Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: EA_Damon_Ed    08/02/2013    0 recensioni
Nella mia vita ho sempre trovato interessante osservare le visioni altrui, studiarle e interpretarle. Da questa mia capacità, nascono alcuni dei miei scritti piu sentiti. Qui, in questa sezione, troverete le mie visioni su Alaric Saltzman...
Il cacciatore.
Scritto per l'inserimento nella sezione Fanfiction sul sito "Ernesto Riley Italia"
Edit by E.A.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alaric Saltzman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

alaric il cacciatore capitolo primo caccia

L'ascia nel bosco produceva un rumore sordo, estraneo e deciso. Picchiava con decisione sul legno, dividendo i rami, spezzandoli, ponendo fine alla loro crescita. 
Legno, materiale indispensabile, reperibile ovunque e potente piu del piombo. 
Almeno per me.
Caricai il frutto del mio lavoro sul pick up, il mio compagno di escursioni nella natura. Il cielo era rischiarato da nuvole color oro e pesco, l'aria era calda e piena d'umidità. Nonostante il tramonto fosse vicino, il sole era ancora capace di bruciare. Sorrisi a questo pensiero e salì in auto, ingranai la marcia e mi diressi verso casa. La strada non era tortuosa, il bosco era abbastanza accessibile a tutti. Attraversai il piccolo vialotto sterrato e mi immisi sulla statale. Percorsi 3 kilometri, arrivando nella vecchia cittadina texsana di san micheal, nel distretto di Odessa. Era li che vivevo da qualche mese, girovagavo il paese intero, studiavo e mi documentavo nei piccoli centri dove le culture erano piu sottili, piu mistiche. Il folclore era la distorisone della verità per me, lo avevo capito da quando avevo preso in mano le ricerche di Isobel. Ogni volta che ci pensavo, una fitta allo stomaco mi spingeva a stringere i pugni e mi obbligavo a rimanere lucido, non c'era tempo per le debolezze. Scesi dall'auto una volta arrivato nella mia piccola casa ai confini della cittadina, presi i miei guanti da taglialegna e scaricai il furgone nel piccolo capanno accanto all'abitazione.
Un forte odore di segatura riempiva le mie narici, mancavano solo 2 ore al tramonto, alzai gli occhi e sorrisi, sentì avvampare il sangue nelle vene, i muscoli si tesero e il mio cuore accellerò.
"Calma Rick... non ancora... " dissi a me stesso cercando di diminuire l'adrenalina che sentivo.
Ispirai profondamente e tornai al mio legname, sistemai i rami nel loro alloggio, dimensioni e spessori diversi, quercia, faggio, pino... Era come scegliere il piatto piu gustoso da mangiare per me. Mi avvicinai guardando i diversi attrezzi che utilizzavo e presi un coltello affilato ma di piccole dimensioni. Lo rigirai tra le mani e, voltandomi, presi dai diversi cesti di legname, dei piccoli rametti sottili ma resistenti. 
"Freccie nuove..." sentenziai sistemandomi accanto al tavolo sul mio sgabello. 
Il lavoro di intaglio mi prendeva totalmente, punte sottili ma affilate come lame, freccie leggere ma decise, forti, in grado di penetrare diritte al cuore.
Già, il cuore... come se quegli esseri immondi ne potessero possedere uno. Erano solo involucri dalle sembianze umane prive però di qualsiasi umanità, erano semplicemente mostri assetati di sangue, privi di coscienza e di pietà. 
Il mio tocco sul coltello si intensificò, la precisione doveva essere totale, quelle armi dovevano colpire e uccidere. Non erano permessi sbagli. 
Da quando Isobel era sparita, rubata da quel mostro dagli occhi di ghiaccio, portata via come un desser da consumare lento, la mia esistenza aveva un solo e unico scopo. 
Scovare e uccidere i vampiri. 
Quei mostri dovevano essere combattuti, sterminati e forse,un giorno, la mia missione poteva ritenersi compiuta. Si, un giorno... quello nel quale avrei avuto davanti il mostro che aveva cambiato la mia vita, colui che aveva distrutto la normalità che vivevo e privato della mia compagna. 
Si, quel giorno sarebbe stato il migliore della mia esistenza, avrei avuto la mia vendetta e distrutto quel succhiasangue senza pietà, ponendo fine alla sua schifosa esistenza e portando un pò di pace alla mia anima. 
Armarsi, allenarsi, cacciare vampiri, erano mesi che lo stavo facendo, mi preparavo a quel momento.
"Perchè io ti troverò, anche in capo al mondo... E ti ridurrò in polvere, ti torturerò e ti rammenterò di Isobel e dal suo sangue... Ti ricorderò il suo sapore e ti finirò nel suo nome."
I miei occhi lasciarono il coltello e si concentrarono sulla punta della freccia che luccicò tesa nell'aria. 
"Io ti troverò...."
Sussurrai mentre il cielo si sfumava di blu e viola...
"Ovunque tu sia..."
Il tramonto era arrivato, era ora di agire.
Era ora di andare a caccia.
Le mie giornate erano ormai divise in schemi ben precisi. 
Il giorno per armarsi e studiare, la notte per uccidere. 
E' questa la mia vita, è questa la mia missione. 
"Sono un cacciatore... " sussurrai riponendo la freccia nel suo alloggio e impugnando la balestra.
"E' ora di andare..." concordai con me stesso fissandola. 
Impugnai l'arma, presi alcuni paletti di legno e li fissai alla cintura sotto la giacca, ammirai la notte che era calata sulla città. 
"Ora puoi incazzarti Rick... è ora di uccidere..." conclusi uscendo dal capanno.
"Nessuna pietà!"
La balestra scoccò mentre tendevo l'arco e davanti a me solo un pensiero.
"Sangue per sangue."

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: EA_Damon_Ed