Anime & Manga > Kenshiro / Hokuto no Ken
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Autore: Pontomedusa    10/02/2013    3 recensioni
Quando la costruzione della piramide è solo agli inizi, qualcuno attira l'attenzione del Sacro Imperatore Souther. E' coraggioso, sadico e con un certo talento per l'omicidio...ed è una giovane donna.
Forse Souther ha trovato chi potrebbe fargli battere il cuore?
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Raul, Souther
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Birds of a feather'
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Mi portano nei sotterranei, e mi lasciano in una cella umida e puzzolente.

Non voglio sapere se ci sono anche i topi. Io odio i topi.

La mano mi fa un male del diavolo, ma non sembra rotta. Con la guardia della mia cella così vicina, non ho il coraggio di aprire la casacca per controllarmi il petto, ma sono pronta a giurare di avere un livido enorme.

Certo, ripensandoci...

Allento i lacci della giubba (e sì, il livido c'è davvero, di un poco rassicurante nero violaceo), e mi avvicino alle sbarre.

Ehi, tu!” grido alla guardia.

L'uomo si volta verso di me.

L'Imperatrice ha forse bisogno di qualcosa?” E sogghigna.

Mi sforzo di sorridere.

Dai, vieni qui un momento, facciamo due chiacchiere...”

Neanche per sogno, maestà. I tuoi ex colleghi ci hanno raccontato dei tuoi metodi. Ormai tutti qui sanno che non sei debole e indifesa.”

La mia fama mi precede. Dannazione.

Un rumore di passi. La guardia si mette sull'attenti.

Nel corridoio, compare un uomo. Enorme.

La casa dove abitavo a Blue Water non era grande quanto lui. Dico sul serio.

Il Ken-oh, suppongo.

Si ferma davanti alla mia cella.

Esiste la concreta possibilità che me la faccia addosso dalla paura.

E così, tu saresti l'Imperatrice? Tutto qui?”

Come sarebbe a dire, tutto qui?? Devi decisamente ucciderlo, Seitei.

Da come hai stregato il Sacro Imperatore, pensavo che fossi decisamente più bella. Un po' più alta, almeno.”

Socchiudo gli occhi, ma non rispondo.

Aprite la cella!”

Ed entra. In pratica, riempie completamente il piccolo locale.

Mi schiaccio contro il muro.

Visto che sei così...vicina all'Imperatore, immagino che tu conosca il segreto del suo corpo.”

Aiuto. Aiuto.

Non so di cosa tu stia parlando, Ken-oh.”

Non fare giochini con me!” urla, con una voce da far tremare i muri. “Sai benissimo cosa intendo. L'Armatura dell'Imperatore. Il motivo per cui i colpi dell'Hokuto Shinken non funzionano su di lui.”

Oh...non saprei proprio.”

Raoh ruggisce.

Ti conviene parlare.”

Apro le braccia, come a dire che non posso farci nulla.

Il colpo arriva all'improvviso. Faccio in tempo a spostarmi di lato, ma il suo pugno si scontra col muro a un millimetro da me.

Sembra che l'impatto con la pietra non gli abbia fatto neanche il solletico. E quello che mi preoccupa di più è che ho l'impressione che per Raoh questo sia l'equivalente di un buffetto.

Aiuto.

Parla!” Ruggisce.

Il segreto del suo corpo...be', ce l'ha grossissimo.”

Diversamente dal mio Seitei, Raoh non ha il senso dell'umorismo.

È più veloce stavolta, e mi colpisce in pieno stomaco. Non fa onore all'Imperatrice, ma devo confessare che mi piego in due e vomito sul pavimento.

E in tutto questo, ci sta andando ancora piano. Si fosse impegnato giusto un po' di più, mi avrebbe spaccata in due.

Allora?”

Sputo bile e cerco di raddrizzarmi, senza successo.

Riesce a farlo anche tre volte di seguito,” biascico.

Un altro pugno. Mi accascio definitivamente sul pavimento.

Non posso tradire Souther. Questo significa che morirò.

Chiudo gli occhi, e mi sforzo di pensare.

