Anime & Manga > Kenshiro / Hokuto no Ken
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Autore: Pontomedusa    09/02/2013    2 recensioni
Quando la costruzione della piramide è solo agli inizi, qualcuno attira l'attenzione del Sacro Imperatore Souther. E' coraggioso, sadico e con un certo talento per l'omicidio...ed è una giovane donna.
Forse Souther ha trovato chi potrebbe fargli battere il cuore?
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Raul, Souther
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Birds of a feather'
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Il villaggio è bene organizzato: fortificazioni, sentinelle. Simile a Blue Water.

Fateci entrare!” Grida Azusa. “È arrivato il vostro Imperatore!”

Le porte si aprono.

Al nostro ingresso, alcuni degli abitanti sono già schierati davanti a noi; altri escono dalle loro case, e si uniscono al gruppo.

E poi, tutti quanti, si inginocchiano.

Di fronte a me.

Mi piace.

Un uomo si alza, e fa qualche passo verso di noi.

Sacro Imperatore,” e si inchina verso di me.

Lady Azusa,” e fa un altro inchino.

Azusa smonta da cavallo.

La capitale è stata attaccata,” dice. “Secondo i nostri accordi, tutti voi siete riservisti dell'esercito del Seitei. È giunto il momento di onorare quegli accordi.”

Sarà un privilegio per noi combattere per il nostro Imperatore, lady Azusa.”

Notevole.

Smonto da cavallo anch'io.

Permettetemi di mostrarvi i vostri alloggi,” dice l'uomo. “Sono modesti, ma...”

Basterà un alloggio solo,” dico.

Per...entrambi?” chiede l'uomo, stupefatto.

Per me e l'Imperatrice. Fai strada.”

E prendo il braccio di Azusa.

L'uomo non osa replicare, e ci invita a seguirlo.

Azusa mi guarda come se fossi impazzito. Io mi sto divertendo parecchio.

Ricambio lo sguardo, e sogghigno.

 

L'alloggio è, ovviamente, una piccola casa arredata con semplicità.

Azusa ha deciso di fare l'indifferente.

Toglie gli stivali e si sdraia sul letto, la guancia appoggiata a una mano.

Adesso che mi hai fatta Imperatrice, non dovrei avere anch'io un nome d'arte?”

E mi scocca uno dei suoi sorrisi assassini.

Prego?”

Be', se tu sei la Fenice, io potrei essere...il Pavone? La Fenice e il Pavone, suona bene.”

Ridacchia.

Ti vedo più come lo Scricciolo. Il Letale Scricciolo di Nanto.”

Sogghigno.

Lei mette il broncio.

Mi devi una spiegazione, Letale Scricciolo.”

È giusto.” Batte la mano sul materasso. “Vieni qui da me, Seitei.”

Mi stendo accanto a lei.

Sono tutto orecchi.”

Ti ricordi quando mi hai dato il permesso di amministrare i territori conquistati?”

Mmm...sì.”

Dopo il suo numero con il trinciapollo. Come potrei dimenticarlo?

Ecco, in realtà tecnicamente non li abbiamo conquistati. Li abbiamo...annessi.”

Amichevolmente?”

...Amichevolmente.”

E scommetto che gli hai anche fornito qualche consiglio sui sistemi di difesa e l'addestramento militare.”

Be', sull'addestramento militare, sì. Le fortificazioni sono più opera di Hikaru.”

Chi?”

È una mia amica...la donna di Elliott.”

Ne so quanto prima. Ah, Elliott...il manzetto. Ecco come si chiama. Elliott. Bene, sapere che ha una donna che non è Azusa mi consola un po' del fatto che non l'ho mai ammazzato.

Comunque...ti devo confessare che il tuo esercito di sociopatici sanguinari non mi ha mai convinta. Temevo che prima o poi, alla prima difficoltà, ci avrebbero voltato le spalle. Ho addestrato alcune reclute selezionate da me, ma sono una minoranza nell'esercito regolare. Però abbiamo i riservisti.”

Davvero notevole. Il titolo di Imperatrice te lo sei proprio meritato.”

Sorride, un sorriso di pura gioia.

Il tuo esercito ormai sarà arrivato ai confini settentrionali, e non troverà nessuno. Come si comporteranno? Alcuni, probabilmente, diserteranno. La maggioranza, immagino, tornerà indietro.”

Ma se tornano alla capitale, la troveranno sotto il controllo di Raoh. Mi fa rabbia ammetterlo, ma credo che molti di loro accetteranno di cambiare bandiera.”

...E qui arriviamo all'ordine di resa. Fra i soldati che erano rimasti in città, c'erano quasi tutti i miei soldati. Quelli di cui mi fido.”

...Abbiamo dei basisti.”

Ammirevole, pulcino. Un piano diabolico.

Domani parto per il nord,” dico. “Cercherò di intercettare l'esercito prima che abbia notizia della disfatta, per raccoglierlo di nuovo intorno a me. Sono pur sempre il Seitei.”

Giusto. E io farò il giro dei villaggi per raccogliere tutti i riservisti.”

Ci ritroveremo fra una settimana, cinque chilometri a nord della capitale, per riunire gli eserciti.”

Sì, Seitei.” Mi lancia uno dei suoi sorrisi assassini. Poi, però, si rattrista. “Ci dovremo separare.”

