Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Le Regine di Ghiaccio    11/02/2013    7 recensioni
Siamo al settimo anno. Lord Voldemort è morto alla fine del sesto anno. Sconfitto da Harry Potter, dal suo migliore amico Draco Malfoy, entrambi serpeverde, entrambi purosangue e dalla sua migliore amica Hermione Granger, grifondoro mezzosangue. Ovviamente Draco ed Hermione si odiano e quando discutono l'unico che riesce a fermarli è Harry, che li ricatta o li schianta.
Bene. Buona lettura.
By Marty e Miky Malfoy
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Stanza delle Necessità

 

 

<< Daphne >>

La voce di Draco.

La bionda era stretta a Theodore, aveva appena finito di raccontare quello che aveva visto, spiegando, così, anche il motivo della sua fuga, del suo nascondiglio.

Voleva rimanere sola a disperarsi, senza sentirsi le occhiate dei suoi amici o degli altri Serpeverde addosso.

Voleva riprendere il controllo di sé stessa.

Voleva tornare ad essere un blocco di ghiaccio, quello che aveva smesso di essere, dopo aver parlato con Hermione nei giardini di Malfoy Manor.

Il problema è che, ora, le era impossibile, come se il suo subconscio non glielo permettesse, come se volesse che lei si esponesse più di quanto dovrebbe. Più di quanto vorrebbe.

Lei, però, non voleva questo, non voleva dimostrare i suoi sentimenti.

Voleva essere libera.

Libera dai sentimenti.

Libera dalle emozioni.

Libera dall'amore.

L'amore era una malattia... per lei.

Era quel qualcosa che le opprimeva il petto ogni volta che incrociava gli occhi azzurri di Blaise.

Quegli occhi così azzurri capaci di annegarla nell'acqua cristallina dell'oceano, erano così simili ai suoi, erano dello stesso colore solo leggermente più scuri, eppure così diversi.

Quelli di Blaise trasmettevano pace, lui era la pace per tutti i suoi amici, colui che dava la luce ai giorni più bui, cioè quasi sempre.

Certo, rimaneva una furba, calcolatrice e fredda Serpe, ma Blaise tra loro era quello più vicino ad essere vera e proprio luce. Un Grifondoro, per così dire.

Era proprio quello che aveva portato Daphne ad interessarsi a lui, più di quanto le interessassero gli altri ragazzi, era quel suo essere espansivo e solare quando le situazioni lo richiedevano, ma allo stesso tempo astuto e calcolatore, che l'avevano fatta... non riusciva nemmeno a pensare quella parola. Non voleva pensare a quella parola. Le faceva paura, anche il solo pensare a quella parola.

Se vi state chiedendo come fossero, invece, gli occhi di Daphne, beh... ci sono solo due parole per descriverli.

Freddi e calcolatori, come lo era lei.

Ogni sua minima mossa, sin dai suoi cinque anni, era stata fredda e calcolata.

I suoi genitori pretendevano e tutt'ora pretendono da lei freddezza, bellezza ed eleganza.

La perfetta Regina di Ghiaccio.

I suoi genitori da lei avevano sempre preteso, ma con sua sorella, Astoria, no.

Lei era la cocca di mamma e papà.

Lei poteva chiamarli mamma e papà.

Lei aveva sempre avuto tutto. Tutto.

Daphne, invece, no.

Astoria era la figlia perfetta, Daphne no.

Ma la verità era che i suoi genitori non avevano mai voluto una femmina per primogenita.

Ecco, perché volevano, pretendevano, molto da lei. Perché era colpa sua, se non ci sarebbero stati altri con cognome Greengrass. Come se fosse, realmente, colpa sua se era nata femmina e non maschio.

Nessuno sapeva quanto Daphne avesse pianto nei suoi diciassette anni di vita.

Nessuno sapeva quanto Daphne avrebbe voluto non essere nata.

Nessuno sapeva quanto Daphne avrebbe preferito essere nata maschio.

Nessuno sapeva quanto Daphne da piccola aveva sofferto per la poca attenzione concessale dai genitori.

Nessuno sapeva quanto Daphne ogni giorno che passava si odiasse.

Nessuno lo sapeva, perché la primogenita dei Greengrass non aveva voluto, perché non si fidava abbastanza. Non voleva la compassione. Non voleva niente.

Anzi, voleva una cosa: essere libera.

Libera come l'aria.

<< Daphne >>

Di nuovo la voce di Draco.

Daphne smise di piangere e alzò il volto per incontrare gli occhi grigi di Draco, anche lui aveva sofferto nella sua infanzia. Forse, più di lei.

<< Si? >> riuscì a dire Daphne, con la voce ancora spezzata dal pianto.

Odiava sentirsi così dannatamente inferiore, così debole.

