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Autore: Cecilia    30/08/2007    1 recensioni
Eccomi dopo tanto tempo a scrivere una fan fic su Harry Potter, partorita proprio al mare grazie al meraviglioso paesaggio della Croazia. Insomma vi troverete in questa fan fic molte coppie ed è il seguito del 6°libro (no spoiler 7°libro). L'Ordine della Fenice sta cercando di ritrovare il magico trio in cerca di Horcrux quando una strana presenza arriva tra di loro. Draco vive come un reietto sia tra i Mangiamorte che tra la comunità magica, mentre Ginny e Luna tornate a scuola si troveranno le proprio vite sconvolte da fatti imprevisti. 4 storie apparentemente separate si uniranno alla fine in un gran finale. Mi raccomando recensite! ^^ P.S.= AU Sirius non è morto!
Genere: Romantico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Ron Weasley | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Gennaio e febbraio passarono molto freddi e insoliti

Gennaio e febbraio passarono molto freddi e insoliti. Šibenik stava diventando sempre di più una figura costante a Grimmauld Palace cosa che faceva innervosire la signora Weasley, ma quanto scoprì in più la sua relazione con Sirius che era fonte di continue e furibonde litigate e situazione non poco ambigue.

Ron aveva lasciato Hogwarts subito dopo Natale scatenando le ire dell’Ordine verso Ginny, Luna e Neville che si difendevano dicendo che non ne sapevano nulla. Il rosso aveva raggiunto i suoi amici in poco più di una settimana e quando portò loro le notizie che avevano si erano subito messi in cammino e avevano già distrutto l’Horcrux di Corvonero.

Nel frattempo Draco vagabondava da due mesi e controllava costantemente Šibenik e Virginia per assicurarsi che nessuno facesse male loro, l’unico obiettivo che poteva dire di avere dopo che la sua vita era andata in frantumi.  Il compleanno di Ron però portò non poche novità per tutti …

 

“Šibenik ti prego non fare l’irresponsabile e torna a casa! Continuare a stare alla sede dell’Ordine è rischioso, l’Oscuro Signore non sorpasserà ancora a lungo …”

La supplicò Rodolphus mentre parlavano con la metropolvere attraverso il grande camino nel salone di Grimmauld Palace a notte tarda quando tutti dormivano.

“Non ho paura di quella sotto specie di pagliaccio!”

“Šibenik taci! Smettila immediatamente!”

“La mamma lo sa che stai parlando con me? So che mi vuole uccidere, è sempre stata un po’ troppo aggressiva quella donna!”

Disse lei sarcastica.

“Ti voglio bene e ti rivoglio a casa!”

Disse nel tono più dolce che conosceva il padre.

“Papà anch’io ti voglio bene … ne voglio a te … a Draco, ma anche a delle persone qui! Voglio semplicemente potervi amare entrambi senza dover scegliere …”

Disse lei per la prima volta fragile come una ragazzina.

“Stai attenta!”

La rimproverò il padre.

“Lo farò! Buonanotte papà!”

“Buonanotte Šibenik!”

Disse l’uomo prima di scomparire. La ragazza rimase a guardare il fuoco per un po’ e poi stringendosi nella sua vestaglia si alzò, ma voltandosi si trovò faccia a faccia con Tonks in lacrime.

“E’ così allora?”

“Mi stavi spiando!?”

“E’ così allora? Eh? Ed io che mi ero fidata di te, io che ti ho portato qui!”

“Non ho rivelato niente ai Mangiamorte come a voi non ho rivelato niente su di loro. Questa non è la mia guerra, non mi interessa!”

Tonks la guardò arrabbiata.

“Quindi mi hai sempre mentito! Il tuo nome, il …”

“Non ti ho mentito, mi chiamo veramente Šibenik Trilij … Lenstrage però! Ma solo questo i miei sentimenti verso di te, la mia amicizia con te in questi 9 anni è sempre stata sincera!”

