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Autore: Mara Cullen    11/02/2013    2 recensioni
Una dolce canzone inizia a riempire l'aria del salotto di casa nostra.
Sono accanto alla finestra.
Sto tremando di paura.
Rob mi fissa intensamente.
I nostri famigliari ci hanno lasciati soli.
Mi stò sentendo male.
Le parole di Maraya Carey accompagnano il ritmo del mio cuore. mentre una mano sfiora l'anello dorato che Rob mi ha regalato qualche anno fa.
Non riesco a parlare, perché le parole sono morte in gola.
Ho un milione di farfalle che affollano il mio stomaco, mentre non so come dare il mio regalo di natale all'amore della mia vita.
Ma d'ora in poi la nostra vita cambierà.
Come è cambiata quattro anni fa, quando quel giorno Rob entrò da quella porta, così timido e impacciato.
Ma quando incontrai i suoi occhi azzurri come il cielo capì che la mia vita non sarebbe stata più la stessa.
DA Allora sono passati quattro anni con i nostri alti e bassi. Ma siamo ancora qui a vivere ogni secondo come se fosse il primo.
Respiro affannosamente, mentre porgo il mio regalo a Rob. Lui lo afferra e mi fissa confuso.
"questo è il mio regalo per te amore!!".
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao

Finalmente ecco il mio terzo capitolo.

Ebbene c'è lo fatta.

Scusatemi se sono in tremendo ritardo.

Questo capitolo è stato davvero emozionante da scrivere e facile.

Sono soddisfatta di quello che ho scritto e spero anche voi.

Ormai si sà che cosa ha kris, ma si ha la conferma.

Che dire grazie a tutti per le recensioni e per le visite.

Alla prossima.

Mara Cullen



  All I want for Christmas is you
 

 

  I Need Your Love

 






 

 

Kristen

 

Il giorno dopo

 

Per tutta la notte non ho fatto altro che rigirarmi ne letto,, senza mai prendere sonno.

L'agitazione mi ha fatto compagnia.

Mi volto verso la parte di Rob.

Sta dormendo su un fianco, nonostante la mia ansia ha dormito come un ghiro. Il suo bellissimo viso e rilassato,  e sono sicura che dormirà fino a tardi. Ieri sera e stato in giro con Tom e Sienna, quando mi ha chiesto di uscire tutti insieme, ho risposto che ero stanca. Non avrei sopportato di passare la serata fuori di casa nelle mie condizioni scioccate.

Sopratutto non avrei fatto altro che avere la mente tra le nuvole, e Rob si sarebbe accorto che qualcosa mi turba. . Sò che dovrebbe sapere la verità, ma prima di dirglielo voglio avere la certezza.

Un bel cambiamento in vista.

Osservo la sveglia sul comodino. Indica le 7-22 di mattina. Con cautela scivolo dal letto e mi avvio in cucina.

Scendo le scale con un leggero brontolio allo stomaco.

Ieri sera a malapena ho mangiato un toast. Decido di prepararmi qualcosa in fretta.

Mi avvio in cucina e inizio a trafficare con padelle e uova.

Rimango impegnata per un po', almeno terrò sotto controllo  il nervoso.

Preparo i pancake, frittelle e uova con la pancetta.

Sono così immersa nei preparativi della colazione che non mi accorgo nemmeno dei rumori dietro di me.

Sento le braccia di Rob avvolgermi la vita da dietro e baciarmi il collo.

"come mai sveglia così presto?" mormora dolcemente al mio orecchio. Il suo respiro mi fa rabbrividire. Mi fermo posando il cucchiaio sul ripiano e mi soffermo a godermi il contatto. 

"non avevo sonno, ma perché ti sei svegliato?" domando sorpresa.

"perché ho sentito freddo" sussurra roco.

Il mio cuore accelera.

"mmh potevi metterti il lenzuolo?" affermo divertita.

"no il mio lenzuolo è sparito, sai a me piace con i capelli lunghi e castani, con occhi verdi come lo smeraldo e con due labbra morbide da baciare…" risponde mentre le sue labbra scorrono su e giù sul mio collo. Un brivido mi percorre la spina dorsale.

Non è possibile che riesca ad accendermi così.

Anche dopo tanto tempo e in grado di farmi impazzire come la prima volta.

Chiudo gli occhi e mi faccio coinvolgere nella miriade di emozioni che scatena  ogni suo bacio.

