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Autore: IBelieveInYou    09/02/2013    10 recensioni
-ehy!-
Una sola parola che la fece voltare di scatto preoccupata. Aveva paura di trovarsi davanti a uno dei tre ragazzi che ogni giorno le davano il tormento o a qualsiasi altra persona che avrebbe potuto farle del male. Era spaventata da chiunque ormai.
-che vuoi fare?-
Chiese ancora la voce, maschile, ma non famigliare. Shery non aveva la più pallida idea di chi si sarebbe trovata davanti non appena la persona in questione si sarebbe avvicinata abbastanza da essere illuminata dal bagliore del lampione distante qualche metro da loro.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 10:

Up all night.

 

“People going all the way
Yeah all the way
I'm still wide awake.
I wanna stay up all night
And jump around until we see the sun.
 
I wanna stay up all night
And do it all with you”
 
One Direction - Up All Night.

 
La serata per Shery non era iniziata affatto bene; si era cambiata ed era pronta per andare a Brinterman, così scese nel salone e dopo un cortese complimento da ognuno dei ragazzi presenti e una sua rispettiva fiammata sulle guance, si incamminò -insieme a tutti gli altri- verso il giardino dove scoprì che i ragazzi avevano deciso di andare con una macchina sola perchè di sicuro quattro su cinque sarebbero stati ubriachi e non ci sarebbero state due persone disposte a guidare, ma solo una. Ora voi vi starete chiedendo dov'è il problema, bene il fatto è che la macchina era a cinque posti e, a quanto aveva capito lei, sarebbero prima passati a casa di una certa Danielle a prendere Liam, quindi sarebbero stati sei persone e grazie a una geniale idea di Zayn era venuto fuori che per non prendere una seconda macchina, Shery si sarebbe seduta in braccio a uno di loro cinque. Lei aveva provato a rifiutare e opporre resistenza, ma nessuno ha voluto sentire ragioni anche perchè oggettivamente era davvero la soluzione migliore. Harry l'aveva presa da parte, rassicurandola che l'avrebbe tenuta lui per non farla sentire a disagio in braccio agli altri, ma ciò che il ragazzo non aveva afferrato era che si sarebbe sentita a disagio anche a stare in braccio a lui.
Salirono tutti in macchina, Louis alla guida con accanto Niall, e dietro Zayn, Harry e Shery. La ragazza diventò piccola piccola, chiudendosi in un angolo della macchina e tenendo come prima le mani tra le ginocchia per scaldarle. Le “quattro direzioni” iniziarono a fare tranquillamente conversazione tra di loro, non calcolandola più di tanto, tutti meno che Harry. Lui si voltava verso di lei a scambiare qualche parola, oppure ad accarezzarle un ginocchio per farla rilassare o più semplicemente per sorriderle ogni due minuti. Faceva piacere a Shery, in questo modo si sentiva meno dimenticata dal gruppo, anche se tutto sommato non le dispiaceva più di tanto tornare ad essere invisibile. Quella situazione per quanto potesse apparire strana le aveva fatto capire che a quei ragazzi non disturbava la sua presenza; non l'avevano guardata con ostilità e non avevano fatto battute a doppio senso nei suoi riguardi. Perfino il fatto che in quella macchina in alcuni momenti si dimenticassero della sua presenza la faceva stare bene, perchè dedusse che non davano peso al fatto che fosse lì, nè in senso negativo, nè in senso positivo.
 
Il primo viaggio in macchina, verso casa di questa Danielle, durò circa dieci minuti e non appena la macchina inchiodò a Shery iniziarono a sudare le mani. Vide Liam con una ragazza scambiarsi un bacio alquanto spinto mentre nella macchina erano già partite battute e risatine soffocate. Il ragazzo si avvicinò e aprì lo sportello dalla parte di Zayn per poi abbassare la testa e guardare chi fosse presente in macchina visto che i posti erano tutti occupati.
Non appena lo sguardo di Liam incontrò quello di Shery mutò diventando sorpreso, ma annoiato allo stesso momento.
-Ciao Shery.- salutò più che altro per educazione, con tono freddo.
-Ciao Liam.- rispose la ragazza, intimorita e sempre più desiderosa di scomparire.
