Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
Segui la storia  |       
Autore: SashaHollaback    11/02/2013    0 recensioni
No. Non lo lascerò entrare nel mio cuore, potrà occupare la mia mente, ma non il mio cuore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: PWP
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Benvenuti nella mia “bellissima” vita*


Era notte fonda, dovevo essere davvero immersa nella mia lettura da non accorgermi di tutto quello che era accaduto intorno a me. Succedeva sempre così, ogni volta che prendevo un libro in mano e i miei occhi cominciavano a seguire le righe delle candide pagine nulla aveva più senso, non avevo più una vita, non avevo più nulla se non la storia che nasceva e moriva tra le mie mani, e così anche io, nascevo cominciando a leggere e morivo quando smettevo, sapendo già che nella mia vita reale non sarei mai riuscita a trovare la pace che saltava fuori dalle pagine e metteva le ali alla mia fantasia. No. Nella mia vita reale c’erano solo persone false e ipocrite, persone che non mi avrebbero mai capita, persone che tanto non avrebbero mai avuto niente a che fare con me. Incompresa, ero un incompresa e lo sono tuttora, forse lo sarò per sempre. Nella mia vita non avevo fatto altro che sentirmi dire quanto facessi schifo e quanto fossi inutile, non avevo fatto altro che sentirmi trasparente: una fottuta secchiona, che non fa altro che studiare e fare la santarellina, una pazza da manicomio che vive nel suo mondo, una fessa che si lascia mettere i piedi in testa da tutto e tutti…Basta pensare a quello che era prima, a quello che era stata la mia infanzia…Forse è questo il motivo per cui ho la terribile paura di essere dimenticata, forse è per questo che ostento una certa indifferenza alle persone, forse è per questo che cerco di essere diversa dagli altri, forse è per questo che cerco di essere unica…Per non essere dimenticata. Troppe persone mi hanno voltato le spalle, persone che credevo amiche, che poi mi hanno accoltellato al cuore senza pietà. Ed ecco quella che sono diventata.
Avevo ancora voglia di leggere, ma i miei occhi mi stavano avvisando che forse era ora di smetterla, e una strana foschia mi si apriva davanti a tutto quello che guardavo. Andai in bagno e guardai nello specchio: notai infatti un certo rossore e un certo gonfiore, il trucco era leggermente sbavato e una sottile rigolina nera mi scendeva dalla guancia destra. Trucco rigorosamente nero, con le linee marcate e decise, per darmi un po’ l’aria da dura che tanto cercavo di dare, e per darmi un po’ l’aria da ragazza misteriosa. A volte pensavo che la gente vedendomi mi avrebbe solo dato della puttana, ma avevo smesso da tempo di interessarmi a quello che la gente pensava di me, soprattutto ero stanca di pensare a quello che la gente si aspettava da me. Per troppi anni ero stata sotto pressione, fino a quel giorno in cui sono scoppiai e cominciai a fare la ribelle. Borchie e bulloni, jeans strappati e maglie raffiguranti cantanti e band heavy metal: volevo far paura a chi mi guardava, sì esatto, in modo che le persone non mi si avvicinassero. Era il mio unico modo di difendermi, l’unico modo per impedir loro di farmi del male ancora.
Il libro era ancora aperto, capovolto sul cuscino per non perdere il segno, avrei tanto voluto essere come il suo protagonista, in fondo aveva il mio stesso carattere, ma era libero di poter fare quello che voleva senza rischiare di deludere qualcuno.
Un improvviso rumore mi fece tornare alla mia triste realtà, rumore di moto che sgommano sul nero asfalto. Erano sette sere che la scena si ripeteva, dei ragazzi in moto che si mettevano a sgommare sotto la mia finestra, rimanevano per un po’ a guardare verso la mia stanza e poi, quando mi affacciavo, se ne andavano, anzi, scappavano si sarebbe potuto dire. Mmh, brutta storia, non volevo aver nulla a che fare con quei ragazzacci, magari erano degli spacciatori o peggio. Ma non so perché ne ero terribilmente attratta. Avevo un po’ il timore che fossero lì per me a volte, infatti una volta avevo provato a rimanere indifferente e a continuare a farmi gli affari miei senza affacciarmi a guardare, ma non riuscì a resistere quando sentii che il rumore aumentava sempre e sempre di più, finchè appunto non guardai e se ne andarono di nuovo. Una strana coincidenza.
Non mangiai, ma ricominciai a leggere, ero troppo coinvolta nella storia da poter lasciar perdere per troppo tempo.
Quando mi misi a dormire erano le due passate.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson / Vai alla pagina dell'autore: SashaHollaback