“Buongiorno ragazzi, mi piacerebbe dire che sono il vostro nuovo insegnante di spagnolo ma… non è cosi.”
Oh Gesù Benedetto! Non può entrare in classe… nella MIA classe e iniziare così!
“Mi chiamo Alessandro Cinelli e oggi sostituisco la professoressa Cosini.”
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Perché? Perché? Perché? Perchèèèèèèèèè?
Dopo questo mio momento di follia interiore, perché esteriormente sembro una statua, cerco di ricordare il suo nome……… Alessandro Cinelli!
Lo squadro. Sexy come sempre, forse di più!
Indossa un maglione bianco con “chiusura a bottoni” cioè, invece del solito maglione con la cerniera, questo ha i bottoni e i primi tre non sono allacciati, lasciando intravedere la maglietta nera con lo scollo a “V”, dalla quale spuntano i peli del petto. Si vedono a male pena ma, per una persona attenta come me….
“Allora, facciamo l’appello e a mano a mano vi presentate.” Oh Dio non può chiedermi di parlare. In classe ci sono sei gradi ma io sto morendo di caldo.
“ Irene sei tutta rossa!”
La mia coinquilina di banco, Chiara, è a conoscenza, come quasi tutti nella mia classe, della mia “cotta” e non perde occasione per farmi fare figuracce.
Grazie a Dio l’ho sentita solo io….. o almeno spero.
Intanto Alessandro continua con l’appello. Ora tocca a me, ora tocca a me, ora tocca a me. CALMA! RIPRENDITI IRENE!
“Irene….”
Scoppia una risata fragorosa da parte di tutte quelle capre in classe.
Voglio morire. Mi stanno guardando tutti.
Inizio: “ Mi chiamo Irene, vivo a Montelupo, mi piacciono le lingue…” la voce si sta poco a poco affievolendo.
“Senti… il tuo cognome non è toscano?!”
“No!” La voce ha riacquistato vigore.
“ E di dov’è?”
“ Sud…. Campania…..Napoli” Sembro un’imbecille!
Lui è tranquillo, seduto alla cattedra con le gambe accavallate e con uno sguardo incuriosito.
“ E più in particolare di…?”
“Ahmm Portici.” Sorrido, fiera delle mie origini.
Alessandro mi sorride: “Che carino.”
Dopo questo posso anche morire.
Finito l’appello inizia a parlare del re delle due Sicilie, del perché si dice “ Testa o Croce”. Sinceramente la cosa non mi interessa molto, la mia attenzione è rivolta a quegli occhi marroni, belli e tenebrosi.
Mi riprendo dal mio stato di trans e ascolto seriamente cosa dice.
“ Al re piacque molto lo spagnolo e lo iniziò a studiare….” Ha una voce possente ma soave, un forte accento spagnolo. Non ci avevo mai fatto caso, non che l’avessi mai sentito parlare. “ Lui diceva: el àleman es para dar ordenes a los perros. El italiano es para hablar con las flores. El francés es para hablar con las mujeres. Y el español es para acercarse a Dios.” Ho una faccia da ebete ne sono certa.
Il prof, ad un certo punto si gira e inizia a scrivere qualcosa alla lavagna.
Finalmente vedrò il suo lato migliore…. Qualcuno mi copre gli occhi con le mani, cerco di divincolarmi. Ci riesco ma… davanti a me c’è Camilla che mi copre tutta la visuale. PORCA MISERIA!!!!
Automaticamente la mia testa si inclina di 90 gradi verso destra.
OH……. MIO…….DIO!!!!
Come dice spesso una mia amica: HA UN CULO PORTA VIA!! Già, sembra così sodo e perfetto, ovviamente lo posso solo immaginare.
Quanto mi piacerebbe toccare con mano…. Solo a scopo informativo sia chiaro!
Si gira di scatto: “Chicas! Silencio!”
Suona la campanella. NOOOOOO NON ORA!!!
Sorride. “ Bene, allora in bocca al lupo ragazze e ragazzo!” Davide è l’unico maschietto in una classe di 25 donne, beato fra le donne o dannato fra esse?!
La cosa non ci interessa più di tanto anche perché il protagonista è Alessandro!
Esco dalla classe con una faccia estasiata, felice per quell’incontro e ancora più contenta perché, anche se Ale non è il mio professore, lo incontrerò tutti i giorni a scuola, o almeno lo spero ;)