-Dove dorei sedermi?- domandò poi lui, voltandosi verso i suoi amici.
Shery intanto aprì lo sportello dalla sua parte e scese, per far spostare Harry e poi, malgrado una vocina nella sua testa le avesse urlato più volte di iniziare a correre lontano da lì, risalì in macchina sedendosi sulle gambe del riccio, che le poggiò una mano prima sulla schiena, ma che scivolò intorno a lei in un attimo per poi posizionarsi su un fianco e non muoversi più. Inutile dire che il viso della ragazza avvampò e le mani iniziarono a sudare freddo mentre lei come al solito si torturava il mignolo. Shery teneva lo sguardo basso, per paura di incontrare quello degli altri ragazzi che magari in quel momento li stavano fissando, ma escluse l'idea quando sentì un vociare generale da parte di tutti su una partita di calcio. A quanto pare a loro non gliene fregava più di tanto che lei si stesse mentalmente scavando la fossa.
Prese coraggio e decise di alzare la testa per osservare la situazione generale. Prima di tutto puntò lo sguardo verso Harry e trovandosi il suo viso più vicino di quanto non fosse mai successo sentì l'imbarazzo crescere. Lui era talmente interessato al discorso che si stava svolgendo tra Niall, Louis e Zayn della partita che sembrò non accorgersene neanche.
La ragazza approfitò di questa sua distrazione per osservare così da vicino la bellezza di quel viso. La pelle era candida, bianca e con qualche piccola imperfezione che ogni ragazzo di diciotto anni è giusto che abbia, tipo un puntino rosso sopra il sopracciglio destro. Gli occhi erano semplicemente perfetti, avevano una forma leggermente tirata all'esterno, che li faceva apparire sempre vispi, e le iridi erano di un verde smeraldo incantevole. Sarebbe stata capace di restare a fissare quegli occhi per ore. Il naso era abbastanza grande e a punta, ma non sproporzionato rispetto al resto del viso, era più che perfetto per lui. Le labbra erano abbastanza carnose, ma non tanto quanto quelle di Liam ad esempio, eppure erano piene e di un colore rosato più scuro, che sfumava leggermente sul rossiccio. Trovandosi quelle labbra davanti alla faccia come primo pensiero le venne voglia di baciarle, ma le sarebbe successo con chiunque avesse avuto una bocca tanto invitante, era più un istinto umano primitivo che il caso specifico di Harry.
I capelli erano ricci e arruffati, ma comunque lucenti e morbidi, o almeno lo sembravano. Erano di un castano caldo ed emanavano un profumo buonissimo. In quel ragazzo non c'era assolutamente niente di antiestetico, era così perfetto sia fuori che dentro da sembrare surreale, era il principe azzurro, versione moro e riccio che tutte le bambine sognano per anni, ma crescendono si rendono conto che non esiste.
Il viaggio continuò così per altri dieci minuti, finchè Liam non parlò in un attimo in cui c'era abbastanza silenzio in auto.
-Come mai sei qui?- domandò volgendo lo sguardo verso Shery, che si sentì all'improvviso morire.
-Beh, io... ecco, io...- iniziò balbettando.
Perchè era lì? Quella era una bella domanda. Se fino a quel momento credette che gli altri ragazzi avevano accettato il fatto che sarebbe stata con loro per quella notte e che non li infastidiva quelle cetezze svanirono nell'istante in cui Liam le pose quella domanda.
-Ho insistito io perchè venisse.- rispose tranquillamente al posto suo Harry, fissando il suo sguardo in quello dell'amico.
La prima cosa che notò Shery era che l'espressione addolcita che aveva fino a pochi sencondi prima era sparita dal volto del riccio, per lasciare spazio a una smorfia infastidita.
-E perchè?- insistette Liam.
-Perchè la volevo portare con me, qualche problema al riguardo?- chiese Harry, sostenendo lo sguardo e facendolo diventare più duro di prima.
Liam sbuffò voltandosi a guardare fuori dal suo finestrino.
Nella macchina era calato il silenzio, e Shery desiderò di morire in quell'attimo. Sentì la mano di Harry spostarsi dietro la sua schiena ed accarezzarla, come per rassicurarla e questo la fece sentire meglio da una parte, ma la situazione non sarebbe di sicuro migliorata grazie ad una carezza.