“Allora perché non dirmi chi eri se non ti importava!”

Disse lei arrabbiata avvicinandosi.

“Perché non ne vado orgogliosa a essere la figlia della schizzata Bellatrix! Perché altrimenti non credi che te lo avrei detto. Io volevo gridarlo al mondo che tu eri la migliore amica e la cugina migliore di questo mondo, farti conoscere Draco per quello che è veramente! E vivere almeno noi tre come cugini inseparabili! L’ho fantasticato ogni giorno della mia vita!”

Disse ormai in lacrime Šibenik, mentre i suoi capelli diventavano flosci e neri.

“Mio padre mi ha appena detto che è preoccupato per me perché a Voldemort non stanno piacendo le mie bizze. Mio padre …”

Disse poi soprapensiero.

“Il Mangiamorte più pappamolle che conosca. Mi vuole così bene, da piccola mi leggeva sempre lui le fiabe e giocava a bambole con me, mia madre lo ha sempre disprezzato! Anche la zia Cissy con le sue manie e lo zio Lucius così altero non sono male! E la zia Eda e lo zio Ted ho sempre desiderato conoscerli! Io voglio solo la nostra famiglia riunita, ecco se dovessi dirti che cosa voglio io da questa guerra è questo … non mi importa dell’Ordine … dei Mangiamorte … mi interessano sono i Black, la nostra famiglia!”

Tonks le si avvicinò timidamente e l’abbraccio forte. Per la prima volta la vide così scossa, piangeva e tremava come una foglia.

“Lo sai che quello che desideri è impossibile?”

Disse Tonks con gli occhi lucidi.

“Secondo me no!”

Disse sicura la cugina guardandola negli occhi.

“E con Sirius? A che gioco stai giocando con lui?”

“Nessuno! Mamma mi ha detto che quando erano giovani erano stati insieme …”

“Cosa? Bellatrix e Sirius?”

Disse sconvolta Tonks.

“Sì, ma non lo sapeva nessuno  e poi non è che proprio stavano insieme … sì insomma era sesso, ma non è questo mi ha sempre affascinato il modo in cui mi madre me ne parlava … con odio, passione, rabbia, bramosia … penso di amarlo da quando sono nata!”

Tonks la guardò.

“Tu sei tutta pazza!”

“Lo so!”

I capelli di entrambi divennero di un bel rosa molto dolce proprio nel momento che si stavano abbracciando.

“Sarebbe bello riunire la famiglia … cugina!”

Esclamò poi Tonks.

“Sì sarebbe bello!”

Le fece eco Šibenik.

 

Quando Ron si era riunito ai suoi amici quelli erano felicissimi di rivederlo e ancora di più lo furono quando il rosso portò loro le ottime notizie su gli Horcrux e lui e Luna che lasciò tutti un po’ stupiti. Hermione si sentì più tranquilla così per lei ed Harry anche se ancora c’è il problema Ginny.

Finite le feste i 3 si erano subito rimessi sulle tracce degli Horcrux e in breve riuscirono a distruggere il braccialetto di Corvonero, ma per il pugnale di Grifondoro fu più duro.

Era proprio il giorno dopo il compleanno di Ron e si ritrovarono nella residenza di Tom Riddle Senior, nella sala da pranzo dove Voldemort aveva ucciso il padre e i nonni sopra la tavola si trovava in bella vista il pugnale di Grifondoro.

Appena Harry tentò però di varcare la soglia della sala si trovò come bloccato da una porta invisibile.

“Classico di Voldermort …”

“Cosa vuoi dire?”

Chiese subito Hermione.

“Bisogna pagare un dazio! REVELIO!”

Urlò poi il ragazzo rivelando un’iscrizione che sembrava galleggiare a mezz’aria.

“Se da qui vuoi passare, un dazio devi pagare … lascia il tuo cuore e potrai avanzare senza rumore …”

“Cosa significa?”

