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Autore: zachasmyheart    11/02/2013    0 recensioni
In molti si sono dimenticati di Zac Efron, la prima 'celebrity crush' di milioni e milioni di persone, beh io voglio riportarlo alla mente di molti di voi, che siete stati e che siete tutt'ora suoi fan. Penso solo che anche lui meriti uno spazio su EFP. Non immaginatevi una storia su i vari scolaretti della East High, perchè non lo è solo che non trovavo opzioni migliori a parte 'cast di high school musical' '-'
Spero davvero che vi piaccia questa storia. Ricordatevi, 'Once a Wildcat, Always a Wildcat!' c: Saluti!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zac Efron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2° capitolo.
 
Ci misi poco a convincere mia mamma a lasciar venire Ally  almeno alla cena organizzata per il compleanno di Dylan, tutto sommato era una semplice cena tra amici, cosa sarebbe mai potuto accaderle?
Il pomeriggio stesso, come avrei dovuto immaginare in partenza, Ally mi riempì la testa di domande. Da quando eravamo a St. Louis era la prima volta che qualcuno la invitava da qualche parte facendola sentire un po’ spaesata.
Alla fine, Ally decise di mettersi un vestitino blu notte a maniche corte con sopra un cardigan lungo grigio scuro, con dei leggins e degli stivaletti grigi scuri, nonostante i semplici abbinamenti era molto fiera di se stessa per aver concluso tutto da sola. Al era incredibilmente bello. Avevo sempre ammirato mio fratello per il suo portamento, crescendo divenne sempre più bello e quella sera superò se stesso, indossava dei pantaloni beige, una camicia azzurra e un paio di normalissime Clark’s marroni. Quando uscii dalla stanza me lo trovai davanti “sei bellissima sorellina.” Indossavo dei pantaloni strettissimi, dei tacchi beige, una giacca beige ed una maglietta molto particolare bianca, sentivo di dovermi vestire bene, anche se era il compleanno di qualcuno che non sarebbe mai diventato più di un amico volevo essere in ghingheri una volta in vita mia. Prendemmo la macchina e ci dirigemmo verso casa Efron.
Nevicava e quando uscimmo di casa un soffice strato di neve si era già posato sulle strade, impiegammo mezz’ora per arrivare da Dylan. Quando arrivammo molte macchine erano già in cortile e mi venne una strana sensazione allo stomaco, quasi dovuta all’agitazione.
Quando entrammo Dylan ci accolse con uno dei suoi sorrisi a 32 denti e ci presentò a qualche invitato. Iniziai a fare conoscenza con qualche ragazza, alcune le avevo viste in giro per la scuola, ma mi sembrava che nemmeno una facesse qualche mio stesso corso, dopo poco ci sedemmo a tavola e notai un posto vuoto, qualche posto dopo il mio dall’altra parte del tavolo. Dylan probabilmente notò che continuavo a fissare quel posto vuoto, anche se la mia mente era altrove, e mi disse “li c’è mio fratello, arriverà a momenti. Scommetto che ti piacerà!”
Detto fatto. Qualche secondo dopo vidi scendere il fratello di Dylan dalle scale, era in smoking, ed era veramente… bellissimo. Rimasi incantata a guardarlo fino a quando si sedette e, evidentemente sentendosi osservato, si girò a guardarmi e mi rivolse un sorriso. Non so quale delle tante espressioni ebeti feci, ma sono sicura che fece ridere mia sorella, seduta di fianco a me. “Sembri stupida quando ti incanti così sulle persone, e credo l’abbia notato, sai?” – “Grazie Ally per avermelo ricordato, ma non sei d’aiuto” – “E’ bello, parlaci dopo, magari è single e ti ci puoi fidanzare così da avvicinare me e Dylan” mi sorprendeva sempre di più quella ragazzina “Oh certo, perché non ci ho pensato prima? Zitta e mangia per favore”.
Rimanemmo tutti a cena per due ore, poi arrivò la mezzanotte, tagliammo la torta, bevemmo qualche bicchiere di spumante e dopo un centinaio di foto andammo a ballare. Io e Al accompagnammo a cassa Ally prima di raggiungere gli altri in discoteca. Durante il tragitto parlammo un pochino delle due ore trascorse dato che non avevamo avuto molte opportunità di parlare durante la festa. Ridemmo un sacco ai commenti di Al su certe ragazze che si dimostravano un po’ ‘spinte’ nei suoi confronti. A volte eravamo in sintonia come se fossimo stati gemelli, a volte addirittura fidanzati. Fino a qualche anno prima c’erano sere nella quale io mi addormentavo con lui o lui con me nella mia stanza, andavamo a scuola assieme prima che lui iniziasse l’università e quando la iniziò mi mancò terribilmente andare a scuola con lui. Era il mio fratellone, il mio quasi-gemello, il mio secondo papà e anche il mio migliore amico, e io lo amavo incredibilmente.
 
