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Autore: crazyfv    09/02/2013    1 recensioni
Faith Carson ha passato tutta la sua vita da adolescente a fuggire da città in città nascondendo la sua natura a se stessa e al mondo. Spinta dai genitori incapaci di capire a credere di essere uno scherso della natura le hanno proibito di conoscere altri suoi simili o di indagare più a fondo su se stessa e su chi realmente è. L'unico suo deisderio è trovare la pace di un posto tranquillo in cui crescere e farsi degli amici senza che nessuno scopra la sua natura, ma l'inaspettato è sempre dietro l'angolo.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il ruggito della moto sotto di me mi cullava , il vento ghiacciato penetrava attraverso la giacca a vento e mi rintanai più che potevo dietro la massiccia figura di Aidan, dopo qualche minuto ci lasciammo la città alle spalle, la moto sobbalzò un paio di volte prendendo velocità su una strada impervia, il sentiero si inerpicava in tornanti stretti e ricurvi, via via che salivamo abeti di un verde intenso sfrecciavano alla nostra destra mentre la città sembrava sempre più piccola e lontana; pensieri pigri e rilassanti si rincorrevano incoerenti nella mia mente volendo avrei potuto anche non  ritornare più , era un pensiero così liberatorio che non provai più il timore che i miei genitori mi scoprissero.   

Loro non erano come me e Aidan, non potevano sentire gli odori sui vestiti per scoprire dov'ero stata e nemmeno udire il battito furioso del mio cuore se stavo mentendo, mi ritrovai a pensare a quanto fosse stato ingiusto da parte loro soffocare e negare la mia natura, ma da tempo avevo capito che si vergognavano di me, anche se dentro cercavo di negarlo, continuavo a ripetermi che mi volevano bene anche se sapevo di mentire a me stessa per mantenere una facciata di normalità mentre tutto si sgretolava, come potevano amarmi se continuavano a cercare di negare la mia natura.   

Mi ritrovavo eradicata e senza amici da sempre non per il mio bene o per la mia sicurezza, ma solo per il loro timore di non potermi controllare e per il semplice fatto che non avrebbero mai potuto capirmi come chi , invece, mi stava seduto di fronte.   

Strinsi saldamente la presa sulla giacca di Aidan, quando frenò di colpo e spense il motore della sua Suzuki, ci trovavamo in un ampio spiazzo con una conformazione simile ad una terrazza, il vento soffiava ancora più gelido e più forte lassù su quello sperone di roccia.  

Scesi e mi tolsi il casco scrollando i capelli che ritornarono a scendermi sulla schiena, non mi ritenevo una bellezza ma ero fiera dei miei capelli, l'unica cosa di me che mi piaceva davvero, quando ero preoccupata o arrabbiata passavo ore ad intrecciarli.  

"Questo era il posto tranquillo di cui mi parlavi? " mi guardai intorno " Effettivamente non c'è il rischio che ci senta qualcuno, chi sarebbe così pazzo da venire fin quassù con  questo gelo"  

" Mi spiace se hai freddo Faith, se vuoi ho un altra felpa sulla moto, e poi non siamo ancora arrivati "  

 lo guardai pensando che stesse scherzando ma vedendo che non era così continuai.  

" Accetto l'offerta, ma non capisco dove altro possiamo andare c'è solo il bosco da quella parte e il burrone da questa " terminai una vena di curiosità nella voce  

Sorridendo mi allungò una felpa che avrei potuto benissimo usare come camicia da notte, ma non me ne lamentavo, nonostante la mia temperatura biologicamente più alta del normale non amavo la sensazione del freddo quindi andavo in giro sempre imbacuccata.  

" Dobbiamo fare ancora qualche passo a piedi , nel bosco, ti prometto che non è lontano e in più potremo farci anche un tè caldo appena arrivati a destinazione"  

" Bene, fai strada allora "  

Ci incamminammo fra gli alberi, nessun sentiero battuto in vista, mi chiesi come mai non ero terrorizzata dal trovarmi con un ragazzo appena conosciuto in mezzo ad un bosco e senza un anima viva intorno, eppure il mio battito era calmo e regolare e non stavo iperventilando, ergo ero tranquilla e il mio istinto si fidava di Aidan, proprio quando stavo per chiedere se saremo mai arrivati Aidan mi precedette.  

" Eccoci qui, è il capanno di mio padre, lo usiamo per tenerci l'attrezzatura da campeggio, vieni entra "  

Aprì la porticina in legno cigolante e mi fece entrare dentro , la stanza rustica ma accogliente aveva le pareti e il soffitto costituiti da grossi tronchi grezzi  piallati fino ad assumere una consistenza liscia ,c'era un piccolo cucinotto entrando sulla destra  incorniciato da una graziosa finestra con i vetri intarsiati e un camino in fondo alla stanza circondato da un paio di vecchie poltrone di cuoio e un tavolino basso .  

