erano a protezione dell’Horcrux …!”

“L’Horcrux? Di cosa parli? E Voldemort? Lui è stato sconfitto nella guerra magica!”

Harry la guardò sconvolto, dove diavolo era?

“E poi cosa ci faccio qui … così con te? … Io sto con Ginny o per lo meno ero con lei … comunque sia io sono innamorato di lei …”

Hermione sentì come se una freccia le trafisse il cuore.

“Cosa? Harry sei sicuro che non è stato un brutto sogno?”

Chiese la ragazza mentre i suoi occhi divennero lucidi.

“I tuoi genitori morti! Voldemort vivo e tu innamorato di Ginny … questa è l’unica spiegazione!”

La ragazza cercò di ripetersi quegli elementi convincendosi che potevano essere frutto solo della sua immaginazione e quindi tentò di tranquillizzarsi. Molto gentilmente mise la sua mano su quella di Harry che teneva ancora la bacchetta e lentamente gliela fece abbassare e lui non riuscì a spiegare perché non riuscì a muoversi … quasi fosse sotto l’incanto Pietrificus Totalus.

“Era solo un brutto sogno, ma questo è vero …”

La ragazza che aveva ancora gli occhi lucidi si avvicinò al ragazzo e lentamente lo baciò sulle labbra, lui tentò di ritirarsi … pensava a Ginny, ma poi sentì qualcosa di strano. La cicatrice gli pizzicava, ma non era come quando succedeva per colpa di Voldemort … era diverso.

“Ma se tu sei convinto che questo sia il sogno e quello che mi hai detto la realtà … è meglio che vada …”

Disse Hermione ritirandosi velocemente, quando lui in uno scatto veloce la ritirò a sé e la baciò nuovamente e senza pensarci le fece aderire la schiena al materasso quando lui lentamente la sovrastava con il proprio corpo.

Quel pizzicore continuò, ma non gli dava fastidio … no era quasi come se gli dava forza, coraggio e decisione.

“Forse ho trovato qualcosa!”

Disse improvvisamente Ron alzandosi dalla sedia e avvicinandosi ad Hermione che nel frattempo era accanto al letto di Harry e gli medicava le ferite che gli aveva provocato qualsiasi cosa avesse affrontato in quella stanza.

“Guarda qui!”

Hermione si sporse e guardò meglio la pagina che gli aveva indicato il ragazzo.

“Bravo Ronald! Mettiamoci al lavoro!”

Ron si era appena alzato ed era uscito dalla stanza ed Hermione stava per fare lo stesso, quando in un gesto impulsivo (lo stesso del sogno in cui era caduto Harry) le afferrò la mano.

 

Appena Šibenik arrivò a casa, l’unica persona che incontrò per sua fortuna fu solamente suo padre.

“Dove sei stata?”

“Lasciami in pace!”

La ragazza fece per andarsene, ma il padre la prese per un polso e la costrinse a guardarlo negli occhi.

“Sei stata ancora con quella Tonks vero? Almeno dicci qualcosa! Di cosa hai scoperto!”

“Io non ho scoperto un bel nulla! Io non sono un membro dell’Ordine e tanto meno una Mangiamorte … questa guerra non è affare mio!”

Disse lei dando una strattonata e liberandosi dalla presa del padre.

“Ringrazia il cielo che non ci sia tua madre qui, altrimenti …”

“Altrimenti cosa? Comunque hai ragione sono fortunata che non ci sia la mamma!”

Disse la ragazza mentre velocemente incominciò a salire i gradini della maestosa scalinata.

“Cosa vorresti dire?”

Gli urlò il padre ai piedi della scalinata, ma lei non rispose e continuò a camminare fino a giungere il camera sua dove dentro vi trovò una gradevolissima sorpresa.

Non ci pensò due volte e corse incontro al suo ospite che con il poco calore che gli era rimasto l’abbracciò amorevolmente a sé.

“Sono così felice di vederti!”

Gli sussurrò lui dolcemente all’orecchio prima di darle un bacio stampo sulla bocca e sedersi con lei sul suo letto.

“Che ci fai qui? Sei così sciupato? Cosa ti stai succedendo Draco?”

“Vorrei saperlo anch’io Šibenik! Vorrei tanto essere come te, sempre così libera … senza barriere … senza posizione, ma io non posso!”

Disse lui accarezzando dolcemente i suoi capelli.

“Mha sì che ti importa, manda all’aria tutto!”

“Non posso! Non posso!”

Disse lui alzandosi alterato.

“Ho troppe cose in ballo e non è così facile, tu non sei stata coinvolta come lo sono stato io! Io ho deluso entrambe le parti e non so più a quale delle due appartenga io … io non sono un assassino, ma non sono nemmeno un pappamolle come quei quattro idioti dell’Ordine …”

“Non sono così male sai …”

“Sì sì tuo padre mi ha detto delle tue scorribande con loro … con Tonks … Sei un’irresponsabile!”

“Prima non stavi invidiando la mia libertà?”

Draco si avvicinò pericolosamente alla ragazza, ma poi calmandosi le si inginocchiò di fronte.