Pensare ad occhi di ghiaccio e capelli biondi.

Spero almeno che sia veloce, che non mi faccia soffrire troppo.

Pensare a muscoli forti e un sorriso crudele che mi fa impazzire.

...Il colpo non arriva.

Apro gli occhi.

Un soldato sta confabulando con Raoh.

Ero così stordita dal dolore che non mi sono neanche accorta del suo arrivo.

Ci rivedremo presto, Imperatrice. Nel frattempo, sarà meglio che ti faccia tornare la memoria.”

Esce, e io provo a mettermi a sedere. Impossibile. Se cerco di stendere le gambe, il dolore è insopportabile. Solo accucciandomi con le ginocchia contro il petto va un po' meglio; nel senso che non mi sembra di avere un elefante seduto sullo stomaco, ma solo un sacco di mattoni.

Devo pensare, e per pensare devo calmarmi. Cerco di fare respiri lenti e profondi, ma anche questo si rivela impossibile: ogni volta che cerco di allargare il diaframma, è come se mi conficcassero una lancia nei polmoni.

Credo che il bastardo mi abbia rotto una costola. Forse anche due o tre.

Mi accontento di fare piccoli respiri, un po' meno dolorosi. Me ne sto accoccolata come un dannato topolino, incapace di fare qualunque movimento.

Perdonami, Souther. Non sono stata alla tua altezza. Non sono degna di essere la tua Imperatrice.

Mi dispiace morire senza averlo potuto rivedere almeno una volta. Ma soprattutto, mi dispiace il fatto che morendo lo farò soffrire. Crederai di avere avuto ragione, Seitei? Crederai che sia stato un errore accettare il tuo amore per me, andando contro le tue convinzioni? Non rinnegare di nuovo l'amore, Souther. Non pentirti di avermi amata. Io non mi pento di avere amato te.

Rumori soffocati, passi concitati.

Raoh sta tornando per finire il lavoro?

Ma questi passi sono troppo leggeri, troppo veloci. Il soldato che sorveglia la mia cella non fa in tempo a gridare, che un'ombra lo blocca alle spalle, e un'altra gli taglia la gola.

Elliott e Hikaru.

Siete più che una famiglia, ragazzi.

Azusa!”

Hikaru apre la cella con le chiavi sottratte al corpo della guardia, e Elliott si precipita dentro.

Cosa ti hanno fatto, Azusa?”

Sono mezza morta. No, morta per tre quarti,” bofonchio.

Lo ammazzo. Lo faccio a pezzi.”

Elliott, l'ho sempre detto. Hai una certa tendenza a sopravvalutarti.

Elliott, dobbiamo andare,” sibila Hikaru.

Lui mi solleva con la massima delicatezza possibile, ma anche così è come se mi passasse sopra uno schiacciasassi.

Percorriamo i sotterranei a ritroso. Anche con me in braccio, Elliott è veloce, e Hikaru gli libera la strada a colpi di pugnale.

Siamo quasi arrivati alle porte della città, quando un soldato ci si para davanti all'improvviso. È più veloce di Hikaru, e riesce a disarmarla e afferrarla.

Hikaru!” Grida Elliott. Mi stringe più forte a sé, come per proteggermi (causandomi anche dolori lancinanti, ma non gliene farò una colpa), ma nello stesso tempo si protende verso di lei.

Sì Elliott, scegli se salvare la donna che ami o la tua migliore amica. Non ti invidio.

Sto per gridargli di lasciarmi andare e pensare a lei (almeno voi siate felici, ragazzi miei), ma una freccia si conficca nell'occhio sinistro del soldato, che si accascia a terra.

Nonostante i dolori, sorrido.

Riconosco lo stile di Toshi.

Alzo gli occhi. Sui tetti, sparpagliati, almeno dieci cecchini, armati di balestra.

Evidentemente, Toshi ha intuito la situazione e ha organizzato i basisti da solo.

Bravo ragazzo.

Finalmente, Elliott riesce a portarmi fuori.

E lo spettacolo che vedo mi fa dimenticare i dolori, almeno per un momento.

