Capitolo
7
Il ritorno di Chichi!
«Hai fatto
cadere la metà delle cose!» esclamò
Goku.
«E perché non
ci hai pensato tu, allora?» sbottò Vegeta irato,
appoggiando tutte le altre
stoviglie dentro il lavandino.
«Ehm... non mi
pare che sono nella condizione più favorevole...»
Vegeta si
voltò a guardarlo. Beh, effettivamente Goku teneva sotto un
braccio una decina
di piatti e sotto l’altro tre bottiglie vuote
d’acqua e in entrambe le mani
altre tre bottiglie.
«Umpf...
forse...» commentò il Principe dei Sayan, mentre
Goku poggiava tutto nel
lavandino.
«Ah! E ora?
Vegeta? Tu sai come si lavano i piatti?»
«Non venirlo a
chiederlo a me!» scattò Vegeta furioso
«Io non sono una donna!»
«Mah... prima
ti districavi bene con l’apirarompere!»
«Aspirapolvere,
Kakaroth.» lo corresse Vegeta con rabbia.
«Eh, infatti!
Vedi, sei ben informato!»
«Piantala!»
Goku sospirò sconfitto e
iniziò ad aprire vari sportelli in cerca del sapone. Alla
fine riuscì a
scovarlo dietro una marea di detersivi. Era una grossa bottiglia piena
di
liquido giallastro. Posò il sapone di fianco al lavandino,
poi afferrò due paia
di guanti. Un paio lo passò a Vegeta che lo
guardò interrogativo.
«E dai, non vorrai mica
che faccia tutto da solo!» esclamò Goku.
«Non mi verrai a dire che
sai lavare i piatti, spero!» ribatté Vegeta
afferrando come una furia i guanti.
«No, in effetti… però ci
si può provare!»
Vegeta scosse il capo
senza parole e iniziò a infilarsi i guanti di gomma. Solo in
quel momento si
accorse che erano…
«ROSA?! Kakaroth, perché
mi hai dato dei guanti rosa?!»
«Beh, c’erano solo
quelli.» rispose Goku alzando le spalle.
«Non è vero! I tuoi sono
blu!» e Vegeta indicò i guanti che si era appena
infilato Goku.
«E dai, Veggy! Facciamo
subito! Cosa ti costa? E poi dopo… ti ricordi, no? Te
l’ho promesso!
Combattiamo e ti faccio vincere!»
La rabbia di Vegeta iniziò
lentamente a sbollire. Poi il Sayan sospirò per ritrovare la
calma e afferrò
una pentola, sibilando irritato:
«Non chiamarmi mai più Veggy.»
Goku ridacchiò divertito e
aprì l’acqua. Riempì un po’
il lavandino, poi la richiuse. Dopo di che spruzzò
una bella manciata di sapone nell’acqua, fino a creare tanta
schiuma.
«Vediamo di non ridurci
come prima in bagno!» esclamò Vegeta indicando la
schiuma.
«No, no! Fidati!» poi Goku
sbirciò l’ora dall’orologio alle sue
spalle sul muro «Uhm… le sei meno un
quarto… mah…»
Goku si rivoltò in avanti
iniziando a inzuppare le varie stoviglie nell’acqua
insaponata, proprio come se fossero dei biscotti, per poi posarle,
ancora tutte piene di schiuma e bagnate,
naturalmente, nello scolapiatti o alcune sulla penisola del piano da
cucina.
Vegeta lo imitava, non sapendo come si lavano i piatti. E proprio
mentre il
Principe dei Sayan era intento a posare un bicchiere nello scolapiatti,
Goku
lanciò un grido agghiacciante che fece volare il bicchiere
di mano a Vegeta…
facendolo finire a terra, quindi frantumato in più pezzi.
Vegeta lanciò una
fugace occhiata al bicchiere ormai andato, poi si girò come
una furia verso
Goku.
«MA SEI IMPAZZITO?! MI HAI
FATTO PRENDERE UN COLPO!»
«Vegeta! Tu non capisci!
LE SEI MENO UN QUARTO!»
Vegeta osservò l’orologio,
più confuso che mai.
«E con questo?» sbottò
senza capire.
«Chichi arriverà a
momenti! Mi ammazzerà!» poi Goku iniziò
ad afferrare una stoviglia dietro
l’altra e a inzupparla come prima, solo che ad
ipervelocità, schizzando anche
Vegeta.
«Kakaroth! Ma che fai?!»
«Invece di rimanere lì
imbambolato, Vegeta, perché non mi dai una mano?! Fai come
me, dai!»
Vegeta non voleva
mostrarsi meno bravo o veloce di Goku, quindi iniziò ad
imitarlo, anche lui a
gran velocità. In un soffio, quindi, i piatti furono lavati.
I due Sayan
rimasero qualche istante piegati sulle ginocchia per riprendere fiato,
poi Goku
sbirciò ancora l’ora.
«Aaaaaaaahh!»
«Insomma, Kakaroth!»
sbraitò Vegeta sordo ad uno orecchio «Ti vuoi
calmare?!»
«E come faccio? Manca
pochissimo alle sei!» poi afferrò la mano di
Vegeta e si diresse di corsa verso
le scale «Muoviamoci! Dobbiamo ancora sistemare la camera di
Goten!»