Mi sposta i capelli dall'altro lato e continua a scorrere con le sue labbra lasciando una striscia di baci bollenti.

Sò che tra un po' esploderò di piacere. Mi conosco troppo bene.

Lo voglio. 

Lo voglio è basta.

 Mi volto verso di lui e mi protendo sulle punte per arrivare alla  sua altezza. Incollo le mie labbra alle sue. Le sue  mani finiscono sulla base della mia schiena e annulla la distanza perché il suo corpo  aderisce al mio. Infilo le mie mani tra  i suoi capelli e gli avvolgo tra le mie dita.

Adoro perdermi tra i suoi capelli perché e la parte che amo di lui.

Ogni volta che lo bacio perdo la cognizione del tempo, perché starei ogni secondo a baciarlo.

Mi stacco con il respiro corto.

"dovremmo fare colazione!" mormoro  indecisa se passare le prossime ore a fare dell'altro o rimanere lucida e dedicarmi  alla colazione.

Lo sento sorridere tra i miei capelli.

Ho deciso meglio non oltrepassare il limite, anche se vorrei. Mi stacco di malavoglia dal suo corpo e ritorno a spadellare  . Sento  i suoi occhi fissi su di me. Non ha mai smesso di farlo. Forse si è offeso perché  non ho assecondato il mio corpo.

Sospiro e mi volto a fissarlo.

Ogni volta mi toglie il respiro. Il suo viso bellissimo, i suoi occhi azzurri come il cielo e il suo sorriso luminoso mi lasciano interdetta. Ho la testa vuota e rimango li a fissarlo come un'idiota.

"beh che prepari di buono?" chiede Rob fissando il caos e le mille padelle sui fornelli.

Sorrido imbarazzata "pancake, frittelle, uova..avevo fame stamattina e quindi ho pensato di preparare  un'abbondante colazione!" dico arrossendo come un peperone.

Ridacchia "non sapevo che venissero a colazione l'intera truppa americana,  credo che ne avremmo per due mesi " mormora divertito.

Ci rimango male.

Abbasso lo sguardo offesa.

"beh se non ti va puoi ordinare qualcosa dal catering!" sussurro con le lacrime agli occhi. le sue parole mi hanno ferita. Anche se in realtà era una battuta mi sono sentita punta nel vivo.

Fisso torba le mie mani.

Sento il suo dito sotto il mio mento e mi costringe a fissarlo negli occhi. Non mi accorgo nemmeno che le lacrime hanno straripato finche non vedo i lucciconi sule dita di Rob.

Mi tolgo in fretta le lacrime con il dorso della mano. Non voglio che mi veda così.

"ehi…scherzavo, amore sai che adoro che mi vizi, non volevo ferirti!" afferma dispiaciuto.

Sò che non è colpa sua, so quando scherza e quando è serio.

Ma sono io troppo sensibile in questi giorni.

"lo so scusa sono una stupida e che sono un po' suscettibile in questi giorni!" spiego intrecciando le mani .

"pensi al tuo nuovo film? vedrai che focus e la scelta giusta per crescere e farsi conoscere come Kristen Stewart, ho fiducia in te e nelle tue capacità, sei una grande attrice e lo dimostrerai ancora una volta!" rivela accarezzandomi una guancia.

Alzo lo sguardo e accenno un sorriso. Meglio per ora che creda che sia quello un motivo per cui sono preoccupata. Non avevo pensato che ad aprile inizieranno le riprese di Focus. E se sono davvero incinta come farò?.

Scaccio quel pensiero e ritorno a fissare Rob.

"già, ho un po' di paura ma e normale averne, ora finisco di preparare la colazione e così possiamo mangiare" mormoro cambiando argomento. Gli dò  un bacio a fiordi labbra e mi stacco da lui ritornando a trafficare in cucina

 

 

Sono chiusa in bagno da circa   mezzora.

Rob è uscito. Meno male che Tom e davvero in città e cerca di passare più tempo insieme al suo migliore amico.

Sienna si è offerta di farmi compagnia, ma mi sono inventata che avevo un'appuntamento  di lavoro e che ci  saremmo viste più tardi a pranzo .

Mi fisso allo specchio e non so davvero che fare.

Se fosse vero sarebbe un bene o un male?

