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Autore: Dedpul    06/02/2013    1 recensioni
-Abbastanza..no..male...anzi si bene !...credo..-
Ma che cosa mi prendeva ?. Non riuscivo a dire come stavo ?!. Chiariamo una cosa, io non ho mai avuto problemi con le ragazze, anzi sono abbastanza popolare nella scuola ma con questa ragazza, PROPRIO QUESTA, mi sentivo il cuore battere peggio di una batteria suonata da un metallaro.
Questa è la storia di come conobbi una ragazza, di come lei divenne la mia fidanzata, di come divenne la madre di mia figlia, di come morì lasciandomi con una bambina, e di come vivo con quella bambina avendo soli 15 anni.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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BLUE HEART - Capitolo 1 - La definizione di "Amore".

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Angolo dello scrittore:

Aaaaaallora :3 i nomi non sono scelti a caso, sono dedicati a persone molto importanti per me. Sopratutto il nome Vanessa, dedicato alla persona più bella e buona che esista <3

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-Amore, l'unico sentimento che crea una cosa positiva e una cosa negativa.-

Mi svegliai era dannatamente tardi, di solito mi alzo alle 7:00 così ho tempo per fare colazione, vestirmi, fare pipì e preparare lo zaino così avevo ancora tempo visto che uscivo alle 7:30, ma quella volta mi svegliai alle 7:40, dovvetti fare tutto di fretta e misto alla mia impacciataggine uscì fuori un casino incredibile. Bevvi la cioccolata bollente trattenendo le grida, dovetti fare pipì mentre mettevo i libri nello zaino, e corsi fuori all'uscita di casa si presentò uno scenario tipo d'autunno la pioggia cadeva incessante, presi la bicicletta e inizia a pedalare finché le mie gambe non gridarono dal dolore. Comunque ce la feci ed arrivai in tempo alle 7:50,  nel cortile della scuola stranamente non c'era nessuno. Salì le scale e mi diressi verso la nostra classe, e trovai tutti gia seduti, a quanto pare non c'e l'avevo fatta.

Prof: Allora, qual'è la tua scusa per oggi ?

Il prof. era Bruni il mio prof di matematica soprannominato "Il pedofilo" per la storia che girava su di lui e sulle sue relazioni con certe alunne. Era un'uomo abbastanza basso, privo di capelli e dalla carnagione rosea, e di corpuratura grassoccia, portava continuamente una camicia bianca a righe sulla quale erano evidenti passaggi di sugo e altre sostanze che non tengo a sapere.

Io: Mi ..ehm.. Mi ha investito ! ..uh..un..d..un du..un..un Drago .. ?..però sono ancora vivo.

La classe si mise a ridere, mentre la faccia di Bruni rimaneva perennemente disgustata.

Prof: Mi spiace per la sua disavventura signor. Fantini, ora per favore si accomodi.

Dopotutto era un professore simpatico, insegnava molto bene, ma sopratutto aveva paura di Davide Fantini, mio padre, un ricco uomo d'affari. Mi sedetti vicino a Marco Sentenza, il mio miglior amico, io e lui ci conosciamo fin da bambini, è un ragazzo alto con dei ricci capelli marroni e porta degli occhiali perché non vede bene con i suoi occhi verdi. Come al solito la lezione era una palla, io e Marco passavamo il tempo giocando a "tris" sul suo tavolo. Quando all'improvviso la porta si apre ed entra la ragazza più bella che io abbia mai visto, aveva dei lunghi capelli castani che le arrivvavano fino alle spalle e un pò oltre, indossava un bellissimo vestito bianco e sopratutto aveva dei bellissimi, incredibili, occhi blu, con qui continuava fissare il pavimento con uno sguardo timido.

Prof. Bruni: Ah ! Tu devi essere l'alunna nuova ! Bene entra pure !

La ragazza camminava lentamente e diede solo una veloce occhiata alla classe, quando i nostri sguardi si incrociarono per la prima volta, sentì il mio cuore cadere senza sosta, era una sensazione indescrivibile, è come se quel piccolo frammento di secondo durasse in eterno, e io mi sentivo leggero come se non avessi più budella al mio interno.

Prof Bruni: Allora ragazzi lei è Vanessa Pascale ! Ed è una nuova alunna ! Siediti vicino al ragazzo che reputi più carino.

Notai che il banco alla mia sinistra era l'unico vuoto, e senza farmi notare lo attaccai al mio. Mentre lei camminava e si sedette di fianco a me. Non ci volle molto al prof per ritornare alla sua noiosa lezione. Io allora cercai di parlare con la nuova arrivata.

Io : Ciao sono Omar

Lo devo ammettere un poco di tremarella c'e l'avevo ma quelle parole mi uscirono di bocca facilmente.

Vanessa : Ciao io sono Vanessa

Disse lei sorridendo, aveva un sorriso che faceva invidia al sole.

Io : E..Come va ?

"Come va?" era questo quello che ero riuscito a tirare fuori ?!. Avevo di fronte a me la creatura più bella del mondo, e il meglio che so dirle è "come va?".

Vanessa : Bene e tu ?

Ogni cosa che le usciva da quella bocca sembrava miele per quanto suonova dolce.

Io : Abbastanza..no..male...anzi si bene !

Ma che cosa mi prendeva ?. Non riuscivo a dire come stavo ?!. Chiariamo una cosa, io non ho mai avuto problemi con le ragazze, anzi sono abbastanza popolare nella scuola ma con questa ragazza, PROPRIO QUESTA, mi sentivo il cuore battere peggio di una batteria suonata da un metallaro.

Vanessa : Sei sicuro di stare bene ?

Forse le stavo mettendo paura.

Io : Si sto bene grazie

Non mi sono mai sentito così in imbarazzo.

Io : Visto che non sei di queste parti che ne dici se ti porto a fare un giro uno di questi giorni ?

Probabilmente una persona normale mi avrebbe mandato a quel paese, ma quella ragazza non era una qualunque ma era dannatamente speciale.

Vanessa : Massì

Io : Allora va bene alle 2 davanti alla scuola ?

Ero al settimo cielo, sentivo le farfalle nello stomaco e la mia mente era semplicemente vuota e felice. Non avevo la più pallida idea di cosa stava succedendo.
   
 
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