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Autore: _xLucynda    05/02/2013    1 recensioni
-tu sei la mia guarigione-
Il sussurro di Vivian si levò nella stanza come un battito d'ali.
Il ragazzo le sorrise con quei suoi occhi verdi,accarezzandole i capelli rossi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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-daaaaai,non ci credo!- Esclamò Mitchie saltando dalla sedia,facendo voltare tutti gli altri pazienti che albergavano in mensa. 

-dico davvero,non scherzo- sussurrò Vivian aggrottando le sopracciglia,cercando di far calmare la ragazzina dai capelli biondi che si trovava dinanzi a lei,seduta in uno dei tanti tavolini. 

-Quindi Jake è il tuo nuovo compagno di stanza?- chiese nuovamente,mantenendo un tono di voce più calmo rispetto a cinque secondi prima. 

Vivian si limitò ad annuire,non riuscendo a comprendere il motivo di tanto scalpore. 

Fu in quel momento che Gregor prese posto accanto a Mitchie,sorridendo radiosamente. 

-Salve ragazze! Non ci credo,domani è Domenica,ovvero il giorno delle visite. - 

Esclamò mentre ingoiava una fetta di torta al cioccolato. 

Il sabato cercavano di farci sentire a casa,dandoci via libera per tutto il giorno. 

"Quando è sabato il cibo è decisamente migliore." pensò la ragazzina sorseggiando il suo succo d'arancia. 

-Andiamo Greg,cosa vuoi che me ne importi? Ci sono cose più importanti,tipo che Jake Allen è il nuovo compagno di stanza della qui presente signorina-

Sussurrò Mitchie indicando Vivian nervosamente,per poi storcere il naso dinanzi alla figura della ragazzina che si limitò a stringere le spalle. 

-Vivian,devi stare attenta a Jake,è un mio amico,ma l'anno scorso.. - 

La biondina spezzò il discorso,tirando Vivian per la felpa nera. 

-Vieni,andiamo a fare un giro- 

le sussurrò mentre si allontanavo da Greg che le guardava sbigottito. 

Stavano per uscire dalla mensa,quando Vivian si scontrò con un ragazzo. JAKE. 

-oh,eccoti qui,scusami,mi dispiace,non ti avevo vista- 

Esclamò il ragazzo imbarazzato,fissando la ragazzina con quei suoi occhi meravigliosi. 

-non fa niente,tranquillo- 

Si limitò a rispondere,accennando ad un sorriso nervoso. 

Mitchie rimase sconvolta dinanzi al ragazzo,arricciandosi i capelli con le dita. 

-Ciao Jake,non pensavo che gli agenti ti avessero dato il permesso di andare da solo in giro per la clinica - 

Esclamò d'un tratto la biondina,tirando su col naso. 

Egli fece le spallucce,incamminandosi verso Gregor. 

-oh tranquilla,sono come fratelli.- 

tagliò corto Mitchie notando la preoccupazione che regnava negli occhi di Vivian. 

Dopo pochi minuti passeggiavano per i corridoio spoglio,parlando del più e del meno. 

-Perchè Jake è qui e per di più sorvegliato da agenti?- 

Chiese d'un tratto la ragazza,mentre Mitchie si fermava su una panca. 

-Okay te lo dirò,ma non m'interrompere- 

Vivian annuì,sedendosi accanto a lei pronta ad ascoltare. 

-Io,Gregor e Jake eravamo molto amici,inseparabili direi. Ogni anno alla Psycho Clinic si teneva un ballo,in cui potevi divertirti,indossare abiti lussuosi e mangiare in quantità! - 

I suoi capelli biondi venivano torturati dalle unghie laccate di blu. 

-Quell'anno decidemmo di andare tutti e tre insieme,ballammo e ci divertimmo da matti. 

Pochi minuti prima della mezzanotte,Jake si allontanò dicendo che sarebbe andato a dormire. 

Io e Greg restammo nella sala,continuando a comportarci come se non fosse accaduto nulla,perchè difatti era così.- 

-Veniamo al punto-

Tagliò corto Vivian fissandola spazientita. 

-Dopo mezz'ora,abbiamo visto del fumo e in pochi secondi l'intera Clinica andava a fuoco. 

Quando i pompieri arrivarono,trovarono Jake mentre teneva in mano un flacone di Benzina,quindi dedussero che fosse stato lui ad appiccare il fuoco,ma non avevano prove. -

Mitchie fece una pausa,assicurandosi che non ci fosse nessuno ad origliare. 

Poi si schiarì la voce,emettendo un lieve rumore. 

-Lo lasciarono andare,a patto che tornasse a casa. 

Passarono due mesi e fu trovato un cadavere,era la sorella minore di Jake. 

I poliziotti perquisirono la camera del ragazzo e trovarono un coltello,che era l'arma del delitto. 

Così,Jake è stato isolato per un anno,poi è ritornato. - 

Stupore.Delusione.Paura. 

Vivian non conosceva quelle emozioni,ma quando Mitchie terminò il suo racconto,la ragazzina si rese conto di averle provate tutte in un secondo. 

Dei passi leggeri fecero sobbalzare le due ragazze,che si voltarono nella stessa direzione. 

E c'era Jake. 

Con i suoi occhi che sprizzavano rabbia da tutti i pori,che fissava inorridito Vivian e  Mitchie. 

-Senti Viv,se hai bisogno di sapere qualcosa sul mio conto,puoi venirmelo a chiedere! 

Forse hai paura di avere un compagno di stanza come me? Almeno io ho scontato la mia pena senza fiatare,e non sono stato io ad appiccare quel fuoco!- 

Urlò allontanandosi,per poi voltarsi nuovamente. 

-Ah e Mitchie,dovresti fare la narratrice dato che ti piace raccontare le faccende private delle persone- 

Disse nuovamente con un tono più lieve ma più orribile di prima. 

Poi camminò nuovamente,stavolta senza mostrare il suo volto infuriato. 

Vivian lasciò Mitchie che pronunciava frasi sconnesse,per cercare di raggiungere il ragazzo. 

Ma le gambe le tremavano e il cuore anche. 

Si accasciò sul pavimento lasciando  che le lacrime sgorgassero senza limite sulla pelle pallida.

Riusciva a scorgere solo ombre,poi  bianco,nero e nero rimase.

  
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