Draco, forse capendo il suo problema, tirò fuori la bacchetta dal mantello e la mise davanti al viso di Daphne, con un semplice incantesimo non-verbale il viso tornò perfetto, come sempre.

La bionda gli lanciò uno sguardo pieno di gratitudine.

Ora era pronta.

Pronta per la verità che le sarebbe stata sbattuta in faccia da uno dei suoi migliori amici.

<< Daphne, sei innamorata di Blaise? >>

La voce di Theo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Lago Nero

 

 

 

<< Trovato Daphne, ragazze? >>

La voce di Hermione, pregava con lo sguardo Eltanin e Pansy di dirle di si.

Ma, con suo grande sconforto, le ragazze scuoterono la testa.

Nemmeno loro aveva trovato Daphne.

<< Dai, ragazzi, magari Theo e Draco sono riusciti a trovarla no? >>

Blaise, sempre il solito che vede tutto in una prospettiva di speranza, ma in questo momento sia Hermione, che Pansy, che Eltanin, che Harry, avrebbero voluto solo strozzarlo.

Perché era colpa sua se Daphne era scomparsa, per la sua stupida cotta per Ginny. Per la sua stupida relazione con Ginny.

Daphne era giorni che si disperava e lui non se ne era mai reso conto, come poteva dire di essere amico di Daphne se le stava facendo passare l'inferno?

Certo, non era colpa sua se non corrispondeva la sentimento di Daphne, perché, si sa, al cuore non si comanda, ma avere almeno la decenza di accorgersi di star facendo soffrire un'amica si dovrebbe avere!

Lui, poi, che si vanta tanto di riconoscere subito i sentimenti delle persone, di capirle al primo sguardo, come poteva essere così cieco da non capire, da non vedere, la disperazione, ma sopratutto i sentimenti che provava per lui, Daphne?

Questa era un'ottima domanda, che non avrà mai una risposta, probabilmente.

O forse, la risposta si sa già, come tutti gli ottimi osservatori che si rispettino, anche lui, quando si trattava dei sentimenti verso la sua persona “aveva, come dice un detto babbano, il prosciutto sugli occhi”.

<< A proposito di Theo e Draco, non dovrebbero già essere qui? Insomma, tu, Harry e Herm siete qui e siete stati nella Torre di Astronomia. Theo e Draco dovrebbero essere qui, con noi. >> rifletté Pansy.

Hermione la guardò come se fosse una dea caduta in terra per aiutare loro, poveri mortali.

<< Hai ragione! Dovrebbero già trovarsi qui! Di conseguenza, se non sono qui, è perché hanno avuto un contrattempo e, sempre di conseguenza, questo vuol dire che... >> incominciò la riccia con un sorriso, per poi essere interrotta dal suo intelligentissimo migliore amico, Harry, che disse: << Vuol dire che hanno incontrato due ragazze e che ora ci stanno dando dentro? >>

Certe volte, Hermione, si stupisce di quanto il suo migliore amico possa essere così stupido e idiota e si chiede di come lei possa essergli diventata amica, ma poi si ricorda di quante ne hanno passate insieme e dimentica la sua ultima affermazione, come fece adesso.

<< No, Harry. Vuol dire che, probabilmente, hanno trovato Daphne e stanno parlando con lei. >> finì Hermione.

Harry stava per ribattere, ma non fu abbastanza veloce, perché quattro furie, due dai capelli neri, una dai capelli biondi e una dai capelli castani, gli passarono velocemente a fianco, correndo verso la Stanza delle Necessità e lasciandolo solo, davanti al Lago Nero a urlargli dietro: << Dove state andando? >>

 

 

 

 

 

Stanza delle Necessità

 

<< Daphne, sei innamorata di Blaise? >>

La voce di Theo.

 

 

 

Ecco la fatidica domanda, pensò Daphne.

Avrebbe anche risposto, in quel preciso momento, se non fosse che fecero il loro ingresso nella stanza Hermione, Pansy, Eltanin e... Blaise.

 

Quando entrarono le tre Serpi più la Grifona trovarono Daphne abbracciata a Theo, che aveva appena finito di parlare e Draco che era a qualche centimetro di distanza da loro.

Appena erano entrati gli occhi di Draco e di Hermione si erano incrociati, ma era stato solo per un'attimo, perché subito dopo la riccia aveva distolto lo sguardo.

Non sapeva perché, ma adesso, ogni volta che i loro occhi si incontravano succedeva sempre che lei arrossisse e questo non le piaceva, proprio per niente.

Invece, Eltanin, Pansy e Blaise, non appena erano entrati avevano sentito solo l'ultima parola di ciò che stava dicendo Theo: “...Blaise

Infatti, il diretto interessato chiese subito: << Cosa? >>

La bionda e il moro si voltarono di scatto.