Era tutto fin troppo imbarazzante; Niall, Louis e Zayn guardavano un po' tutti in cerca di risposte, ma nessuno disse una parola. Harry aveva ancora una mezza smorfia infastidita, ma cercava di nasconderla sorridendole rassicurante, mentre Liam guardò fuori dal finestino per tutto il viaggio. Fortunatamente dopo qualche minuto di confusione i ragazzi tornarono a parlare tra di loro, lasciandosi alle spalle la breve discussione, di cui sicuramente avrebbero chiesto in un momento più idoneo. Quando il brusio di voci riprese il suo corso Shery si voltò verso Harry per parlargli sotto voce, in modo che gli altri non sentissero.
-Non sarei dovuta venire.- gli sussurrò avvicinandosi al suo orecchio.
-Ma smettila, Liam fa così solo perchè ha paura per me. Ha la stessa preoccupazione che hai anche tu.- ammise Harry, sorridendole un po' amareggiato.
-Fa bene, io non dovrei essere qui con voi.- confessò abbassando la testa.
In quel momento la mano che prima stava accarezzando la schiena di Shery si spostò nuovamente sul suo fianco, stringendolo e trascinandola verso di lui. La ragazza sgranò gli occhi, completamente imbarazzata e leggermente impaurita di non sapere come affrontare qualsiasi cosa le avrebbe detto o fatto.
Vide il suo viso avvicinarsi al suo e all'inizio si spaventò, ma quando lo vide deviare verso il suo orecchio tirò un sospiro di sollievo. Era talmente vicino che poteva sentire il suo respiro sul collo e le sue labbra sfiorarle il lobo e questo la fece rabbrividire.
-Ti prego, smettila. Sono io ad aver voluto tutto questo, non darti il tormento.- sussurrò con voce graffiata.
In quel momento Shery si sentì una ragazzina in crisi ormonale. Sarà forse che per via della vita che aveva fatto per tutti quegli anni non aveva mai avuto le sue esperienze con i ragazzi che quando si trovò accanto a Harry, tanto bello quanto dolce, sentiva qualcosa all'altezza dello stomaco iniziare a mettere tutto in subbuglio.
Il voltò di Harry si allontanò di nuovo da quello della ragazza per tornare dov'era prima e rivolgerle un sorriso.
-Ok?- domandò infine.
Shery annuì tentando di apparire convincente. Quella storia le piaceva sempre di meno.
 
Dopo quasi un'intera ora in macchina, quando Louis spense il motore, si rallegrarono tutti, Shery soprattutto che non vedeva l'ora di tornare alle vecchie e care distanze tra la sua faccia e quella di Harry.
Scesero uno a uno dalla macchina e la vista che si presentò davanti agli occhi della ragazza non appena lo sportello si aprì la lasciò senza fiato. Accanto alla macchina c'era solo un muretto e poi solo una bellissima vista.
Il paese era situato in cima ad una collinetta, totalmente circondato da mura che anticamente servivano a proteggere le case e gli abitanti. Louis aveva parcheggiato fuori dalle mura, sulla strada che portava al portone principale, accostato ad un muretto che affacciava sulla ripida discesa della collina e la vista era davvera mozza fiato.
-Suggestivo, no?- le domandò Harry dietro di lei non appena scese dalla macchina e la vide incantata a fissare il panorama.
-E' bellissimo.- sussurrò senza riuscire a distogliere lo sguardo dal paesaggio.
-E non ti sei ancora affacciata dalla terrazza del paese.- annunciò lui, prendendola per mano e trascinandola via rendendosi conto che gli altri ragazzi si erano già abbastanza allontanati.
-Come fate a conoscere questo paesino? Personalmente non ne avevo mai sentito parlare.- domandò Shery incuriosita.
-Brinterman è quasi totalmente abitato da irlandesi e Niall conosce qualsiasi posto a Londra e in periferia dove c'è un pezzo della sua patria. La prima volta ci siamo venuti perchè Niall aveva scoperto che avrebbero fatto la festa della birra e da allora quando abbiamo un po’ di pausa dal lavoro veniamo qui ogni tanto, ci stiamo stati in totale tre o quattro volte.- spiegò Harry, che nel mentre le aveva lasciato la mano e si limitava a camminarle accanto.
