Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Neon_Angel    07/02/2013    2 recensioni
Quinn Fabray,ormai ventunenne,si trova a vivere con i suoi ex compagni di liceo Puck,Sam,Mike e Blaine in un appartamento a Los Angeles.
Non mancheranno colpi di scena,battute divertenti,scene fluff (e rosse mlmlml) e molte scene FABERRY (e non solo)
----------------------------
Idea di base ispirata alla serie tv 'New Girl',ma la storia è completamente diversa e non sono presenti riferimenti alla serie.
Genere: Commedia, Erotico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Quinn Fabray, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Puck/Quinn, Quinn/Rachel, Quinn/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi svegliai e controllai l'ora: erano le otto.
La casa era ancora silenziosa,quindi non si era svegliato nessuno. Mi girai e vidi Charlie che dormiva beata in mezzo a me e Blaine. Aveva qalche ciocca bionda davanti agli occhi,quindi gliele spostai con delicatezza per non svegliarla.
Quel giorno avrei avuto un colloquio di lavoro per un posto come segretaria nella redazione del Los Angeles Times; non era esattamente ciò che desideravo,ma per il momento era solo un modo per guadagnare qualche soldo con cui pagare l'asilo per Charlie,l'affitto e altre spese.
Mi vestii e andai in soggiorno,dove c'erano già i ragazzi che facevano colazione.
'Ragazzi,avete visto la mia piastra per capelli?' chiesi guardandomi attorno per vedere se Charlie l'aveva nascosta da qualche parte.
'Ah,ce l'ho io' disse Sam sbucando in soggiorno aggiustandosi qualche fiezza di capelli.
Scoppiammo tutti a ridere.
'Molto etero,Sam!' disse Blaine prendendolo in giro.
'Dite quello che vi pare,ma QUESTO' disse indicando il suo volto 'Ha bisogno di essere curato'
Ridemmo di nuovo tutti insieme.
'A proposito,dov'è Char?' chiese Mike.
'E' in camera che dorme' dissi tornando in bagno con la mia piastra.
'Ah' mi girai verso i ragazzi 'Oggi ho un colloquio di lavoro,potete badare voi a Charlie?' chiesi implorante.
'Uhm,io non ho niente da fare stamattina,quindi...posso stare io con lei' disse Puck facendomi l'occhiolino.
'Grazie Noah,sei un tesoro!'
 
