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Autore: Daewen    28/08/2007    1 recensioni
Fanfiction ambientata principalmente nel periodo dei Malandrini
Una ragazzina gelida che considera le altre persone come gingilli, e vive mascherando se stessa. Ed ora ha incontrato Remus...
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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x Faith Sun: felice di risentirti(e di vedere che dopo tutto questo tempo mi segui ancora)! Non ho nessuna intenzione di abbandonare la fanfic, mi ci sono affezionata troppo!

Il Settimo Anno

Heather arrivò nella stazione trascinandosi dietro il baule. Indossava dei vestiti sgualciti, e aveva i capelli sciolti e il volto segnato dalla mancanza di sonno, ma un’espressione trionfante le brillava negli occhi. Si arrampicò rapidamente sull’Espresso per Hogwarts, con Harkin che le ficcava le unghiette nella spalla cercando disperatamente di non scivolare. Il “loro” scompartimento era vuoto. Sospirando, sistemò il baule e si sedette. D’altra parte, erano solo le dieci e mezza. Appena prima delle undici vide arrivare i suoi amici. Sirius era con James, ed era inseguito da sua cugina Andromeda, che reggeva tra le braccia un’accozzaglia insolita di oggetti. Lily salì a bordo, ma probabilmente non si sarebbe fatta vedere subito, idem per Remus, e se le sue intuizioni era giuste, anche James. Peter fu in effetti il primo a raggiungerla, e le rivolse un sorrisetto nervoso. Poco dopo arrivò Sirius, ma di James nessuna traccia. Un'altra scommessa vinta.
«Ciao Codaliscia, salve cugina, come vi è andata l’estate?»
Heather si limitò a grugnire in risposta, ma sembrava felice.
«Niente di che» borbottò Peter «Ramoso?»
«Fra poco vedrete!» Finalmente il treno partì, e Sirius si affrettò a sedersi «Niente Pheke, quest’anno?»
«Deve badare alla casa. Il che probabilmente significa che al mio ritorno non ritroverò nulla al suo posto, perlomeno non nel senso convenzionale del termine»
«Che hai fatto al collo?» domandò timidamente Peter. Heather aveva il collo fasciato; farfugliò qualcosa che suonava come Greyback.

