Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |      
Autore: Heilig__    10/02/2013    6 recensioni
- Devo ricordarti l'episodio del frappè?-
Lynn sbuffò sonoramente.
- Tom, ti ho già chiesto scusa!- esclamò.
- Dovresti chiedermelo ancora un centinaio di volte per sdebitarti come si deve!- ribattei.
La mia ragazza scosse la testa.
- Per l'ennesima volta, Tom, ti chiedo perdono- disse.
- Ci penserò - risposi, con aria di sufficienza – Comunque, - ripresi poi – Spero davvero che sia femmina, oppure sarò costretto a mettere al bambino i nomi dei ragazzi! Roger Bill Georg Gustav Kaulitz! Te lo immagini?-
Lynn inarcò un sopracciglio.
- Tom, te lo dirò una volta sola: non chiameremo nostro figlio Roger!- replicò – Piuttosto,- disse poi – come la chiamiamo se è femmina?-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un' altra avventura di Tom e Lynn!
Vi ricordo che tutto ciò che scrivo è frutto della mia fantasia e non a scopo di lucro, i Tokio Hotel (in questo caso Tom) non mi appartengono; tutti i riferimenti a fatti accaduti (o, perché no, che accadranno) sono puramente casuali.

Buona lettura!

Image and video hosting by TinyPic





- Che ne dici di Lawrence?
- Nah... Greg?
- Scordatelo. Nicholas?
- Forse. Roger?
- Tom, è un bambino, non un cane!
- Ma Roger è un bel nome!
- Per un pastore tedesco, magari!
- Beh, allora comprerò un pastore tedesco e lo chiamerò Roger!-
Vidi Lynn roteare gli occhi e incrociare le braccia, mentre assumeva un'espressione divertita.
- E dove pensi di metterlo un pastore tedesco in casa nostra?-
Riflettei qualche attimo, grattandomi il capo, senza trovare risposta.
Lynn schioccò la lingua sul palato, soddisfatta.
- Ecco - disse, avvolgendosi ancora di più tra le coperte del letto – Niente pastore tedesco-
Sbuffai, suscitando grasse risate in Lynn.
Da qualche minuto eravamo in camera nostra a pensare al nome del nostro futuro bambino.
O bambina.
- Io sono ancora convinto che sia una femminuccia- dissi, portando un braccio dietro la testa.
- E perché?
- Devo ricordarti l'episodio del frappè?-
Lynn sbuffò sonoramente.
- Tom, ti ho già chiesto scusa!- esclamò.
- Dovresti chiedermelo ancora un centinaio di volte per sdebitarti come si deve!- ribattei.
La mia ragazza scosse la testa.
- Per l'ennesima volta, Tom, ti chiedo perdono- disse.
- Ci penserò - risposi, con aria di sufficienza – Comunque, - ripresi poi – Spero davvero che sia femmina, oppure sarò costretto a mettere al bambino i nomi dei ragazzi! Roger Bill Georg Gustav Kaulitz! Te lo immagini?-
Lynn inarcò un sopracciglio.
- Tom, te lo dirò una volta sola: non chiameremo nostro figlio Roger!- replicò – Piuttosto,- disse poi – come la chiamiamo se è femmina?-
Rimasi in silenzio per qualche secondo, poi dissi il primo nome che mi era passato per la mente:
- Jessica! Sì, direi che Jessica è perf... ahia!!-
Lynn mi aveva allungato un potente calcio sullo stinco.
- No- sibilò – No! Nel modo più assoluto.
- Pamela?
- Toglitelo dalla testa.
- E allora proponi tu qualcosa!- sbottai indignato.
- Mmh- pensò – Secondo me Audrey e Gabrielle sono due nomi bellissimi. Che ne dici?-
La guardai stranito.
- Ok, Gabrielle potrebbe anche andare,- dissi – ma Audrey proprio no, Lynn!-
Calò di nuovo il silenzio. Poi, tutto a un tratto, mi si illuminò il volto.
- Ho trovato! Ayleen! Ayleen Kaulitz suona benissimo, non trovi?
- Vuoi scherzare?!- esclamò Lynn – Tom, nessuna bambina si chiama Ayleen!
- Sentito, piccola?- dissi, felice, rivolgendomi al ventre gonfio di Lynn – Sarai unica nel tuo genere!- continuai, accarezzandolo.
- Ahahaha, su questo non c'è dubbio! - rise Lynn, contagiandomi.
L'abbracciai e lei poggiò la testa nell'incavò del mio collo.
- Domani è il gran giorno- sospirò – Non so se sono pronta- ammise.
- Ad essere sinceri- risposi – Io me la sto facendo sotto- affermai.
Lynn rise a quella mia confessione.
- E dov'è finito il cavaliere senza macchia e senza paura che non teme nulla ed è certo che non farà una piega durante tutta la gravidanza e nemmeno durante il parto?
- Se la sta facendo sotto pure lui- dissi, con una smorfia.
- Lo immaginavo- commentò Lynn, divertita.
La strinsi un po' di più a me e le baciai la fronte.
- Sei pronta a sapere se diventerai pazza a causa di una femminuccia o di un maschietto?
- Mmmh...-
Lynn rifletté per qualche istante sulla mia domanda, poi rispose.
- Non lo so. Non lo so davvero-
Poi mi guardò e disse:
- Pensi che dovremmo saperlo ora?
Mi strinsi nelle spalle, indeciso.
- Credo... credo che sarebbe meglio saperlo prima. Sai, per prepararci. Così potremmo cominciare a comprare i vestiti, la culla e tutto il resto. Non pensi?-
Lynn annuì convinta.
- Sì, hai ragione-
Passò qualche minuto, poi decisi che era ora di addormentarci.
- Lynn, ci conviene dormire, o domani non ci sveglieremo in tempo in tempo per la visita.
- Sì, ok. Buonanotte.
- Notte-
Spensi la luce, mi accoccolai meglio e in men che non si dica Morfeo mi prese tra le sue braccia.

