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Autore: Karrysmiles    07/02/2013    2 recensioni
Daphne Ludson e Logan Holse avevano appena firmato il loro patto con la morte.
Sopravvivere ricevendo fama e fortuna o morire e mantenere i propri principi?
-Congratulazioni, siete stati scelti come tributi per i 72esimi Hunger Games, ora stringetevi la mano!- esclamò lei.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le mie gambe erano molli, avrei voluto cominciare ad urlare ma non sarebbe andato sicuramente a mio favore.
 A pochi metri da noi tributi c'erano pareti rocciose con dei passaggi scavati, la cornucopia invece era sulla sinistra.
Improvvisamente il tributo a due tributi da me scese dalla pedana prima del tempo saltando in'aria. 
Mi girai di scatto per il tonfo, sulla mia guancia destra era finito qualche schizzo di sangue e il mio orecchio risentì di quel forte
rumore. Incontrai gli occhi di Logan, il suo sguardo era terribilmente calmo.
 I sessanta secondi passarono e dopo il segnale di partenza, cioè il gong,  cominciai a correre all'impazzata, non mi infilai nel bagno di sangue
ma riuscii comunque a prendere uno zaino. 
Corsi in uno dei passaggi con alle calcagna la ragazza del 5, fortunatamente era disarmata, intuii che volesse un combattimento corpo a
corpo per prendersi il mio zaino, non per un'alleanza, quindi non mi fermai. Il passaggio era stretto e buio, l'aria dentro di esso rarefatta,
vidi una luce che mi portò all' uscita di quel passaggio mi ritrovai all'aria aperta con davanti una fitta foresta. Presi una grande boccata d'aria,
l'ossigeno in quei passaggi era veramente poco. La ragazza del 5 doveva essere inciampata perchè i suoi passi non li udii più, potei così infilarmi nella
foresta  mantenendomi attenta a qualsiasi rumore o movimento. Mi fermai per un netto secondo, vidi il ragazzo dell'11 stava squartando la ragazza del 5
come fosse un'animale. Il sangue scorreva velocemente sul terreno arido e il capo della ragazza era rivolto verso di me e la smorfia addolorata
sul suo viso mi risvegliò dai miei pensieri facendomi ricominciare a correre senza sosta. 
- meno due- sussurrai.
Corsi fino alla fine della foresta quando incontrai un lago. Non mi fermai comunque, attorno al lago c'erano vaste coppie di cespugli, mi ci
infilai per poi continuare il mio percorso a gattoni. Qualche spina dei cespugni riusciva a graffiare il mio viso donandomi piccoli taglietti. Mi fermai per controllare
il contenuto del mio zaino. Trovai un sacco a pelo, della frutta secca, dei fiammiferi, un po' di formaggio, dei coltellini ed un piccolo contenitore per l'acqua.
Scossi quest'ultimo, vuoto. 
Arrivata ormai dall'altra parte del lago afferrai il contenitore e lo riempii per poi riposarlo nello zaino. Davanti a me trovai
un'altra parete rocciosa, anch'essa con dei passaggi. Stavo per entrare nel passaggio quando mi arrivò un coltellino nel polpaccio.
Feci un grido strozzato dal dolore e mi voltai. Il proprietario del coltello era il ragazzo dell'8. Aveva più o meno la mia età, non era molto
grosso o muscoloso. Cercai di correre via ma mi saltò addosso mettendosi a cavalcioni su di me.
-E così la perla di quest'anno sta già per finire nell'abisso- disse portando le sue mani al mio collo.
Digrignai i denti, provai a dimenarmi sotto il suo possente corpo senza risultati.  
Il terrore mi assaliva mentre il suo sguardo era già vittorioso, mi rimaneva poco
tempo.
 Colpo di genio
Chiusi gli occhi trattenendo il respiro fingendo di essere morta. Allentò poco a poco la presa dal mio collo per poi scuotermi quando dal mio polpaccio tirai fuori il
coltellino che mi aveva tirato poco prima e glie lo ficcai nell'incavo del collo. Il suo corpo ormai senza vita si accasciò sul mio, era pesante. 
Lo tolsi da me spingendolo via con tutte le mie forze, ripresi il mio coltellino e corsi via nel passaggio. 
Uscita dal passaggio trovai un'altra foresta e la tosse riprese. 
Il cuore batteva all'impazzata, la ferita ancora sanguinante, non smisi di correre finchè non caddi in una buca, urlai dal terrore per poi calmarmi, era profonda
ma non era impossibile uscirne, sulla destra lo scavo della buca continuava, lo percorsi, erano neanche due metri. Decisi che quello sarebbe stato il mio posto per la  notte. Tirai fuori il sacco a pelo, coltellini a portata di mano e mi accasciai sfinita. Dal mio polpaccio usciva ancora insistente il sangue. Sputai sulla mia mano e la  poggiai facendo pressione sulla ferita. Una smorfia di dolore percorse tutto il mio viso. Dopo un bel po' il sangue si fermò. La cosa che mi martellava nella testa però non era la ferita o la corsa di prima ma questo:
Avevo appena ucciso
Non avevo fame, l'abbuffata dei giorni prima a qualcosa era servita, quindi non sprecai il cibo. Bevvi solo un sorso d'acqua e riposai il contenitore
nello zaino. Arrivata la sera, mi diressi all'entrata, chiamiamola così, della buca. Mi sporsi di poco per vedere i tributi deceduti oggi nel cielo, il ragazzo
dell'1, il ragazzo e la  ragazza del 5, il ragazzo e la ragazza del 6, il ragazzo dell'8, il ragazzo del 9 e la ragazza dell'11. Sospirai dal sollievo, Logan sta bene.
-meno otto- sussurrai. 



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