Le parole di Rob poco prima mi hanno fatto ricordare che ad aprile non potrò restare sul set perché in caso fossi incinta il mio pancione si vedrebbe. Altro problema.

Mi alzo la maglietta e fisso torba la mia pancia piatta.

La accarezzo dolcemente. Possibile che ci sia davvero un bambino qua dentro?

Mi perdo a fissarla.

Dopo tutto quello che è successo, dopo tutto quello che è passato e le mille volte che mi hanno affibbiata una gravidanza ora faccio fatica  a crederci.

Soprattutto ora che va tutto bene.

Ho paura che se fosse la verità e se si venisse a sapere la stampa e il gossip metterebbe su un romanzo rosa su chi fosse il padre.

Sono sempre in agguato a scrivere stronzate su me e Rob. Ci siamo lasciati, Rob non mi sopporta più, io che lo faccio disperare, lui che mi tradisce.

E insopportabile leggere ogni giorno bugie create ad arte per vendere più numeri di questi giornali che si prorogano di sapere la verità. Citano fonti  sempre vicine a me ma che in realtà non sanno niente. Nessuno dei  miei a amici  o familiari si permetterebbe di raccontare un solo aspetto della mia vita.

Sospiro.

Fisso l'iphone accanto  al lavandino- Indica le 10 23.

E meglio che mi sbrighi perché raggiungere lo studio della mia ginecologa  richiede più di mezzora.

Ota mi ha fatto sapere che non potrà essere presente perché le hanno fissato un'impegno di lavoro a cui non poteva rinunciare. Si è scusata. Abbiamo appuntamento nel pomeriggio per sapere come è andata.

Afferro il cellulare e mi dirigo in camera.Indosso la camicia  mi do l'ultima occhiata allo spechi o e mi avvio verso la macchina.

 

da quando ho deciso di abbandonare la mia  mini, devo girare con una bmw e odio questa macchina così lussuosa e così appariscente per chiunque. 

Ho sempre  la   sensazione che mi fissino mentre guido.

 

il viaggio dura mezzora.

 

Parcheggio in un posto che non attiri l'attenzione.Mi sistemo gli occhiali da sole, mi guardo nello specchietto e non sono molto presentabile. I miei capelli sembrano una balla di fieno. Ma non fa nulla devo sapere la verità. Faccio un sospiro e scendo dall'auto.

Dò un'occhiata in giro per vedere se paps o qualsiasi persona possa riconoscermi. Meno male che non c'è nessuno, o almeno  qualcuno che si accorga di me.

A passo svelto mi dirigo all'interno del palazzo. Mi fermo alla recpetion. Una ragazza con  i capelli neri raccolti in una coda  alza lo sguardo appena mi vede. Mi sorride.

"salve " saluta educatamente.

Accenno un sorriso "buongiorno" rispondo titubante

"ha un'appuntamento?" mi chiede professionale.

Forse nonni ha riconosciuta.

"si " sussurro nervosa.

Sposta lo sguardo su una lista "lei è?^" domanda per conferma.

"Stewart" rispondo sperando che non associ il mio cognome a chi sono in realtà.

"oh si certo, prenda l'ascensore e la dottoressa l'aspetta" risponde con un sorriso cordiale.

"ham ok grazie" rispondo cortesemente.

Accenno un sorriso in risposta alla sua gentilezza e mi dirigo verso gli ascensori.

Rimango in attesa per non sò quanto tempo.

Finalmente l'ascensore arriva e mi ci infilo dentro. Non c'è nessuno e mi appoggio contro la  parete. Meno male che non mi hanno vista.

Per fortuna questa storia sarà privata.

Di solito riescono a fotografarmi sempre in qualsiasi posto io vada. Ma  questa volta no.

Almeno sarà un segreto.

Le porte dell'ascensore si aprono. Esco agitata e raggiungo la sala di attesa.

Non c'è nessuno.

Mi tolgo gli occhiali da sole e do un'occhiata in giro.

La stanza è dipinta di un rosa tenue, le sedie sono disposte sui tre lati e sono poltrone comode per accogliere le future mamme o pazienti.

Alle pareti sono appese fotografie di bimbi cresciuti o piccoli.

Sorrido all'idea di avere presto anche io un bimbo.

Un pensiero compare nella mia mente. SI crea l'immagine di un bimbo biondo come Rob e con i suoi occhi che corre nel giardino di casa nostra.

Sorride felice e gioca con Bear e Bernie.