Circa un’ora dopo, mentre Heather e Peter erano impegnati in una partita a Scacchi Magici e Sirius sfogliava accanitamente la Gazzetta del Profeta, degli strilli quasi disumani giunsero a turbare la quiete. Poco dopo la porta dello scompartimento si spalancò, ed entrò Remus, che mimò una risata silenziosa, completando la sceneggiata portandosi le mani al ventre e piegandosi in avanti. Fece appena in tempo a sedersi vicino ad Heather che Lily entrò come una furia, seguita da un James evidentemente compiaciuto, nonostante sfoggiasse già un’impronta rossa sulla guancia.
«Caposcuola? Caposcuola? Come gli è venuto in mente di farti Caposcuola? Sono impazziti tutti!» Entrambi, in effetti, sfoggiavano un distintivo da Caposcuola.
«Ma insomma, non sono così tanto male!»
«Sei un cretino! Un irresponsabile, lo sanno tutti chi è a combinare tutti quegli scherzi pessimi e chi si diverte a lanciare incantesimi agli altri studenti!»
«Siamo felici di sentire la tua voce argentea, Evans» s’intromise Sirius.
«Lo sapevo! Lo sapevo che sarebbe successo qualcosa del genere! È destino!» Heather era sull’orlo delle lacrime per il ridere. Da tempo non si sentiva così euforica, complice la prospettiva di stare insieme ai suoi amici per un altro anno.
«Io speravo di no, anzi ne ero sicura! Voglio dire, al massimo poteva diventare Capitano della squadra di Quidditch, ma visto che il ruolo era stato affidato a te pensavo di averla scampata!» gemette rivolta a Heather e si accasciò a sua volta su un sedile vuoto.
«Tu sei il nuovo Capitano?!» esclamò Peter, con la sua solita aria stupita.
«A quanto pare non potevano fare di James sia il Capitano che il Caposcuola. Dai Lily, non fare quella faccia, non è tutta questa tragedia! Ti sarebbe potuta andare peggio, James è un buon partito!» sghignazzò la Gabbet.
«Ehi!»
«Geloso, Rem? Hai paura che James te la porti via?» s'intromise Sirius, che negli occhi aveva la stessa luce di Heather.
Remus strinse a sé la sua ragazza, che rideva ancora più forte perché aveva visto Lily arrossire.
«Meno male, credevo che ti rimangiassi tutte le lettere che mi hai scritto quest’estate!» Lily arrossì ancora di più.
«Che ti ha scritto?» normalmente James si sarebbe buttato in ginocchio per implorarla, ma ora aveva un'aria distratta.
«Cose da ragazze» ribatté laconica Heather.
«Cose da ragazze? Che diavolo significa cose da ragazze?» Sirius era inorridito.
Continuarono per un po’ in questo tono scherzoso, ma sapevano che non sarebbe durata. Quell’estate era stata peggio delle altre.
«Avete sentito le ultime notizie?» sbottò ad un certo punto Sirius, indicando la Gazzetta del Profeta. Certo che le avevano sentite, come potevano ignorare? Ormai erano davvero in guerra, perfino Millicent Bagnold, il Ministro della Magia, aveva dovuto riconoscerlo. Ogni giorno famiglie babbane o con parenti non magici perdevano la vita. Heather sapeva che dietro a molte di quelle morti c’erano i suoi genitori, perfino Byron, entrato nei Mangiamorte appena dopo la fine del suo ultimo anno scolastico. Remus indovinò la ragione del suo malumore e le baciò dolcemente la tempia, distogliendola dai suoi cupi pensieri. Sirius emise un fischio prolungato e James sorrise brevemente. All'improvviso sembrò notare una cosa.
«Ehi, Heather, perché hai il collo fasciato?»
«È stato Greyback» Lupin si irrigidì.
«Oddio Heather, perché non me l’hai scritto? Non ti ha morso, vero?» Lily sembrava sincerante preoccupata.
«E se anche fosse? Per te cambierebbe qualcosa?» c’era solo curiosità nella sua voce, ma l’atmosfera si era fatta tesa.
Lily rifletté a lungo, non voleva mentirle «No. Credo di no. Voglio dire, saresti sempre Heather, tranne per una notte al mese. Ti ha morso, quindi?»
Remus non resistette oltre «Finiscila, Heather, non è possibile!»
«Cosa?»
«Che sia stato Greyback a ferirti. Hai passato ogni singola luna piena con me!» Lily gli lanciò una strana occhiata, ma il ragazzo non se ne curò.
«Greyback mi ha ferito quando non era trasformato.»
«Cosa ci facevi di nuovo con Greyback?» Sirius tentò di cambiare discorso, aveva visto un lampo negli occhi della Evans, un lampo che non gli piaceva. Heather, arrabbiata con Remus, non rispose.
Lily, seduta di fianco a Peter, prese un gran respiro «Remus è un licantropo» sbottò. Il gelo scese immediato nello scompartimento, quasi che fosse arrivato un Dissennatore. Tutti fissavano la Evans, che arrossì e cercò di non guardarli, ma non era facile, visto che erano in sei e lo scompartimento era pieno. Peter lasciò cadere gli scacchi magici, facendo un gran fracasso, ma nessuno se ne curò. Infine Remus si abbandonò contro lo schienale e chiuse gli occhi. Era pallido, con un'espressione sofferente sul viso. Annuì lentamente.
«Aveva ragione! Accidenti... e io gli ho sempre dato del bugiardo...» si morse il labbro inferiore.
«Chi aveva ragione?» indagò Heather, gli occhi ridotti a due fessure.
«Nessuno» ribatté freddamente Lily; si voltò verso Lupin, un po' agitata «Mi dispiace, davvero! Se... se posso fare qualcosa...» poi tacque, sentendosi un'idiota. Cosa mai si poteva fare contro la licantropia? C'era sempre quella pozione Antilupo, ma era ben al di là del loro livello.
Remus riaprì gli occhi e fissò lo sguardo in quello di Lily, che lo ricambiò fieramente. Alla fine, con un mezzo sorriso, si voltò verso James «Ehi, Ramoso, sbrigati a sposarla, una ragazza così non te la devi far sfuggire!»
James alzò appena lo sguardo.


  
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