* * *
L'indomani
- Forza, Lynn! Sono già le otto passate! Dovevi essere pronta dieci minuti fa!-
Di fronte alle scale che portavano al piano di sopra, a braccia conserte, il piede che picchiettava sul pavimento, aspettavo Lynn che, come sempre era in ritardo.
- Eccomi, eccomi!- la sentii dire, mentre scendeva di corsa le scale.
- Ti costa così tanto essere puntuale ogni tanto?!- esclamai nervoso – Su, andiamo- dissi poi.
Presi le chiavi dell'auto e uscii di casa, seguito da Lynn. Scendemmo nel garage sottostante e salimmo in macchina. Con il telecomando aprii il garage e poi il cancello.
Poco dopo eravamo sulla strada che portava all'ospedale.
- Prima ha chiamato Bill- raccontai – ti manda un bacio “grande, no, aspetta, grandissimo. Anzi no, enorme!”- continuai, imitando mio fratello – E ha detto che se è maschio, per forza di cosa dovrà avere il suo nome.
- Ovviamente- disse Lynn, divertita.
- Già- replicai, scuotendo la testa – Tipico di Bill-

In una ventina di minuti arrivammo all'ospedale.
- Secondo me è femmina- dissi, slacciando la cintura.
- Io dico che è maschio- ribatté Lynn, imitandomi.
Scendemmo ed entrammo nell'edificio.
I muri dell'ospedale erano dipinti di un verde chiarissimo, gli spazi erano molto ampi, e ovunque vedevamo gente in camice bianco candido andare da una parte all'altra.
Lynn fermò un medico e gli chiese indicazioni su dove dovevamo andare. L'uomo ci spiegò con gentilezza cosa dovevamo fare e poi se ne andò.
Lynn ed io prendemmo l'ascensore e salimmo al terzo piano, al reparto di ginecologia.
Usciti dall'ascensore, andammo in una sala dove trovammo altre coppie come noi, in attesa del proprio turno.
La maggior parte delle donne lì presenti aveva il ventre gonfio come quello di Lynn, altre erano piatte come tavole da surf, altre ancora sembravano sul punto di partorire in quel momento
Trovammo due posti liberi e ci sedemmo.
Entrambi eravamo tesissimi: finalmente avremmo saputo ciò che ci aspettava.
L'attesa sembrava interminabile.
Davanti ai nostri occhi si susseguivano le altre pazienti, tutte accompagnate dal marito o dal fidanzato, visibilmente nervose.
Finalmente, dopo una buona mezzora, alla porta si affacciò la ginecologa che annunciò il nostro turno.
Io e Lynn ci guardammo per un istante, che a noi sembrò infinito, per poi alzarci e seguire la dottoressa nella stanza.
- Si accomodi pure, signorina Harris- disse cordiale, indicando a Lynn un lettino.
La mia ragazza si sdraiò e alzò la maglia, e la ginecologa le si avvicinò.
-Volete sapere il sesso del bambino?- chiese, guardando prima Lynn e poi me.
Lynn ed io ci scambiammo uno sguardo d'intesa, accompagnato da un sorriso.
- No- risposi – Non ora.




   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Heilig__