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Autore: sherry adler    11/02/2013    4 recensioni
Questa ff potrebbe essere il continuo di ''Hey together we make a good team'', anche se per comprenderla non è necessario avere letto quella prima.
ecco un estratto dal primo capitolo:
''La informiamo che lei è stata invitata il tredici maggio ad una speciale caccia al tesoro insieme al suo compagno di squadra Shinichi Kudo, presso l'isola di Cat Island, nell'arcipelago delle Bahamas.
La informiamo inoltre che ogni squadra avrà uno yacht privato all'interno del quale troverete le informazioni per questo gioco.
Allegati a questa lettera ci sono i due biglietti aerei per Cat Island.
Nella speranza che accettate l'invito...
Ossequi, Mr. Anonymous''
Vi aspetto numerosi!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Anonymous



Capitolo III:
Cat Island


Il fatidico tredici maggio era arrivato e nel cielo di Tokyo il sole saliva alto, brillando ogni secondo di più.
Le strade della città cominciavano a riempirsi di auto che viaggiavano su e giù.
Autobus che già alle 7:30 di mattina erano pieni di ragazzi assonnati che dovevano affrontare l'ennesima giornata di scuola o di anziani signori che dovevano adare a fare la spesa per il pranzo.
Insomma, Tokyo si era svegliata ed era tornata tumultuosa.. come sempre, del resto.
Per otto persone, quella giornata non sarebbe stata monotona come le altre: tutt'altro, segnava l'inizio di una grande avventura.

Casa Mouri, 8:15

-Ran, tesorino di papà?!- La voce di Kogoro rimbombava nel corridoio di casa, voleva salutare quella che nonostante i suoi diciotto anni, lui chiamava ancora ''Piccola di papà''.
-Sono in bagno papà!! ora esco!- rispose una voce femminile, mentre la porta del bagno si apriva lentamente lasciando uscire la giovane karateka che reggeva in mano lo spazzolino da denti.
-Dove credi di andare conciata in quel modo?!- le chiese il detective fissandole gli abiti.
Effettivamente Ran si rese conto qualche attimo dopo di aver trascurato un piccolo particolare. A suo padre aveva detto che sarebbe andata in montagna, e allora qual era il motivo di quei jeans corti e di quella maglietta rossa sbracciata.
Ran rimase in silenzio meditando in cerca di una scusa, mentre il padre continuava a fissarla.
-Ran, sei sempre la solita distratta! Va bene che qui è molto caldo, ma se vai in montagna ti converrebbe vestirti con qualche maglia più pesante non credi?- Fortunatamente, all'ingenuo Kogoro non era nemmeno balenata per la testa l'idea che la sua ''piccolina'' gli avesse mentito; anzi, in modo del tutto involontario era stato lui a fornirle la scusa più giusta.
-Oh giusto! Me ne ero dimenticata, sono sbadata come sempre!- rispose prontamente Ran, arrossendo lievemente sulle guance.
Il detective le appoggiò una mano sulla spalla e poi, inarcando un sopraciglio disse -Non è che a questa scampagnata c'è anche Shinichi vero?-, il suo sguardo era quello di un classico padre geloso, che non sopporta il fidanzato della propria ragazza.
Ran si immobilizzò di scatto.
-Ma noo!! te l'ho già detto un miliardo di volte! è andato a trovare i suoi genitori a New York! Possibile non ti fidi di me?- chiese lei tra il divertito e lo scocciato.
Una cosa era certa, se Sonoko non le reggeva il gioco, Ran poteva pure ritirarsi in un monastero.
Kogoro si schiaffeggiò una mano sulla fronte, poi disse -Scusami Ran, hai ragione!! Ora scappo che ho un appuntamento con l'ispettore.. Mi raccomando, divertitevi tu e Sonoko.. ma non cacciatevi nei guai!- Le baciò la fronte e poi uscì di casa con un ultimo cenno.

