Crossover
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Autore: Crybaby    02/02/2013    4 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Naruto]
Si sa: in un mondo dove i combattimenti sono all’ordine del giorno, ogni periodo di pace, breve o lungo che sia, è destinato a terminare. Anche se il suddetto periodo di pace, durato poco più di un anno, è seguito ad una dura e cruenta battaglia combattuta contro il male in persona.
La causa di tutto?
Cinque splendide ragazze, tornate misteriosamente alla vita.
Cinque brillanti scienziate, più potenti che mai.
Cinque diaboliche streghe, assetate di vendetta.
Cyprine, Telulu, Eudial, Viluy e Mimete: in altre parole, le Witches 5.
A un anno di distanza dagli eventi di “Last Menace Of Chaos”, i difensori della Terra sono chiamati ad una nuova, improbabile quanto difficile battaglia. Ma chi ha detto che debbano per forza essere loro i protagonisti?
Genere: Azione, Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Streghe Contro Ninja – Sesta Parte

-Non così in fretta!
Shikamaru si voltò di scatto, constatando solo in quel momento che l’atrio del tempio non era completamente immerso nell'oscurità: tra lui e Eudial, abbandonata sul pavimento di pietra c’era ancora la torcia che aveva acceso poco prima, che illuminava la stanza come un piccolo falò.
-Prima devi spiegarmi un bel po’ di cose! Perché nel messaggio registrato che hai lasciato di sotto hai mentito, dicendo che c’erano trappole dietro l’ingresso? A cosa è servito quel finto masso rotolante nei sotterranei? E soprattutto, perché hai allontanato Ino in quel modo?
Eudial finse di pensarci un po’ sopra, prima di rispondere.
-E va bene, immagino di doverti delle spiegazioni. Tu, però…- la strega imbracciò saldamente l’Heart Buster -non provare a far mosse azzardate. Detesto essere interrotta.

Telulu non aveva idea di cosa ci facesse sdraiata per terra. Ricordava solo di esser stata messa KO da un pugno diretto allo stomaco, poi più nulla. La prima cosa che vide aprendo gli occhi furono dei fiori rossi, recisi e sparpagliati a terra; seguirono poi i tanti cittadini di Konoha, che ancora dormivano della grossa; al campo visivo di Telulu si aggiunse infine la ninja dai capelli rosa, Sakura, che invano stava cercando di risvegliare i suddetti abitanti.
-Non riesco a capire, perché non si svegliano?
-Perché… oltre che dalle mie Telulun- biascicò la strega, avvertendo una fitta allo stomaco -sono stati ipnotizzati anche da Cyprine. L’effetto di una combo simile dovrebbe durare ancora… vediamo… ventiquattro ore. O quarantotto, non ricordo.
-Accidenti… anzi no, poco male. Ciò che conta, è che finalmente tu non nuocerai più a nessuno.
-Ah sì? A me invece pare proprio il contrario…
Telulu si mise in piedi baldanzosa, ma bastò un gesto di Tenten, fino a quel momento seduta in disparte, a farla tacere.
-Mentre eri svenuta ti abbiamo perquisita e disarmata di tutte le tue provette colorate che tenevi nascoste. Inoltre, ti sconsiglio caldamente di riprovare quel trucchetto delle liane che ti escono dai polsi. A meno che tu non voglia deliberatamente saltare in aria.
-COSA???
La strega alzò entrambe le braccia, e subito vide appiccicate attorno ai polsi due carte con disegnati sopra dei simboli neri.
-Si tratta di carte bomba speciali, che esplodono solo quando vengono rimosse. L’unico modo che hai per liberartene e sopravvivere sarebbe quello di amputarti le braccia, ma dubito che tu sia così disperata.
La ragazza dagli occhi verdi restò immobile per diversi secondi, indecisa sul da farsi. Poi, come per dichiararsi sconfitta, si lasciò cadere a terra in ginocchio.
Per nulla impietosita, Tenten la afferrò per una spalla e la costrinse brutalmente a rialzarsi.
-E adesso che volete farmi?
-Ti portiamo con noi, ovvio. Dobbiamo vedere se i nostri compagni hanno bisogno di una mano, e nel frattempo ti teniamo d’occhio.
Così, il trio di ragazze lasciò Konoha e si incamminò, lentamente considerato che Telulu non era proprio nelle condizioni di correre. Ad un cento punto il percorso si divise: a sinistra, segni di pneumatici sul terreno e rami spezzati causati dall’automobile di Eudial; a destra, alberi piegati e in alcuni casi completamente sradicati dalla furia omicida di Choji.
-Bene- disse Sakura -quale scia di distruzione seguiamo?
-…buffo, sapete?
Fu Telulu, a testa bassa, a parlare.
-Prima mi avete detto che non avrei fatto più male a nessuno. Buffo davvero, considerando che da quando è iniziata questa storia io non ho fatto praticamente niente.
-Ma di che diavolo parli?- sbraitò Tenten.
-Sono le mie adorate piantine, a lavorare per me. Io mi limito solo a dar loro degli ordini.
-“Adorate piantine”? Se davvero gli vorresti bene non le lasceresti a sacrificarsi per te senza battere ciglio!
-MA IO GLI VOGLIO BENE! Proprio come mio padre voleva bene a me…
La terra iniziò a tremare improvvisamente sotto i piedi delle tre ragazze, che vennero poi sbalzate lontano da qualcosa emerso dal sottosuolo.
Un gigantesco fiore dai petali bianchi.
-Gyga Telulun! Sapevo che non saresti rimasta a Konoha in eterno!
-Gyga Telulun? Che cos’è?
-E cos’è questa storia di tuo padre?
Con l’indice a far segno di “no”, Telulu si rimise in piedi, di nuovo sorridente.
-Troppo tardi, carine. Mi sa che racconterò la storia della mia infanzia a qualcun altro. Adesso Gyga Telulun, sii gentile, prendi i loro cristalli. E già che ci sei… falle pure a pezzi.