Una bellissima fantasia.

Rimango li per qualche secondo a gustarmi la fantasia

Però oltre la sorpresa, sono spaventata dal futuro.

 

E se andasse tutto storto?

Se davvero nella mia pancia c'è un bambino che cresce, sono davvero in grado  di essere una buona madre per  lui?

 



vado avanti e indietro osservando  quella porta.

Sono così ansiosa che mangerei qualsiasi cosa che mi capiti  tra le mani.

Non può essere davvero accaduto a me.

Devo avere la certezza di questa cosa, prima che la mia vita cambi davvero.

E mentre la voce del mio nuovo film fa il giro del mondo, io vorrei solo sprofondare nel terreno.

Non posso credere che sia potuto accadere davvero.Fisso ancora quella porta, mentre attendo che Ota o qualsiasi altra persona mi raggiunga.

Ho paura. 

Nonostante io possa avere tutto. Ho paura del futuro e di come sarà.

Ho paura che tutto possa cambiare e diventare difficile .

Proprio ora che  tutto andava bene.

Non ci voleva questa cosa.

Ma poi, ritorna quella fantasia di poco prima, e l'unica cosa che riesco a fare e sorridere.Perché in fondo la vita è imprevedibile e se doveva accadere doveva succedere.

In fondo non cambierà molto. O si?.

Mi passo una mano tra i capelli nervosa, mentre l'ansia cresce.

Non so cosa fare. Sono spaventata. Vorrei fuggire via da qui. 

Vorrei tanto andare tra le braccia di mia madre o di Rob.

Voglio sentirmi  dire che andrà tutto bene.

Ma fisso ancora quella porta terrorizzata per il  futuro.

La mia vita sta per cambiare.


"Kristen!" mi chiama una voce da dietro alle mie spalle.

Sobbalzo

Mi volto e fisso la dottoressa Anderson.

"salve dottoressa!" saluto imbarazzata.

"vieni pure" dice entrando nel suo studio.

Le mie gambe iniziano tremare.

Faccio un bel respiro e la seguo.

Entro nello studio e lei richiude la porta.

"siediti!" dice indicando la poltrona di  fronte alla sua scrivania.

"ok" mormoro e mi siedo.

Lei fa il giro della scrivania e si accomoda sulla poltrona nera.

Prende una cartellina e la apre.

Inizio a mordermi il labbro. Odio l'attesa.

Dopo qualche secondo alza lo sguardo e mi fissa.

"bene, dimmi cosa ti senti?" mi chiede  freddamente.

Oh andiamo bene.

"beh..beh ecco io nelle utime  settimane non mi sento molto bene, però ecco io" farfuglio nervosa.

"capogiri? nausee? vomito?" chiede approfondendo il discorso.

"si, nausee al mattino, vomito si a volte quando non sopporto alcuni odori, capogiri soprattutto la mattina, eh si sono svenuta un paio di volte  nelle ultime settimane!" spiego   con difficoltà .

Abbasso lo sguardo nervosa.

"bene, per avere la conferma di una possibile gravidanza non ci rimane che fare un'ecografia!" esclama alzandosi dalla scrivania e avvicinandosi ad una porta..

Rimango a fissarla confusa. Non so bene che fare.

"vieni con me" afferma dolcemente  verso di 

me. Annuisco e mi alzo come un'automa.

Entriamo in una piccola stanza dove un lettino e l'apparecchio dell'ecografia sono disposti sulla parete più grande.

La dottoressa mi fa segno di stendermi sul lettino.

Faccio quello che mi chiede. Mi stendo sul lettino. Inizio ad avere la tremarella.

"posso?" chiede indicando la mia maglietta.

Annuisco.

Lei alza la t-shirt e scopre la mia pancia. Quel gesto mi fa arrossire.

Mi spalma  un pò di gel. Rabbrividisco al contatto perché  è freddo.

La dottoressa Anderson si siede sullo sgabello accanto al lettino e posa la sonda sul mio ventre.

Il mio cuore accelera.

Sò che dovrebbe esserci Rob qui con me. E forse quando lo saprà ci rimarrà male. Ma devo avere la conferma prima di sconvolgerlo.

Inizia a muovere la sonda. Nella stanza c'è un silenzio insopportabile.

Sento l'attesa che diventa snervante.

Soprattutto perché non posso vedere cosa stà succedendo.

Sento l'ansia salire.