-Maledetto.. vuoi vedere che mi ha fatto fare tardi?- si disse Ran guardando l'orologio, che ormai segnava le 8:20. 
Dieci minuti e Shinichi le avrebbe suonato alla porta.
Tornò di corsa in bagno e si finì di lavare, improfumare e truccare.
Nove minuti dopo, Ran Mouri era perfettamente perfetta: I capelli castani e lucenti erano raccolti in una treccia lunga, mentre gli occhi color lilla erano messi in risalto da un ombretto color pesca, che si intonava con il colore delle scarpe.
Stava andando a prendere la propria valigia, quando il campanello di casa suonò.
Corse a rispondere -chi è?-
-Il lupo mangia frutta!- rispose una voce a lei più che nota.
-Se non la smetti di fare il cretino non ti apro!-
-Dai scusa!! Hai bisogno che venga su a prenderti la valigia oppure la ''forzutissima Ran'' riesce a portarla giù da sola?- Ran diventò rossa di rabbia. La stava prendendo in giro per caso?
-Ehi Tonno.. la porto giù da sola, non ti preoccupare!- gli urlò riattaccando la cornetta del citofono.
Prese la pensante valigia ed uscì di casa.
Una volta arrivata giù, un radiante Shinichi Kudo in jeans e maglietta a maniche corte la aspettava appoggiato con il gomiti al taxi.
-Buongiorno tesoro!- le disse ammiccando.
-Buongiorno un tubo Tonno!- rispose lei con fare quasi nevrotico.
-Ehi, pensavo che sulla questione ''tonno'' avevamo chiuso! Il tonno è Heiji e basta!-
-Anche tu sei un bisbetico Tonno! Non so chi è più tonno tra tutti e due!- 
Il dibattito andò per le lunghe, fino a quando Shinichi le prese la valigia e la ripose nel bagagliaio della macchina.
Destinazione Aereoporto.

----°----

Casa Toyama, ore 9:10

-Datti una mossa Kazuhaaa!!!-
-Sto arrivando!!! Un attimo!!- rispose con un'alterazione di voce, tipica della ragazza di Osaka.
Heiji era con le braccia incrociate davanti alla porta della camera di Kazuha, che stava cercando tra le ''macerie'' il proprio cellulare, apparentemente disperso, fino a quando urlò dicendo di averlo trovato.
Uscì con mezzi capelli arruffati dalla propria stanza e guardò torva Heiji.
-Ce l'abbiamo fatta!-
-Sta zitto tonno.. zitto per almeno dieci minuti!!- disse lei superandolo e prendendo la propria valigia. 
Heiji prese la sua e tra una battuta e l'altra, tipico dei due, scesero le scale fino ad entrare nel taxi.
Eh già, anche loro  stavano andando all'aereoporto.. non quello di Tokyo, ma di Osaka.

Questi quattro ragazzi, però non sarebbero stati gli unici ad avere una giornata del tutto diversa dalle altre.
No, la ''vita'' sarebbe stata sconvolta da altre quattro persone.

---°---

Fukui, ore 8:50

Un alto ragazzo dal fisico scolpito, sui diciannove anni era uscito in quel momento dalla doccia e ora fissava, con le braccia appoggiate sul lavandino, l'immagine di sè riflessa nello specchio.
I suoi capelli castano chiaro grondavano ancora d'acqua e i suoi occhi verdi erano ancora incollati su quelli che mostravo l'ocggetto di vetro.
Non sapeva se accettare o no.
Ad ogni modo avrebbe dovuto scegliere subito.
Con l'asciugamano legato strettamente in vita, tornò in camera. Sul letto era ancora appoggiato l'invito che aveva ricevuto due sere prima.
 
 ''Gentilissimo signor Hayashi Nobuyuki,
La informiamo che lei è stato invitato il tredici maggio ad una speciale caccia al tesoro insieme alla sua compagna di squadra Shiho Miyano, presso l'isola di Cat Island, nell'arcipelago delle Bahamas. 
La informiamo inoltre che ogni squadra avrà uno yacht privato all'interno del quale troverà le informazioni per questo gioco.
Allegati a questa lettera ci sono i due biglietti aerei per Cat Island e una maglietta quadri rossi e blu, che dovrà indossare per farsi riconoscere dalla sua compagna: lei, invece indossera un vestito arancione con dei fiori di ciliegio.
Nella speranza che accettiate l'invito...

Ossequi, Mr. Anonymous''

 

 Il giovane ragazzo rilesse più volte quel biglietto, indeciso sul da farsi. 
''Perchè diavolo avevano scelto lui per questa caccia al tesoro?'' questa era la domanda che risuonava nella mente del giovane karateka dal giorno in cui aveva letto la lettera.
Poi si decise: avrebbe partecipato a questa ''caccia al tesoro'', così si vesti con un paio di pantaloni di jeans corti e con la maglietta che gli avevno spedito.
In dieci minuti era pronto.
Non gli restava altro che dirigersi all'aereoporto di Tokyo, speranzoso che anche la sua compagna ''shiho'' avesse accettato l'invito.

