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Autore: Nicka    27/08/2007    1 recensioni
L'amore non è solo quello fatto di grandi gesti o mille attenzioni. L'amore più bello secondo me è quello che nasce dalla semplicità e da un cuore puro e ingenuo. L'amore come questo è quello che ti fa sorridere, che ti lascia felice per ogni piccola cosa e che ti fa sentire lo stomaco sottosopra.. Marta e Riccardo hanno voglia di trovare un amore come questo... E non immaginano neanche quanto sia vicino a loro..ma prima o poi se ne accorgeranno, capendo che assieme la felicità è più facile da raggiungere. E il primo modo per avvicinarla è semplicemente.. fare un sorriso.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tre mesi prima…

Tre mesi prima…

 

“Che bello andare a scuola.. non c’è cosa migliore secondo me. Si imparano taaante cose, si fanno nuovi amici….. ma che cavolo sto dicendo?? La scuola è un posto orrendo..e se potessi tappare ora la bocca al prof lo farei volentieri, visto che non sta mai zitto e non mi fa dormire e..”

-Signorina Ambrosi mi permetta… posso sapere cosa continua a scrivere piuttosto che ascoltare la mia lezione?

Esclamò quasi urlando il professore di chimica di Marta, facendo sobbalzare tutta la classe.

-Ehm niente prof, stia tranquillo!

-Io direi proprio di no signorina.. e adesso mi porti qui il foglio dove sta scarabocchiando!

-Oh cavolo…

Sbuffò Marta, in fondo era l’unica cosa che ormai poteva fare; ai prof spesso e volentieri non si può sfuggire.

-Ah, perché adesso agli insegnanti si dice pure stia tranquillo! Bel colpo sore!

Questa è Elena, la migliore amica di Marta, anche se bisogna un po’ riflettere su questa attribuzione. Perché Elena vuole così tanto ma tanto bene a Marta che ogni occasione per lei è bella per stuzzicare l’amica con una serie di battute.

Eh già, la loro è proprio un’amicizia speciale, così speciale che nessuno mai potrebbe distruggerla.

Nel frattempo Marta si era alzata, e con la faccia di chi sta per essere giustiziato, si dirigeva verso la pericolosa cattedra, alla quale sedeva il feroce… professore di chimica.

Insomma, peggio di una qualunque scena dell’orrore.

-Uhm.. vediamo dove volano i pensieri della vostra cara compagna- sogghignò il professore, iniziando a leggere mentalmente ciò che era scritto sul foglio della ragazza.

Mano a mano che proseguiva, i suoi occhi si dilatavano e il viso si faceva sempre più paonazzo dallo stupore..e probabilmente anche dalla rabbia. Marta avrebbe molto gradito sprofondare sotto terra e i compagni iniziavano a sbellicarsi dalle risate intuendo ciò che il professore stesse leggendo; in fondo i pensieri della loro compagna erano pressappoco uguali ai loro.

-Senta prof.. io direi di dare una bella punizione a questa ragazzuola..- disse Elena sorridendo ma mantenendo la voce seria.

-In genere non accetto consigli dagli alunni signorina Lambrini, ma in questo caso penso che lei abbia proprio ragione.

Marta fulminò l’amica con lo sguardo ed allo stesso tempo la ammirò molto, perché al suo posto non avrebbe mai trovato il coraggio di fare una cosa del genere.

Ed ora la polla era lei, che era finita nei guai e già prefigurava la ramanzina che avrebbe ricevuto da sua madre quando avrebbe saputo di questa bella figuraccia.

 

-Ma come sono felice.. dovrò solo aiutare quel grassone del bidello nel pulire le aule della scuola..e non solo di mattina, ma anche al pomeriggio per colpa di tutte quelle belle attività che si fanno qui.. e tutto ciò per una settimana..uff..ma dico io.. solo in America o Inghilterra fanno fare ste cose! Non era meglio se mi dava da scrivere centomila volte una stupida frase? E invece no! Qui al liceo scientifico abbiamo il prof di chimica più stronzo della storia, che si infuria per un innocuo bigliettino e decide di farmi passare una settimana terribile!-

-Bene.. hai finito?- chiese con uno sbadiglio Elena.. – Cioè.. non è che il tuo bigliettino fosse così innocuo..e poi il prof ha fatto la cosa giusta secondo me, così bisogna fare con gli alunni testardi.-  continuò cercando di non scoppiare a ridere, anche se sapeva bene che l’amica non era poi così entusiasta.. stavolta aveva rischiato grosso.

-Guarda.. meglio se stai zitta oppure rischi di finire male.. – strillò Marta quasi istericamente.

-Ok ok.. però cerca di vedere il lato positivo..

-E cioè?

-Potrai rompere le scatole a Giada, quella cretina e logorroica della 2^D.. sai che bel divertimento?

-Seee come no.. è lei che ha più fegato e parole in bocca di me.. con appena due frasette riesce a stendermi. – ribettè Marta sconsolata.

Stuzzicare le ragazze più antipatiche della scuola non era mai stato il suo forte, e non ci teneva nemmeno ora a farlo.. Il suo parere era: meno perdi tempo con quelle, e meno ti rincitrullisci..non male eh?

-Vabbè contenta tu.. uè io ora vado a casa sennò chi la sente mia mamma.. allora ci vediamo domani ok? Ciao aiuto bidello..- disse Elena ridendo e scappando via di corsa in bici.

- Si si ci vediamo domani cara amica megliochevaisennòtispaccoilmuso! Hai visto che bel nuovo soprannome? A domani..- le urlò dietro Marta – e ora prepariamoci a sentire mamma…

 

 

 

  
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