Poi la dottoressa si ferma su un punto della mia pancia e si volta verso di me. Sul suo viso è dipinto un sorriso affettuoso. E in quel momento che capisco.

Trattengo il respiro mentre tutto inizia a girare.

"vuoi vederlo?" domanda entusiasta la dottoressa.

Annuisco debolmente.

Lei volta lo schermo verso di me.

Rimango dubbiosa perché all'inizio non si capisce bene cosa c'è sul monitor. Fisso lo schermo confusa.

"e qui!" indica un punto sullo schermo. E finalmente posso vederlo anche io.

Cado in trance mentre realizo che quel minuscolo puntino e mio.

Solo mio.

Un piccolo puntino che presto si trasformerà in un bambino.

Non è una finzione questa volta.

Non è un film.

Non sono  sul set di breaking down dove dovevo fingere di essere una madre.

Ora e la verità. Su quello schermo c'è il mio bambino. 

Alzo la testa meravigliata verso quel miracolo e le lacrime iniziano a scorrere sul mio viso.

Possibile che sia davvero reale?

Eppure più fisso quell'immagine più  quella fantasia diventa autentica.

E quello stesso bambino immaginato per pochi secondi diventa sempre più nitido.

Il mio piccolo miracolo.

Mi asciugo le lacrime e cerco di trovarci una somiglianza.

E troppo presto. Lo sò.

Ma il mio inconscio e in cerca di fattezze mie o di Rob.

E il solo pensare quel nome fa riaffiorare mille farfalle che svolazzano nel mio stomaco.

Sono felice perché aspetto dall'uomo che amo la cosa più bella   del mondo. Un figlio. Mio e di Rob.

Il regalo più bello che avrei mai potuto chiedere dalla vita.

"vuoi le foto?" domanda con un sorriso la dottoressa. Annuisco.

Lei mi toglie la sonda dal ventre. L'immagine sparisce. Rimango un po' male perché mi ero incantata affissare quel minuscolo puntino. Mi passa un fazzoletto per pulirmi.

Lo afferro con mano tremante e mi pulisco.

"ti aspetto di la" dice la dottoressa alzandosi  e scomparendo  nell'altra  stanza.

Mi tiro su a sedere ancora scioccata.

Mi accarezzo la pancia e ancora un fiume di lacrime mi travolge.

Scendo dal lettino e inizio  a camminare verso l'altra stanza. Mi siedo sgomenta e fisso le venature della scrivania.

"Kristen, sei quasi di sei settimane, per ora va tutto bene,  ma devi d'ora in poi evitare stress, fumo e mangiare sano, ti prescrivo le vitamine" spiega la mia ginecologa iniziando  ascrivere su un foglio bianco.

"va bene " rispondo incredula.

"ti metto le immagini nella busta, e ti aspetto per il prossimo controllo il mese prossimo, sono davvero felice per te" aggiunge infine prima di pormi la busta.

Sorrido radiosa.

"grazie" rispondo.

Afferro la busta e mi alzo ancora sbalordita dalla  sedia.

Afferro la mano  della dottoressa e la saluto con un sorriso caloroso. Lei ricambia.

"arrivederci e grazie" mormoro prima di voltarmi e lasciare lo studio.

 

le 14.30

 

 

Apro la porta di casa esausta..

non avrei mai pensato che pranzare con Sienna e la sua piccolina fosse così stancante.

Richiudo la porta dietro di me e appoggio le chiavi sul tavolino.

Rob non è ancora tornato. 

Mi avvio verso il divano ed è l'unica cosa che in questo momento sogno. Sdraiarmi e dormire.

Mi  lascio andare sul mio adorato divano. Affondo con il viso nei cuscini e sospiro.

Per tutto il pranzo Sienna non ha fatto altro che fissarmi in viso.

MI scrutava attentamente in quello che mangiavo. Ma io non potevo fermarmi quando davanti a me mi trovavo un bel piatto di pasta con sugo italiano. Avevo fame e avevo mangiato una bella porzione.

Sapevo che forse lei se ne era  accorta di qualcosa, in fondo era rimasta incinta e aveva partorito da poco.

Però ammirai la sua indiscrezione. Non ha fatto domande.

Abbiamo fatto una passeggiata nel parco e abbiamo parlato di varie cose. Non le ho mai chiesto di come ha affrontato la sua gravidanza.