L'esercito con le insegne del Sacro Imperatore, schierato a poche centinaia di metri. Numeroso, più numeroso di quello che ho raccolto io. Evidentemente, Souther è riuscito a rimettere in riga buona parte dell'armata che avevamo mandato al nord.

Ecco cosa ha interrotto Raoh; la notizia che l'esercito del Seitei è alle porte. Immagino che la stessa notizia abbia portato Toshi a organizzare i balestrieri che ci sono rimasti fedeli.

Ma quello che sono più contenta di vedere, è l'uomo a capo dell'armata.

Capelli biondi e occhi di ghiaccio, seduto su un trono montato su un autoveicolo.

Sono riuscita a rivederti, Seitei.

 

 

È chiaro che Azusa è in pericolo. Il bovino maledetto l'ha lasciata andare da sola nella capitale, e ormai dovrebbe essere tornata da un pezzo.

Di sicuro, è stata catturata.

Il manzo idiota ha insistito per andare a cercarla. Avrei voluto andarci io, ma la sua amica ha detto che non potevo abbandonare l'esercito. A loro, difficilmente l'armata avrebbe obbedito.

È ovvio. Sono io il Seitei.

Il fatto che siano andati tutti e due mi ha calmato un po'. Ma se non tornano entro cinque minuti...

E lo vedo arrivare, il bisteccone, con la mia piccola Azusa fra le braccia, seguito dall'altra ragazza.

Salto giù dal trono, e mi precipito da lei.

Prendo fra le braccia il mio piccolo pulcino.

Decisamente, non è in buone condizioni.

Nonostante tutto, mi sorride, anche se è un sorriso stanco.

Seitei...”

Piccola Azusa. Raoh deve averla torturata per farle confessare il mio segreto.

Va tutto bene, Azusa. Non è colpa tua.”

Cosa...?”

Non importa se gli hai rivelato il mio segreto. Lo farò a pezzi lo stesso.”

No...lui non lo sa.”

Povero confettino. Ti sei fatta massacrare, pur di non tradire il tuo Seitei.

Seitei...”

Dimmi, amore mio.”

I lampi d'oro nei suoi occhi, per un attimo. Un debole sorriso.

...lo devi ammazzare, Seitei.”

Certo, confettino. Gli romperò ogni osso, per fargli pagare quello che ha fatto.”

Non capisci, Souther. Ha detto che non sono bella.”

E malgrado tutto, cerca di mettere su il suo adorabile broncio.

Nonostante la situazione, scoppio a ridere.

Anche lei fa una risatina, anche se si interrompe quasi subito con una smorfia di dolore.

Non preoccuparti, confettino. Gli faremo vedere chi è la fanciulla più bella dell'Impero.”

I rumori di un esercito, alle mie spalle. Mi giro, ancora con Azusa fra le braccia. L'armata di Raoh avanza, con il Ken-oh in testa, schierandosi di fronte alla mia.

Cammino fino al trono, e vi deposito il mio piccolo pulcino.

Devo andare a massacrare il Ken-oh, confettino.”

Fallo nero, Seitei.”

Non mi dici di stare attento, di non morire?” Sogghigno.

Nah, sarebbe troppo melodrammatico. E poi, la Fenice non muore mai.”

La Fenice non muore mai. Bacio il mio pulcino sulle labbra, e poi mi volto ad affrontare Raoh.

 

 

Souther è bellissimo, in piedi, di fronte all'intera armata di Raoh.

Il Ken-oh è a cavallo, un magnifico e mastodontico cavallo nero.

E così sei riuscito a raccogliere un nuovo esercito, Souther. È proprio vero che la Fenice rinasce sempre dalle proprie ceneri!” E scoppia a ridere.

Scendi da quel cavallo. Ho deciso che oggi è il giorno in cui morirai.”

Raoh ride di nuovo, poi smonta.

Getta via il suo mantello, imitato da Souther.

Raoh flette leggermente le ginocchia, alza le mani all'altezza del petto.

