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Autore: Appassionatadisasusaku    03/02/2013    2 recensioni
E se negli 1D, sin dalle formazioni, ci fosse stata una ragazza nella band?
- Miledy Cavazza è ormai una donna anziana. Ai tempo della sua gioventù, raggiunse la fama e il successo grazie ad una band, gli One Direction. Ora, che i ricordi si stanno sbiadendo, vuole raccontare ciò che significava essere una star di fama internazionale con un' intervista esclusiva sulla sua vita e sulle persone che ne hanno fatto parte: Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne e Louis Tomlinson.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4
 



-  Lei era stata etichettata come una Santarellina, una donna noiosa e troppo seria da molti tabloid. Si è mai sentita tale? –

-  Io non mi sono mai sentita una Santa. Sono un’ essere umano, ho commesso anch’io i miei errori. Alcuni l’ho pagati cari. Semplicemente, da giovane, cercavo di essere responsabile di me stessa … sono andata a vivere da sola molto giovane, non volevo dare preoccupazioni ai miei genitori. Forse per chi mi vedeva da fuori potevo dare l’ impressione di una che se la tirava, ma non mi sono mai riconosciuta troppo seria e noiosa. –
 


***
 


Harry l’ aspettava ormai da più di un’ ora.
Non ne poteva più.
Aveva cercato di ammazzare il tempo su Twitter, ma era durato poco.
 Allora aveva accesso la tv, ma di sabato mattina trasmettevano solo show come “Good Morning UK” e roba del genere , quei tizi che li presentavano li sopportava a malapena dal vivo, figuriamoci se voleva guardarli in tv.
Così la spense e tirò fuori il suo  I-Phone, iniziando una nuova partita a fruit-ninja.

- Mil’ … è tardi. – oramai era arrivato allo stremo!
- Ancora cinque minuti Harry e ho finito! – la sentì urlare dal piano superiore.
- Lo hai detto anche mezz’ora fa … la cerimonia inizia tra venti minuti, e per raggiungere il posto ce ne vogliono quarantacinque. –
- Oddio Harry, … - lei il suo nome lo aveva sempre pronunciato Erri, come si diceva in italiano. Senza H, con la E al posto della A, e le R ben marchiate.

Gli piaceva il suo nome detto così, come gli piaceva il fatto che Miledy ogni tanto parlasse con loro in italiano.
Era una lingua così difficile, ma allo stesso tempo melodiosa e affascinante.
 E poi si sapeva che l’ accento italiano era il più sexy del mondo.
Peccato che Miledy avesse imparato talmente bene l’ inglese da perderlo.

- … non morirà nessuno se arriviamo con cinque minuti di ritardo! –

Miledy era nervosa, odiava chi le metteva pressione. Harry le sorrise osservandola mettersi seduta al suo fianco, sul divano bianco.
Il lungo vestito color rosa cipria che indossava le lasciava una spalla scoperta, mettendo in mostra quel piccolo tatuaggio “Dad, I love you” sulla spalla destra. I capelli castani erano raccolti in uno chignon scomposto apposta, il viso truccato leggermente, mantenendo il suo stile acqua e sapone.
Miledy raccolse in parte la lunga gonna, scoprendo le gambe affusolate e toniche, per mettersi le scarpe. Harry notò i due tatuaggi che aveva Miledy sui piedi. Identici, messi entrambi sul collo dei piedi, con steso i nomi delle sorelle.
“Desirèe” sul piede sinistro, “Ingrid” sul piede destro.

Il riccio ripensò a quando Miledy li aveva portati tutti a conoscere la sua famiglia, in Italia, per i suoi diciotto anni.
 Erano veramente tanti.
 Quando la mora gli aveva raccontato che aveva sei tra fratelli e sorelle più grandi di lei, non ci aveva creduto davvero.
 Poi li aveva conosciuti e si era meravigliato, innamorandosi di ognuno di loro, genitori compresi, e del loro modo di fare. Non contando il fatto che poi la famiglia si era ingrandita ancora di più tra nuore, generi e nipoti.
Miledy portava tatuati addosso i nomi di tutti i fratelli. Li amava più di se stessa.

- Andiamo, va! – gli aveva detto, prendendo la sua pochette.
 


***
 

- Visto che non hanno ancora iniziato?! – aveva commentato con ovvietà Miledy, notando che la maggior parte degli ospiti non avevano ancora preso posto.
- Lo so, te l’ ho detto apposta! – sorrise Harry prendendola sotto braccetto, per accompagnarla a prendere posto. L’ italiana lo guardò sbigottita.

Niall, Louis, Eleanor, Conor e Cher erano già seduti e li aspettavano. Mancavano Zayn, Liam e Ed che non avevano voluto partecipare al matrimonio di James Cordan.
Miledy si sedette affianco a Cher, notando quanto fosse bella l’ amica, con il suo stile tutto particolare ma che si addiceva perfettamente alla sua personalità.
 


- Che palle che sono diventate queste feste vip … sempre le solite quattro facce! – aveva commentato Niall, sbuffando.
- Sì è vero! Avrò già fatto sesso con i tre quarti delle invitate … - si era aggiunto Conor.
- Weilà! Come vola bassa la modestia! – Cher aveva iniziato a prenderli in giro.
Eleanor e Louis avevano riso.
Niall e Conor si erano voltati indietro per guardare la Lloyd.
- Mil’, se stasera non rimorchio nessuna, sappi che finirò la mia serata con te. – aveva detto Niall.
La Cavazza, inizialmente, aveva sorriso. Poi ripensò a quello appena detto. – Perché date per scontato il fatto che io stasera torni a casa sola? – chiese.
- Perché è sempre così … sei una suora. – le aveva risposto Harry, stiracchiandosi annoiato.

