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Autore: chasingusall    04/02/2013    3 recensioni
La pioggia picchiettava violentemente sui finestrini dell'autobus, quasi come volesse cancellare tutto. Lo strazio, il dolore, il sangue.
Il mio subconscio cercava di nascondere il ricordo delle ultime ore, quel tormento che, a quanto pare, non voleva darmi pace.
"Tanto è tutto finito", pensai. "È tutto finito."
Genere: Azione, Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Okay, mettiamo bene in chiaro le cose. Perché siete qui?"
Le cinque persone, due uomini, un ragazzo, una donna e una ragazzina, erano seduti su delle sedie di ferro, con le mani legate da delle corde che io stessa avevo stretto.
Sembrava un interrogatorio stile CSI, e guarda caso, eravamo proprio in una prigione.
L'uomo più giovane fece un grosso respiro e poi parlò con voce rauca:
"Mi chiamo Gregory Smith. Loro sono mio fratello Michael, mia moglie April, e i miei figli, Benjamin e Sarah."
"Bando alle ciance, dicci come sei arrivato qui!" Sbraitò Daryl puntando la balestra contro l'uomo.
"Daryl!"
In risposta al rimprovero di Rick, sbuffò e lanciò un'occhiataccia alla famiglia, abbassando l'arma.
"Stavamo in un gruppo numeroso, circa una ventina di persone, ci nascondevamo in una piccola casa aldilà del bosco, eravamo al sicuro dagli erranti. Poi... un giorno ci fu un grosso incendio. Le donne cucinavano fuori, per non sprecare il gas dei fornelli, e... non so, c'è stato un incidente. Gli zombie erano stati attirati dalle fiamme, e hanno fatto una strage. Eravamo rimasti soltanto noi vivi."
Notai la donna in lacrime, e Maggie che le accarezzava una spalla, cercando di consolarla.
"Come avete fatto a trovare la prigione?" Proseguì Rick.
"Abbiamo notato delle luci, ma visto che la zona era circondata dagli erranti, ci siamo ricoperti di viscere. Ed eccoci qui." Abbassò lo sguardo tristemente, come se fosse convinto che non li avremmo lasciati restare con noi.
"Vi prego, siamo delle brave persone, loro sono solo ragazzi e hanno bisogno di cibo, sono giorni che camminiamo, vi scongiuro..." La donna singhiozzava quelle parole con occhi supplichevoli.
Mi sentii una morsa nello stomaco, era straziante vederla in quello stato, e sapevo che noi eravamo la loro unica speranza.
Rick mi guardò, decisamente combattuto. Comprendevo benissimo i suoi pensieri.
Salvare cinque persone da una morte certa dando loro fiducia, o rischiare l'incolumità del gruppo?
Dopo attimi interminabili di silenzio, finalmente parlò.
"Resterete qui una settimana, poi vedremo come vanno le cose."
Tutti e cinque sembrarono decisamente più sollevati, e lo ero anche io.

Il cielo a quell'ora prendeva una tinta plumbea mescolata all'arancio, con nuvole di un rosa acceso.
Mi piaceva stare a guardare quel mescolarsi di colori, sembravano abbracciarsi l'un l'altro.
Paul tornò di nuovo a scombussolarmi la mente. Lo faceva sempre, non che mi dispiacesse, ma il dolore che provavo era lancinante.

"Avanti, fallo anche tu!"
"Ma Evelyn, come faccio poi a fare tutta la strada senza scarpe?"
"Che ti importa. Così lascerai un segno. Un segno del tuo passaggio, della tua esistenza."
"Non posso farlo... che so, incidendo il tronco di un albero?"
"Non è la stessa cosa."
Ci fu un attimo di silenzio.
"Uhm, e va bene." Sbuffò, sfilandosi le scarpe.
Legò i lacci insieme, poi le lanciò in alto, facendole finire impigliate sul cavo elettrico, insieme alle altre decine di paia.
Sorrisi, e lo abbracciai guardando le calzature appese sopra di noi.
"Guarda", sussurrai. "Ora saremo vicini per sempre."