Casa Hagasa, ore 8:55

Una Shiho piuttosto turbata era distesa sul divano, i suoi azzurri incollati al soffitto.
Aveva ricevuto una strana lettera che la informava di essere stata scelta per una caccia al tesoro. Sarebbe pututa andare alle Bahamas.. si, ma con un tizio che non aveva mai visto.
Tuttavia aveva deciso di partecipare.
Qualche sera prima, la misteriosa chiamata di Shinichi che le diceva di voler andare a trovare i suoi genitori in America l'aveva un po'.. scombussolata.
Vi chiederete cosa c'era di strano.. Beh niente, se Ran non l'avesse chiamata appena qualche secondo prima di Shinichi diendole che sarebbe partita per una settimana.
Il tutto le risuonava un po' strano..
Molto strano, a dire la verità.
Così, quasi certa del fatto che anche Shinichi e Ran avessero ricevuto quell'invito, decise di vestirsi con quel tremendo e orribile vestito arancione mandatole da quell'anonymous.
Un quarto d'ora più tardi, la giovane ex scienziata dell'organizzazione era sull'uscio che salutava il dottor Hagasa - A presto dottore, le manderò una cartolina dalla Francia glielo prometto-.
Salì sul taxi e ''volò'' verso l'aereoporto di Tokyo.
Non sapeva che Shinichi e Ran avrebbero preso il volo prima, mandato solo per loro due.
E poi.. perchè nessuno dei tre aveva detto la verità?? perchè non si erano chiamati a vicenda??

Ultima, ma non per questo ultima per importanza era la coppia formata da due giovani ragazzi liceali.
La mascolina e ancora acerba in ambito ''investigativo'' Masumi Sera e l'altro detective, Saguru Hakuba, famoso per la sua continua caccia a Kaito Kid.
Entrambi i ragazzi, pur non conoscendosi, avevano accettato all'istante l'invito ricevuto dallo stesso Mr Anonymous degli altri.
Lei aveva indossato una camicia a pallini, come indicato nel  biglietto mentre lui aveva indossato una maglietta rosa.
Loro, si sarebbero incontrati all'aereoporto di Osaka. 
Prenderanno l'aereo privato dopo Hattori e Toyama.



---°---

Quattordici ore di Fuso Orario.
Sicuramente all'Aereoporto di Nassau qualcuno avrebbe dato di stomaco: I primi ad atterrare furono un assonnato Shinichi e una zombie Ran.
I due scesero dal proprio volo privato mano nella mano, simbolo del fatto che molto probabilmente non avevano passato tutto il tempo a litigare.
-Ehi.. è meraviglioso qui!- esordì Ran lasciando la mano di Shinichi per correre più avanti. 
Aveva sempre amato il mare.
-Già..- rispose Shinichi attonito.
La vista di quel meraviglioso paesaggio toglieva davvero il fiato.. e lui, poteva stare li con la sua Ran, da soli.. Con tanto di investigazione.
Chi era quel maledetto genio che gli voleva così bene, tanto da soddisfare i suoi bisogni in questo modo?
-Hei Shinichi, guarda la!- Urlò Ran al detective, indicandogli un insegna che lampeggiava in Rosso  ''Team Kudo-Mouri'' ''Team Kudo-Mouri'' ''Team Kudo-Mouri''.
I due corsero sotto l'insegna, dove li aspettava un simpatico vecchietto.
-Salve ragazzi! Siete voi il signor Kudo e la signorina Mouri?-
I due ragazzi sorrisero ed annuirono.
-Bene, qui fuori c'è un gommone per noi.. io vi accompagnerò fino al luogo in cui è situato il vostro Yacht.. ovvero, in mezzo all'oceano e vicino alle coste di Cat Island.. Quindi prego.. seguitemi!- disse il vecchietto ammiccando ai giovani e soffermandosi qualche secondo sull' ''Vostro Yacht'', come se sapesse che tra quei due ci fosse del tenero.
I due lo seguirono e dopo quaranta minuti di gommone e una vista dell'oceano pazzesca i due arrivarono al loro bellissimo e lussuosissimo Yacht.
-Allora ragazzi la mia corsa termina qui.. Ho altri passeggeri da portare ai loro Yacht e se non mi do una mossa rischierò di farli arrivare tardi.. E' giusto che tutti voi abbiate il vostro tempo.. Aaaarrivederci!!- urlò infine l'arzillo signore, ormai ripartito in direzione dell'aereoporto.
Ran lo salutò con la mano ed entrò dentro quella meraviglia di ''piccola nave''.
Era tutto a dir poco fantastico.
Due piani: al primo si trovava un piccolo salotto all'aperto con sdraie e tavolini, ombrelloni ed una piccola piscina con idromassaggio. Dentro vi era una cucina attrezzata di tutti i possibili strumenti, per poi approdare in un ampio e modernissimo salottino con tanto di televisione e biblioteca.
Al secondo piano, un altro salottino, all'aperto però, in più due camere singole ed una matrimoniale.. due bagni ed un posto che assomigliava ad una sorta di terme..
Insomma, se lo vogliamo chiamare in qualche modo, chiamiamolo ''Paradiso Terrestre''.
Ran era in preda ad una vera e propria crisi di Panico, mentre Shinichi era alla ricerca del prossimo indizio: quello che avrebbe dato inizio alle vera caccia al tesoro.
-Ehi Ran, non è che hai trovato un biglietto.. o qualcos'altro che riguarda la nostra caccia al tesoro?- Urlò il giovane detective di Beika, sperando in una risposta positiva di Ran.
-No, biglietti non ce ne sono, ma nel salottino dove sono io c'è un cd con i nostri nomi incisi sopra..- rispose con un tono alto di voce, in modo che Shinichi la potesse sentire.
Quando la ebbe raggiunta infilò il cd nell'apposito lettore e accese la televisione.