 

 

 

Blaise era lì, in carne ed ossa.

E se avesse sentito la domanda di Theo? E se adesso avesse capito? E se non mi rivolgesse più la parola? E se mi togliesse perfino la sua amicizia? E se mi evitasse?

Queste erano le domande che affollavano la mente di Daphne.

<< Cosa? >> ripeté, di nuovo, Blaise.

Attendeva una risposta, ma la voce di Daphne era come scomparsa. Non c'era più.

Lei provava ad aprir bocca, ma era come se la sua voce fosse scomparsa d'improvviso.

Tra l'altro l'essere incatenata con lo sguardo agli occhi preoccupati di Blaise, non l'aiutava di certo.

Almeno era sicura che dalla sua espressione non apparisse nessuna emozione.

Theo vedendo che l'amica non diceva nulla decise di rompere quel silenzio venutosi a creare.

<< Che cosa hai sentito, Blaise? >> si rivolse all'amico.

Blaise con un certo sforzo spostò lo sguardo da Daphne a Theo.

In quel momento, Daphne, si rese conto di aver trattenuto il fiato e, ora, si stava chiedendo come aveva fatto a non respirare per tutto quel tempo.

<< Ho sentito che dicevi il mio nome. >> rispose Blaise a Theo.

La bionda non riuscì a trattenere un sospiro di sollievo e con lei Theo, aveva paura di averla messa nei guai.

Aveva sentito solo l'ultima parola.

<< Non sono affari tuoi, Zabini >> disse Daphne, ritrovando il suo orgoglio.

Blaise la guardò spiazzato.

Theo e Draco si lanciarono un'occhiata d'intesa, che stava a significare: “È tornata”, dopo di che ghignarono.

<< Come? >> chiese Blaise non credendo alle proprie orecchie.

Daphne lo guardò negli occhi orgogliosa e fredda come era sempre stata.

<< Hai capito bene, Zabini. >> disse con voce glaciale.

Il suo primo pensiero non appena finì di parlare fu: Sono tornata!

Fredda.

Calcolatrice.

Ghiacciata.

 

 

<< Ho discusso con Ginny. Sono andato fino alla Torre di Astronomia e ho corso per tutta Hogwarts... e TU mi tratti così??!! >> strillò Blaise, scioccato dalla glacialità di Daphne.

La bionda tranquilla e calma, ignorando la crisi isterica di Blaise, sciolse l'abbraccio con Theo e posò il suo regale sedere sul divano appoggiandosi a Draco, sotto lo sguardo poco amichevole di Hermione.

Il biondo per niente toccato dal comportamento di Daphne, posò il suo braccio sopra le spalle della primogenita Greengrass, sotto lo sguardo furente di Blaise.

Chi gli avesse guardati da fuori i due biondi, potevano sembrare una di quelle coppiette perfette, ma chi, invece, li conosceva sapeva che tutto quello era un piano architettato dalla bionda in quel preciso istante, solo per infastidire colui che l'aveva resa debole, fragile ed esposta.

E, ovviamente, Draco Malfoy non si sarebbe mai tirato indietro alle attenzioni da parte di una ragazza bella e provocante, come Daphne, se poi si aggiunge lo sguardo di Hermione Granger, tutto diventava molto più divertente.

Intanto, mentre, i due biondi facevano la parte della coppietta felice e Blaise e Hermione li guardavano, Eltanin, Theo e Pansy, sghignazzavano.

In particolare Eltanin era molto divertita dal comportamento di Hermione e Blaise, in fondo, la riccia, continuava a dire che non le importava nulla di quello che faceva suo cugino e poi quando lui recitava una parte non se ne accorgeva nemmeno e diventava gelosa e furente. E, Blaise... beh... Blaise, era veramente un idiota, insomma, prima le decantava l'amore verso la Weasley, ma appena Daphne scompariva si preoccupava e quando la bionda lo ignorava era anche peggio.

La Malfoy, decise, allora, che avrebbe costretto a suon di Cruciatus i suoi amici ad aiutarla nelle imprese impossibili:

Prima missione: Accoppiamento di Zabini con Greengrass.

Fasi:

1 eliminazione dell'impiccio principale: Ginevra-Piovra-Rossa-Weasley

2 una volta eliminato l'impiccio principale, prendere Zabini e Greengrass, se necessario con la forza, e chiuderli in una stanza molto stretta, senza farsi sorprendere dai Professori.

3 Assicurarsi, il giorno dopo, che Zabini sia ancora vivo.

4 Se Zabini è ancora vivo, assicurarsi di non diventare zie e zii.

 

 

Seconda missione: Accoppiamento di Malfoy con Vlanders.

