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Autore: staystrong97    07/02/2013    0 recensioni
mi guardai ancora attorno,finchè qualcosa,o meglio qualcuno catturò la mia attenzione.Cercai di distogliere lo sguardo da lui,da quei suoi capelli castano chiaro, dagli occhi color nocciola e le sue stramaledette invitanti labbra. Senza neanche accorgermene iniziai a sorridere, guardando quel viso angelico che aveva attirato la mia attenzione, sperai che lui non se ne fosse accorto. Alzai gli occhi fino ad incrociare il suo sguardo, notai che mi fissava, le sue labbra si piegarono in un sorriso che scatenò rivoluzione nel mio stomaco. Sentii le farfalle muoversi e le gambe quasi tremanti iniziavano a cedere. Ebbi come la sensazione che lui volesse venire da me, ma venne portato via dalla mia vista da dei ragazzi che sembravano il suo gruppo. Mi sedetti cercando di riprendere il fiato, ripensai al suo viso,ai suoi capelli perfettamente in ordine, alla maglia bianca che risaltava i suoi addominali,ai i suoi jeans scuri con la catena che oscillava a ogni movimento, e alle supra nere che sembrava portasse da sempre.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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Cercai di distogliere lo sguardo da lui,da quei suoi capelli castano chiaro, dagli occhi color nocciola e le sue stramaledette invitanti labbra. 
Senza neanche accorgermene iniziai a sorridere, guardando quel viso angelico che aveva attirato la mia attenzione, sperai che lui non se ne fosse accorto. 
Alzai gli occhi fino ad incrociare il suo sguardo, notai che mi fissava, le sue labbra si piegarono in un sorriso che scatenò rivoluzione nel mio stomaco. Sentii le farfalle muoversi e le gambe quasi tremanti iniziavano a cedere. 
Ebbi come la sensazione che lui volesse venire da me, ma venne portato via dalla mia vista da dei ragazzi che sembravano il suo gruppo. 
Mi sedetti cercando di riprendere il fiato, ripensai al suo viso,ai suoi capelli perfettamente in ordine, alla maglia bianca che risaltava i suoi addominali,ai i suoi jeans scuri con la catena che oscillava a ogni movimento, e alle supra nere che sembrava portasse da sempre.
In quel attimo in cui ero travolta dai miei pensieri senti una voce vaga che veniva verso me.
''mio dioo!'' mi voltai di scatto per capire chi era.
''Oddio da quanto tempo'' era una mia vecchia amica,Sarah,lei mi abbracciò senza darmi tempo di risponderle,dopo un paio di secondi si stacco e mi sorrise.
''ma sei proprio tu?la mia sarah?'' 
domandai ridendo e dopo replicai ''cazzo,non immaginavo fossi cambiata così tanto in tutto questo tempo che non ci siamo viste,da quant'è?'' la guardai sorridendo ''eeh'' ridacchiò, ''dalle elementari che non ci sentiamo più'' la guardai sorridendo,
''mi sei mancata affermai con sincerità.'' ''Anche tu Hope'' rispose abbracciandomi. ''Come mai non sei a scuola?'' continuò.
''L'ho marinata assieme ad Abby, non ne posso più. A te come vanno le cose?'' chiesi.
Dopo diversi minuti di conversazioni lo rividi, li.. Ancora lui.
''Hope c'è qualcosa che non va? Ti vedo a disagio'' mi chiese Sarah. 
''Hahah no tranquilla, mi guardavo solo intorno.''
''Vieni ti faccio conoscere un po' di gente.'' mi prese sottobraccio e mi portò verso un grosso spiazzale, verso..lui. Era seduto su una panchina con i suoi amici e guardava verso di noi e, dopo un po', cominciò a venirci incontro.
''Sarah non è necessario..'' la implorai.
''Ma cammina, ti faccio conoscere qualche amico.'' mi ripropose.
Non pensavo nemmeno che avesse cominciato a frequentare gente di quel tipo, con quello stile o quel modo di fare.
Il mio stomaco sembrava impazzire. Come poteva farmi quest'effetto? Non sapevo ancora nemmeno il suo nome, ma quando i miei occhi azzurri incontrano i suoi occhi color nocciola, il mondo sembrava essersi fermato. Guardavo con ansia quel ragazzo. Non sapevo chi fosse, da che famiglia provenisse, di che paese fosse per certo, eppure era capace di provocare in me sensazioni fin troppo strane.
''Asshole, lei è Hope. Hope, lui è Asshole.''
''Ciao, piacere.'' disse porgendomi la mano. 
Non riuscii a nascondere il mio imbarazzo, ma presi forza e allungai la mia mano tremante verso la sua, afferrandola. 
''Ciao, piacere mio, Hope.''
''Non ti ho mai vista, non sei di questo quartiere?'' disse circondando il braccio nella zona.
''Oh no no, non proprio. Te sei di qui invece?'' stavo cercando di farmi coraggio nonostante infinite emozioni tempestavano ogni parte del mio corpo.
''Si si, a due strade da qui.'' rispose sorridendomi. Cristo santo, il suo sorriso era qualcosa di mai visto. La sua dentatura bianca faceva nascere in me la voglia di continuare a fissare la sua bocca, le sue labbra. ''Non dovresti essere a scuola?''
''Beh l'ha marinata assieme ad una sua amica.'' intervenne Sarah prima di me.
''E quando torni a casa?'' continuò.
Cazzo, perchè mi fa quest'effetto?
''Non so, quando mi va.'' rispondo con aria indifferente, trattenendo ogni genere di eccitazione.Il tempo passò e senza nemmeno accorgermene iniziai a parlare con lui tranquillamente, non facevamo altro che ridere, scherzare tra mille parole. Mentre stavamo parlando il mio sguardo si posò sul suo orologio, sobbalzai.
"tutto bene?" mi disse lui incuriosito.
"si certo, ma ora devo andare" gli risposi in fretta.
Lo salutai con un bacio sulla guancia, e senza pensarci corsi verso la macchina di Marris, non potei non notare lui appoggiato alla sua macchina che teneva stretto a se Abby mentre si baciavano dolcemente, per un attimo l'invidiai.
Inizia a pensare a come sarebbe stato se lì, appoggiati a quella macchina, ci fossimo io e Asshole, ma come potevo pensare una cosa simile? lui con una come me?
"che stupida!" esclamai con rabbia.
Indietreggiai subito dopo, sentendo così qualcosa o meglio qualcuno sbattere contro la mia schiena.
"hei piccola, attenta"
Sentì quella voce melodiosa, mi girai di scatto.
"Assh... scu...sa n..non volevo" inizia a balbettare e senza rendermene conto il mio viso prese il colore di un rosso acceso.
Lui si limitò a sorridere, mettendomi sotto sopra lo stomaco.
"chi sarebbe stupida?" continuò lui avvicinandosi a me lentamente.
"stupida? no, nessuna." abbassai il viso dall'imbarazzo.
Mi prese per mano, camminammo un po' fino ad arrivare davanti ad una distesa di erba, che si affacciava su un lago dall'acqua limpida, fino a vedere il fondo.
"Dove siamo?"
"Non vogliamo mica disturbarli no?"
"Giusto"
Si sedette su un muretto e così feci io, lo guardai mentre la sua attenzione l'aveva rubata quel laghetto difronte a noi.
  
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