Mi metto a pancia in su. 

immediatamente il ricordo di quel minuscolo puntino riappare nitido nella mia mente.

Impossibile.

E vero.

Ammetto che molte volte ho fantasticato su una possibile gravidanza. Ma mi ero sempre ripetuta di essere troppo giovane per una cosa simile.

Mi nascondevo dietro la scusa dell'eta ma in realtà avevo paura.

Paura di non essere all'altezza.

Paura di non essere in grado di insegnare quei valori giusti.

Paura di sbagliare.

Paura che questo bambino fosse al centro dell'attenzione.

Sono sicura che appena tutti si accorgeranno del mio cambiamento saranno alla spasmodica ricerca della verità. E allora si inizierà da capo a fuggire, nascondersi, mentire o inventare scuse.

Ma potrò farlo fino ad un certo punto però.

Mi alzo la maglietta e sfioro la mia pancia. Un brivido percorre la mia schiena.

Non ci credo.

Ma qui dentro cresce il mio cucciolo.

Sorrido.

Ora non mi importa più nulla. Voglio solo che stia bene.

Chissà come la prenderà Rob?

Sono sicura che avrà una delle sue solite reazioni. Cercherà a tutti i costi di fare battute per sdrammatizzare, o rimarrà talmente sgomento che non saprà cosa dire. E difficile lasciarlo  senza parole. Sa tutto di me. 

Mi legge in un modo che nessuno è in grado di farlo. A volte mi sorprende perché ha la risposta prima di me, o coglie ogni minima sfumatura prima di me.

Mi lascia senza parole quando sono giù di morale e escogita una delle sue per farmi sorridere.

Ne ha sempre una a portata di mano per sollevarmi il morale.

Ma la cosa che amo di più e il suo sorriso sincero, su cui potrò fare sempre affidamento.

Ha la capacità di cancellare ogni mio pensiero brutto o di riportare il sole nella mia vita. Sono felice di avere fatto quella scelta quattro anni fa.

Sorrido.

Certo sarà un grande cambiamento avere un'altro essere umano di cui occuparsi, ma in fondo ho un po' esperienza con i miei fratelli e con Rob che è un bambino.

Ma ora è diverso perché questo è mio. Mio e di Rob.

Sono ancora sotto show per la notizia, ma credo di essere in grado d affrontarla nei migliori idei modi.

Certo è inaspettata ma anche bellissima..

Sobbalzo quando sento vibrare l'iphone nella tasca dei jeans .

Lo sfilo e osservo il display.

E' un sms di Ota:

 

ciao tesoro!

come è andata? Sono qui fuori se  ti va di aprirmi!

Ota

 

Mi alzo  di scatto.

Corro verso la porta e la apro..

Ota mi sorride. E' bellissima. Indossa un vestitino azzurro. I suoi capelli legati in una treccia laterale e i suoi grandi occhi sono  luminosi.

Io sembro  una barbona.

Ho  i miei soliti jeans e una maglietta bucherellata.

Non mi importa di come vado  in giro, ma al confronto con la mia migliore amica sembro  una stracciona.

Arrossisco. a quel pensiero.

"ciao" dico  con un mezzo sorriso.

"ciao " risponde  Ota e mi abbraccia..

Ricambio  la stretta.

Si scosta  da me. 

"posso entrare?".

"ma certo scusa" dico  dispiaciuta. Mi sposto  di lato e la faccio  passare.

Richiusi la porta dietro di me. Ota si siede   sul divano.

La segui e mi sedetti  accanto a lei.

Per un momento non sapevo  cosa dire.

Sapevo che cosa voleva sapere, ma tuttavia non ero pronta per ammetterlo.

Forse perché era ancora una cosa mia.

Lei si volta  e mi fissa  con occhi curiosi che non aspettano  altro che sapere la verità.

Mi sentì in imbarazzo.

"allora cosa ti ha detto il medico??" domandò sulle spine.

E'  simile ad Ashley. Non riesce  a tenere a freno la propria curiosità.

Giocherello  con le mani per far passare un po' di tempo.

"e dai non tenermi sulle spine!" brontolò esasperata.

Sospiro.

"che cosa vuoi sapere? se sono incinta? beh sarebbe giusto che fosse Rob a saperlo per prima non credi?" dico  acidamente.

Sgrana  gli occhi sorpresa. Forse avevo esagerato.