Fasi:

1 Obbligare i due a parlarsi civilmente senza lanciarsi incantesimi; Nessun tipo di incantesimi!

2 Costringerli ad andare al ballo di Lumacorno inseme.

3 Durante le vacanze di Natale riuscire a tenerli il più vicino possibile.

4 Dopo le vacanze di Natale controllare il risultato delle ultime tre fasi.

5 Se il risultato è buono invitare Vlanders a fare un pigiama party nei sotterranei, possibilmente scegliendo io gli indumenti.

6 Durante il pigiama party assicurarsi che Malfoy veda la riccia.

7 Se il risultato è come previsto, cosa assai sicura, organizzare una cena a due.

8 Dopo la cena a due assicurarsi che entrambi siano vivi, cosa di cui sono certa.

9 Se tutto va come premeditato lasciarli liberi.

10 Assicurarsi di non diventare zia prima dei 20 anni.

11 Assicurarsi che Malfoy non uccida ogni singolo individuo di sesso maschile, che si avvicini alla Vlanders.

12 Assicurarsi che la Vlanders non uccida ogni singolo essere di sesso femminile, che si avvicini a Malfoy.

13 Assicurarsi che una volta che Stephen sappia della loro unione non uccida Malfoy.

14 Se per puro caso il risultato fosse negativo privare ai diretti interessati le loro bacchette.

15 Dopo di che chiuderli in una stanza, possibilmente a prova di bomba.

16 Il giorno dopo assicurarsi che siano ancora vivi.

17 Se non fosse bastato quello descritto nelle ultime tre fasi, entrare nella camera di Malfoy e prendere migliaia di boccette di Veritasserum.

18 Se alla fine delle mie fasi loro dovessero per sbaglio, in un' incidente di percorso, IO non sono colpevole.

 

Questi erano i piani della mente machiavellica e un po' perversa di Eltanin, ce he furono conclusi con l'entrata di Harry Potter, affaticato dalla lunga corsa.

Harry appena entrato nella stanza ancora ansimante di guardò attorno e con gli occhi di tutti puntati addosso disse:

<< Mi sono perso qualcosa? >>

Non ricevendo risposta si volse verso Hermione che era la più vicina alla porta e la guardò sperando in una qualche spiegazione, che ovviamente non arrivò.

Daphne si alzò e prendendo sotto braccio Draco si avviò verso la porta e disse:

<< Nulla Harry, non ti preoccupare. Avete visto che ore si è fatta, ci conviene andare in Sala Grande per cena. >> disse glaciale Daphne

<< Scusa Daphne, ma mi sono fatto tutta la strada di corsa e adesso mi dici che devo tornare giù? >> chiese Harry con una faccia da cucciolo

A quel punto intervenne Pansy che disse: << Ma Harry cosa vuoi che sia! Dai adesso muoviamoci che ho una fame da lupi. >> disse Pansy dirigendosi anche lei verso la porta.

 

Una volta arrivati in Sala Grande, i primi ad entrare furono Daphne e Draco che erano ancora a braccetto e tutti i presenti in sala ammutolirono con molti versi di dissenso da parte della popolazione femminile.

Daphne si diresse verso il tavolo dei Serpeverde insieme a Draco quando un uragano rosso corse verso Blaise e gridando disse:

<< Amoruccio mio ti ho perdonato! >>

A quella scena si rivoltarono le budella di Daphne e si andò a sedere vicino a Pansy e Eltanin, che erano già sedute al tavolo.

Intanto,mentre,Hermione si stava dirigendo verso il tavolo dei Grifondoro, venne fermata da Antony Goldenstein che,in modo molto teatrale,disse:

<< Hermione Vlanders, vorresti venire con me questo sabato a Hogsmeade? >>

Hermione rivolse lo sguardo prima ad Eltanin, la quale stava ghignando e a Draco che aveva al braccio la più piccola delle Greengrass e tornando a guardare Antony disse :

<< Certo sarà un onore per me venire con te e Hogsmeade. >>

Goldenstein le fece un sorriso sincero e lei ricambiò. In quel momento si alzarono molti bisbigli alzarsi dai tavoli delle diverse case, ma ben presto si accorse che non erano per lei, ma bensì per Draco e Astoria che si stavano baciando. In quel momento Hermione si accorse che qualcosa dentro di lei si era appena spezzato.

 

 

 

 

 

Spazio delle Autrici:

Scusateci davvero tanto per il ritardo, ma è un periodo complicato e di mezzo c'è anche la scuola, che ovviamente non tarda a riempirci di compiti. Speriamo di farci perdonare con questo capitolo.

Ringraziamo davvero moltissimo tutte le persone che continuano a seguirci. Cercheremo di essere più puntuali per i prossimi capitoli. Ci piacerebbe farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate :)

Baci,

Le Regine di Ghiaccio

 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Le Regine di Ghiaccio