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Autore: Cecilia    22/08/2007    3 recensioni
Eccomi dopo tanto tempo a scrivere una fan fic su Harry Potter, partorita proprio al mare grazie al meraviglioso paesaggio della Croazia. Insomma vi troverete in questa fan fic molte coppie ed è il seguito del 6°libro (no spoiler 7°libro). L'Ordine della Fenice sta cercando di ritrovare il magico trio in cerca di Horcrux quando una strana presenza arriva tra di loro. Draco vive come un reietto sia tra i Mangiamorte che tra la comunità magica, mentre Ginny e Luna tornate a scuola si troveranno le proprio vite sconvolte da fatti imprevisti. 4 storie apparentemente separate si uniranno alla fine in un gran finale. Mi raccomando recensite! ^^ P.S.= AU Sirius non è morto!
Genere: Romantico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Ron Weasley | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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I SEGRETI DELL’ANIMA

I SEGRETI DELL’ANIMA

 

AU = Sirius non è morto

AMBIENTAZIONE = Dopo il 6° libro (non spoiler 7°)

 

Šibenik aveva 19 anni era grintosa e decisa e senza dubbio una classica Serpeverde, ma nonostante ciò nei suoi anni a Hogwarts aveva stretto una grandissima amicizia con una ragazza più grande di lei di 2 anni e metamorfomagus come lei nonché Grifondoro fatto che non fece poco scandalo all’epoca. Šibenik le era sempre stata molto attaccata anche dopo Hogwarts, erano come sorelle … lei e Ninfadora Tonks.

Era una giornata uggiosa e Šibenik si stava preparando per uscire, viveva in una casa sontuosa perché proveniva da una grande famiglia di sangue puro, ma a lei quelle non erano cose che colpivano particolarmente. Appena scese la lunga scalinata e si avvicinò al loro elfo domestico che le porse il cappotto, una voce alle sue spalle la fece voltare.

“Dove credi di andare?”

Dove voglio io!”

Sono tua madre per l’amor del cielo, rispettami come tale!”

“Lo farei se ti considerassi tale, ma non che tu abbia mai mostrato grande interesse nei miei confronti!”

La donna non aspettò oltre e le mollò un sonoro schiaffo, mentre la figlia fulminandola con gli occhi chiuse più sonoramente del dovuto la porta e uscì.

Šibenik ancora furente di rabbia, ma abituate a quelle litigate trovò la sua migliore amica aspettarla in un quartiere babbano dove le aveva dato appuntamento.

“Sei in ritardo!”

La ammutinò Tonks.

“Lo so, ma sfido te avere una madre come la mia!”

“Vogliamo scommettere?”

Le due ragazze si guardarono e poi risero. Tonks quel giorno aveva scelto corti capelli color rosa shocking mentre Šibenik un rigido baschetto nero con la frangetta blu.

Perché mi hai dato appuntamento qui?”

Perché credo che ormai sia giusto che anche tu veda Grimmauld Palace

La ragazza si trattenne dal non essere stupita e subito facendo finta di niente chiese:”Ah sì? E cos’è?”

“Ora lo vedrai”

Improvvisamente un gran palazzo sbucò tra altri due e senza aspettare oltre le due ragazze entrarono, la signora Weasley andò subito incontro loro rimanendo scioccata quando vide che Tonks aveva portato una sconosciuta.

Tonks, ma cosa ti viene in mente? Chi è lei? Perché l’hai fatta venire qui?”

“Signora Weasley non si preoccupì lei è Šibenik Trilij Visnijc è la mia migliore amica dai tempi di Hogwarts la conosco da 9 anni! Ci si può fidare di lei!”

Disse Tonks con leggerezza, quando tutti i membri dell’Ordine che in quel momento si trovavano in salotto si precipitarono in corridoio.

“Wow che onore aveva un’accoglienza così!”

Disse gelida la ragazza facendosi spazio tra la piccola folla e sedendosi su un sontuoso divano, fi fianco all’unico uomo che non si era alzato.

La ragazza lo osservò maliziosa e con grazia accavallò le gambe lunghe e scoperte a cause dei mini jeans che indossava.

Šibenik…”

Disse lei semplicemente osservandolo.

Sirius…”

Disse lui non smettendola di guardarla. Non ne capì il motivo, ma si sentì subito attratto da quella ragazza davanti a lui, ma quel momento fu interrotto dal rientrare nella stanza degli altri membri dell’Ordine.

E di un po’ in che casa eri?”

Chiese severa la signora Weasley.

Serpeverde!”

Disse lei tranquillamente, mentre tutti si voltarono verso Tonks.

“Sembra di essere tornate a Hogwarts:’Una serpe e una grifo, cosa ci fanno insieme?’”

Fece Tonks sedendosi tra la sua migliore amica e il cugino.

“Allora vogliamo stare a parlare di noi o di dove si trova il magico trio! Sì non guardatemi così, Tonks mi ha detto tutto!”

Anche …”

La ammonì la signora Weasley, prima che tutti ricominciarono le ricerche.

