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Autore: koopafreak    10/02/2013    4 recensioni
Una serie di episodi indipendenti l'uno dall'altro e di estensione variabile dedicati ai miei regnanti preferiti. Alcuni di essi saranno frutto della mia fantasia, altri tratti direttamente dalla serie originale e presentati attraverso gli occhi dei protagonisti. Ognuno abbraccerà sfumature diverse e mi limito ad indicare la raccolta come generale perché non mi è possibile conciliarli tutti sotto un unico genere. Forse appena un pizzico, giusto una spolverata di BowserxPeach qua e là.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Bowser, Peach, Sorpresa
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ludwig nel suo profondo aveva sempre sperato che tra i suoi irritanti, chiassosi, immaturi fratelli ve ne fosse almeno uno con cui condividere il suo amore assoluto per l'arte della musica. Purtroppo il destino aveva voluto diversamente: Larry era troppo iperattivo ed impaziente per restarsene buono un momento a contemplare i meravigliosi intrecci sinfonici che lui invece tanto decantava; con Morton e la sua spanna d'attenzione degna di un furetto era stato abbastanza realista da non nutrirvi illusioni sin dall'inizio, appena preso nota della rispettiva totale incapacità di stare zitto per trenta secondi filati e quindi anche di ascoltare, a meno che non fosse piantato davanti ad un televisore; Iggy aveva ben altri grilli per la testa, tra esperimenti potenzialmente calamitosi e strambe invenzioni, così la musica era l'ultima delle ultime nella lista delle sue priorità; Lemmy era un altro della stirpe che delle raffinate melodie non sapeva cosa farsene, preso dalla sua passione per le acrobazie e l'equilibrismo, con una tendenza a perdersi molto spesso tra le nuvole; Wendy al contrario l'apprezzava e le dedicava anche un certo spazio nelle sue giornate, ma la concezione di musica della sorellina non aveva nulla a che spartire con le note suadenti sui dolci pentagrammi di un Ludwig ancora più disilluso, andando dietro alle stelle del pop di turno per chissà quale mistica ragione come buona parte delle giovani teenager frivole e innamorate...

In compenso il terzo fratello più anziano era l'unico che non si limitasse all'ascolto e che facesse pratica addirittura diverse volte la settimana. Di fatto era qui che l'amara delusione del maggiore sfociava a intervalli regolari nell'esasperazione, tanto da preferire infinitamente il caso irrecuperabile della sorella. Roy suonava la batteria e, a tempo perso, la chitarra elettrica. Morale per Ludwig: doppia la fregatura, doppie le rogne da combatterci.

Il castello era grande, ma di sale per la musica si disponeva di una sola e dunque fieramente contesa ogni giorno tra due fuochi. Bowser ne aveva avuto abbastanza da un pezzo ormai di lamentele al riguardo e, siccome il Re non andava pazzo dei gusti musicali né dell'uno né dell'altro e la stanza era il solo spazio adatto a confinare il rumore dove non avrebbe afflitto nessuno, aveva sentenziato che fissassero un calendario in cui si accordassero sulle ore per usufruirne. Quando constatò che i litigi per la precedenza sulla stanza, lungi dallo spegnersi, si erano allora semplicemente focalizzati sulla preferenza dei turni e sul maggior numero di ore a proprio vantaggio, Bowser si era chiamato fuori alzando gli occhi al cielo.

Ludwig aveva reclamato più diritti e quindi molte più ore rispetto a suo fratello in nome della sua posizione nella gerarchia della progenie e della sua rispettabile esperienza, la quale meritava imprescindibilmente di più il lusso di poter affinarsi e toccare la perfezione che già sfiorava magnificamente. Roy, lontano dall'accettare a testa bassa di stare a quelle ostentate pretese, aveva ovviamente controbattuto facendo forza sul suo futuro progetto di fondare una band e che la sala gli servisse assolutamente per le prove. Il nuovo battibecco non era durato a lungo prima che entrambi fossero giunti a scrutarsi in cagnesco da due centimetri di distanza pronti a scatenare una rissa, allora fu il turno di Peach di scendere in campo in veste di arbitro. Grazie alla fermezza e la pazienza della Principessa, unica autorità vivente oltre a loro padre che nessun bowserotto avrebbe mai osato mettere in dubbio, fu così che tutti e due i litiganti avevano avuto infine un orario soddisfacente per dare sfogo alla propria passione senza causare feriti nel mezzo.