Miledy lo guardò sconvolta.
Lei non era una suora!
Anzi era una donna molto sexy e divertente.
Styles notò l’ espressione contrariata sul volto del’ amica,continuò dicendo: - A quanti anni hai perso la verginità, Mil’? –
La ragazza si sentì raffreddare. Odiava parlare di sesso … era imbarazzante!
- Ma sono discorsi da fare qui?! Nella casa di Dio? – domandò la mora, indicando l’ ambiente in cui erano.
- Rispondo io, a diciassette anni. – disse annuendo e con ghigno divertito sul volto Cher, apparendo dalle spalle del’ amica.
- E con quanti uomini sei stata in due anni? – chiese nuovamente il riccio.
- Anche a questa domanda posso risponderti io. Due.  Lei la da solo una volta al’ anno, per la festa della repubblica italiana. – avevano riso tutti, tranne Miledy. Alla quale mancava l’ aria per il troppo imbarazzo.
- Due? Soltanto? -  Niall era molto sorpreso, così come Conor e Louis.
- Come sarebbe a dire “soltanto”?- la Cavazza era punta nel vivo.
- No, Mil’ … è che hai la faccia di una che la da! – Horan, ora, se la rideva di gusto.
- Sei una suora … - ribatté divertito Harry.
- A sì, sono una suona? Allora scommettiamo che io stasera farò del gran sesso con un uomo? – li sfidò.
 


***
 


Miledy se ne stava seduta al bar, da sola.
 Era ancora un po’ offesa dalle parole di Harry.
 Possibile che lui la considerava una suora? Solo perché una ragazza non la dava come se fosse un cioccolatino, si doveva etichettarla per forza come una Santarellina del cazzo?
Che poi se ci pensava, lei, nella sua famiglia, era una delle poche donne che aveva iniziato a fare sesso fuori dal matrimonio.

Guardò distrattamente il cellulare, mandando un messaggio a sua sorella Luana.
Nel frattempo qualcuno le si era seduto a fianco. Un uomo biondo con gli occhi chiari, le stava sorridendo.
- Tu sei Miledy Cavazza, degli One Direction … vero? –
Anche la ragazza gli sorrise, riconoscendolo. Era la prima volta che lo incontrava.
Se solo fosse successo sette anni prima, sicuramente si sarebbe sciolta, sbracciata e magari anche messa a piangere come facevano i suoi fan con lei, oggi.
Lee Ryan, il suo idolo a dodici anni.
- In persona. – annuì.
- Io sono … - iniziò a presentarsi il biondo, ma venne interrotto dalla giovane.
- Lee Ryan, ero una fan della band. –
Era incredibile come le cose cambiavano. Il suo idolo, la persona che le aveva fatto battere il cuore da ragazzina, era seduto affianco a lei, che parlava a macchinetta del più e del meno … il suo idolo era un suo fan …
 
- Bella festa … ma i matrimoni mi annoiano. – aveva commentato Lee, dopo qualche chiacchiera.
- Sì, non male. – Miledy, come un’ idiota non riusciva a smettere di sorridere.
- Sei qui con qualcuno? – le domandò, improvvisamente.
 
 
Miledy si guardò intorno.
Louis e Eleanor erano già andati via da un pezzo.
 Niall, Conor e Cher ballava rozzamente in mezzo alla sala.
 Harry se ne stava seduto al suo posto, in compagnia di una bionda.  Ogni tanto la controllava da lontano, sembrava molto annoiato.
Cher si era sbagliata.
 Harry aveva chiesto a Mil’ di accompagnarlo solo per carità. Magari gli faceva pena, dato che non aveva uno straccio di uomo al fianco e che quei pochi amici che aveva la lasciavano sempre a disparte, ad un certo punto, perché lei non andava mai fuori dagli schemi e non voleva far preoccupare la sua famiglia.
Non c’era altra spiegazione.
 
 
- … amici. – scrollò le spalle.
- Ti va di andare a bere qualcosa, insieme? – Lee sorrideva maliziosamente. Mil’ si diede coraggio da sola.
“Farai del gran sesso  stasera”, si disse “… con Lee Ryan, domani ognuno a casa sua.”
Alla faccia di Harry Styles!, avrebbe voluto aggiungere, ma si trattenne anche dal pensarlo.
 


***
 


- Lee Ryan è stata la prova più tangibile del fatto che io non fossi una Santa. -  
 

 
L’ANGOLODIAPPASSIONATADISASUSAKU
SONO VIVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!
Incredibile, no???
il fatto è che ultimamente non ho più nemmeno il tempo per respirare. Mi dispiace metterci tanto, ma temo che questi siano i tempo …
Comunque ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia. Dal prossimo la storia inizia a farsi più coinvolgente … chissà se Harry combinerà qualcosa che non deve … vedremo …
Ringrazio ancora tutti, io vi amo!!!!!!
CI SENTIAMO ALLA PROSSIMAAAAAAAAAAAA >.<

 
  
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