Chiese Ron indicando la scritta e senza volere toccarla così da innescare la trappola di Voldemort: una gabbia comparve vicino all’entrata e dentro vi compare Luna svenuta a terra. Ron subito si avvicinò alla gabbia, ma appena lo fece quella lo scagliò via lontano.

Harry guardava inorridito la scena, ma e poi ma avrebbe lasciato in mano a Voldemort un’altra persona che amava.

“Cerchiamo di liberare Luna e andiamo via da qui!”

Disse subito, prima che Hermione lo fermò prendendo la mano di lui e poi fu un secondo … gliela portò alla scritta e in poco più di un attimo anche lei si ritrovò svenuta all’interno della gabbia. Harry rimase congelato mentre Ron stupito gli si avvicinò.

“Hermione? Perché c’è Hermione là dentro? Non che non sia felice che mia sorella sta bene, ma aspetta un attimo questo vuol dire che …”

Il ragazzo non rispose prese l’amico per un braccio e lo trascinò dentro alla sala.

“Bacchetta in mano Ron!”

“No aspetta voi due allora …”

“Baccheta in mano Ron, ORA!”

E proprio in quel momento entrambi i ragazzi furono colpiti da incantesimi vari che riuscirono a respingere e poco dopo l’intera sala divenne di fuoco.

Tra le fiamme i due ragazzi poterono vedere chiaramente la gabbia stringersi e schiacciare le due ragazze che nel frattempo si erano svegliate.

“Harry che facciamo? Le fiamme non si spegnano nonostante gli incantesimi d’acqua e la temperatura sta diventando incandescente!”

Disse Ron tra la tosse per il poco ossigeno rimasto.

Ad Harry gli venne in mente quella volta che con Silente sembrava impossibile attraversare il lago di Inferi e invece poi lui attraverso una catena invisibile aveva tirato fuori dal lago la barca. Così il ragazzo grazie all’aiuto del fumo scorse una forma e allungando la mano la tirò, senza sapere esattamente cosa aspettarsi, ma qualunque cosa fosse fece scomparire le fiamme.

Ron corse subito alla tavola e prese il pugnale e fece per uscire con Harry quando entrambi vennere trascinati a terra.

L’Horcrux scivolò accanto alla gabbia che nel frattempo si era stretta ancora di più intorno alle ragazze, mentre i ragazzi avevano scoperto con loro orrore che dal pavimento una moquette di mani di Inferi li imprigionavano.

 

Dopo 2 mesi di girovagare continuo Draco una notte incontrò Šibenik nei pressi della sede dell’Ordine dove il ragazzo l’aspettava. La colse alle spalle e poi la trascinò nello stesso vicolo dove solo qualche mese fa aveva combattuto con la piccola Weasley. La ragazza fece subito per reagire, ma quando scoprì che era il cugino lo abbracciò forte.

“Oh mio Dio Draco sei tu? Non avevo più tue notizie, non sapevo dov’eri …”

Disse lei preoccupata prima di accorgersi del suo braccio.

“Cosa ti è successo? Cosa ti hanno fatto?”

Ma lui subito gli mise un dito sulle labbra e la tranquillizzò.

“Ho avuto un brutto incontro con l’Oscuro Signore, ma ora va tutto bene! La piccola Weasley mi ha rimesso in piedi?”

“Ginny?”

Chiese lei senza capire, prima di vedere il ghigno sul viso del cugino e ridere a sua volta.

“Tonks sa tutto!”

“Cosa?”

Chiese poi lui preoccupato.

“Una sera mi ha scoperto a parlare con mio padre e le ho detto tutto! Non ci crederai, anche lei vorrebbe come me riunire la famiglia Black!”

“Siete due svitate!”

Disse lui arrabbiandosi e allontanandosi dalla cugina.

“Non posso proteggere tutti! Non posso proteggere tutti!”

Si ripeteva tra sé e sé.

“Cosa dici Draco?”

“Mia madre, Virginia, te ed ora anche Tonks …”

“Noi non abbiamo bisogno di essere protette!”