 

“Sei sicuro che si troverà qui?”

Chiese Ron per l’ennesima volta con il fiatone, mentre insieme a Harry ed Hermione scalavano una ripida strada che li stava portando a una costruzione ormai in rovina.

“Sì ne sono sicurissimo!  Voldemort è cresciuto in questo orfanotrofio e Silente mi aveva detto che anche i luoghi in cui sono nascosti gli Horcrux hanno un valore significativo per lui …”

Quindi dove credi che lo troveremo?”

Gli chiese poi Hermione.

“Sono convinto nell’armadio della sua stanza …”

Disse un po’ soprappensiero quando improvvisamente un profumo di fiori freschi attirò la sua attenzione, era lo stesso profumo di Ginny e questo gli fece venire una grande fitta al cuore … gli mancava molto …

“Tutto bene?”

Chiese poi la sua migliore amica vedendolo bloccarsi di colpo davanti al grande portone.

“Sì … sì … forza entriamo!”

I 3 entrarono e con la bacchetta in mano camminarono lentamente fino a giungere alla fatidica stanza, che come con Silente aveva scoperto era protetto da incantesimi molto potenti.

Quello era il loro primo Horcrux da quando avevano lasciato Hogwarts, erano seguite settimane di ricerche e per lo più dovevano stare attenti a non farsi trovare dai membri dell’Ordine che li stavano cercando ovunque per riportarli a casa.

Appena fecero per entrare videro una fitta barriera di serpenti ergersi davanti a loro, Hermione istintivamente si tuffò sul braccio di Ron che subito divenne rosso in viso, ma che subito le mise una mano intorno alle spalle per riassicurarla.

Harry intanto stava provando ogni tipo di incantesimo, ma quelli sembravano non volersi togliersi di mezzo, così pensò alla cosa più ovvia e gli parlò. Quelli si scostarono lasciandolo passare.

Harry sta attento! E’ troppo semplice non trovi? Forse è una trappola!”

Disse subito Hermione, ma il ragazzo sembrava non sentirla ed era già entrato e quando i suoi due amici fecero per seguirlo i serpenti si pararono nuovamente di fronte a loro. Non videro nulla, non sentirono nulla, almeno fino a quando un bagliore accecò i due ragazzi che appena riaprirono gli occhi trovarono la stanza vuota ed Harry svenuto a terra con la coppa di Tassorosso stretta tra le mani.

I suoi due amici si precipitarono da lui e dopo essersi assicurati che l’Horcrux era distrutto, Hermione diede la coppa a Ron e tentò di vedere come stava Harry.

Harry? Harry? Su svegliati! Harry! Oh mio Dio Ron che facciamo non si sveglia, forse è meglio se …”

“No, non ci pensare minimamente! Portiamolo in una delle stanze di sotto e poi cercheremo di vedere cosa gli è successo!”

E se …”

Hermione glielo abbiamo promesso, niente Ordine! Sono preoccupato quanto te, anch’io non so cosa fare, ma vedrai qualcosa ci inventeremo …”

Hermione tentò di ribattere ancora, ma poi mordendosi la lingua aiutò il ragazzo a portare Harry in una delle stanze del piano di sotto.

 

Ormai Draco Malfoy dopo il fallimento di non essere riuscito a uccidere Silente viveva tra i Mangiamorte come un reietto e che doveva ringraziare Dio ogni giorni di potersi svegliare vivo, ma il ragazzo non aveva idea di quanto questa situazione avrebbe potuto continuare.

Draco aveva lasciato Hogwarts aveva lasciato il luogo che per lui era sempre stato una sorta di nascondiglio, di riparo da un destino che alla fine lo aveva trovato.

Ormai era più pallido e scarnito che mai, i capelli biondi ricadevano spettinati e gli occhi color ghiaccio una volta penetranti ora erano spenti e vuoti. Ovunque andasse sentiva tutti gli occhi puntati su di lui … o perché era un Mangiamorte o perché lo era, ma non aveva saputo mostralo. Ormai al ragazzo non importava più nulla … non gli importava dei Mangiamorte o dell’Ordine, di Voldemort o di Harry, della guerra e dell’amore, della vita o della morte … ormai si era ridotto a un essere infimo e vuoto.

Ormai incapace di trovare una pace interiore Draco vagò per Londra per passare l’ennesima notte brava come ormai faceva da molto tempo, all’insegna dell’alchool gabbano che aveva scoperto essere un ottimo rimedio per liberare la mente.

Ma una notte mentre era di ritorno al rifugio dei Mangiamorte incontrò la giovane Weasely che si stava dirigendo verso un palazzo, così appena la vide non ci pensò due volte ad attaccarla, così solo per scaricare tutta quella frustrazione che sopprimeva dentro di sé.

L’aveva trascinata in un vicolo buio e isolato e fece per scagliarle un altro incantesimo quando quella, molto più lucida di lui, riuscì a bloccarlo.

Malfoy!”

Disse in tono rabbioso digrignando i denti.