-Beh, è comprensibile -concordò lei, per poi continuare a parlare-. Avete delle fan anche qui?- chiese.
-In tutto il paese ci saranno intorno ai cento adolescenti, quindi il numero di fan è molto ristretto, circa una quarantina penso.- rispose tranquillo mentre oltrepassavano il grande portone.
-Quindi non dovete neanche preoccuparvi di essere presi d'assalto.- scherzò la ragazza.
Harry ridacchiò per poi rispondere.
-No, diciamo che le abbiamo conosciute praticamente tutte e le abbiamo anche incontrate più di una volta quindi sono più calme delle altre visto che ci vhanno anche visto più di una volta.- disse girando a destra e vedendo i suoi quattro amici già seduti a uno dei tavoli rotondi all'aperto.
I tavoli erano di fronte a una piccola pizzeria, probabilmente l'unica del paese, ce ne erano solo tre più altri quattro o cinque dentro il locale.
Harry e Shery si sedettero. La ragazza si ritrovò tra il riccio e Louis, che le sorrise non appena arrivarono da loro.
-Ti piace il posto?- le domandò cortese.
-E' semplicemente meraviglioso.- rispose lei senza pensarci.
Le sorrise e si voltò a parlare con Zayn accanto a lui. Shery si guardò un po' intorno, notando diversi signori camminare insieme alle famiglie per la strada. Poco lontani da dove erano loro c'era una chiesa con delle grandi scale davanti all'entrata, dove due ragazzi sui trent'anni stavano sistemando un violino, due chitarre, una fisarmonica e diversi tamburi mentre la gente iniziava ad avvicinarsi. Entrambi i ragazzi erano scalzi e vestiti con pantaloni larghi e magliette bianche semplicissime, il viso era coperto da uno strato di barbetta e le sopracciglia erano folte. Uno dei due indossava un cappello con un buco ricucito in malo modo e parlava con una vecchietta accanto a lui.
Era concentrata ad osservare ogni movimento dei due ragazzi quando dal tavolo partì una risata generale e lei si voltò per vedere a cosa fosse dovuta. All'inizio non capì, ma quando una ragazza con i capelli arancioni e delle adorabili lentigini si avvicinò al tavolo notò tutti fissare Niall che intanto era vagamente arrossito. Sorrise intenerita dalla scena e tornò ad osservare la ragazza per vedere meglio com'era fatta.
Oltre ai capelli di un colore che non passa di certo inosservato, notò due occhi impressionanti di un verde talmente intenso da brillare di luce propria. Il naso era sottile e puntava verso l'alto, mentre le labbra non erano molto carnose.
Non appena arrivò al tavolo salutò con un cortese "buonasera" rivolto a tutti, ma il suo sguardo saettò in una frazione di secondo e si scambiò un sorriso con Niall.
Vedendo comparire quella schiera di denti dritti e bianchissimi e il volto assumere un'espressione dolcissima l'autostima di Shery calò sotto zero. Oltre ad avere il viso di una modella, non ci volle molto prima di notare che aveva un fisico perfettamente proporzionato e dei lineamenti che sapevano esattamente dove andare a parare. Aveva tutte le curve al punto giusto, anche se non troppo accentuate e questo la rendeva anche più bella di quanto non le era sembrata all'inizio. Quel briciolo di stima che Shery aveva per sè stessa scomparve in un attimo, lasciando spazio a tanta ammirazione nei confronti di tanta perfezione.
-Era da un po' che non vi si vedeva in giro, eh? Eccovi i menù, e soprattutto bentornati.- parlò tranquillamente dando i piccoli libretti con la copertina rivestita di cuoio ad ognuno di loro e lasciandosi scappare qualche occhiata fugace di troppo verso il biondo del tavolo.
Quando si avvicinò per porgere il menù anche a Shery esitò un attimo.
-Tu sei nuova del gruppo o sbaglio? Non ti ho mai vista da queste parti.- le domandò incuriosita, ma senza apparire impicciona.
-Oh si! Lei è la nuova arrivata a casa nostra, è un'amica di Harry.- rispose d'un tratto Louis facendo l'occhiolino, senza lasciare a Shery il tempo di dire nulla.