“Sono solo preoccupato per te, se il Signore Oscuro lo venisse a sapere ti farebbe del male … e se i membri dell’Ordine sapessero di chi sei figlia ti farebbero del male … O solo paura che ti possa succedere qualcosa …”

“Oh Draco Malfoy che si preoccupa per qualcuno …”

Lo beffeggiò lei mentre lui alzandosi le si sedette accanto.

“Šibenik non scherzare, sei l’unica persona per cui provi qualcosa che credo si possa definire amore … Io ormai sarò un relitto, un alcolizzato, un eremita e non ho più uno scopo nella vita, ma una certezza c’è l’ho e sei tu … non posso perderti!”

La ragazza lo abbracciò forte e quando lo fece si accorse di alcune escoriazioni sul viso di Draco.

“Chi te le ha fatte?”

“La piccola Weasley, una sera ero ubriaco e mi sono sfogato un po’ su di lei …”

“Sei il solito! Quella è una piccola megera se ci si mette!”

“Sì me ne sono accorto!”

Šibenik fece un piccolo ghigno prima che entrambi si rimisero a parlare.

 

Il 1 settembre ormai era giunto e Luna e Ginny si stavano preparando per tornare a Hogwarts.

“La mamma ha detto che ci dovremmo materializzare direttamente lì, poco fuori dai confini di Hogwarts, ci accompagnano Bill … Lupin e Tonks …”

Disse tranquillamente Ginny mentre si vestiva in modo che non si vedessero i lividi che aveva sul corpo.

“Sei Harry sapesse cose ti è successo …”

“Però lui non lo sa! E’ in cerca degli Horcrux, una cosa più importante di quella che è successo a me!”

Luna squadrò l’amica prima di riprendere a parlare.

“Ti manca?”

“Luna, ma che domande … certo! Però ci siamo parlati prima che lui partisse e abbiamo deciso così!”

La bionda stava per riaprir bocca quando Neville entrò nella loro stanza.

“NEVILLE! Che modi sono si bussa prima di entrare!”

Urlò Ginny.

“Ma voi siete pronte e …”

“Lasciala perdere Neville, è da ieri sera che è elettrica …”

Disse sarcastica Luna prima di lasciare la stanza insieme al ragazzo. Ginny diede un’ultima occhiata allo specchio per vedere se tutto era apposto, quando una serie flash della sera prima assediarono la sua mente … velocemente scosse la testa e poi scese raggiungendo gli altri suoi amici e Bil, Lupin e Tonks già pronti per smaterializzarsi. Notò subito che i suoi genitori gli diedero un saluto molto veloce, dovette ammettere che da quando Ron era scomparso e lo era anche Harry ed Hermione alla sede dell’Ordine non si parlava di altro e si occupavano tutto il giorno di cercarli senza degnare di troppa considerazione loro che invece erano lì presenti … lei, Luna e Neville.

Non indugiò oltre saluto i suoi familiari e poco dopo si trovò già materializzata poco lontano dai confini di Hogwarts mentre intorno a loro molti altri studenti con genitori o altri adulti si materializzavano uno dopo l’altro. Nessuno voleva crederci, si pensava che dopo la morte di Silente e tutto quello che era successo la scuola non riaprisse e invece contro ogni previsione lo fece, ma ben presto quando si ritrovarono nella sala grande non c’erano i consueti quattro tavoli, ma solo due in quanto la presenza a Hogwarts era misera.

I Grifondoro si ritrovarono al tavolo con i Corvonero raggiungendo il numero di 23 studenti, mentre i Serpeverde si ritrovarono con i Tassorosso per un totale di 32 studenti.

Cenarono silenziosamente e poi come di consueto il Preside prese la parola dopo cena, anche se l’atmosfera era un po’ diversa … non c’era la figura imponete di Silente, ma quella minuta della McGranitt.

“Cari studenti bentornati a Hogwarts, come ben sapete questo è un periodo buio e la scelta di riaprire Hogwarts non è stata per niente facile, ma alla fine ecco ci qui … ed ecco vi qui, anche se in numero molto molto basso, ma in fondo era prevedibile no? La cosa che più mi colpisce è che comunque ci siano studenti che ancora vogliano venire qui, alcuni tra gli altri imprevisti …”

Disse lanciando un’occhiata fugace ai Serpeverde.

“… Comunque sia vi auguro un buon anno a Hogwarts e visto il numero così basso di studenti, anche per la vostra sicurezza di raccoglieremo in soli due dormitori: i Corvonero con i Grifondoro e i Tassorosso con i Serpeverde! Bene, ora è meglio che andiate a letto buona notte!”

Tutto il mangiare scomparve dalle tavole, Luna e Ginny erano felicissime avrebbero passato l’anno insieme e pensavano che seppur piccola una buona cosa c’era in tutta quell’oscurità

Mentre i tre si stavano incamminando verso il loro dormitorio tentarono di lanciare una veloce occhiata ai pochi Serpeverde presenti, ma non videro nessuno che conoscevano, anzi era facce talmente ignote per loro che si chiesero se avessero mai frequentato Hogwarts.

 

   
 
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