" Ti andrebbe di mettere sù il bollitore mentre accendo il fuoco? "  

" Si certo "  

" Teniamo sempre pronto tutto, a me e ai miei fratelli piace passare il tempo in mezzo alla natura, per questo non ci metterò troppo ad accendere, i ciocchi sono già pronti, devo solo trovare dove Brendan ha messo l'accendino " intanto che parlava continuava a frugare nei cassetti di un vecchio mobile in legno addossato alla parte sulla destra della camera.  

" Quindi, venite spesso qui con i tuoi? "  

" Ah ah, tutti i fine settimana e ogni tanto anche da soli " alzò lo sguardo verso di me " come oggi per esempio "  

" Capisco " afferrai il bollitore d'acciaio e lo misi sotto l'acqua per riempirlo poi girai la manopola del gas .  

" Le tazze sono nello sportello a sinistra dietro al miele " mi suggerì prontamente , aperto lo sportello ne estrassi le tazze, il miele e le bustine del tè  

" Verde o nero ? " chiesi facendo oscillare le bustine fra le mani   

" nero grazie "  

" ottima scelta "  

Dopo che il fuoco fu acceso la stanza si riscaldò velocemente, il tè era in infusione nelle tazze e il calore si diffondeva rapidamente nelle mie dita intirizzite, mentre volute di vapore profumato mi solleticavano le narici.   

" Allora " iniziò Aidan " Parlami un pò di te, perché i tuoi genitori non vogliono che frequenti i tuoi simili? Anche loro ne trarrebbero giovamento "  

" Loro hanno paura e poi non sono come me "  

" Non sono licantropi? "  

" No e prima che me lo chiedi non mi hanno adottata, credono che il gene nella famiglia di mio padre si sia trasmesso a me, forse un suo zio o roba del genere " terminai e presi un sorso di tè.  

" Hai detto che hanno paura, di cosa esattamente "  

" Quando ero molto piccola non riuscivo a controllarmi, durante un battibecco con un compagno di scuola lo mandai a sbattere a cinquanta metri da me con un spinta, un tantino troppo forte per una bambina ,da qual momento abbiamo continuato a trasferirci o perché ne combinavo qualcuna o perchè qualcuno si stava affezionando troppo a me "  

" In che senso? "   

" Nelle diverse città in cui  ci siamo trasferiti altri branchi hanno cercato di convincere i miei a farmi da tutor per aiutarmi a capire chi ero davvero e l'ultima volta a Bristol, bhè ... "  

" Si ... ? Sta tranquilla puoi dirmi tutto Faith " si allungò per battermi un paio di colpetti di incoraggiamento sulla gamba .  

" Conobbi un ragazzo, un lupo come me e ci piacevamo davvero, ma i miei non approvavano " nonostante la cosa non gli facesse certo piacere e si vedeva dal modo in cui le ampie spalle si erano irrigidite e dal dilatarsi delle narici, continuò a parlare tranquillo.  

" Come mai? "  

" Non vogliono che io trasmetta il gene "  

"Ma è un assurdità! Cosa pensano di fare, vietarti di crescere ed avere una vita e dei figli "  

" Pensano che se mi unissi con un ragazzo normale, ci sarebbero meno probabilità che mio figlio porti il gene della licantropia " sollevai le ginocchia sul sedile della poltrona e abbassai lo sguardo sul liquido nero dentro la tazza increspandone la superficie perfetta con il mio respiro.  

" Porca miseria Faith mi dispiace , mi dispiace davvero, non volevo intristirti. Voglio solo capire e fare qualcosa per te "  

" Non c'è nulla che tu possa fare Aidan "  

"Ascolta non puoi continuare a negare te stessa, quello che sei tornerà sempre fuori e nessuno a parte un licantropo può essere un compagno migliore per te "  

" Loro la pensano diversamente "  

"Perché non sanno nulla sulla nostra specie, avrebbero dovuto essere lungimiranti e lasciare che qualcuno più esperto ti guidasse; a noi viene insegnato tutto fin da bambini, ogni cosa. Via via che cresciamo impariamo quello che c'è da sapere sul tipo di vita che dovremo condurre e su cosa accadrà ai nostri corpi con l'età adulta. "  

" Per esempio ? " domandai curiosa  

"Per esempio Faith " mi disse guardandomi negli occhi " la tua prima volta ,intendo quando starai con un ragazzo intimamente tu ti trasformerai che lo voglia o meno "  

"Ma non può essere! " arrossii improvvisamente " voglio dire, credevo fosse necessario un certo grado di concentrazione per trasformarsi ? "  

" Si , ma può essere anche dettato da un emozione forte o da un forte desiderio "  

" Io non mi sono mai trasformata Aidan " stavolta sembrava davvero sconvolto nemmeno gli avessi detto di aver visto Elvis Presley stamattina .  

" Spogliati " mi intimò alzandosi in piedi e iniziando a togliersi la felpa   

" Cosa ! ehm Aidan forse dovremo parlarne ancora, insomma conoscerci meglio "  

"Ti trasformerai con me adesso, oggi pomeriggio, correremo insieme la fuori, non posso permettere che ti soffochino così e non posso nemmeno immaginare quanto ti hanno fatto perdere e  ciò che non potrai mai recuperare" lasciò cadere la felpa sulla poltrona e mi aiutò ad alzarmi in piedi mentre mi sfilava la tazza dalle mani.  

