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Autore: Pontomedusa    04/02/2013    2 recensioni
Quando la costruzione della piramide è solo agli inizi, qualcuno attira l'attenzione del Sacro Imperatore Souther. E' coraggioso, sadico e con un certo talento per l'omicidio...ed è una giovane donna.
Forse Souther ha trovato chi potrebbe fargli battere il cuore?
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Raul, Souther
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Birds of a feather'
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Ieri sera ho chiesto che andassero a prendere Syrio e lo sistemassero nelle scuderie del palazzo, e che qualcuno andasse al villaggio per informare i miei ragazzi dell'accordo (e speriamo che non ammazzino il messaggero, Souther non sarebbe molto contento). Poi sono andata a dormire e, come sempre, mi sono addormentata appena messa la testa sul cuscino. Non sono il tipo a cui le preoccupazioni rovinano il sonno.

Ho lasciato le tende aperte perché, all'alba, filtri la luce del sole. Non sono mai stata una persona mattiniera, e da quando non esistono più le sveglie, essere abbacinata dalla luce è l'unico modo (quasi) sicuro per svegliarmi. Di solito, al villaggio, viene a chiamarmi qualcuno (e il più tardi possibile, perché sanno quanto sia intrattabile la mattina presto), ma in questo caso temo che non sia un'opzione. Se dovessi sopravvivere al mio primo giorno da ufficiale, farò meglio a trovarmi un attendente.

Mi trascino in bagno, mi lavo e mi vesto. Certo è più gradevole lavarsi con l'acqua calda che esce da un rubinetto, anziché con un catino pieno di acqua del pozzo.

Fuori della porta qualcuno ha lasciato un vassoio con la colazione; deliziosa, fra parentesi.

La vita da servitore del male ha anche i suoi lati positivi.

 

 

Seduto comodamente sulla terrazza del mio palazzo, mi godo lo spettacolo.

I soldati schierati nello spiazzo delle esercitazioni sono stati avvisati dell'arrivo di un nuovo ufficiale, ma non sanno chi sia. Dalle reazioni scomposte dei soldati all'arrivo del pulcino in uniforme, capisco che ci sarà da divertirsi.

Lei non sembra toccata dalle risatine di quelli che dovrebbero essere i suoi sottoposti; si ferma davanti al plotone con le mani dietro alla schiena e le gambe leggermente divaricate. Per sua sfortuna, la sua autorità è subito sfidata da uno dei soldati, che le si avvicina biascicando qualcosa (non riesco a distinguere le parole da quassù, ma posso immaginare cosa le stia proponendo) e tendendo una mano per afferrarla. Il soldato è il doppio di lei se non il triplo, e io sospiro, un po' deluso che stia già per finire tutto. A quanto pare, il mio giocattolo non aveva le caratteristiche per durare.

Invece, accade l'inconcepibile. La bambolina sferra una potente ginocchiata all'inguine del soldato e quando questi, per riflesso involontario, si china in avanti, gli afferra la gola con una mano e gli pianta l'altra in faccia.

Non capisco bene cosa fa, finché non si stacca dal soldato con qualcosa in mano. Un bulbo oculare.

Gli ha cavato un occhio a mani nude. E lo ha fatto con grazia, come se stesse danzando.

Il soldato si rotola a terra urlando come un animale. I suoi compagni sono impietriti. Per quanto riguarda lei, non posso vedere bene la sua espressione da quassù, eppure sono sicuro che sta sorridendo. Con lo stesso sorriso che aveva mentre mi mostrava il mio soldato ridotto a un cencio uggiolante nella mia stanza da bagno.

Ma non ha ancora finito. Perché urla al soldato ferito di smetterla di urlare, e lui è così terrorizzato che esegue e si limita a una specie di pigolio. Dopodiché, la piccola sadica gli infila il bulbo oculare in bocca.

E glielo fa mangiare.

Adorabile. Decisamente adorabile.

A quanto pare, potrò giocare con il piccolo pulcino ancora per un po'.

 

Sto controllando i progetti per i miglioramenti della capitale insieme a uno dei miei luogotenenti.

Qualcuno bussa alla porta, e quando ordino di entrare, compare il pulcino sadico.