È solo per una settimana, pulcino.”

Ma anche a me sembra già un'eternità.

Azusa si riscuote.

Che ne dite, Sacro Imperatore? Prima di colazione riusciremo a farci quattro capriole col diavolo?”

Cosa...Lo avevo sentito chiamare in molti modi, ma così mai.”

Sogghigno.

Azusa ricambia.

E in meno di un minuto, i nostri vestiti si ammucchiano ai piedi del letto.

 

 

Siamo arrivati a Blue Water. L'ultima tappa del mio viaggio.

Le notizie volano. I miei compagni sono già schierati, in assetto da battaglia.

Vado a salutare Elliott e Hikaru.

Fammi capire,” dice Elliott. “Sei diventata una specie di...principessa?”

Il termine tecnico sarebbe Imperatrice.”

Sogghigno.

Una bella carriera, non c'è che dire,” dice Hikaru, e ride.

Elliott, ho bisogno che guidi tu l'esercito fino al punto di incontro. Ti lascio il comando fino al mio ritorno.”

E tu, dove pensi di andare?”

Devo entrare nella capitale in segreto, e trovare il modo di comunicare con Toshi. Deve organizzare i basisti in modo che siano coordinati con l'armata, quando entreremo in città.”

Elliott mi guarda come se mi volesse strozzare.

E come al solito, ci vuoi andare da sola!”

Più siamo, e più è facile essere scoperti. Entro ed esco, nessun pericolo.”

Se lo dici tu...”

Lo dico io. Non potevi disubbidirmi quando ero capo-villaggio, figuriamoci adesso che sono Imperatrice.”

Sorrido. Elliott non sembra contento ma, come al solito, non discute.

Va bene. Ti aspettiamo. Cinque chilometri a nord della città. E poi, attaccheremo.”

Perfetto.”

E, lasciato l'esercito dei riservisti nelle mani di Elliott, mi avvio verso la capitale.

 

Lascio Syrio poco lontano dalla città, e mi avvicino alle mura a piedi.

Ora è impossibile entrare senza un lasciapassare. Raoh deve avere scoperto che stiamo organizzando un contrattacco, e non vuole essere colto impreparato.

Ma è pur sempre la nostra città. La mia città.

Si dà il caso che conosca un certo punto delle mura che è impossibile da tenere d'occhio, per via della posizione delle torri di guardia.

Lo so, perché era la mia preoccupazione principale, ultimamente. Io e Souther stavamo valutando come risolvere il problema. Ma non abbiamo avuto il tempo.

È stata una fortuna, alla fine dei conti.

Penetro nella città e cammino, cercando di essere più silenziosa possibile e di rimanere rasente ai muri, per non farmi notare.

Quando ho dato l'ordine di resa, non ho potuto accordarmi con Toshi e gli altri. C'erano anche soldati di cui non sapevo se potevo fidarmi; non potevo rischiare di scoprire le mie carte con loro.

Devo trovare Toshi e spiegargli la situazione.

Prima di tutto, proverò a cercarlo negli alloggi dei soldati.

Per raggiungere l'edificio, però, devo attraversare un largo spiazzo, completamente allo scoperto.

Mi guardo intorno. Sembra non ci sia nessuno.

Farò una corsa.

Mi muovo rapida e silenziosa.

Non abbastanza, a quanto pare. Perché a metà strada, mi si para davanti un gruppetto di soldati.

Perfetto.

Vorrà dire che userò la mia tecnica dello Scricciolo Letale.

Oh, salve ragazzi!”

Sorrido, toccandomi i capelli.

Cosa ci fai, qui, zuccherino?” chiede uno dei soldati, avvicinandosi a me.

Se fai ancora un passo di più, ti taglio le palle e te le faccio mangiare.

Uh, ecco, signore, la mia sorellina è malata, e io...”

Il soldato fa un altro passo, e si blocca.

Lady Azusa!”

Dannazione. È uno dei nostri. Ma non uno dei miei.

Cosa? L'Imperatrice?!” chiede un altro.

A quanto pare, le notizie volano, davvero.

Imperatrice, io? Ma vi pare, ragazzi?”

Ma ormai, mi hanno circondata. Sono in cinque, grossi come armadi. Non riuscirò mai a sconfiggerli.

Il Ken-oh sarà felice di averti qui.”

Ci farà un bel regalo, quando gli porteremo l'Imperatrice.”

Affondo una gomitata nello stomaco di quello più vicino, e quando si abbassa, in preda al dolore, estraggo il coltello e glielo conficco nella gola.

Ruoto su me stessa, il coltello ancora in mano, e punto al ventre di un altro soldato. Ma un terzo mi colpisce alla schiena con un pugno, e crollo a terra.

Rotolo per rimettermi a faccia in su, ma non faccio in tempo a rialzarmi che una ginocchiata in pieno petto mi svuota completamente i polmoni, lasciandomi senza fiato.

Vado al tappeto del tutto, e ho bisogno di qualche secondo prima di ricominciare a respirare quasi normalmente.

Il ginocchio è ancora sul mio petto.

Qualcuno mi pesta la mano, e sono obbligata a lasciare il coltello.

È un vero peperino!” ride uno dei soldati.

Ma il Ken-oh saprà come trattarla!” dice un altro.

E mi portano via.

   
 
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