Un'ora dopo ero nella hall di un grande ufficio in centro a Los Angeles. C'erano altre venti ragazze,e ancora ne dovevano arrivare.
Alla fine non mi importava di non farcela: avrei trovato un altro lavoro,sicuramente.
Le ragazze entravano nell'ufficio della redattrice e uscivano abbattute-e alcune in preda ad una crisi di pianto- e pensai che dovevo andarmene: quelle ragazze meritavano quel posto più di me; erano aspiranti giornaliste e anche un posto da segretaria al Los Angeles Time era un'inizio di carriera.
'Quinn Fabray?' disse una ragazza leggendo un foglio.
'Sono io' dissi alzandomi in piedi e sistemandomi il vestito.
L'ufficio della redattrice era all'ultimo piano e c'era una vista meravigliosa sulla città: si poteva anche vedere il mare e il monte Whitney in lontananza.
Era una grande stanza arredata con oggetti di design moderno e il colore dominante era il bianco. 
La signora Richerr era seduta su una poltrona azzurra e non era come la immaginavo: era una signora sui sessant'anni,i capelli biondi e gli occhi-apparentemente- dolci.
'Buongiorno' dissi chiudendo la porta.
'Buongiorno signorina...Febray?' disse leggendo anche lei un foglio su una cartellina.
La corressi.
'Fabray'
'Oh,mi scusi signorina Fabray'
Mi fece cenno di sedermi.
'Lasci pure il suo curriculum qui' disse indicando il tavolo.
Mi guardò un attimo negli occhi e inarcò un sopracciglio: avevo qualcosa che non andava?
Mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
'Lei è molto bella,Quinn' esordì in tono concentrato. Non sapevo cosa dire; ero abituata a ricevere complimenti,ma non da un datore di lavoro!
'Ehm...grazie' 
'Sarebbe sprecata per fare la segretaria qui' disse appoggiandosi con la schiena sulla poltrona.
'Perché sei venuta qui? Los Angeles è la città con più opportunità per una ragazza giovane e bella come te...cosa ti ha spinto a voler diventare segretaria in questo giornale?' disse tamburellando l'indice sul labbro inferiore.
Che intendeva dire? Che solo una ragazza brutta poteva lavorare lì?
'Beh,vede...mi sono trasferita qui da pochi giorni,devo pagare l'affitto e ho una figlia piccola. Mi serve un lavoro,qualunque tipo di lavoro' 
Annuì lentamente.
'Ah,poi se hai una figlia questo è il lavoro peggiore' disse.
Forse non le andavo bene e doveva trovare un modo gentile per dire ''sei una poco di buono,non sembri intelligente. Tornatene da dove sei venuta''
'Beh,se è per quello ho i miei genitori a casa,non ho problemi' ribattei io.
'Quinn,non vuoi capirlo? Ti sto dicendo di buttarti a fare quello che ti piace: questa città è piena di opportunità e tu sei fortunata. Non voglio che tu marcisca qui dentro costantemente in preda ad una crisi isterica. Un giorno mi ringrazierai'
Aveva usato un tono 'materno' e sincero,quindi davvero credeva in me. 
Il mio sogno era diventare una grande attrice drammatica,per questo ero andata a Yale.
Aveva ragione: ero a Los Angeles,la patria del cinema,che ci facevo in quell'ufficio? 
'Ha ragione' dissi prendendo la borsa.
'Grazie mille' dissi uscendo.
Mi aspettavo una risposta,del tipo 'Brava,saggia decisione' ma non arrivò. Pazienza.
Prossima fermata: Matthew Morris Agency.
 
P.O.V Puck
Charlie era la bambina più bella e dolce al mondo,insieme a Beth.
Di Charlie potevo solo vedere le somiglianze con sua madre,visto che non avevo mai visto Alex,suo padre.
Aveva gli occhi verdi,la pelle bianca e i capelli biondi proprio come Quinn.
Mi ricordava tanto Beth. Non la vedevo dalla fine del liceo; ora avrà avuto sei anni.
Mi chiesi dove poteva abitare,che aspetto avesse,se si ricordasse di me e Quinn,se Shelby le avesse detto che era stata adottata...
'Puck,ho fame!' disse Charlie affacciandosi dal divano.
Controllai l'ora,erano undici.
'Tra poco la mamma sarà a casa,non vuoi aspettare che ti prepari lei da pranzo?' dissi prendendola in braccio.
Proprio in quel momento il mio cellulare squillò.
Quinn.
'Pronto?' dissi sistemandomi il telefono all'orecchio.
'Hey Puck,sono Quinn,volevo dirti che per pranzo non torno,arrivo verso le tre. Per te è un problema?'
'No,assolutamente. Tra poco dovrebbero arrivare anche gli altri,quindi'
'Oh,fantastico. Char come sta? Fa la brava?'
Non feci in tempo a rispondere che Charlie strillò verso il telefono.
'Ciao mamy!' 
'Ciao tesoro! Stai bene con Puck?'
'Si!' disse con la sua vocina squillante.
'Bene...allora ci vediamo dopo!'
'Ciao' dissi chiudendo il telefono.
Feci sedere Charlie sul tavolo.
'Allora signorina,che le preparo?' feci la voce da cameriere facendola ridere.
'Voglio il gelato!' disse con gli occhi che le brillavano.
'Mmm...' dissi guardando nelle credenze.
'Dovrei avere qualcosa nascosto da qualche parte,per non farlo finire allo zio Blaine quando parla con Kurt'
 
