Bella e Woden erano spariti da qualche insulso istante e mi sentivo come se mi avessero rigettato nuovamente all'interno della grotta in cui avevo trascorso gli ultimi secoli, vedevo la luna splendere nel cielo ma non arrivava alcuna luce al mio cuore.
Come avrei potuto dividere Bella con Edward e Jacob mi risultava impossibile da capire, guardai negli occhi degli altri due e in loro vidi i (intanto almiei stessi dubbi.
<< abbiamo bisogno di parlare >> girai lo sguardo intorno alla folla che si era raccolta nello spiazzo naturale dopo la fine del combattimento << in privato >>
<< potete usare casa nostra >> interferì Carlile << avrete tutta la calma che vi serve >>.
Annuii in direzione dell'uomo e insieme agli altri ci dirigemmo alla grande casa, una volta dentro nessuno di noi si rilassò nelle tante sedie e poltrone del salone.
In piedi, come statue di sale ,il peso della scelta che ci si chiedeva di compiere impediva alle nostre membra di piegarsi temendo ,forse nel nostro intimo, di non poterci più rialzare da quella rovinosa caduta.
Il primo a prendere parola fu Edward << Bolverk tu sei l'unico che conosce Woden meglio di noi che fino a pochi giorni fa credevamo fosse solo un antica leggenda, pensi davvero che intendesse quello che ha detto? >>
<< Non lo sò, il grande padre crea i suoi piani e li disfà giocando con le nostre vite come se fossimo i pedoni di una scacchiera ,non ho mai amato particolarmente questa sua propensione ma non c'è modo di cambiarlo anche se nei secoli ha visto quanta sofferenza le sue scelte possano apportare >>
<< siamo di fronte ad un pazzo senza scrupoli che gioca con le nostre vite, non c'è un dannatissimo modo di spaccargli la faccia! >> esordì Jacob, Bolverk sorrise ritrovando negli atteggiamenti del lupo il carattere scontroso e guerrigliero tipico di tutti i licantropi.
<< non credo proprio che la linea dura possa preoccupare woden, ti spedirebbe nel Valhalla prima che tu abbia il tempo di sbattere le palpebre >>.
<< Io conosco bene Bella, sò che non è capace di scegliere solo uno di noi, ma non sarebbe nemmeno in grado di passare il resto della sua vita a dividersi FRA di noi, il senso di colpa per non poter essere una compagna perfetta per nessuno dei tre la distruggerebbe >>
<< lo penso anch'io >> affermò Jake
<< su questo punto siamo tutti d'accordo >> si inserì Bolverk << inoltre c'è anche da dire che nessuno di noi sarebbe in grado di lasciare Bella con l'uno o con l'altro senza una sensazione di " ostilità" se vogliamo trovargli un aggettivo >>.
I due annuirono d’accordo, ma senza in realtà giungere a nessuna conclusione , in quella situazione di stallo nessuno dei tre avrebbe mai potuto ricongiungersi con Bella.
  
 

(intanto al  palazzo dei Volturi )