Un video, tipo documentario, che riguardava il posto in cui erano.. La voce che era stata registrata sopra diceva :''31 Luglio, 1715.. Un terribile uragano affonda la più grande flotta del tesoro della storia..Quaranta forzieri di gioielli e corone per la regina di Spagna..''
Poi le immagini cominciano a scorrere più veloci.. e ancora la voce che dice ''Un tesoro, quattro coppie e dunque tanta concorrenza..Ma sono tanti i segreti che circondano questo posto.. Per questo siete stati scelti voi: I migliori ragazzi giapponesi svegli e appassionati dell'avventura. La Gara comincera domani, alle 9:00 in punto.. Per adesso, cominciate a farvi una vostra idea.. e per questo c'è l'apposita biblioteca! Ossequi, Mister Anonymous!''

Ran e Shinichi si guardarono in un primo momento seri, per poi far comparire sui loro volti un'espressione euforica.
-Andiamo a frugare tra i libri!- decretò Ran, correndo rapida verso di essi.
Shinichi, euforico quanto lei invece cominciò a vagheggiare sui misteriosi segreti che poteva scoprire oltre a quelli relativi al tesoro.
E poi insomma, c'erano altre tre coppie oltre a loro.. e senz'altro gli avrebbero dato filo da torcere.
Strano però che non fosse stato invitato anche Hattori.. perchè ovviamente non era stato invitato.. Gli avrebbe telefonato altrimenti!

Alle 19:00 in punto tutte le squadre avevano raggiunto i propri yacht.
Conoscenze varie, litigi noti riecheggiavano nell'arcipelago di Cat Island.
Ma siamo sicuri che quella sarebbe stata solo una vacanza/avventura positiva? Non un piccolissimo intoppo?






Sherry's Corner:

Ciao Ragazzi!!!
Vi chiedo umilmente scsa per questo ritardo tremendo ma non ho davvero avuto modo di scrivere il capitolo..
Non trovo nemmeno le parole per scusarmi!
Vorrei solo dire che questa Fan Fiction la dedico a Lorenzo, un mio amico di 17 anni che purtoppo non c'è più!
Non so nemmeno dove ho trovato la forza per scriverlo..
''Ehi Lore, spero che questa ff ti piaccia.. è tutta per te!''

Ad ogni modo se c'è qualche buon'anima che lo vuole leggere sono contenta..
Sarei contenta anche se qualcuno recensisse.. anche solo per mandarmi a quel paese dicendomi che non gli interessa niente di questa storia!..
Poi, se per caso, tra alcuni di voi, c'è anche qualcuno che vuole darmi qualche consiglio.. 
Mi farebbe sicuramente felice..

xoxo
Sherry Adler



  
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