'Blaaaaaaiiiineeeee finiscila!' urlò Puck dalla sua stanza.
Blaine piangeva come un bambino piccolo,ingozzandosi di gelato guardando 'Dirty Dancing'.
'Kurt amava questo film' disse piangendo disperatamente.
'Lo guardavamo e cantavamo insieme ogni sabato' 
'Cazzo Blaine,non sporcare il divano col gelato!' esclamò Mike irritato.
'E smettila di mangiare,diventerai grasso' disse Sam,sempre fissato con la linea.
'Il gelato è l'unico amico di cui mi posso fidare e che non mi lascerà mai per una stupida scuola a New York!' disse tirando su col naso.
Tutti alzarono gli occhi al cielo: ovviamente aveva anche bevuto come una spugna dopo aver parlato al telefono con Kurt.
 
Tornai al presente scuotendo la testa. 
'Eccolo!' dissi trionfante tirando fuori il gelato.
Charlie applaudì e rise. 
Accidenti,quella bambina era adorabile,e averla in giro per casa sarebbe stato uno spasso.
 
P.O.V. Quinn
L'ufficio della Matthew Morris Agency era molto alto ed era situato a Santa Monica.
Entrai.
C'era una grande hall,e al centro c'era il centralino,con una segretaria alquanto impegnata che rispondeva al telefono.
'Si. Si,si okay. Può richiamare domani,arrivederci'
Mi avvicinai mordendomi un labbro.
'Mi scusi'
'Si?' disse la segretaria lanciandomi un'occhiataccia distratta.
'Vorrei parlare con un agente'
La segretaria scoppiò a ridere,e mi pentii subito di avere aperto bocca.
'Hai un appuntamento,tesoro?' disse guardandomi con un sopracciglio alzato.
'Ehm...no' 
La segretaria fece una faccia scocciata.
'Vedrò che posso fare. Tu intanto siediti su una di quelle poltrone' disse indicando le poltroncine nella hall.
Mi sedetti e presi una rivista.
'Ah,il tuo nome?' 
'Quinn. Quinn Fabray' 
Circa venti minuti dopo arrivò un signore nella hall. Lui e la segretaria-che scoprii si chiamava Marci- si dissero qualcosa e poi Marci mi chiamò.
'Quinn,puoi parlare con lui,poi ti indirizzerà ad un agente su misura per te' disse guardandosi le unghie.
L'uomo-che aveva un'aria gentile- mi sorrise.
'Sono Steven Buckler,piacere' disse tendendomi la mano.
'Quinn Fabray' dissi stringendogliela.
'Prego Quinn-posso darti del tu,vero?-andiamo nel mio ufficio'
'Certo' dissi seguendolo in una stanza con le pareti azzurro chiaro. Sembrava l'ufficio del pediatra di Charlie.
'Prego' disse facendomi sedere sulla sedia.
'Grazie' 
Steven avrà avuto più o meno cinquant'anni,ma li portava molto bene. Forse da giovane era un modello o un attore.
'Allora Quinn...perché sei qui?'
Ecco,perché ero lì?
'Sono un'attrice. Ho studiato arte drammatica a Yale per due anni e mezzo e al liceo ho vinto le nazionali di canto corale coreografato con il Glee Club'
Steven annuì.
'Quindi sei anche una cantante?' 
'Si' 
'Vedi Quinn...Qui alla Matthew Morris,gli artisti come te vengono subito presi e nei provini una persona su tre che viene presa e della MMA. Come ben saprai siamo una delle migliori agenzie al mondo. Ma tutto questo ha anche un costo,lo sai?'
'Certo' 
No,non era vero.
Non ci avevo pensato. 
'Bene. Ma ora non pensiamoci. Ora ti scatto delle foto,se sei davvero convinta che vuoi iniziare la tua carriera con noi' disse.
Sembrava avesse fatto quel discorso mille volte,ma tanto era il suo lavoro.
'Si'
Mi fece un book fotografico veloce,giusto per ricordarsi di chi ero per poi trovarmi un agente.
 