Ha addosso uno dei completi nuovi, che le dona decisamente più dell'uniforme fuori misura di due giorni fa, di un'incredibile tonalità di azzurro, che la fa sembrare un dolce confettino. Dove diamine ha trovato stoffa di quel colore? Da quando è mantenuta dall'Imperatore, ha sviluppato dei gusti costosi. Be', vediamo se vale quello che costa.

Vieni qua, pulcino.”

Sono seduto sul mio trono, ovviamente, e il luogotenente è in piedi alla mia sinistra.

Il confettino si avvicina, lancia un'indecifrabile occhiata in tralice all'altro uomo, poi mi guarda con un'espressione interrogativa, restando in silenzio.

Le mostro i progetti.

Cosa ne pensi?”

Si mette al mio fianco, sulla destra, e si sporge per esaminare le carte. È un po' troppo vicina alla mia sacra persona, tanto che quando si china, percepisco il suo profumo.

Miele. Sa di miele e cannella.

La fisso con aria indifferente, come se aspettassi solo i suoi commenti; ma per la posizione in cui è, non riesco a vederle il viso, seminascosto dalla massa scomposta dei capelli, mentre in compenso non posso fare a meno di notare che ha lasciato i lacci della giubba un po' troppo morbidi, e i lembi del colletto si aprono pigramente quando si piega in avanti, mostrando la pelle liscia e bianca del petto. Guardo il suo collega, e dall'espressione che ha, direi che se n'è accorto anche lui.

Lo sta facendo apposta? Lo fa per prendere tempo, per distrarmi, come ha fatto con le chiacchiere durante la partita a scacchi dell'altra sera?

Questa idea mi irrita immensamente. Tamburello con le dita sul bracciolo del mio trono.

Allora, grande stratega?”

Si volta a guardarmi, senza raddrizzarsi, e così facendo la scollatura si apre ancora di più. Abbassa lo sguardo e sembra rendersi conto solo in quel momento dello stato del suo abbigliamento; senza mostrare alcun imbarazzo, si raddrizza e procede a sistemare i lacci della casacca, mentre finalmente mi risponde.

C'è un punto debole.”

Guardami in faccia quando mi rivolgi la parola, signorina, ed evita di fare altro nel frattempo.”

Sì, Seitei.” Mette le mani dietro alla schiena e divarica leggermente le gambe, assolutamente rilassata e priva di qualunque imbarazzo. A quanto pare, lasciare l'operazione a metà ha aperto ancora di più i lembi della scollatura. Sono quasi sicuro che l'ufficiale alla mia sinistra mi lanci un'occhiata di riconoscenza e gratitudine. Esagerato, la casacca è sicuramente troppo aperta, ma non così tanto da lasciare vedere la biancheria intima. Be', ammesso che la indossi, la biancheria intima.

Pensare alla biancheria intima dei miei soldati è decisamente una cosa che non ho mai fatto, e mi irrita immensamente. Rimanere con la giubba aperta doveva essere una punizione per lei, ma sta mettendo in difficoltà me.

Dannazione, d'accordo, chiudila.”

Fa un sorriso malizioso, il primo di stasera; e non ammetterò mai che ero dispiaciuto di non averne visto ancora uno, oggi.

Ho il permesso del Seitei?”

Hai l'ordine del Seitei, e adesso muoviti!”

Soffoca una risatina, e finalmente riesce a richiudere e fermare i lacci della giubba. Il decoro è salvo. La mia capacità di concentrazione anche. L'unico che pare deluso è l'ufficiale alla mia sinistra.

Non volete vederlo?” dice il confettino, e sono così sbalordito che per un attimo mi mancano le parole.

Cosa??”

Il punto debole nella difesa della città. Non volete che ve lo mostri?” E fa il suo sorriso innocente, che mi fa vedere rosso ancora più di quello malizioso.

Sentiamo.” Sono furioso con me stesso, più che con lei; mi ha portato a spasso, si può dire. Comincio a pensare che l'unica che potrebbe riuscire ad uccidermi sia lei, se riesce a confondermi abbastanza con le sue battutine salaci e i suoi sguardi assassini.

Si china di nuovo, il suo corpo a un centimetro dal mio, di nuovo quel profumo (miele, miele e cannella) e indica un punto della mappa.

Se dovessi attaccare la capitale, io passerei da qui.”

