"Io ti
cambierò”
La volontà di resisterle
era forte, come l’ambizione che gli scorreva nelle vene.
Non aveva bisogno del contatto intimo con un’altro essere a
lui bastava combattere.
Si era lasciato cogliere di sorpresa e ora era lì in
silenzio, se solo si fosse avvicinata ancora sarebbe stata perduta, il
profumo della sua pelle era troppo intenso.
Non voleva padroni nel suo destino, non ne aveva mai voluto, era sempre
stato libero
Pazza
e ostinata perché ci credeva? Forse perché era
bello e perfetto, un esemplare unico che sprigionava fascino e mistero.
Adesso per lei non era minaccioso, freddo e spietato, ma soltanto un
uomo.
L’impossibile si poteva realizzare con la forza
dell’amore e durante quei lunghi mesi in cui lo aveva
osservato, dentro di lei si era accesa una speranza.
Era come se Vegeta avesse ritrovato la parte mancante della sua anima,
quella limpida, cristallina, azzurra.
Fu lui a parlare e udendo quella voce roca la donna ebbe
l’impressione di svenire, era insopportabile la
sensualità di quelle labbra mentre pronunciavano il suo
nome.
Non
accadde nulla, niente urla, neppure imprecazioni, i suoi occhi selvaggi
si posarono su di lei.
Era un volto che non gli aveva mai visto, che pareva sprigionare una
luce intensa, calda come un raggio di sole e le parve di sentirlo sulla
pelle quel calore.
Corse verso di lui, cercò rifugio tra le braccia muscolose e
sudate che ora l’avvolgevano.
No, non era follia, ma amore, sincero, puro, immenso.
Le ombre del passato si allontanavano e una nuova luce illuminava la
loro vita.
Lei era tutto quello che aveva sempre voluto, che aveva sempre cercato.
Il saiyan si sentì felice per la prima volta, come
se la rabbia e la supremazia gli defluissero dalle membra e lasciassero
posto ad un’altro sentimento.
Rimasero entrambi in silenzio, un silenzio carico di speranza, di sogni
e di promesse.
Un silenzio che urlava ad ogni loro movimento, c’era una
nuova tenerezza in quei gesti e le lacrime che aveva cercato di
trattenere scesero, non poteva più fare a meno di lui e non
aveva paura a pronunciare quelle parole.
Non gli importava in quel momento di essere diverso, era lei il suo
mondo, la sua conquista. La guardò in viso, il gelo del suo
cuore si era sciolto e le tenebre si erano diradate dalla sua mente.
Sì, il cambiamento era cominciato, lento, difficile, ma
possibile grazie ad una donna.
La desiderava più di quanto avesse mai desiderato essere
imbattibile, più di quanto avesse mai voluto superare
Kakaroth.
Bulma era qualcosa di meglio, perché era così
bella, perché era così tenace, perché
era lei l’unica donna che avrebbe amato in tutto l'universo.
Scusate questo delirio e gli errori,
sono le 3.29 del mattino.
Non so cosa mi sia preso e ho
scritto queste righe.
Grazie ora vado a nanna.
Un bacio – LORIGETA. ^^