Souther, semplicemente, rimane in piedi, il suo adorabile sorriso crudele sulle labbra.

Raoh sembra sorpreso, ma non dice niente.

È un attimo. Più veloce dell'occhio, Souther è già addosso al Ken-oh, e con un colpo a croce, gli apre una ferita nel petto.

Bravo, Seitei. Sorrido.

Raoh è stupefatto. Digrigna i denti, e si lancia su Souther.

Il mio Seitei evita tutti i colpi, poi sferra un calcio al volto di Raoh. Che, però, riesce a scansarlo.

Raoh è furibondo.

Vuoi fare un riposino, Raoh?” Chiede Souther, e scoppia a ridere.

Raoh ruggisce, e si getta sul mio Seitei. Scarica una gragnola di colpi sul petto di Souther, che indietreggia sotto la potenza dell'attacco.

Oh no, Souther. Souther!

Ma il Seitei, semplicemente, sogghigna. Sembra assolutamente illeso.

Sai che il mio corpo è invulnerabile, e allora, perché perdi tempo?”

E con un salto, si lancia sul Ken-oh, mani, gambe, troppo veloci per individuare ogni singolo movimento. Quando Souther tocca terra, Raoh crolla in ginocchio, sangue che sprizza da innumerevoli ferite.

Il mio Seitei si volta, e di nuovo salta (vola, sembra che voli), di nuovo attacca.

Ma stavolta, Raoh risponde. Di nuovo, lo tempesta di pugni. Quando si separano, tutti e due sono feriti.

Seitei, ricorda. La Fenice non muore mai.

Souther si raddrizza. Di nuovo il suo bellissimo sorriso.

Va bene, Raoh. Basta giocare. Stiamo perdendo tempo.”

E la Fenice vola di nuovo. È addosso a Raoh, che ripete il suo maledetto attacco.

Ma non riesce a colpirlo.

Souther è così veloce che è come se fosse immateriale.

Finché non decide di colpire.

Souther atterra con grazia, Raoh crolla.

Souther si gira, pronto a sferrare il colpo di grazia.

Raoh si rialza, ma rimane chino in avanti, una mano sul petto.

Non è ancora giunta la mia ora, Souther. Devo rimanere in vita, devo conquistare il mondo, per riportare l'ordine in questa terra maledetta. Ci rivedremo!”

Con ammirevole agilità per le condizioni in cui si trova, salta sul suo cavallo e si allontana al galoppo, seguito dal suo esercito, decisamente terrorizzato.

Lo sapevo, Seitei.

La Fenice non muore mai. E il Sacro Imperatore vince sempre.

 

 

Non dovrei lasciare andare Raoh, ma ho il mio pulcino di cui occuparmi.

Corro da lei, e la prendo fra le braccia.

È ancora accasciata sul trono, ma ha la forza di lanciarmi un debole sorriso, e accennare un lento applauso.

Come stai, Azusa?”

Oh, Seitei, sento freddo, sento la vita che mi sfugge...”

Scuoto la testa.

Se hai la forza di fare la spiritosa, vuol dire che non stai poi tanto male.”

Ridacchia, poi si interrompe con una smorfia.

Però ho davvero bisogno di essere medicata, Seitei.”

Certo. Torniamo a palazzo, Imperatrice.”

 

Rumori che arrivano dalla piazza d'armi. Esco sulla terrazza.

Alcuni dei soldati stanno trascinando uno dei loro compagni. Lo legano a una sedia, al centro della spianata.

Azusa si china su di lui. Non posso sentire cosa dice, ma scommetto che gli sta spiegando quanto si pentirà di avere trasgredito i suoi ordini.

Il soldato avrà ucciso un civile, o violentato una donna.

Azusa è una tale sentimentale.

Sorrido.

È comunque sentimentale in modo divertente.

Torno nella mia stanza.

Dopo pochi minuti, bussano alla porta.

È Azusa. Mi scocca uno dei suoi sorrisi sadici, e si inchina.

Stiamo per torturare un prigioniero. Vuoi venire a vedere, Seitei?”

Sempre, amore mio. Sempre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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