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Autore: Irishkoala    06/02/2013    3 recensioni
E se, per una volta, fosse l'irlandese a dire di no?
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Faith.'
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*spuntadaunangolino*
Non sono morta...e pubblico questa robetta per aggiornarvi sugli sviluppi.
Scusatemi ma non so quando arriverà il prossimo capitolo di Obli. Sono bloccata
e non ho tempo, quindi dovrete portare pazienza..gli interessati ovviamente.
State tranquilli che, in ogni caso, non la lascerò in sospeso, perciò avete la certezza che
prima o poi scoprirete come andrà a finire...tutta quanta. Promise! Promessa da scout e croce
sul cuore x)
Questa non è niente di che, l'ho scritta alcune settimane fa, nemmeno mi ricordo, ma vabbè
la uso per ricomparire un istante e non farvi pensare che mi sia buttata da qualcosa...anche se lo
farò un giorno :P
Grazie a tutti quelli che hanno lasciato commenti alle altre e che vorranno lasciarne a questa e che
continuano a seguire con passione nonostante il mio rilento elevato uu
Un bacio grande a tutti
Vostra
L.









My Decision








Risposi al bacio con poca spinta e una leggera indifferenza malcelata che, ero sicuro, non gli sfuggì anche se tentò di far finta di niente.
Non si diede per vinto, tornando alla carica e spostandosi dalla posizione accucciata tenuta fino a quel momento, contro di me, per venirmi addosso, appoggiandosi al petto e dandosi maggiore sostegno.
Spinse le labbra più a fondo, fermandomi la nuca con una mano, cercando di approfondire e allungare il tutto ma non andò molto lontano comunque.
Quando si staccò ed entrambi aprimmo gli occhi inquadrandoci, nonostante la luce soffusa nella sala dovuta solo alla televisione accesa, vidi perfettamente il suo sguardo corrucciarsi in dubbio e gli occhioni diventare incerti.
"Che cos'hai?"
Chiese con ancora scarsa intenzione di apparire indifferente e io gli rimandai lo stesso, scrollando le spalle e scuotendo la testa.
Fui molto più convincente di lui.
"Niente" risposi atono.
L'accentuazione del suo broncio sempre più evidente non mi diede molti dubbi sul suo stato d'animo.
"Sono due ore che siamo stesi qui a vedere praticamente il nulla, senza parlare e non mi hai ancora rivoltato sul divano" snocciolò con pacata evidenza, guardandomi ancora più convinto mentre lo ricambiai con un breve battito di ciglia e una seconda espressione indifferente.
"Perché non mi va" affermai rimarcando l'ovvio e un concetto che, per me, non stava avendo nulla di così strano o problematico, cosa che per lui invece doveva esserlo parecchio.
Il blu si spalancò più del normale mentre anche le labbra rischiarono di sfuggirgli nell'aprirsi e dimostrarmi che fosse del tutto preso alla sprovvista e messo di fronte a una questione che affrontava per la prima volta nella sua vita.
Aprì le braccia di lato, ora guardandomi sconvolto e senza parole immediate.
"Tu non stai bene"
Scossi la testa con evidenza "Sono solo stanco e adesso non ne ho voglia, non è una cosa così strana"
"Sì che lo è se si tratta di te"
Mi lasciai sfuggire una breve risata "Semplicemente questa sera non mi va, domattina facciamo tutto il sesso che vuoi" risposi tranquillamente cercando di spostarmelo di dosso per stendermi di più sul divano, ma lui fece resistenza aggrappandosi ai miei fianchi e rimanendomi contro per metà.
"Ma io ne ho voglia adesso" lamentò non trattenendosi ed evitai di guardarlo per non incontrare quello sguardo da cucciolo che non aveva età.
Il labbro inferiore preso tra i denti come se gli avessero causato il dispiacere più grande esistente.
"Io no" ricambiai con ancora più ovvietà, non resistendo nel guardarlo per un solo istante e confermarmi la presenza della sua espressione affranta.
Rimase in silenzio per qualche secondo facendomi credere che si fosse dato per vinto e mi avrebbe fatto riposare in pace quando tornò alla carica, spostandosi a sua volta e stendendosi per metà su di me, con il viso alla mia altezza.
Roteai gli occhi.
"Neanche con un piccolo aiuto? Magari te la faccio venire" provò, cambiando tono in uno più basso e languido così come l'espressione, ora provocante.
Insieme alle parole portò una mano tra le mie gambe e si abbassò a baciarmi il collo.
Due secondi dopo era fermo di nuovo.
"No nemmeno" risposi lapidario, con i suoi polsi bloccati tra le mani e il successivo spostamento per fargliele rimettere a cuccia e fuori dal mio corpo.