-Ah, capisco. Beh, piacere tesoro, io sono Ginger, ma visto che sono consapevole che il mio nome fa schifo tu chiamami Gin o Ginny.- si presentò ridacchiando e porgendole una mano che Shery afferrò sorridendo.
-Sono Shery, piacere mio Ginny.- rispose cortese.
Non solo quella ragazza dai capelli in fiamme era bellissima e appariva come la tenerezza in persona, lo era davvero.
-Complimenti Harry, ottimi gusti come sempre, è davvero carina.- scherzò voltandosi verso il riccio che saltò dalla sedia.
-No, no, no. Mi basta Louis con i suoi giochetti e le sue battutacce a cercare di mettermi in imbarazzo con lei, non ti ci mettere anche tu Gin.- parlò in fretta in riccio, stampandosi una mano in faccia per la disperazione mentre il viso di Shery andava a fuoco.
In quel momento la prima cosa che le saltò in mente fu l'imbarazzo per l'insinuazione, in un secondo momento si sentì grata nei confronti di Ginny per averla ritenuta carina. Non sapeva neanche perchè, ma sentire un complimento rivolto a lei uscire dalla bocca di quella ragazza tanto perfetta con quella voce tanto armonica la fece sentire lusingata.
-Sto solo scherzando Riccicicci, non te la prendere.- disse tranquilla, pizzicando una guancia di Harry.
La scena fece ridere un po' tutti al tavolo, tranne Niall che per quanto si sforzasse non apparì molto credibile. A Shery sembrò fin troppo strano perchè di solito l'irlandese rideva per qualsiasi cosa. Si notava parecchio che aveva una cotta per quella ragazza, e come biasimarlo? Era semplicemente splendida.
-Non chiamarmi Riccicicci, Ciufforosso!- si difese Harry, ridacchiando.
Lo sguardo di Niall non prometteva niente di buono, era geloso. Molto geloso.
-Odio quel nome, non fare il bastardo!- disse lei mettendo un finto broncio e mollandogli un pugno scherzoso sulla spalla.
Harry rise massaggiandosi il punto colpito.
Ginger consegnò l'ultimo menù a Liam sorridendogli.
-Bene, voi scegliete e io torno tra un po' per il secondo round a prendere le ordinazioni.- affermò rilassata per poi dileguarsi nel locale.
Shery aprì il menù, osservando le varie pietanze. Non c'era niente di speciale che servissero in chissà quale hotel a cinque stelle, più che alto era tutto in stile rustico. C'erano panini con salsiccia o patatine, piatti di pasta e diversi secondi specialmente di carne.
Lo sguardo della ragazza scivolò sui prezzi e in quel momento le salì l'ansia. Ancora una volta avrebbe dovuto farsi pagare tutto?
Fece scivolare una mano sotto il tavolo e pizzicò un lembo del pantalone di Harry, tirandolo verso di lei. Il ragazzo si voltò con sguardo interrogativo e lei iniziò a parlare in un sussurro.
-Non posso pagare.- ammise in imbarazzo.
Notò immediatamente un sorriso addolcito fare capolino sul viso del ragazzo che da sotto il tavolo le prese la mano e l'accarezzò.
-Non è un problema, prendi tutto quello che vuoi. Anche se avessi dei soldi a disposizione non ti avremmo fatto pagare comunque, ad essere una ragazza ci sono parecchi vantaggi.- concluse ridacchiando e facendo sorridere anche lei.
Riusciva a non farla sentire fuori posto con una semplice battuta, le bastava un suo sorriso per sentirsi sollevata, adorava parlare con Harry, la faceva sentire accettata.
-Tu cosa prendi?- domandò la ragazza, incuriosita di sapere i gusti del suo amico. Sì, amico. Erano amici, no?
-Due panini con salsiccia e patatine fritte e tanta coca cola. Tu cosa preferisci, cara?- domandò giocoso.
Shery tentò di sorvolare l'ultima parola pronunciata per non arrossire ed entrare in panico e rispose stranamente più tranquilla del solito.
-Non lo so proprio...- ammise lei indecisa.
-Posso consigliarti il kebab, ci mettono della roba strana dentro, ma è ottimo.- consigliò il riccio, indicandoglielo sul menù.
