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Autore: givemejames    08/02/2013    16 recensioni
Quella tra me e Louis era una guerra combattuta ad armi pari, fatta di amore e di odio, perché sapevo che avevamo lo stesso carattere, ma che lui era decisamente migliore di me.
***
'Sei una stronza, Verity'
'Me lo dicono tutti, Tomlinson' risposi, poi girai i tacchi e mi avviai a casa.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Blue eyes.


‘Ver? Verity? Ci sei?’ sentivo delle domande dal mio stato di trance, l’unica cosa certa era che ero finita per terra, a contatto con il gelo del pavimento.
Mi alzai di scatto a sedere, molti mi avevano visto cadere dal tavolo e ridevano divertiti, cercavo tra loro con un’espressione abbastanza alterata chi fosse stato a lanciarmi quella palla, ma vicino a me c’era solo Niall, con le sue guance arrossate per il freddo e il suo solito sorrisone.

‘Palla!’ sentimmo urlare, mi alzai di scatto in piedi e scrutai le persone intorno, quando intravidi i tizi che giocavano a pallone.
‘Oh Verity è quello nuovo, ti prego non..’ inutile ascoltare Niall, ero già partita in quarta con la palla tra le mani verso di loro, vidi uno irrigidirsi.
Mi avvicinai a loro scrutandoli attentamente con un'espressione abbastanza incavolata e uno mi venne in contro con le braccia tese.
‘Scusaci, non volevamo..’ accennò.
‘Chiedi scusa al mio trauma cranico’ ringhiai massaggiandomi la zona colpita, gli occhi di questo incontrarono i miei ed ebbi una specie di flashback, avevo già visto quelle iridi azzurre da qualche parte, in quella stessa situazione.


Flashback. 

‘Palla!’ urlò una voce che mi distolse dalla lettura, quello era un parco per stare rilassati, non per fare la raccattapalle a questi idioti.
Prima che potessi alzarmi per cercare la palla e tavano tanto reclamando, questa mi arrivò su un braccio e lo colpì. Cercai di pulire via lo sporco che si era creato sulla mia maglietta, quando mi raggiunse un ragazzo bassino con i capelli mezzi arancioni, sembrava più grande di me, decisi che non lo avrei mangiato di parole.

‘Scusami, stavamo organizzando una partita con i bambini’ disse prendendo la palla dalle mie mani, annuii silenziosamente. ‘Ti ho colpita?’ continuò preoccupato per il mio silenzio, pensava fossi muta?
‘No, solo che volevo stare un po' in pace’ risposi tagliente mentendo, e tornai a sedermi ai piedi dell’albero.
‘Ah, mi dispiace. Io sono Louis, sei in vacanza qui?’ cercava di attaccare bottone con me? Non aveva capito che le mie intenzioni erano chiare? Volevo stare s o l a.
‘Verity, sì. Sei l’animatore del villaggio?’
‘Sì, in qualche modo devo pagarmi gli studi
– rispose, poi lo chiamarono – scusa devo scappare, ci si vede in giro’. E sparì.
Durante tutta la mia permanenza a quel campo estivo cercai di parlarci di nuovo, ma non ne avemmo occasione.
Solo prima che partissi mi aveva rivolto un timido gesto della mano prima che salissi in auto e imboccassi la strada per tornare a casa.


Ero come imbambolata davanti a questo ragazzo, che non sapevo se fosse il Louis di due estati prima o un sosia dannatamente uguale a lui.
Nel frattempo lui formulava delle scuse abbastanza banali che zittii con un gesto della mano, non avevo idea se fosse lui o no, calò un silenzio così imbarazzante che ebbi voglia di santificare Niall quando intervenne, per avermi salvato da quell’imbarazzo.

‘Louis scusala, lei è sempre così’ scherzò e mi trascinò di peso per un braccio.
‘Verity mi spieghi che ti prende oggi?’ mi chiese scrollandomi le spalle come quella mattina, io ancora stavo riflettendo nella mia testa su quel tizio. Si chiamava Louis, non era una cosa a caso.
‘Io l’ho già visto’ farfugliai per giustificarmi.
‘Dio hai avuto un trauma cranico, ti porto in infermeria’ cercò di tirarmi per un braccio ma opposi resistenza.
‘Non sono pazza! L’ho già visto!’ urlai come in preda al panico, tutti intorno ci guardavano strani, mostrare la parte peggiore di me in pubblico era abbastanza imbarazzante.
‘Dai vieni, qua ci guardano male tutti’ il tono della sua voce si addolcì e mi portò dentro sotto gli occhi di tutti.

Quando iniziarono le lezioni pomeridiane tutti i miei buoni propositi di stare a sentire svanirono in un attimo solo al pensiero di quel Louis che mi aveva mandato una palla in testa, e non era la prima volta che raccattavo la sua palla.
All’uscita raggiunsi Niall che chiacchierava con i suoi compagni di squadra.
‘Eccola la pazza’ scherzò uno dandomi un buffetto sulla guancia, ora ero conosciuta per qualcosa, per essere stata presa in pieno e aver sbraitato davanti a tutti in preda al panico.
Ma quale panico? Di aver rincontrato un conoscente? Che mi prendeva?
‘Attento potrei iniziare ad urlare anche qui’ scherzai, loro risero di gusto, poi Niall mi tirò da una parte, aveva una faccia preoccupata.
‘Sei davvero sicura di conoscerlo?’ mi chiese fissandomi negli occhi, che aveva anche lui?
‘Sì perché?’
‘Perché lui dice di conoscere te’
rispose, rimasi quasi spiazzata, non mi ricordavo male.




spazio autrice:
ciao pipoool, lo so, sono in ritardissimo con il capitolo, perdonatemi.
finalmente abbiamo scoperto chi ha preso a pallonate la nostra Verity, che mi dite? ve lo aspettavate? e del loro precedente incontro?
lasciatemi tante belle recensioni che voglio sapere kdfbjn
un bacione a tutti,
ele c:
   
 
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