A quella lo sguardo si modificò per l'ennesima volta diventando improvvisamente triste e con una vena preoccupata che nascose nelle labbra morse su un lato.
Si allontanò da me, andando a sedersi sul lato vuoto del divano, incrociando le gambe e le braccia al petto.
Silenzio di nuovo se non per la solita televisione presente.
Mi presi la libertà di osservarlo senza farmi scoprire e, notare il nasino arricciato così come il broncio in un misto di insoddisfazione, dubbio, sconcerto ed essere stato preso alla sprovvista mi costrinsero a trattenere quel sorrisino estremamente divertito che mi avrebbe tradito.
Ma nella sua ostinazione e improvvisa incertezza sul non aver mai pensato che gli sarebbe capitata una cosa del genere, stava risultando estremamente adorabile e persino troppo tenero.
Il silenzio resistette per ben cinque minuti, un record mai concluso che avrebbe dovuto aggiungere alla sua carriera.
"Sono io?" biascicò a bassa voce guardandomi di sbieco, il musino triste.
Alzai le sopracciglia senza guardarlo direttamente.
"A fare cosa?"
"Non lo so, te lo sto chiedendo..ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio?"
Liberai un'altra mezza risata, questa volta guardandolo.
"No Jar..perché ti sorprende così tanto che per una volta non mi vada?"
"Perché.." partì carico ma poi si fermò di scatto, pensando effettivamente a cosa rispondermi.
"...perché non è mai successo, perché non ho mai dovuto pregarti così tanto e..perché sei tu"
Risi di più "Cosa diavolo vorrebbe dire?" chiesi divertito in maniera retorica "..non vado a comando Jar, se una volta non mi va, non cade il mondo"
"Si invece!"
Lo guardai incrociando le braccia al petto "Il tuo vorrai dire"
"Ovvio che è il mio...non mi vuoi più? Non ti basto? Perché fai prima a dirmelo se.."
"No Jared! Non è nulla di tutto ciò e non è niente in generale, piantala di fare la vittima"
Il broncio divenne stizzito e annuì con decisione, sbattendo le mani contro il bordo del divano mentre si sollevò in piedi.
"Fantastico, buonanotte"
Non risposi, sentendo il suo sbuffo scocciato accompagnarlo nello spostamento fino alle scale del secondo piano.
Appena fu fuori portata liberai la risata silenziosa e divertita che avevo lottato per trattenere dall'inizio e non dimostrare nulla sul fatto che stessi fingendo.
Assaporai la vendetta e la soddisfazione per qualche minuto, sentendo anche la porta della camera al piano di sopra sbattere con forza, poi mi decisi a sistemare il tutto per non tirare troppo la corda.
Appena entrai in camera non ero ancora riuscito a smettere di ridere e mi buttai sul letto salendoci in ginocchio, raggiungendo il fagotto raggomitolato sotto alle coperte che cercò di scansarmi bruscamente quando lo toccai sul fianco da sopra di esse.
"Che diavolo ridi? Lasciami in pace se ti do così fastidio"
Non lo ascoltai, ridendo ancora e riuscendo tranquillamente a spostarlo a pancia in alto in modo che ci vedessimo.
"Ci sei cascato, scemo"
Gli occhioni si sgranarono in sdegno, mentre io continuai a non smettere di ridere.
"Come sarebbe a dire?"
"Che era tutto uno scherzo e che tu sei tremendamente adorabile"
Aprì la bocca del tutto, indignato, dandomi un pugno sulla spalla e spostandosi a forza dalla mia presa.
"Vaffanculo! Perché diavolo l'avresti fatto?"
Mi sedetti, sporgendomi di nuovo su di lui e appoggiandogli il mento sulla spalla, dopo essersi girato su un fianco.
"Perché volevo vedere la tua reazione e non mi hai deluso per niente"
Liberò un verso scocciato girandosi di nuovo e dandomi un altro pugno, questa volta sul braccio e più leggero.
"Ti odio ti odio ti odio dannazione"
Risi "Dovevo prendermi una leggera rivincita su tutte le volte che me l'hai fatta con i tuoi giochini"
Perse l'aria arrabbiata, trattenendo divertimento mentre scosse la testa.
"Sei diabolico.." sorrisi mentre si avvicinò alzando la coperta in un invito palese.
"Tu lo sei molto più di me"
"Mi avevi fatto prendere un colpo"
"Lo so" scherzai.
Mi diede una pacca sulla spalla "E fanculo che ti diverti"
Risi ancora annuendo "Era una vendetta no?"
"Ahh sta zitto cazzo...voglio che mi scopi fino a domani per farti perdonare"
"Te lo scordi. Decido io e tu ti adegui" non gli lasciai il tempo di rispondere voltandolo con un gesto sotto di me e facendolo zittire con un sussulto sorpreso.
Il termine finale l'avrei dettato solo io.









   
 
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