-Cominciamo dalla prima domanda. Perché ho detto che c’erano degli Heart Buster nascosti dietro l’ingresso principale… Beh, pensavo che tu ed Ino vi foste sentiti degli idioti, ad essere caduti in una banalissima buca, così vi ho voluto dare un motivo di consolazione. Sono stata gentile, no?
-Gentilissima, davvero…
-Grazie, troppo buono. Prossima domanda: il percorso che avete incontrato nei sotterranei…
Eudial premette sul grilletto dell’Heart Buster: Shikamaru schivò appena in tempo il colpo tuffandosi a terra, per poi rintanarsi dietro una colonna.
-Ehi! Non si era detto che odi essere interrotta?
-Non se mi interrompo da sola. Dicevo, tutte le cretinate che ho installato di sotto hanno avuto il semplice scopo di farvi perdere tempo, e di conseguenza farne guadagnare a me.
-Per costruire nuove trappole?
-No, per dormire! Ho passato tutta la notte a pianificare la mia strategia e a decorare questo tempio per l’occasione, era solo giusto che mi concedessi almeno una mezz’oretta di sonno. E, per essere certa di svegliarmi in tempo, ho piazzato in un certo punto del vostro cammino dei sensori, che al vostro passaggio avrebbero fatto suonare la mia sveglia personalizzata. Riguardo la tua ultima domanda, ci sono almeno tre ragioni per cui ho allontanato Ino dal nostro scontro: la prima…
Dal suo nascondiglio Shikamaru udì degli strani rumori dalla direzione di Eudial, come se la strega stesse armeggiando con una certa difficoltà con qualcosa. Il ragazzo si affacciò brevemente, giusto il tempo di vedere l’Heart Buster ancora puntato addosso ed evitare per un soffio un nuovo colpo a sorpresa.
-Ho solo due braccia, ma so benissimo come sfruttarle- detto ciò Eudial bevve un sorso di caffè da un termos che aveva appena aperto, lo richiuse e lo ripose nella sua borsa a tracolla -allora, prima ragione…

-Sei proprio sicuro di non volere una mano, Shino-kun?
-Ti ringrazio, Hinata, ma non sono ridotto così male da non riuscire a camminare.
Hinata si appuntò mentalmente di concedersi almeno un paio di giorni di riposo. Reduce dallo scontro con Petirol, la Hyuuga era tornata di corsa alle cascate, si era arrampicata sulla parete rocciosa, aveva recuperato l’ancora dolorante Shino dentro la grotta, e con lui aveva ripercorso il tragitto all’incontrario.
-Tu piuttosto, saresti dovuta rimanere a guardia di Cyprine… e Petirol. Sei stata imprudente a lasciarle da sole.
-Lo so. Mi dispiace, Shino-kun. Mi sono lasciata guidare dai sentimenti, e questo una kunoichi non può permetterselo…
-Non preoccupatevi, Hinata-sama. Ho pensato io a tenerla d’occhio.
Giunti di nuovo sulle sponde del lago, i due ninja ritrovarono Cyprine: dietro di lei, ad immobilizzarla, c’era Neji.
-Neji-san!
-Allora hai risolto il mistero dei raggi rossi- commentò Shino -di che si trattava?
-Ho scoperto una serie di specchi, nascosti fra gli alberi, che al passaggio di Cyprine emettevano quegli attacchi. Sono arrivato qui solo adesso perché mi sono attardato a distruggerli tutti. I loro poteri illusori potrebbero essere pericolosi per i normali passanti.
-Capisco. Hai fatto bene. Se qui non c’è più nulla da fare, propongo di ritornare a Konoha.
I due cugini annuirono.
Il gruppo si addentrò per l’ennesima volta nella macchia d’alberi, con Neji e Cyprine in testa.
-Neji-san- chiese Hinata di punto in bianco, rompendo il silenzio -hai detto che gli specchi avevano dei poteri illusori, giusto? Cosa intendevi esattament…
Neji spinse Cyprine da parte. Poi si girò, e contro ogni logica colpì Hinata e Shino con due onde d’urto generate dalle mani, atterrandoli.
-Intendeva questo- rispose Cyprine.