“Oh chi ho trovato la fidanzatina di Potter!”

“Non provocarmi potrei ucciderti, lurido sporco mangiamorte!”

Disse lei iraconda lanciandogli una fattura contro l’altra con tutto l’odio che aveva.

“E’ colpa tua se Silente è morto, se Hogwarts è stata attaccata e se Harry se né andato!”

Fece per scagliargli un’altra fattura, ma lui traballando fino a lei gli bloccò il polso e le fece cadere la bacchetta e senza pensarci oltre la spinse contro il muro continuando a tenerla bloccata.

“Ora non fai più tanto la spregiudicata vero?”

Disse lui.

“Hai bevuto Malfoy? Hai un alito pessimo! Oh fammi pensare perfino i mangiamorte credano che tu sia una carogna!”

Il ragazzo non ci vide più e le tirò un sonore schiaffo che la fece cadere a terra e uscire il sangue dal naso, poi riprendendola violentemente per un polso la sollevò facendola aderire ancora di più con il freddo muro.

“Magari se gli portassi te potrebbero divertirsi un po’, sai ho scoperto una crudeltà tra i Mangiamorte che nemmeno io pensavo … se vuoi te la mostro …”

E senza indugiare oltre incominciò a toccarle le gambe ed esplorando il suo piccolo corpo.

Lasciami, non mi toccare … mi fai schifo!”

“Non fare tanto la santarella a Hogwarts tutti lo sapevano che la piccola Weasley è molto … ‘aperta’!”

Mollami, lasciami!”

Ginny scalpitava e lo colpiva a più non posso voleva andar via, si sentiva sporca e si sentiva morire dentro. I baci di Harry affioravano nella sua mente, così dolci e veri … mentre ora era lì con quei baci forzati e atroci e quel suo toccarla che le faceva venire la nausea … Poi trovò uno spiraglio, gli pestò un piede e gli diede una gomitata … corse più veloce che poté e in poco tempo si ritrovò al sicuro dentro Grimmauld Palace … corse a più non posso in camera sua … nessuno doveva poterla vedere così.

 

Luna era in camera sua e con il suo solito sguardo stralunato guardava fuori dalla finestra. Il mattino seguente sarebbe stato il 1 settembre e lei, Neville (che erano stati portati alla sede dell’Ordine) e GInny sarebbero tornati a Hogwarts (che nonostante tutto avrebbe riaperto). Pensò a tutto quella che era successo, alla battaglia a cui aveva partecipato, a come la sua vita era cambiate in 2 anni, alla morte di Silente e alla partenza di Harry, Hermione e di … Ron. Divenne leggermente rossa in viso e se ne stupì, in fondo lui nin aveva mai mostrato interesse per lei anzi l’aveva sempre presa in giro, anche se dovette ammettere che nell’ultimo anno apprezzò parecchio gli apprezzamenti che lui ogni volta gli faceva per i suoi commenti delle partite. Non era molto, ma a lei bastavano. Aveva ancora tra le mani la lettera che aveva appena finito di scrivere, era già la sesta da quando non si avevano più notizie del magico trio dopo il matrimonio di Bill e Fleur e lei puntualmente aveva deciso di scrivere a Ron anche se lui non le aveva mai risposto. Pensava che non serviva a nulla, ma la faceva sentire bene e così lo faceva. Stampò un piccolo baciò sulla lettera, lo legò alla zampa del suo gufo e poi lo lasciò volare fuori dalla finestra della sua camera in Grimmauld Palace. Luna aveva appena rinchiuse la finestra quando un rumore attirò la sua attenzione, Ginny era appena entrata nella loro camera e aveva chiuso sonoramente la porta alle sue spalle. La ragazza la guardò preoccupata, era parecchio malandata e così preoccupata balzò giù dal davanzale.

“Oh mio Dio Ginny cose ti è successo?”

“Non ne voglio parlare!”

Disse lei velocemente mentre spogliandosi mostrò dei lividi.

E quelli cosa sono?”

“Ti ho detto nulla!”

Ripeté infastidita GInny mentre si medicava le ferite e si vestiva in modo che non si vedessero.

Ginny …”

Malfoy va bene? Non so cosa ci facesse qui, ma mi ha attaccato!”

“Ti ha vista …”

“Non ti preoccupare non mi ha visto entrare alla sede dell’Ordine! Non so cosa ci facesse a Londra, era ubriaco … mi ha attaccato e ha tentato di …”

Ma Ginny si bloccò di colpo voltandosi verso il proprio guardaroba e cercando qualcosa che neanche lei sapeva cosa fosse.

E ha tentato di farti cosa?”

“Luna ne dobbiamo proprio parlare? Non ne ho voglia! E ti prego di non dire nulla a nessuno, già così controllano ogni cosa che faccio … se lo venissero a sapere vivrei come una prigioniera peggio già di come lo sono …”

Luna fece spallucce non troppo convita poi tornando ad osservare il cielo stellato sussurrò:”Come vuoi …”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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