"Bello, non è vero?"
Sussultai cacciando via una lacrima fugace, e mi voltai.
Quella donna, April, si era appostata proprio accanto a me, e osservava il cielo con un sorriso stanco. "Già", annuii.
"...Ecco, io volevo solo ringraziarvi. Ci avete salvato la vita, ne saremo sempre riconoscenti."
"Vi troverete bene qui, sono tutti delle brave persone. Hanno salvato anche me, non molto tempo fa."
"Oh, allora siamo stati fortunati." Sorrise. Poi, dopo un breve silenzio, riprese a parlare.
"Prima dell'epidemia facevo l'avvocato, mio marito invece era il segretario di un'azienda prestigiosa. Pensavamo solo ad avere un buon reddito, così da permettere una vita agiata ai ragazzi. Chi immaginava di finire in un mondo dove i soldi non esistono più?"
"Ognuno di noi ha subito dei cambiamenti o delle perdite drastiche."
"Hai ragione. Dobbiamo farci foza e superare ogni cosa." Ci scambiammo un sorriso rassicurante.
All'improvviso però, sentimmo un grido. Riconobbi subito la voce di Maggie, e quando mi voltai avvistai una scena spaventosa:
dieci, venti, trenta zombie, stavano entrando nel cortile dal cancello.
Corsi subito verso quella direzione, estraendo la pistola e sparando a più erranti che potevo.
Immediatamente dopo, accorsero anche Rick, Daryl, Glenn, e i due nuovi uomini, Gregory e Michael, armati di coltelli. Accerchiammo gli zombie che continuavano ad entrare, tenendo dietro di noi i ragazzi, Carol con la piccola Judith tra le braccia, Beth e Hershel.
"Perché quel fottuto cancello è aperto? Chi cazzo è stato ad aprire quel cancello?!" Urlò Daryl.
Intanto, Glenn si aprì un varco tra gli erranti, e corse verso il cancello chiudendolo, mentre veniva coperto alle spalle da Maggie.
"Cerchiamo di non farli allontanare da qui, non devono assolutamente entrare nella prigione!" Esclamò Rick ad alta voce, mentre attaccava gli zombie con una sciabola.
Ne erano rimasti pochi ormai, ma il buio ci stava sovrastando e la nostra vista diveniva sempre più opaca.
Poi un urlo.
Mi voltai, e una visione agghiacciante apparve davanti ai miei occhi:
due zombie avevano addossato Michael. Il sangue grondava dal suo collo morso, e mentre si portava le mani sulla ferita invano, gli erranti gli strappavano il grasso ventre a morsi, lasciando fuoriuscire le viscere dal suo corpo ormai esanime.
Daryl sparò al primo zombie facendolo cadere accanto al corpo di Michael, poi al secondo, che aveva ancora in bocca qualcosa che doveva essere il fegato del pover'uomo.
Ebbi un conato di vomito, e mi tappai la bocca chiudendo gli occhi per non sentirmi ulteriormente male. Ovviamente non bastò, e l'unica cosa che riuscii a sentire in quel momento furono le grida disperate di April e i singhiozzi di Gregory.
Poi il buio.

 

 

 

 

 

 

 

Nota autrice.

Ssssssssssssalve!
Okay, so che questo capitolo non era niente di che, e questi nuovi personaggi non si sono presentati ancora molto bene (uno è pure morto prima di poterlo fare :,,D), però prometto che il prossimo capitolo sarà più lungo e "importante".
Intanto però iniziano i misteri: chi è stato ad aprire il cancello? Credete siano stati i nuovi amici, qualcuno all'interno del gruppo o peggio, qualcuno all'esterno?

Io lo so già, ma lascio a voi la suspance. Anzi, perché non provate ad indovinare inserendo una recensione? :3 (LO SO, SONO PESSIMA NEL CHIEDERE RECENSIONI, MA VI PREGO, NE HO BISOGNO)
Bien, ora vi lascio, spero che la storia continui a piacervi.
Vi ricordo che se volete seguirmi su twitter o tumblr, i miei nick sono rispettivamente @parapowah e @xnotmyfault.
Ringrazio di cuore tutti quelli che seguono questa storia e quelli che hanno recensito, siete davvero bellissimi çç

-Anna.

Ps: secondo voi va bene il rating arancione per la scena della morte di Michael? Dovrei cambiarlo con il rosso? Ho questo dubbio da un po' D:

   
 
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