 <<  non puoi pensare che anche solo uno di loro accetti, Woden! non lo faranno e ad essere onesta nemmeno lo vorrei!  >> gridai all'indirizzo di quel cocciutissimo nonno in tonaca che si ostinava a portare scompiglio nella mia esistenza
<<  Allora cosa proponi ragazza! se sei in grado di trovare una soluzione dimmela e proverò ad esaudire i tuoi desideri  >>
<<  sei tu che hai combinato questo pasticcio e sempre tu dovrai risolverlo  >>
<<  bada a come parli!  >>
<<  se non mi avessi messo dentro questi poteri, Bolverk non si sentirebbe tanto attratto da me e avrei un problema in meno!  >>
<<  posso toglierteli anche ora ma adesso domandati solo questo, quello che provi per lui cambierebbe?  >>
<<  senza i miei poteri non mi amerebbe più  >> sussurrai triste
<<  ti sbagli, Bolverk ti ama perchè sei stata l'unica donna a donarsi a lui senza un secondo fine , senza desiderare nulla in cambio se non il suo amore stesso, non sono i tuoi poteri a legarlo a te ma il tuo amore   >>
<<  io ho sempre amato solo Edward  >>
<<  devi capire che lui ti ha cercata in ogni era  >> continuò Woden parlando di Bolverk <<   negli occhi di ogni donna che abbia mai incontrato, dietro gli angoli di città che non esistono nemmeno più e adesso … adesso è pronto a lasciarti andare perché tu sia felice  >>
<<  come fai a dirlo?  >> domandai sorpresa
<<  siete tutti miei figli e sento i dilemmi e le decisioni di ognuno di voi come fossero le mie  >>
<<  quindi tu sai già cosa hanno scelto  >>
<<  Edward e Jacob sono indecisi Bolverk si tirerà indietro perché pensa di non fare la tua felicità  >>
Mi accasciai contro il muro e lentamente mi lasciai scivolare al suolo, passandomi le mani fra i capelli mi chiesi per la milionesima , ma che dico, miliardesima volta cosa avrei dovuto fare.
<<  ho deciso  >> dissi perentoria <<  rinuncio  >>
<<  cosa?  >> domandò Woden aggrottando le folte sopraciglia argentee
<<  rinuncio a tutti loro purché siano felici anche senza di me  >>
<<  non posso farlo , implicherebbe modificare la memoria di molti  >>
<<  si che puoi, come hai fatto con me! Però stavolta vedi di fare un lavoro migliore perché ogni tanto mi ritornavano in mente alcuni ricordi e se puoi devi far ritornare tutto come prima   >>
<<  che vuoi dire?  >>
<<  voglio che Edward ritorni ad essere un vampiro  >>
<<  d’accordo, ma tu non sarai mai una ragazza normale Bella, avrai sempre i tuoi poteri  >>
<<  lo so  >>
<<  e Bolverk continuerà a cercarti in lungo e in largo perché è nel suo istinto cercare la sua lupa, così anche Jacob  >>
<<  starò con chi mi troverà per primo  >>
<<  lasci dunque che il destino faccia la scelta per te  >>
<<  si  >> risposi
<<  così sia  >>
Senza nemmeno accorgermene mi ritrovai nella mia stanza … a Phoenix, il mio comodino invaso dagli ultimi libri che stavo leggendo prima di partire, la finestra della camera era aperta e come al solito una calda brezza spostava le tende avanti e indietro, Giugno, quindi tutto normale che fosse così caldo, c’ero abituata  almeno quella sensazione di familiarità mi aiuto a sentirmi meno smarrita .
Scesi dal letto e con titubanza aprii la porta, la casa era silenziosa e vuota, in camera di mamma e Phil gli armadi erano vuoti, quindi ero l’unica ad essere tornata indietro, mi rincuorava il pensiero di non essere tornata indietro nel tempo, come uno di quei personaggi da film quindi questo voleva dire che avevo già in mano il mio diploma e che mi serviva darmi una mossa a trovare un college da frequentare.
Per un attimo mi ritrovai a pensare cosa stesse facendo in questo momento Edward, se Jacob andava ancora a cavallo delle nostre moto o Bolverk conservasse qualche vago ricordo di  noi due, ma rimuginare su di loro non avrebbe reso le cose più facili dovevo andare avanti con la mia vita e prima o poi colui che apparteneva al mio futuro mi avrebbe ritrovata per stare insieme per sempre.

{4mesi dopo }

 
Sorseggiai distrattamente del caffè da una delle tazze sbeccate di mamma, nell’ultimo periodo ero rimasta a Phoenix e avevo trovato lavoro presso una libreria ; avevo spedito centinaia di richieste a tutti i college che le mie finanze potevano sostenere   adesso avevo tutte le risposte positive allineate sul tavolo di fronte a me dovevo solo scegliere se tornare a Washington e quindi avere una maggiore possibilità di incontrare di nuovo Edward.
 Non mi sembrava corretto avrei dovuto chiedere a Woden di cancellare i ricordi  anche a me , così mi decisi a tirare a sorte.
Scrissi i nomi dei college su pezzetti di carta e li ripiegai, usai la vecchia ampolla del pesce rosso passato a miglior vita quando avevo sette anni mescolai i pezzetti del mio destino e schermando gli occhi con una mano ne scelsi uno, uno soltanto…
 
Le lezioni iniziavano presto la mattina quindi uscita dal dormitorio scesi le scale scendendo i gradini due per volta, cercando contemporaneamente di infilarmi la felpa e tenendo in equilibrio i libri sotto il braccio.
Essere in ritardo alla prima lezione non avrebbe impressionato il mio professore di letteratura inglese, il Bristol Community College era uno stabilimento moderno ma accogliente in cui le aule dei vari corsi erano dislocati in deversi edifici in una cornice naturalistica che calmava i nervi anche se i miei quella mattina erano a fior di pelle.
Cominciai a correre sperando di non cascare come mio solito e arrivai in aula quando ancora qualche studente stava entrando, mi intrufolai all’interno ancora affannata per la corsa scelsi un banco e mi ci lascia cadere pesantemente, forse un po’ troppo, perché mi ribaltai all’indietro rovinando sulla schiena, un bel paio di ridenti occhi dorati mi fissarono dall’alto.
<<  Serve aiuto ?  >> chiese cercando di soffocare una risata
Il mio destino avrebbe trovato sempre una via per ritornare da me in un modo o nell’altro.
 
The end
 
n.d.a: mi scuso con tutti i lettori di questa ff per l’interminabile periodo che è trascorso prima che mi risolvessi a trovare un finale per questa storia. Finalmente ci sono riuscita perché non mi piace lasciare le cose a metà e mi auguro che magari con questa scusa possiate rispolverare l’intera storia J
buona lettura Ornella