Mi alzo  di scatto e mi aggrappo  al tavolo della  sala da pranzo. La mia testa inizia aggirare. Forse per tutte le emozioni del giorno.

"scusami Ota, non volevo essere scortese, e che stanotte non ho chiuso occhio, e così stressante tutto questo, non volevo aggredirti " dico  scusandomi.

"non fa niente Kris, siamo amiche, e sopporto i tuoi cambi di umore più di qualsiasi altra persona, allora aspetti un figlio da Rob?" domanda  con più dolcezza.

Forse aveva capito che la sua curiosità smaniante di sapere la verità mi ha  spaventata.

Ma come non dirle la verità. In fondo era stata con me dal mendico e stamattina doveva essere con me.

Sbuffo  e mi volto.

"si" confermo  infine mordendomi il labbro inferiore.

Dirlo  ad alta voce era strano.

Ota saltella  in piedi e  mi corre  incontro abbracciandomi.

"evviva avrò una nipotina, potrò viziarla e comprarle  un sacco di vestiti" cantilena  eccitata dalla idea.

Alzo  gli occhi al cielo

"e come sapresti che è una bambina?" chiedo..

"oh bet lo sento " svela  con il sorriso più sincero del mondo.

"ham allora speriamo che non diventi troppo viziata!" commento  scoppiando a ridere.

"chi dovrebbe essere viziata?" chiese una voce dall'ingresso.

Sobbalzai e incrociai lo sguardo di Ota  spaventata.

Rob compare  in sala da pranzo con il suo solito charme inglese.

Indossa una camicia a quadri blu e bianca, jeans neri stretti che fasciano  le sue gambe in modo perfetto, il suo solito cappellino inseparabile e i suoi raiban preferiti.

Sorrideva.

"nessuno" si affrettò a dire Ota arrossendo in viso.

"ma di che parlavate, sono curioso!" dice  togliendosi gli occhiali da sole. Rimasi incantata da quel gesto.

"niente stavamo scherzando, parlavamo di Marloe la figlia di Sienna, volevamo comprarle un vestitino nuovo, ma pensiamo che quella bimba sia troppo viziata" mentì.

"oh si Tom ne va pazzo, oggi le ha comprato un peluche, stravede per quella bimba!" afferma  divertito. 

"oh bet caro Rob vorrei vedere te con un tuo figlio!" commenta Ota. Le lancio uno sguardo assassino. Rob arrossisce.

"mmh forse sarei peggio, ma piuttosto tu cara Ota quando ci regalerai un bel bebè?" chiede Rob ironico.

Anche ota arrossisce.

"sono troppo giovane!" risponde Ota di rimando.

Sorrido.

Adoro quando si prendono in giro a vicenda.

"ora vado" dice Ota rivolgendosi verso di me.

Annuisco.

"va bene!" dico spostando lo sguardo verso il tavolo.

Lei mi bacia la guancia.

"ci vediamo Pattinson" lo saluta con un grande sorriso e ci lascia soli.

C'è un grande imbarazzo. Non so bene cosa dire.

"ehi tutto ok?" domanda Rob avvicinandosi verso di me.

Mi abbraccia. Poso il viso contro il suo petto  e sbadiglio.

"sono un po' stanca !" ammetto.

Mi accarezza il viso dolcemente.

"perché non vai a riposare un po', io intano leggo dei copioni che mi hanno inviato!" dice con un mezzo sorriso.

L'idea non è male. Dormire un pò. Proprio quello che ci vuole.

"va bene, poi mi sveglio e preparo la cena" mormoro con un sorriso.

Rob mi bacia la punta del naso.

"ordino qualcosa dal cinese, stasera ti riposi, sei stanca  elo vedo tesoro, ti chiamo quando arriva " afferma serio.

Adoro quando si prende cura di me in questo modo.

Mi perdo a fissarlo.

Sono sicura che sarà un bravo papà.

Sorrido all'idea.

"perché ridi?" domanda curioso.

Scuoto la testa, non è ancora il momento per dirti niente.

"pensavo solo che ti amo, amore mio " confesso arrossendo i viso.

"anche io ti amo amore!"" risponde e mi  bacia.

Sorrido.

Si credo proprio che saremmo una famiglia felice.

Nello stesso istante in cui lui mi bacia mi sfioro la pancia consapevole che la nostra vita è cambiata nel migliore dei modi.

 

  
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