Damon: Salve!
Elena: Buon giorno.
Stefan: Due birre, grazie.
Lexi: No, le birre dopo pranzo non vanno bene.
Damon: Mio fratello ha detto due birre belle signore.
Elena: Ecco qua.
Damon: Grazie. Credo che suo marito sia molto fortunato ad averla come moglie.
Elena: A si? Pensandoci credo di si ed è un bellissimo uomo.
Stefan: E lei signora?
Lexi: Anche mio marito è un bellissimo uomo.
Stefan: Si si, grazie. – scoppiarono a ridere.
Elena: Comunque cosa ci fate qui?
Stefan: Siamo venuti ad importunare le nuove bariste e per far arrabbiare le nostre donne, ma non ditelo a nessuno.
Lexi: Che mariti maleducati. Dai?
Damon: Siamo venuti a prendere due birre dopo pranzo. Come state?
Elena: Bene e voi baby sitter?
Damon: Abbiamo fatto piangere mamma.
Lexi: Cosa? Perché?
Stefan: Per il regalo e poi ci ha raccontato la storia del dondolo.
E raccontarono brevemente la storia.
Damon: A che ora staccate?
Elena: Alle 15.
Stefan: Poi?
Lexi: Poi andiamo a casa da nostra suocera e cognata e poi...
Stefan: Poi?
Elena: Magari stasera staremo con i nostri mariti.
Damon: Allora e meglio che non vi stanchiate troppo, noi andiamo. Il resto e mancia.
Stefan: Ah dimenticavo, non importunate i clienti.
Lexi: Sarà fatto!
Tornarono a casa.
Meredith: Ma guarda un po' i tuoi fratelli che espressioni soddisfatte che hanno.
Damon: Si vede?
Meredith: Leggermente.
Stefan: Bene.
Meredith: Su raccontatemi.
Stefan: Non volevano servirci, che due maleducate, non ho mai trovato bariste così. Alle 15 staccano e vanno a casa dalla suocera e dalla cognata.
Meredith: E alla sera con i mariti?
Stefan: Forse, chissà che fortunati.
Damon: Tieni. – porse la tazza con il caffè.
Meredith: Ma non l'avete preso?
Stefan: No due birre.
Meredith: Ok.
Damon: Cucciola dormi già?
Meredith: Si si. Ha chiamato Elijah.
Stefan: Cosa dice?
Meredith: Che non vede l'ora di tornare a casa.
Si alzò e la posò nel passeggino e si riposizionò tra i figli al centro del divano.
Damon: Ci hanno trattato male sai?
Meredith: Chi?
Stefan: Le tue nuore.
Meredith: Che bambini che siete. Siete tanto offesi vero?
Damon: Si si tanto.
Meredith: Volete i vizi dalla vostra mamma?
Stefan: Si.
Damon: Stefan voleva dire “si volentieri madre grazie”. Ste le buone maniere da gentil uomo non te le ricordi?
Stefan: Certo che si, “scusate signora madre”.
Meredith: Piantatela. Dai venite vicino. – e si misero a ridere.
Abbracciò entrambi che posarono le loro teste sulle spalle, Damon a sinistra e Stefan a destra e posò ad entrambi un bacio sui capelli.
Damon e Stefan: Grazie.
Meredith: Per così poco. Mi dispiace di non averlo fatto durante la vostra infanzia.
Damon: No mamma, niente storia perchè poi finisci per piangere.
Meredith: Lo so. Scusate però mi piace ripensare a quando eravate piccoli e indifesi. Da proteggere.
Stefan: Allora raccontaci qualcosa.
Meredith: Ok. – misero entrambi il capo sulle gambe della madre.
Damon: Ti diamo fastidio?
Meredith: Certo che no, allora… Vi piaceva addormentarvi con la testa sul mio cuore e dormivate di più facendolo.
Damon: Per forza.
Meredith: Cosa?
Stefan: Il tuo cuore ha un battito così dolce.
Meredith: E' un complimento?
Damon: Assolutamente si!
Dopo vari discorsi...
Stefan: Posso chiederti una cosa?
Meredith: Certo qualsiasi cosa.
Stefan: Ti ricordi come e quando sei stata uccisa?