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Autore: Mia Swatt    08/02/2013    13 recensioni
[ Questa storia è ispirata all'omonima trilogia tedesca dell'autrice Kerstin Gier. ]
Isabella Swan è, all’apparenza, una ragazza semplice e normale. Abita – insieme alla sua numerosa famiglia – in un antico palazzo nel cuore di Londra e frequenta la prestigiosa Saint Lennox High School. La sua migliore amica, Angela Weber, è convinta che la sua vita sia più che affascinante, ma Bella non si trova d’accordo. Da quando si è dovuta trasferire a casa di sua nonna, Lady Lillian, la sua vita sembra sensibilmente peggiorata. Lady Lillian comanda tutti a bacchetta; Zia Victoria la considera una ragazzina troppo superficiale e non all’altezza del nome degli Hale; e poi c’è Tanya, sua cugina. Capelli biondi, occhi celesti, impeccabile in tutto quello che fa, prima della classe a scuola e con un sorrisetto sempre stampato in faccia. Ma la famiglia Hale possiede un segreto: da generazioni, infatti, viene tramandato un gene capace di far viaggiare nel tempo. È Tanya la prescelta e Bella non la invidia per niente. Poco importa se Tanya sarà accompagnata, nei suoi viaggi nel passato, dall’affascinante Edward Cullen, l’altro prescelto: capelli castano-bronzei, occhi verdi e sorriso sprezzante… Ma si sa: nessuno sfugge al proprio destino.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Emmett Cullen, Isabella Swan, Rosalie Hale
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Buon pomeriggio a tutti, eccomi con l'atto finale - purtroppo - di questa storia.
Sinceramente non voglio perdermi troppo nello scrivere note che neanche la metà leggono, soprattutto prima del capitolo, quindi taglio davvero corto ringraziando - sì, nuovamente, perché è giusto farlo - tutti coloro che hanno letto, amato e recensito questa mia pazza idea. Scrivere Edelstein, anche se era una rivisitazione, non è stato per niente facile, lo ammetto! Mi sono divertita, però. Ma ora, bando alle ciance! Vi lascio all'epilogo conclusivo :) Buona lettura a tutti!
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EPILOGO
#02