Shery annuì, il kebab le piaceva, era da troppo tempo che non lo mangiava.
Al tavolo ci fu ancora confusione, ma calò il silenzio quando una tipica musica paesana si diffuse nell'aria facendo girare a tutti la testa verso i due ragazzi seduti sulle scale all'entrata della chiesa che Shery aveva notato poco prima. Stavano suonando la fisarmonica e un tamburello, creando una sinfonia allegra e tipicamente movimentata.
La ragazza sorrise incantandosi a guardarli. La gente intorno a loro batteva le mani e muoveva qualche buffo passo di danza, tra risate e qualche parola di una canzone a Shery completamente sconosciuta tutti si divertivano. Sentire tutto quell'entusiasmo nell'aria le riempì il cuore di un'improvvisa gioia, amava quei tipi di festeggiamenti in mezzo alla strada, antichi e con quel ricordo di un passato non troppo lontano facilmente raggiungibile tramite canzoni tanto vecchie quanto tradizionali.
L'unica cosa che la distrasse da quella visione fu il ritorno di Ginger al tavolo, con un libretto e una penna in mano.
-Avete deciso?- domandò sorridendo.
Fu Louis a parlare e ordinare per tutti quello che volevano, mentre la ragazza scriveva di fretta tutto quello che le veniva detto.
Un attimo dopo la situazione tornò esattamente come prima; al tavolo tutti i ragazzi ripresero a parlare tranquillamente mentre Shery si voltò verso quei musicisti e osservò due signore che si erano tolte le scarpe e avevano iniziato a ballare una comica tarantella. La ragazza sorrise spontaneamente, immaginando sè stessa lì in mezzo ad azzardare passi di danza e si sentì stupida al solo pensiero.
-Vuoi andare a ballare?- sentì l'inconfondibile voce di Harry accanto a lei, come se l'avesse letta nel pensiero.
La ragazza si voltò verso di lui ridacchiando.
-Ovviamente no, sembrerei una pazza ubriaca.- ammise lei, guardando il viso del ragazzo e i suoi occhi fissi verso le signore che ballavano.
-Si vede che non sei mai stata qui con noi.- disse il riccio, volgendo lo sguardo verso di lei con una smorfia comica sul volto.
-Che vuol dire?- domandò lei incuriosita.
-Aspetta che l'alcol inizi a circolare e vedrai.- rise Harry, creandole in testa altre domande, su domande, su domande.
immaginò le scene più improbabili di Niall e Zayn scalzi con i pantaloni arrotolati prendersi a braccetto e iniziare a girare in tondo ridendo come dei folli, e ancora Louis e Liam cantare canzoni della zona con una birra in mano chiaramente sbronzi mentre Harry si credeva un musicista professionista suonando un tamburello.
Ridacchiò da sola per alcuni istanti, fermandosi poco dopo e sperando che non l'avesse vista nessuno dei cinque ragazzi seduti al tavolo con lei.
Si voltò a guardare la situazione generale al tavolo, rendendosi conto solo allora che Ginny era tornata con un vassoio pieno di bibite. Al tavolo tutti avevano una birra, tranne lei,Harry e Liam.
-Come mai non bevi?- gli domandò la ragazza.
-Stasera tocca a me guidare.- confessò aprendosi la lattina di coca cola.
-Capisco.- disse lei tranquilla, aprendo anche la sua bibita.
-Dopo ti porto a vedere il castello.- le preannunciò Harry, portandosi la lattina alle labbra e sorseggiando un po'.
Shery restò per un attimo fissa ad osservare i suoi movimenti e la sua bocca poggiarsi intorno alla boccuccia della lattina.
-C'è anche un castello?- domandò lei, distogliendo lo sguardo dalla bocca del ragazzo.
-Si, ed è meraviglioso. Quando veniamo qui prima mangiamo in questo locale, poi visitiamo il castello e infine andiamo sulla terrazza panoramica. Passiamo lì il resto della serata, l'alcol inizia ad entrare in circolo e si vedono scene surreali di scatenati balli irlandesi di Niall e gli altri che tentano di imitarlo, ma la maggior parte delle volte finiscono con le chiappe a terra.- ammise ridendo Harry, mettendo la coca cola sul tavolo.