“Credo di avere abbastanza elementi per iniziare a mettere in piedi una strategia. L’Heart Buster, ringrazio il fatto che la sua canna sia trasparente, sembra funzionare grazie al liquido rosa che contiene: ad ogni colpo sparato corrisponde un tot di liquido consumato. Se ho contato bene e calcolato bene le misure, Eudial dovrebbe avere a disposizione ancora otto colpi, però verifichiamo.”
Shikamaru si affacciò da dietro la colonna e subito si ritrasse.
“Mi correggo: sette colpi. Quindi un Heart Buster caricato al massimo può sparare fino a dieci volte, ma questo al momento non può fregarmene di meno. Non mi pare che il suo zaino o la sua borsa siano grandi abbastanza da contenere un secondo Heart Buster; certo, potrebbe sempre avere un piano di riserva in caso si riduca a corto di munizioni, ma non è fino a lì che voglio spingerla.”
Shikamaru si portò una mano in tasca, e con le dita strinse un piccolo oggetto sferico.
“Devo ridurre i suoi colpi in canna ad uno soltanto, così che non possa avere una contromossa immediata nel caso in cui io fallisca.”
-Ehi, mi stai ascoltando?!
-Sì, sì, ti sento!
Shikamaru rotolò via dalla colonna e si nascose dietro quella vicina, evitando un altro colpo.
“E con questo siamo a sei.”
-Bah, io non ci credo- sbuffò Eudial -comunque, ti stavo dicendo che ho lanciato Ino via dal nostro campo di battaglia prima di tutto per dimezzare il numero dei miei avversari…
-Fino a qui ci sarei arrivato anch’io.
-Non avevo dubbi. Secondo motivo, ed è il più complicato da spiegare: durante il nostro primo incontro, la tua Ino ha dimostrato di sapere molte cose su di me, su Mimete e in generale sulle Witches 5. Perciò, prima di estrarle anche il suo cristallo ho bisogno che lei mi dica tutto quello che sa, e PERCHÈ lo sa.
-E se non volesse parlare?
-Parlerà. In ogni caso, c’è sempre il motivo numero tre.

Quello che solo fino a cinque minuti prima era un normalissimo prato, si era improvvisamente trasformato in una specie di discarica abusiva.
Il robot chiamato Witches Colossus era ridotto ad una informe collina di rottami, sulla cui “vetta” Choji, Kiba e Akamaru erano impegnati nella ricerca di qualcosa. Dopo un breve scavare Choji la trovò e la estrasse: era Mimete, penzolante dalla sua mano come una bambola di pezza.
-Che ne pensi, Choji? È morta?
Il ragazzone la agitò, ben poco delicatamente, prima di rispondere.
-…boh.
-Ma come “boh”? Prima insistevi perché la lasciassimo in vita e ora non te ne frega più niente?
-Beh l’hai detto tu stesso, ci sono sempre le altre streghe a cui chiedere di Hotaru. E poi questa Mimete iniziava davvero a starmi sulle palle.
-I-iniziava? Allora chissà se l’avessi odiata visceralmente…
-Ragazzi, venite a vedere qui!
Choki lasciò Mimete (la quale cadde come un sacco di patate nel buco da cui era stata appena tolta) e con Kiba ed il cane raggiunse Rock Lee ai piedi del rottamaio, davanti ad un grossa parete metallica che un tempo doveva era un fianco del Colossus. Su di esso campeggiava un grande adesivo semistaccato a forma di stella nera, simbolo delle Witches 5.
-Hai scoperto qualcosa di interessante?
-Più che interessante, ma prima guardate questa- Lee lanciò ai due una capsula bianca, che Kiba afferrò al volo -vi ricorda niente?
-Vagamente…
-Io, io me la ricordo!- esclamò Choji, strappandogli la capsula di mano tutto eccitato -con questa si poteva tenere in tasca la navicella spaziale quando non serviva! Me lo ricordo perché è stata la signora Brief a spiegarmi come funziona!…
Al solo pensiero della madre di Bulma e soprattutto della sua cucina lo stomaco di Choji prese a gorgogliare; l’Akimichi lo zittì subito con un pugnetto.
-Buono tu. Secondo voi perché le streghe hanno delle capsule simili? Hanno copiato l’idea?
-Temo che sia molto peggio di così, Choji.
Rock Lee strappò l’adesivo a forma di stella, rivelando ciò che nascondeva: il logo della Capsule Corporation.
-Non ci sono dubbi, questo è il logo della compagnia di Bulma.
-Ma-ma-ma che significa?!- protestò Kiba -cosa c’entra questo con le streghe? Non ha nessun senso!
In quella, un rombo molto forte coprì il discorso dell’Inuzuka.
-Choji, vuoi tenere a bada quella tua pancia una volta per… !
L’Akimichi rispose ingrandendo il braccio destro e gettandosi sui due amici e sul cane per spingerli a terra. Con una buona ragione: una palla di fuoco arrivata dal nulla li avrebbe altrimenti colpiti in pieno.
-Ah… allora era quella cosa a fare quel rumore… Ma che è?
Come a voler soddisfare la sua curiosità, le fiamme della sfera di fuoco si abbassarono quel tanto che bastava per rivelare un veicolo a quattro ruote.
E una ragazza bionda prigioniera al suo interno.