'Grazie mille Quinn,entro domani ti faremo sapere' disse Steven stringendomi la mano.
'Grazie a lei,Steven'
 
Persi un po' di tempo a passeggiare per Los Angeles,e a quell'ora del pomeriggio era bellissima. Feci anche spesa,visto che a casa non era rimasto niente.
Finalmente arrivai a casa,erano le sei di sera.
'Ciao a tutti' dissi chiudendo la porta.
Mike stava ballando in soggiorno,Puck suonava la chitarra e Sam stava sul divano con una ragazza che non avevo mai visto: aveva i capelli castani tendenti al rosso e gli occhi verdi. Sam le cingeva le spalle con il braccio e insieme guardavano la TV.
Puck mi fece un cenno per non distrarsi,Mike neanche mi salutò,tanto era impegnato a ballare.
Appena Sam si accorse di me mi presentoò subito quella che sembrava la sua fidanzata.
'Quinn,lei è Miranda'
'Piacere' dimmo all'unisono.
Sembrava simpatica e aveva una voce molto dolce.
'Rimani a cena da noi?' chiesi rivolgendomi a Miranda.
'Volentieri,ma non vorrei disturbare' rispose lei.
'Oh,non disturbi affatto' disse Sam dandole un tenero bacio sulla guancia.
'Ah,ho fatto la spesa' dissi ricordandomi delle due buste che dovevo sistemare.
Nel mentre mi dirigevo in cucina,Charlie mi tagliò la strada correndo,subito dopo seguita da Blaine che aveva una maschera in faccia e degli strani pantaloni.
'Ciao mamma!' disse Char appena mi vide.
'Ciao tes--' non feci in tempo a finire che già era sparita.
'Ehm...Blaine? Che sono quei pantaloni?' dissi indicando i buffi pantaloni con le Tartarughe Ninja (?) che stava indossando.
'Non sono bellissimi?' disse ridendo.
Che cretino che era.
 
Iniziai a cucinare la cena. Avevo comprato delle belle cosce di pollo,quindi preparai un classico pollo fritto e patatine. Certo,non era il massimo per la salute (e il fisico) ma era una delle mie specialità.
 
'Quinn,cucini davvero bene!' disse Miranda pulendosi la bocca con il tovagliolo.
'Grazie!' 
'Che lavoro fai?' chiesi per fare conversazione e per conoscerla meglio.
'Sono una modella' rispose lei.
In effetti sembrava una modella,era molto carina e aveva un bel fisico.
'Tu invece?'
'Io sono un'attrice' dissi facendo andare di traverso il cibo agli altri.
'Cosa?' disse Puck.
'Si. Sono un'attrice. Oggi ho stretto un contratto con la William Morris' dissi fiera di me.
Tutti mi fecero un applauso. 'Complimenti a due nuove superstar!' esclamò Sam alzando il bicchiere per fare un brindisi.
Ci unimmo tutti al brindisi,anche Charlie con il suo biberon.
 
Charlie era molto stanca,proprio come me,quindi andammo a dormire.
'Grazie Quinn' disse Blaine affacciandosi in bagno mentre mi lavavo i denti.
'Grazie di cosa?' dissi confusa.
'Di aver portato Charlie qui...è l'unica che non mi fa pensare a Kurt' 
Lo guardai dallo specchio. Aveva un sorriso sincero e il solito papillon allacciato sul collo.
'Charlie è felice di avere qualcuno come te-e come gli altri- nella sua infanzia. Le stai facendo un favore,sia a me che a lei. Sono io che devo ringraziarti' dissi abbracciandolo. 
Era l'inizio di una grande amicizia,sia con lui che con gli altri ragazzi,me lo sentivo.
 
 
Ciao c:
Che ne pensate? Non so,questo capitolo mi sembra un po' 'di passaggio' visto che volevo descrivere un po' il futuro di Quinn.
Btw, ADORO BLAINE.
Miranda sarà presente anche nei prossimi capitoli :3 
Boh,non so che altro dire.
Grazie per le recensioni che mi lasciate,continuate così!.
P.S.: Se volete che legga e recensisca qualche vostra storia,fatemi sapere nella recensione :D
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Neon_Angel