" Fidati di me Faith e fatti guidare dall'istinto , io sò che lo vuoi, che avresti sempre voluto farlo "  

" Si è vero " mormorai e lui mi sorrise, in quella il mio cuore prese davvero a galoppare forse perché sapevo che nonostante le poche ore trascorse insieme le nostre anime si conoscevano da tempo.  

" Forza levati tutto quello che puoi , poi ti aiuto io a trasformarti "  

Annuii, non mi fidavo della mia voce e vicino al camino tolsi la felpa che mi aveva prestato Aidan e il mio maglione, sfilai dalle gambe i jeans e i calzini e rimasi in mutandine e reggiseno in quella anche Aidan aveva finito di svestirsi, girandosi verso di me si bloccò un istante a guardarmi e altrettanto feci io, se prima mi sentivo imbarazzata nel rimanere in biancheria intima di fronte a lui ,il pensiero abbandonò la mia mente non appena posai gli occhi su suo fisico perfetto.  

Non c'erano parole per descrivere il modo in cui i muscoli delle sue braccia si muovevano sotto la pelle liscia, come corde spesse e robuste, l'armonia dei movimenti delle sue spalle e del suo petto mentre si muoveva verso di me, sentivo che avrei potuto guardarlo per sempre e morire se mi avessero vietato di toccarlo.  

" Faith " il mio nome era un sussurro delicato sulle sue labbra , sentivo il calore della sua pelle così vicino al mio ed era più caldo delle fiamme del camino dietro di me " E' per questo, per quello che senti adesso che siamo fatti per stare insieme, ma adesso quello che importa sei tu e voglio aiutarti "  

"Lo stai facendo " sussurrai " Se non fossi qui non avrei mai pensato di trasformarmi trasgredendo ad un ordine dei miei genitori e starei morendo di paura "  

" Non c'è nulla di cui aver paura sarà naturale come respirare " continuava a passare le mani sulla mia schiena e sulle braccia rilassandomi e riscaldandomi  

" Dobbiamo andare fuori, questa stanza non sarebbe sufficientemente grande per ospitare entrambi "  

" Ok "   

Uscimmo all'esterno, l'erba ghiacciata mi faceva il solletico sotto i piedi e l'aria era una carezza dalle dita di ghiaccio sulla mia pelle.  

" Devi sentirla dentro di te Faith, visualizza la tua bestia, guardala e dille di venire fuori "  

Chiusi gli occhi concentrandomi inizialmente sulla sensazione delle mani di Aidan su di me ,poi scesi dentro me stessa a cercare qualcosa che negli anni avevo voluto sempre soffocare, non era che un immagine sfocata e fumosa, una foschia che si levava e si abbassava assumendo sempre più l'aspetto di un lupo e a quella forma indistinta che dissi di venire fuori di uscire o forse fu come dirgli ciao per la prima volta ed accoglierla veramente come parte di me.  

Non appena quei pensieri avevano abbandonato la mia mente aprii gli occhi per dire che non era successo nulla ... ed invece era successo tutto, mi ero trasformata senza accorgermene  nemmeno e lo stesso Aidan, il suo manto era nero come la notte e il mio fulvo come il tramonto, continuavo a guardarmi stupita e un colpettino del muso di Aidan sul mio fianco mi riportò alla realtà.  

  Accennando al bosco, insieme ci lanciammo in una folle corse a zig zag fra gli alberi, tutto era così chiaro e vivido di fronte al mio sguardo meravigliato e dentro di me risi, forse non proprio dentro di me, perchè Aidan si voltò a guardarmi e mi sembrò che un sorriso avesse disteso il suo muso in un ghigno lupesco che mi fece ridere ancora di più, ero felice, non c'era un altra spiegazione.   

Seguii Aidan inerpicandomi lungo il versante della montagna, non avvertivo nè fatica nè freddo, solo euforia che si trasformò in stupita meraviglia quando finalmente raggiungemmo una delle vette più basse. Mi sedetti avvolgendomi la lunga coda vaporosa attorno alle zampe anteriori e fissai lo sguardo sul paesaggio che si stendeva ai nostri piedi avvolto nei raggi del sole morente di quella giornata che aveva segnato una svolta nella mia vita.  

Ero un licantropo e non avrei mai più negato la mia natura nemmeno per l'amore dei miei genitori, girandomi a guardare Aidan seduto accanto a me capii di appartenergli, al diavolo le precauzioni e il poco tempo che era trascorso da che ci eravamo incontrati, quella era roba da umani ... adesso ,mentre ero veramente me stessa, vedevo ciò che Aidan aveva visto prima di me, il mio compagno, colui che sarebbe rimasto accanto a me per la vita lui capì e strofinò il suo muso contro il mio collo in una carezza ruvida che sembrava sfiorarmi fin dentro al cuore. 

   
 
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