Durante i suoi soggiorni saltuari al castello, Peach si ricordava sempre di controllare che il patto faticosamente stipulato tra Roy e Ludwig continuasse a resistere. Le sue visite ispettive alla sala della musica erano molto apprezzate e sia il primo sia il terzogenito Koopa avevano finalmente trovato qualcuno che considerasse i frutti del loro impegno in qualcosa che amavano. Non che mancasse loro chi lo facesse al collegio o altrove, specie per Ludwig che aveva già ricevuto numerosi riconoscimenti e dirigeva da solo l'orchestra scolastica, ma il fatto che questo qualcuno gli fosse tanto vicino personalmente e che godesse di una stima diversa rispetto a qualunque altro estraneo rendeva quel piccolo spicchio di confidenza speciale e tutti gli elogi appaganti in una maniera molto più intima. Inoltre Peach aveva involontariamente trovato il modo di fare breccia nella scorza dura di entrambi i bowserotti, di natura molto più complicata e diffidente in confronto ai loro turbolenti fratelli, così la lotta per le attenzioni della Principessa dopo ogni rapimento si era estesa ad altri due contendenti.

« Tempo scaduto, Roy. Cessa immantinente l'inquinamento acustico che regna qui dentro e sgombra il tuo ferrame. » Ludwig entrò nella sala vuota ad eccezione del fratello e Peach, con in mano gli spartiti delle sue ultime creazioni che era impaziente di mostrarle.

« Sei tu che inquini ogni volta che apri bocca » ribatté il minore indispettito per essere stato interrotto mentre sistemava gli ultimi accordi. « E non ho ancora finito, sei sordo per caso? »

« Sono addolorato di non esserlo tutte le volte che occupi questa stanza » rispose atono poggiando i fogli sul suo leggio.

« Ragazzi » cercò di chetarli Peach mentre l'atmosfera si stava già riscaldando.

« Va' a suonare negli ospizi, Lud. »

« E tu sui marciapiedi, Roy. »

« Ragazzi. »

« Almeno la mia è musica attuale, fossile. La tua si acoltava quando la gente cadeva ancora dai dinosauri. »

« Data la tua fenomenale ignoranza in materia, non considero nemmeno il tuo parere. Adesso puoi anche andartene dalla finestra, è una scelta a me indifferente. »

« Ragazzi! »

« Ti va di sentire un pezzo che ho modernizzato apposta per te? » Roy era ormai innescato.

« No. Perché sei ancora qui? » Adesso Ludwig era visibilmente seccato dall'ostruzionismo dell'altro. Di questo passo la lite era inevitabile e Peach non riuscì ad imporsi prima che il suono squillante della chitarra elettrica le coprisse la voce, riproponendo una delle melodie preferite del fratello maggiore rivisitata sotto una chiave metal. E quindi atroce alle orecchie di Ludwig inorridendo in ogni fibra del suo essere coi capelli dritti in testa e smarrendo il suo stoico contegno.

« Metti subito fine a questa dissacrazione!! » ululò flettendo gli artigli punto sul vivo e pronto a sputare fuoco e ingiurie tutti insieme.

Roy rise muovendosi sulle punte e strimpellando allegramente ma il suo sadico divertimento si concluse non appena Peach ebbe staccato il filo dagli amplificatori, rivolgendogli poi uno sguardo severo.

« È stato lui a cominciare » si giustificò dopo un momento di silenzio a disagio indicando la sagoma del fratello tremante di rabbia. Alla fine Roy si congedò educatamente con qualche consiglio sulle parti da rivedere dei suoi ultimi pezzi, portandosi via la chitarra che altrimenti sarebbe stata ridotta volentieri in schegge e scambiandosi un'occhiataccia con Ludwig prima di chiudersi la porta alle spalle. Peach rimase impressionata dalla sensibilità di quest'ultimo che ebbe bisogno di un attimo di pausa ed un bicchiere d'acqua per ricomporsi dopo un tale personalissimo affronto a livello artistico, apparentemente proprio dove il sofisticato koopa accusasse di più. Le sue ultime speranze in un fratello decente non potevano che risiedere a quel punto unicamente su Bowser Jr., il solo che non considerasse attualmente una causa persa o che non avesse ancora trovato il modo di usare la sua amata musica contro di lui.


Nota d'autrice:

Anche se Roy ha condiviso molto spazio in questa one shot, il prosecutore di Beethoven ne è il vero protagonista. Non è stato facile dedicare un frammento di storia solo per lui quando non si sa praticamente nulla della sua sfera privata al di là che sia complice nei rapimenti, così mi sono buttata a pesce sul tratto più risaputo della sua natura, ovvero la passione per la musica classica.
Questa è la canzone che ha finito per far imbestialire Ludwig: http://www.youtube.com/watch?v=PN-w_CxpDmg. Enjoy!

Grazie di aver letto la sua shot :]


Koopafreak

  
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