-Scommetto che ci sei finito anche tu a terra almeno una volta.- lo prese in giro Shery.
-Ovvio, sono quello con l'equilibrio più precario nel gruppo.- confessò ridendo e facendo scoppiare a ridere anche la ragazza accanto a lui.
-Su questo siamo gli opposti, io ho un ottimo equilibrio.- annunciò lei fiera.
-Bene, vorrà dire che ti starò attaccato tutta la serata così se cadrò tu mi prenderai al volo.- scherzò.
-Non dovrebbe essere il contrario?- chiese la ragazza, tentando di trattenere le risate.
-Beh, forse si...- ammise ridendo.
 
Louis stava osservando ogni minimo movimento di Shery ed Harry con la coda dell'occhio e non faceva altro che fare caso a quanta chimica ci fosse tra quei due. Erano una coppia vincente per il semplice motivo che avevano caratteri e tratti completamente diversi tra loro. Harry era quello forte, pronto a difendersi e difenderla in ogni caso, il tipo di ragazzo su cui si può contare quando si ha bisogno di aiuto; Shery invece era piccola e innocente, riservata e infinitamente timida, capace appena di difendersi da sè stessa, figuriamoci dagli altri.
Ogni volta che Louis la guardava cercava di cogliere più dettagli possibili, e ogni piccolo movimento o gesto lo portavano a credere che si trovasse davanti alla ragazza più indifesa in tutta Londra. Il modo in cui arrossiva o si torturava il mignolo ogni volta che si trovava in imbarazzo o sotto pressione e in preda al nervosismo; la mano che copriva la bocca quando rideva, nascondeno quella meraviglia di sorriso e altri piccoli dettagli non facevano altro che incrementare in Louis quella certezza che Shery avesse un carattere talmente chiaro e cristallino che era impossibile non comprendere come minimo il suo stato d'animo in ogni momento della giornata. O magari più semplicemente Louis era un buon osservatore, capace di capire al volo il carattere delle persone che lo circondavano.
Si voltò per un attimo ad osservare Shery ed Harry ridere insieme mentre osservano dei vecchietti che erano scesi in piazza per poter ballare una tarantella, sorrise a sè stesso vedendo il suo amico così felice. Si stava instaurando un ottimo rapporto tra loro due, si capivano e questo rendeva le cose più semplici.
Girò la testa per guardare dritto davanti a sè, trovandosi un Niall particolarmente impegnato a fissare un punto preciso alle spalle di Louis. Il ragazzo si voltò per un attimo, giusto il tempo di capire cosa fosse soggetto di tanta attenzione, ma non appena intravide la chioma arancione di Ginger si voltò tornando a guardare l'amico.
Aveva già capito tutto. E' vero che nel gruppo non fosse un segreto il fatto che tra il biondo e la rossa ci fosse stato -e c'era ancora- qualcosa, ma nessuno aveva esattamente capito cosa. Si era spesso vociferato di un bacio, ma Niall non aveva mai confermato nulla. Se l'irlandese era bravo in qualcosa di sicuro era mantenere i segreti e la sua vita privata bene al riparo da tutti, compresi i suoi amici.
Il parere di Louis in tutto questo era solo uno: niente bacio, semplicemente un dolcissimo amore platonico.
Lei era estroversa e allegra, quasi senza timore di nulla, ma il modo in cui abbassava lo sguardo sorridendo ogni volta che incrociava gli occhi di Niall portavano Louis a credere che non ci fosse stato ancora nulla. Erano imbarazzati tra di loro ed era risaputo anche che il biondo fosse infinitamente lento e timido con le ragazze mentre Ginny, dal canto suo, per quanto potesse cercare di nasconderlo era riservata e impacciata con i ragazzi verso cui provava anche il più banale sentimento diverso dall'amicizia.
Quei due sarebbero stati una coppia esplosiva insieme, e Louis era ogni volta sempre più certo che prima o poi uno dei due avrebbe fatto un passo avanti e sarebbe scoppiata la scintilla che avrebbe successivamente dato il via ad un vero e proprio incendio tra di loro.
