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Autore: sjlenceinmjhead    10/02/2013    1 recensioni
Non pensavo che una semplice scelta potesse cambiare la "normalitá" un cui vivevo. Vi starete chiedendo perchè "normalitá" ? Bhe .. la mia vita non era mai stata normale e di sicuro non sarebbe cambiato questo concetto. Ma almeno il viaggio sarebbe stata una delle scelte migliori di quel periodo.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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1**
-Dopo aver conquistato un ruolo di primo piano nella penisola italica,Roma si liberó gradualmente dell'influenza etrusca ..- e bla bla bla. La professoressa di storia continuava a blaterare sull'Epoca delle conquiste, ma sinceramente nessuno nella mia classe le prestava attenzione. E dall'espressione annoiata dei miei compagni si poteva intuire facilmente la direzione dei loro pensieri. Tutto tranne che la storia in quel momento si agitava nella mia mente. Osservavo le foglie degli alberi che cadevano ad ogni folata o semplice soffio di vento. I loro colori che variavano dal giallo a marrone mi ricordavano tanto la California.Non so perchè proprio la California ma mi immaginavo in un posto caldo e assolato a bere un drink riparata sotto un ombrellone di paglia sulla spiaggia, invece che in uno stupididssimo liceo italiano. Forse la California era la scelta giusta ma sinceramente, ero troppo codarda per allontanarmi da "casa" nonostante i miei 18 anni mi permettessero di cambiare cittá, regione,Stato e anche pianeta. Sarei stata capace anche di partire per Marte pur di non ascoltare piú tutto quel rumore nel silenzio piú totale che mi circondava.Odio il posto in cui vivo, le persone che frequento. É un pó di tempo che odio tutto. La causa scatenante di quest'astio nei confronti del mondo e miei ? Legato ad un solo nome, ad un destino al quale appartenevo e nel quale non mi ci trovavo piú ormai. -Signorina Connell,la campanella è suonata- Chiusi gli occhi per poi riaprirli un paio di volte prima di accorgermi che la classe fosse vuota e che il viso che stava a quanche centrimetro dal mio era quello della professoressa. -Mi scusi ,ero distratta- dissi in fretta raccogliendo le mie cose in una borsa che usavo come cartella. -Non si preoccupi. Su ora,esca è tardi- e con queste parole si congedó lasciandomi sola in classe. Di nuovo sola. Come sempre . Ma tutto questo sarebbe cambiato prima o poi!! Quando mi ritrovavo a pensare alla mia vita passata con lui il tempo scorreva inesorabile. Io, Alyssa , avevo trascorso gli anni piú belli della mia vita con Marco. Non eravamo fidanzati, o almeno non ufficialmente. C'erano stati abbracci, baci e tanto altro fra di noi, e quel contatto mi dava i brividi , mi mandava fuori di testa soltanto la sua presenza accanto a me. Io amavo tutto di lui e lui tutto di me. Ma qualcosa cambió quando decise di non rivolgermi piú la parola senza motivi ben validi. Anzi, senza motivo e basta. Mi aveva lasciata sola, come in balia di una tempesta. E oggi vivo ancora quel senso di vuoto che mi seguirá sempre e comunque. Mi manca stare con lui. Nel mentre ero arrivata a casa. Ormai non mi rendevo neanche più conto del tempo. -Ehi mamma, sono a casa- Lanciai la borsa sul divano insieme al cappottino di lana. Non faceva molto freddo, ma il vento autunnale era molto fastidioso sulle braccia nude. -Ciao Tesoro- -Perchè queste valigie mamma?- chiesi indicando quelle borse rosse appoggiate al muro del salotto precedente la cucina. Non erano nè mie, nè sue.. -Sorpresaaa- sentii due mani fredde coprirmi gli occhi. Erano ghiacciate, come se quella persona le avesse tenute in un cumulo di neve per tutta la mattinata. Peccato che qui non ci fosse la neve e questo stava a significare soltato una cosa. -Maria- Gridai abbracciando la mia amica. -Ohh Aly, vedo che mi hai riconosciuta subito- Maria aveva due anni in piú di me e per studi si era dovuta trasferire nella sua amata Alaska . -Le tue mani non sono cambiate, sempre gelide- ridemmo felici. -Come mai qui?- chiesi cingendole la vita e trascinandola con me sul divano . -Sono venuta per dirti che devi preparare i bagagli mia cara- Cosa stava dicendo. Ero confusa. -Puoi spiegarti meglio?- -Andiamo a Londra piccola- Gridò entusiasta ! -Cosa? No aspetta, la scuola? Mamma,non posso abbandonare tutto proprio ora- -Dai Aly , andiamo a svagarci un pó,so che ne hai bisogno- Maria aveva ragione. Mi conosceva bene e proprio un paio di giorni fa ci eravamo trovate a parlare su quanto avessi sofferto . Forse era quello che mi serviva ... ripensai alla conversazione di quella mattina fra me e me. Volevo allontanarmi da tutto. E perchè non appofittarne ?? -Ok, mi hai convinta! Prepariamo le valigie- Salii al piano di sopra seguita a ruota da Maria. Londra equivaleva a divertimento, relax e tanto altro. Forse avrei potuto rivedere mio padre, visto che abitava li. Magari avrei anche potuto dimenticare Marco. Chissà, tutto era possibile.

Salve *si nasconde*. Ok, stamattina dopo una discussione con mio padre ho deciso di voler scrivere qualcosa è mi è venuto fuori questo. Spero vi piaccia. Se volete che continui inviatemi una recensione anche perchè sinceramente non so cosa fare . è scattato tutto in un momento di rabbia. Vabbè ho detto trooooppo, fermatemi che continuo a parlaree .. . Ciao, Love u all :)xx
  
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