Southampton, contea di Hampshire. Inghilterra.
18 Marzo 1914

Quella sera il vento soffiava forte, facendo sbattere le ante della finestra ben chiusa. Il calore della casa e lo scoppiettio del fuoco, proveniente dal camino del salotto, rendevano l’atmosfera calda e accogliente, nonostante il pessimo tempo.
<< Lady Gilbert è stata davvero gentile ad aiutarci con il trasloco. >> parlò la ragazza dalla fluente chioma bionda, mentre finiva di apparecchiare la tavola.
<< Aiutarci? Principessa, veramente abbiamo fatto tutto noi maschioni, voi avete solo dato ordini. >> rispose l’uomo, leggendo il giornale.
<< Stai dicendo che avrei dovuto alzare scatolini, valigie e tutto il resto? >>
<< Certo che no, principessa. La mia era solo una precisazione. >>
Emmett e Rosalie Hale, consci che non vi era alcun miracolo che potesse farli tornare nel loro tempo, avevano deciso di continuare a vivere in quel luogo che li aveva accolti molto tempo prima.
<< Non ho mai capito perché hai voluto prendere casa a Southampton anziché a Londra. >> parlò l’orso, avvicinandosi alla sua bellissima moglie.
<< Perché questo posto è magico. >> rispose Rosalie, guardandolo negli occhi << Siamo venuti qui appena saltati dal 1994, è un po’ come una seconda casa. >>
<< Ci pensi che è tutto finito? >> chiese Emmett, alzandosi per cingerle la vita da dietro e cullarla tra le sue forti braccia.
<< Quando Edward e Bella ci hanno dato la notizia non ci credevo, quasi. >> replicò Rosalie, sistemandosi meglio nell’abbraccio di suo marito.
<< Il conte è stato rinchiuso, non potrà più torcere un capello a nessuno. >> affermò Emmett, con durezza e dolcezza nella voce << Siamo liberi, principessa. >>
<< Non ti manca un po’? >> domandò Rosalie, quasi senza farlo finire di parlare.
<< Cosa? >>
<< Il 1994. >>
<< Forse un po’… Ma pensarci non fa altro che aprire ferite che non potranno mai essere chiuse. Cicatrizzate, forse, ma non chiuse. >>
<< Lo so, lo so. Non c’è modo di tornare, e anche se ci fosse, il presente non è più quello che conoscevamo. Il tempo è andato avanti, dovremmo saltare in un’epoca che non comprendiamo nemmeno… >> concluse tristemente, la ragazza.
<< Mi manca la mia famiglia. >> ammise Emmett, per non farla sentire in colpa. Non era l’unica, tra i due, a cui mancava la vita moderna e non solo << Lo ammetto, mi mancano i banchetti della Domenica mattina con Esme. Mi manca giocare con il piccolo Edward o sentire Carlisle suonare il pianoforte, ancora convinto di potermelo insegnare. Ma la nostra vita è qui, adesso, e per quanto mi piacerebbe tornare indietro, sono fiero di ciò che abbiamo fatto. Sono orgoglioso di aver salvato tua cugina; sono orgoglioso di aver fatto qualcosa di buono nella vita; sono orgoglioso di aver incontrato te, e non mi importa in quale epoca vivremo, mi interessa solo di vivere la mia vita con te, principessa. >>
<< Potremmo costruire la nostra, di famiglia… >> sussurrò Rosalie, spostando le grandi mani di Emmett sul suo ventre.
<< Vuoi dire che…? >>
<< Sì, sono incinta, Emmett. >> annunciò, sorridendo.
Il ragazzo, divenuto ormai uomo, la voltò per baciarla con passione.
Erano passati ormai due anni da quando la loggia non si prestava più agli affari del conte. Nel presente di Edward e Bella, infatti, tutto era mutato col trascorrere degli anni. La loggia non era più sotto le direttive del conte e il loro lavoro era cambiato. Nessuno si concentrava più sulla pratica, non avendo più viaggiatori da reclutare, ma per lo più sulle cause, sui motivi, sul come ed il perché questo era accaduto per secoli. La loggia si era trasformata in un ambiente scientifico più che pratico.
<< Signori Clearwater, i vostri ospiti sono arrivati. >> annunciò il maggiordomo, interrompendo il loro romantico momento.
<< Falli passare, grazie, Oscar. >> disse Rosalie, staccandosi da Emmett.
Posò il quarto ed ultimo piatto sulla tovaglia bianca, in attesa.
Quando i due giovani entrarono, mano nella mano, i coniugi Clearwater – nuovi nomi per una nuova vita – capirono che forse non avevano perso del tutto le loro famiglie. Certo, la giovane Rosalie non avrebbe più rivisto la sua adorata zia Renée ed Emmett non avrebbe più potuto abbracciare suo fratello Carlisle, ma sapevano che un po’ di magia era rimasta nelle loro vite. Un po’ di speranza per tenere con loro ciò che, per un’opera più grande, erano stati costretti ad abbandonare, c’era ancora.
<< Forse, le nostre famiglie, non le abbiamo perse completamente. >> sussurrò Emmett, baciando la guancia della sua consorte, che annuii nascondendo le lacrime di commozione.
Passarono una serata gradevole, insieme ai due viaggiatori venuti dal futuro.
Tra risate, chiacchiere e una cena che non poté durare più di quattro ore, il passato, il presente e il futuro si fusero in un solo tempo e in una sola epoca, facendo capire a tutti loro che niente era perduto. Non era il tempo, infatti, a far dimenticare le persone. Finché queste sarebbero rimaste nel cuore di ognuno di loro, niente e nessuno avrebbe potuto portargliele via.

FINE.
.

Ebbene sì, gente, Edelstein è ufficialmente finita.
Il cerchio si è chiuso, la vita di Edward è Bella è proseguita senza intoppi; Rosalie e Emmett, purtroppo, non sono potuti tornare a casa. Questo, onde evitare che qualcuno lo chieda, lo rispiego: il cronografo funzionava solo all'indietro, l'ho spiegato durante il corso della storia. Il suo potere, la sua magia, consentiva di viaggiare nel tempo, sì, ma solo nel passato. Sarebbe stato assurdo e anche un po' contro-storia che, magicamente, si fosse trovato il modo per invertire il processo. Il figlio del conte è un'altra storia. Il conte faceva le sue regole ed egli stesso ha saputo come eluderle. Inoltre, come spiega lo stesso Emmett, in che mondo sarebbero tornati? Loro sono saltati indietro nel 1994 e per tornare al presente sarebbero saltati nel 2014. Forse un po' troppo diversa la vita... All'interno di questo ultimo epilogo, comunque, ho lasciato un piccolo indizio su come la vita nei nuovi coniugi e quella dei nostri protagonisti si sarebbe riunita, un giorno. Solo un occhio attento avrebbe colto la sottiglezza XD sì, sono pessima fino alla fine!
Se c'è qualcosa che durante la storia vi è sfuggita, questo è il tempo delle domande, lettori! Ora posso finalmente rispondere a tutti i vostri questiti :)
Ringrazio nuovamente tutti di cuore e spero che quando tornerò su Efp sarete pronti ad accogliere me e le mie storie a braccia aperte! Vi mando un bacio! :*

  
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