Devo fare uno sforzo per guardare e prestare attenzione.

E ha ragione.

La fortificazione, in un unico, piccolo punto, passa sopra un tunnel naturale. Le mappe lo indicano, ma il progetto non prevede di bloccarlo. Sarebbe semplicissimo passare da lì, rendendo inutile tutta l'opera difensiva.

Mi volto verso il luogotenente alla mia sinistra, mostrando i denti. È un errore così stupido che è impossibile che non se ne sia accorto. È impossibile...

Confettino si è raddrizzata, e fissa l'altro ufficiale con un sorriso minaccioso.

L'hai progettato tu, giusto, Matt?”

Ah, ecco come si chiama. Matt. Matt il traditore. Che, colto di sorpresa, non riesce neanche a balbettare una scusa qualunque. Fino a cinque secondi fa, era tutto preso dal numero della bambolina del male, e per rendersi conto della situazione ha bisogno di un momento di troppo.

Guardie!!”

Al mio ordine, gli uomini che stanno di guardia alla porta si precipitano dentro, e lo prendono in consegna.

Chi ti ha pagato? Per chi lavori?” gli chiedo.

Scuote la testa.

Ah, un altro che si rifiuta di parlare. Vediamo cosa mi posso inventare per sciogliergli la lingua.

Alla mia destra, qualcuno tossicchia. Mi volto. Il confettino dell'inferno mi guarda con gli occhioni spalancati e imploranti.

Sorrido.

Vorresti pensarci tu, signorina?”

I suoi occhi lanciano lampi dorati, e gli angoli della bocca si alzano nel sorriso sadico che è sempre foriero di qualcosa di divertente.

Posso, mio signore?” chiede con voce implorante.

Prima dimmi una cosa. Sospettavi di lui?”

L'ho visto parlare con qualcuno che non sembrava dei nostri, l'altra sera, ma non ne ero sicura. Avevo deciso di raccogliere più informazioni, ma oggi mi è stata servita un'occasione su un piatto d'argento.”

Dunque tutta quella recita era per offuscare lui, non me. Giusto. Giusto...?

Allora, Seitei, posso...?” Ha il tono di una bambina che chiede una caramella.

Bene, bambolina. Sorprendimi.”

Sarà meglio che ci spostiamo fuori, Sacro Imperatore. Sporcherà un po'.”

 

Mark, Mac, o come diavolo si chiama, è legato a una sedia al centro della piazza d'armi, i polsi fissati ai braccioli. Mi metto comodo, aspettando di vedere cosa si inventerà questa volta il mio ufficiale preferito.

Quando si avvicina al traditore, ha in mano un trinciapollo. Lui comincia a tremare violentemente, mentre il sudore gli cola sulla fronte. E lei non ha ancora fatto niente.

Allora, voglio darti una possibilità. Di' per chi lavori, e non ti farò alcun male. Prometto.” E sorride beffarda.

Lui sembra terrorizzato, ma scuote violentemente la testa.

Bene.” Con la sua grazia da ballerina, si avvicina a lui e gli prende una delle mani bloccate, stringendogli delicatamente le dita fra le proprie.

Te lo chiederò solo dieci volte.”

Al terzo dito, Mark o quel che sia crolla e parla.

Raoh. Raoh ha intenzione di invadere a sorpresa i miei territori da nord, e già preparava l'assalto alla capitale.

Il confettino si volta su se stessa con una piroetta. Ha l'espressione del gatto che lascia l'uccellino sulla porta del padrone.

Vuoi la mia approvazione, pulcino? Sì, ce l'hai. Ce l'hai, decisamente.

Se sono stata brava, Sacro Imperatore, posso chiedere un premio?”

Questo mi coglie di sorpresa; è sempre la solita impudente. E un po' mi preoccupa, anche; conoscendola, potrebbe chiedermi un vestito nuovo, un lanciafiamme o un bacio. Però è vero, un premio se l'è meritato: era tanto che non mi divertivo così.

Sentiamo, signorina, cosa vorresti per avere compiaciuto il tuo Seitei?”

La possibilità di amministrare i territori che conquisterò per voi, Sacro Imperatore.”

E sia.” Anche solo per il gusto di vedere cosa combina.

   
 
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