Arrivati in discoteca andammo da Dylan che stava aspettando noi per stappare l’ennesima bottiglia di spumante in onore dei suoi 18 anni. Mi sedetti di fianco a Erik che poco dopo mi chiese di accompagnarlo fuori a fumare. Fumare? Da quando Erik fumava? Quando uscimmo vidi arrivare in macchina il fratello di Dylan, del quale non ero ancora conoscenza del nome. Ma era sempre in ritardo?
Erik notò che fissavo con insistenza quel tipo,  così cominciò a parlarmi del più e del meno, io fingevo di stare attenta ma mantenevo la mia attenzione sul fantomatico ‘fratello-senzanome’. “Tu mi piaci, Emma. E tanto anche, so che sembra una cosa nata così dal nulla ma ti giuro che è da mesi che mi porto dentro questo peso, non che sia un peso, logicamente, è.. è.. una cosa bellissima per me e sentivo di dovertela dire e scusa se ho rovinato tutto, perché probabilmente ho rovinato tutto, però io ci tengo ad essere almeno tuo amico quindi per fav..”- “Erik!” esclamai bloccando il poveretto nel momento clou del suo discorso da innamorato perso “non ti preoccupare. Sono sorpresa di questo tuo sentimento nei miei confronti ma.. io ti vedo solo come un amico, scusa, sei un bel ragazzo però per te non provo niente” continuai. La sua risposta fu un misero “Capisco” dopo di ché tornò dentro lasciandomi li come un burattino abbandonato a se stesso. Avevo dimenticato dentro il giubbotto prima di uscire e iniziai a tremare come una foglia, quando il ‘fantomatico fratello senza nome’ si avvicinò. “Hai dato una bella botta a quel ragazzo poverino. Non ti senti neanche un po’ in colpa? Voglio dire, sembrava davvero affranto..” – “Ehi ehi ehi, ferma tutto, cioè tu mi staresti facendo una predica e non so nemmeno chi sei!” – “certo che lo sai. Sono il fratello di Dylan. Ricordi? Ci siamo incontrati per la prima volta due ore fa. Hai la memoria corta vedo..” – “No. Non ho la memoria corta, so che sei suo fratello e proprio perché ci conosciamo da sole due ore non capisco perché tu mi stia facendo la predica! Non so nemmeno il tuo nome e tu non sai il mio!” Quel ragazzo era strano. Non avevo aggettivi per descriverlo. Solo di una cosa ero certa, era incredibilmente bello.“Beh, so come ti chiami invece, Emma” – “Ma io non ti ho mai detto il mio…” – “E io sono Zac, piacere.”



YYYYYYEEEPPPP, ragaaaazzi finalmente ZAC è arrivato. a fine capitolo, ma è arrivato.  vi ho fatto penare un altro po' ma giuro che nel terzo capitolo sarà molto più presente, anche perchè il protagonista della storia è lui insieme ad Emma. lol
beh, recensite per favore se vi va :) 
xoxo gossip girl(?) LOOOOOL

  
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