-COSA???
Shikamaru uscì di nuovo da dietro la colonna. Questa volta Eudial non sparò, volendo godersi appieno la faccia sconvolta del nemico.
-Di cosa ti stupisci? Con quel tuo cervellone avresti dovuto capirlo prima di tutti. Mimete non ha alcuna speranza di vittoria contro Choji e gli altri due ninja, anzi a quest’ora sarà sicuramente già morta. Ricordandomi di averle piazzato addosso una cimice durante la nostra precedente visita, ho dato una serie di piccoli ritocchi alla mia automobile di modo che, al mio comando, potesse rintracciarla e fornirle una valida sostituta sul campo di battaglia.
-E cosa avrebbe di tanto speciale la tua macchina?
-Opportunamente dotata di un avanzatissimo pilota automatico, un potente Heart Buster nel cofano, come hai visto tu stesso prima un altrettanto potente Fire Buster al posto del paraurti, e ultimo ma non per importanza un prezioso ostaggio.
-Tu sottovaluti Ino- provò a replicare Shikamaru -se riesce a slegarsi e raggiungere i comandi…
-…una spruzzata di sonnifero la spedirà fra le braccia di Morfeo, visto che il volante e i pedali sono programmati per obbedire solo ed esclusivamente alla sottoscritta. Come vedi, ho pensato praticamente a tutto.
Calò il silenzio. Che dieci secondi più tardi venne interrotto da uno Shikamaru sorridente.
-Mph. Devo ammetterlo, Eudial. Le tue capacità strategiche sono notevoli. Purtroppo devo informarti che hai trascurato la cosa più ovvia.
-La… cosa più ovvia?
-Svegliati, strega. Noi siamo NINJA. Uccidiamo per professione, senza farci scrupoli. Nemmeno se il nemico si fa scudo con un ostaggio. Se Choji, Kiba e Rock Lee saranno costretti ad uccidere Ino per distruggere la tua macchina, allora lo faranno. Hai perso, Eudial.
Eudial fissò Shikamaru ad occhi sbarrati, con in volto un’espressione incredula. La ragazza addirittura prese a scuotere la testa, come per rifiutare una brutta notizia.
Poi, scoppiò in una risata talmente fragorosa da rimbombare in tutto il tempio.
-Cosa ci trovi di divertente?
-Ah ah ah ah ah… Nulla, a dire il vero. È solo che trovo davvero patetico questo tuo bluff.
-Bluff?
-Non fare finta di non capire, o risulti ancora più ridicolo. È vera, la definizione che hai appena dato al mestiere di ninja. Ed è vero che questa definizione può adattarsi a Kiba e Rock Lee. Ma sappiamo tutti e due che non si adatterà mai ad uno come Choji. Ho visto che tu, lui ed Ino formate un bel trio di amici; ho constatato che nonostante si arrabbi facilmente Choji è in realtà un ragazzo mite e gentile; ho fatto due più due e ho capito come prendere il suo cristallo senza subire ripercussioni come è successo l’ultima volta. Quando l’ho aizzato contro Mimete non è stato solo per punirla, faceva tutto parte del mio piano. Choji non riuscirà mai a fare del male ad Ino, quindi resterà inerme a farsi colpire fin quando non avrà più la forza di reagire, ed a quel punto…

Quel che accadde subito dopo, Eudial non ebbe proprio il tempo di evitarlo.
D’altronde la strega non avrebbe mai potuto prevedere che Shikamaru si infuriasse al punto di avvicinarsi a lei di corsa, e soprattutto di spaccarle il setto nasale con un pugno.

  
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