 
Non ci volle molto per vedere arrivare le ordinazioni al tavolo e ancora meno per finire tutto quello che prima si trovava nei piatti sul tavolo. Erano tutti decisamente affamati, ma probabilmente Shery era la prima in classifica in questo caso. Mangiò tutto in poco tempo, ma comunque mantenendo un atteggiamento delicato e femminile, attenta a non sporcare i vestiti che le aveva regalato Harry e a non apparire come un porco in un porcile agli occhi dei cinque ragazzi presenti al tavolo che, al contrario suo, badavano poco al Galateo e alle buone maniere. Prendevano tutto con una sola manata e in pochi morsi finivano un intero panino.
Una cosa che Shery notò particolarmente fu il numero di birre che arrivarono al tavolo e tornavano nel locare vuote. Ne avevano bevuta tutti almeno tre, escludendo Harry e Liam.
A breve l'alcol avrebbe iniziato a girovagare per le vene di ognuno di loro ed era più che certa che avrebbero presto iniziato a delirare un po' tutti, ma era comunque sicura che si sarebbe divertita da morire. Anche se tutti fossero finiti ubriachi come delle spugne Harry sarebbe rimasto sobrio, e se aveva lui accanto tutto sarebbe indubbiamente andato bene.
Quando tutti i ragazzi si alzarono prendendo la loro roba sul tavolo per poi dirigersi verso l'interno del locale per pagare il conto. Shery si sentì avvampare per l'imbarazzo, ma quando Harry le poggiò una mano sulla schiena, accarezzandogliela leggermente con il pollice, per poi pagare anche la parte che avrebbe dovuto dare lei si sentì leggermente meglio. Il riccio si voltò verso di lei sorridendo tranquillo, tentando di infonderle serenità, e in parte ci riuscì.
Uscirono dalla porta principale del locale tutti insieme e Shery iniziò già a fantasticare sulle meraviglie del castello che a breve avrebbe visto. Era sicura che sarebbe stato tutto speciale, meravigliosamente perfetto per il semplice fatto che con quei cinque non si poteva non ridere ogni due minuti.
Si sarebbe divertita come non le succedeva da anni, l'occasione che aspettava da tempo e che sperava si sarebbe presentata prima o poi era ora davanti a lei e non aveva intenzione di lasciarsela scappare. Per anni aveva deciso di non buttarsi dal ponte perchè era certa che un giorno tutto si sarebbe sistemato, che avrebbe trovato degli amici e qualcuno che la facesse sentire protetta e al sicuro.
In pochi giorni la sua vita era stata stravolta da un ragazzo dalla chioma di capelli pari a quella di un nido di uccelli. Gli doveva tanto, ma allo stesso tempo si era ripromessa che non avrebbe sprecato le opportunità che lui le avrebbe messo davanti e quella sera per lei rappresentava una delle tante opportunità.
Sarebbe andato tutto bene, con Harry non c'erano alternative. Si sarebbe divertita e avrebbe dimenticato il passato per una notte.
 
 


Spazio autrice.
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Buonciao (?) belle ragazzuole. Come vi va la vita? Io non mi lamento, studio tutto il giorno e vengo comunque ripagata con dei voti di merda, quindi ci ho perso la pazienza. Fanculo a questo liceo del cazzo :')
Comunque, la smetto di annoiarvi con la mia vita penosa e passo al capitolo.
Mi dispiace di aver aspettato qualche giorno per aggiornare nonostante avessimo già raggiunto le 15 recensioni (di cui vi sono infinitamente grata dfbvkjashbkufy), ma sono stata sommersa dalla scuola e altri impegni e non ho trovato il tempo,scusatemi çç
Vi ho presentato un po' l'adorabile Ginger (amo questo nome ahbfvkajsdnmljkvnaioknv) che tra un po' diventerà più presente nella storia e come avrete sicuramente immaginato avrà una fantastica love story (?) con Niall **
Il momento romantico che vi aveva preannunciato nello spazio autrice precedente non è presente come avrete notato, infatti sarà nel prossimo capitolo *non uccidetemi*.
La seguente pubblicazione è prefissata per una data non definita, ma penso di metterci un paio di settimane a scriverlo e pubblicarlo.
Detto questo aspetto le solite 15 recensioni -minime- per aggiornare.
Un bacio,
Raffa :)
  
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