Goku salì a razzo le
scale, con letteralmente Vegeta che volava alle sue spalle, trascinato
per una
mano dall’altro Sayan.
Quando furono arrivati al
piano di sopra, e quindi quando Vegeta si fu fatto tutte le scale di
sedere,
Goku corse in fondo al corridoio diretto alla camera di Goten, sempre
tenendo
stretta la mano di Vegeta, trascinandolo sul pavimento.
Raggiunsero la camera e lì
Goku lasciò Vegeta che era sdraiato a terra con il
fondoschiena dolorante. Goku
si accorse solo in quel momento della sua sofferenza e gli chiese cosa
c’era
che non andava.
«Taci, Kakaroth, taci…»
ringhiò a denti stretti Vegeta, alzandosi.
Goku si osservò intorno.
Giocattoli dappertutto, vestiti, libri, coperte…
«E ora? Come facciamo?»
Goku era proprio disperato.
«Guarda e impara, Goku!»
Vegeta si diresse a passi spediti verso l’armadio e
l’aprì. Era semivuoto. Il
Sayan sorrise.
«Perfetto!» poi Vegeta si
voltò e iniziò a lanciare tutte le cose che gli
capitavano a tiro dentro
l’armadio «Vedi? Niente di più
semplice!»
«Ah! Ma è vero! E’
facilissimo!» quindi anche Goku prese a lanciare tutte le
cose dentro
l’armadio, fino a quando non ci fu più nulla da
raccogliere.
«Spingi!»
«Non ce la faccio,
Vegeta!»
«Sì che ce la fai! Non
vorrai arrenderti ora che ci siamo quasi, vero?!»
I due Sayan, con le spalle
premute contro le due ante dell’armadio, spingevano con forza
cercando di
chiuderle. Però l’armadio era così
stracolmo di cose che l’impresa si stava
rivelando più ardua del previsto… eppure alla
fine ci riuscirono. Tenendole
chiuse così, Vegeta girò la chiave e poi
guardò Goku.
«Bene… al mio tre… ci
allontaniamo.»
«Ok, Vegeta.»
«Uno… due… Tre!»
Si
scansarono di scatto nello stesso istante. L’armadio
cigolò pericolosamente e
minaccioso, però non esplose.
«Eeeeeh!
Ci siamo riusciti!» esultò Goku.
«Già…
grazie al mio ingegno!» si vantò Vegeta.
«Sì
e…» Goku si interruppe di colpo. Udì
infatti due aure molto famigliari
avvicinarsi.
«Aaaaah!
Chichi e Goten sono qui!» iniziò quindi a spingere
Vegeta verso le scale, ma il
Principe si imputò proprio davanti a quest’ultime.
«No,
grazie! Le faccio da solo!»
Goku
lo lasciò e Vegeta scese le scale, con lui alle spalle.
«Bene,
Kakaroth, ti ricordi il patto? Forza! Combattiamo!»
Prima
che Goku potesse rispondere, Chichi aprì la porta di casa.
«Caro?
Sono tornata!»
«Ehm...
ciao, Chichina!» la salutò Goku.
«Ciao...
oh, c’è pure Vegeta!» esclamò
sorpresa Chichi.
«Oh,
sì... mi ha dato una mano! Eh, eh!»
spiegò Goku grattandosi la nuca.
«Uhm...
perché questa faccenda mi puzza?» Chichi
incrociò le braccia poco convinta.
Vegeta,
che non aveva alcuna voglia di sorbirsi la parlantina di quella donna,
decise
che magari avrebbe combattuto con il suo rivale da sempre,
un’altra volta.
«Beh,
Kakaroth... io me ne vado.» si diresse verso la porta, ma
Goku lo fermò
dicendo:
«Ehi,
Vegeta! Lo scolapasta!»
«Ah,
già...» Vegeta afferrò lo scolapasta
che gli stava passando Goku, poi uscì
evitando disgustato un Goten completamente sudato che stava entrando in
casa
proprio in quel momento.
«Oh,
ciao Vegeta!»
Vegeta
naturalmente non rispose al saluto di Goten e volò via,
verso la Capsule
Corporation.
«Bene,
Goku... sono proprio curiosa di vedere cosa hai combinato...»
Chichi si fermò
di colpo notando la pila di piatti “lavati” posata
vicino il lavandino. Poi il
suo sguardo raggiunse l’aspirapolvere gettata lì a
caso di fianco alla povera
testolina dello gnometto. Poi, come una furia, corse di sopra e quasi
svenne
davanti il bagno dove ancora residui di schiuma andavano a decorare qua
e là...
finché notò il lavandino staccato dal muro.
E
mentre Goten chiudeva la porta di casa Son, per tutti i Monti Paoz si
diffuse
un urlo disperato, subito seguito da un:
«GOKUUUUU!»
Ormai la storia
è proprio finita! A presto l'epilogo... che cosa
accadrà ora? Chichi falcerà Goku? Gli
farà risistemare tutto? Oppure preferirà che non
prenda più in mano nemmeno una scopa? Beh, sarà
una di queste tre opzioni! Ci sentiamo! ^^ Grazie per le recensioni!
Nell'epilogo... tutti i ringraziamenti! Ciao!