Protestò lei.

“E poi da quando in qua ti interessa di Tonks?”

“E’ mia cugina o sbaglio? E poi so quanto ci tieni tu!”

Ma un rumore destò la loro attenzione, così Draco fece segno alla cugina di nascondersi e lui tirò fuori la propria bacchetta, ma quando si girò si trovò a faccia a faccia con Piton.

“Finalmente ti ho trovato!”

“Cosa vuole?”

Chiese lui puntandogli la bacchetta contro.

“Nonostante le tue bizze, il Signore Oscuro vuole ancora che tu lavori per lui … si stupisce solo come mai tu non abbia risposto prima alla sua chiamata …”

Disse Severus con il suo solito tono trascinato prima di sporgere la testa sul braccio di Draco che però subito se lo era coperto.

“Cosa vuole da me?”

“Portagli la piccola Weasley! Ha scoperto che è la fidanzatina di Potter e pensa che gli sarà molto utile!”

Disse lui solamente prima di voltarsi.

“Ah Draco, questa volta non puoi fallire!”

E senza aggiungere altro scomparve, quando Šibenik uscendo dal luogo in cui era nascosta raggiunse Draco.

“Ora che farai?”

“Vado da Virginia e cercherò di metterla al sicuro! Tu non dire niente a nessun dell’Ordine chiaro?”

“Ok! Ma voglio venire con te!”

“E’ troppo pericoloso!”

“Non mi interessa!”

“E va bene!”

Disse lui senza più voglia di controbattere, prima che entrambi si Smaterializzarono.

 

Ginny quella notte si era svegliata di soprassalto, aveva dormito male e aveva fatto un brutto sogno. Si alzò dal letto e fece per girarsi verso Luna prima di scoprire che era scomparsa, così prendendo la propria vestaglia decise di andare ad avvertire qualcuno, ma arrivata in Sala Comune trovò una sorpresa.

Draco era lì ed insieme a lui c’era Šibenik.

“Cosa ci fate qui? Come siete entrati?”

Chiese correndo loro incontro.

“Non è importante, ma dobbiamo andare!”

“Perché? Luna è scomparsa dobbiamo trovarla!”

“Ginny ascolta mio cugino, dobbiamo andare! I Mangiamorte stanno venendo a prenderti!”

“Cosa?”

Chiese lei spaventata e indietreggiando.

“Ti prego non fare la bambina e andiamo!”

“Draco, mi posso fidare di te vero? E di Šibenik? Non volete incastrarmi!”

La ragazza era spazientita dal comportamento di Ginny e così lanciandole uno Stupeficium la fece svenire.

“Ma sei matta?”

Gli chiese Draco, quando in quel momento svegliato da dei rumori Neville si era svegliato e stava osservando la scena.

“Stava creando problemi! Prendila e andiamocene da qui! Ora!”

Lui lanciò un’occhiata torva alla cugina poi prendendo in braccio Ginny sparirono dietro il buco nel ritratto, ma fecero appena in tempo ad arrivare al grande portone che trovarono di fronte a loro un esercito di Mangiamorte ad aspettarli.

“L’Oscuro Signore sapeva di non potersi più fidare di te …”

Disse Seversu guardando indignato Draco e poi spostando il suo sguardo su Šibenik.

“… e che di te non si è mai potuto fidare!”

In quel momento però anche dalla grande scalinata scese un esercito, quello dell’Ordine.

“Draco lascia immediatamente Ginny! Neville ci ha detto del vostro piano!”

Disse arrabbiato Lupin verso i due ragazzi.

“Come ho potuto fidarmi di te …

Gli urlò poi a denti stretti Sirius verso la ragazza.

Da entrambi gli schieramenti i due cugini erano considerati colpevoli, quando improvvisamente a loro si unirono …

“Zio Rodolphus?”

“Tonks?”

Chiesero i due sorpresi vedendo i loro familiari unirsi a loro.

 

   
 
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