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Autore: WizardSdaughter    11/02/2013    1 recensioni
Lei era Vì, una ragazza semplice, con gli occhi verdi e i capelli marroni.
Lui era Harry un ragazzo semplice con gli occhi verdi e i capelli marroni. Avrebbe conosciuto il suo amore e non l'avrebbe più lasciata, anche durante la fama.
Questa è la parte precedente della storia "Il mio Harry". Buona lettura da Evy
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Little Things Capitolo 3: My heart will go on [Vì] Dopo due giorni riuscii a trovare i vestiti                                 Little Things
Capitolo 3: My heart will go on
 
[Vì]
 
Dopo due giorni riuscii a trovare i vestiti giusti: non fraintendetemi, io avevo sempre odiato vestirmi alla moda e con quello che le ragazze chiamavano “gusto”. Ma quella sera era davvero importante per me e dovevo essere carina e ben vestita. Tuttavia lo stile “Vì” rimase nei miei vestiti: indossai la mia collana (creata da me) con la civetta e mi misi gli orecchini a gelato, creati anche loro da me.
 
Poi arrivò quella sera. Raggiunsi il McDonald’s con mezzora d’anticipo, ma notai con piacere che anche Harry era lì. Forse era emozionato anche lui, come me.
Era vestito non troppo elegante, con dei pantaloni neri, una maglietta bianca e una giacca sportiva.
  • Come sei bella stasera- mi disse appena mi avvicinai.
 Arrossii, ma non potei dargli torto: l’ultima e l’unica volta che mi aveva visto indossavo il grembiule del pub ed una tuta vecchissima.
  • Andiamo?- chiesi io e lui annuì.
 
[Harry]
 
Entrammo nel fast food e cercammo un posto libero per mangiare in santa pace. Non era facile: era venerdì e un sacco di ragazzini avevano preso posto nei tavolini sporchi del McDonald’s. Alla fine una giovane coppia si alzò e noi ci sedemmo. Le sedie non erano molto pulite ma Vì non sembrò darci troppa importanza e si sedette, sistemandosi il vestito viola.
  • Vado ad ordinare, cosa vuoi da mangiare?- le chiesi.
  • Un McChicken e i Nuggets- mi rispose.
 
Raggiunsi il bancone e mi misi in fila. Dopo un tempo che mi sembrò infinito, venne il mio turno. Il cassiere prese la mia ordinazione, sistemandosi in continuazione il cappellino del ristorante, che era visibilmente più grande della sua testa. Aveva un’aria familiare. Iniziò a chiacchierare, dimenticandosi completamente il cibo che avevo appena ordinato. Fu in quel momento che lo riconobbi.
  • Louis! Che ci fai qui?- esclamai. Louis era un mio vecchio amico, avevamo frequentato la stessa scuola media.
  • Harry? Ne è passato di tempo, eh? Io qui ci lavoro mio caro. Tu invece? Sei qui da solo?- rispose.
  • No, c’è anche una ragazza, Vì -.
  • Uhuhu, nuova fiamma?-
  • No, però mi piace. Adesso te la presento- e andai a chiamare Vì. Lei fece subito amicizia con Louis: scoprii che avevano anche la stessa chiacchierata instancabile, cosa che mi rendeva un po’ geloso.
  • Ciao, io sono Louis Tomlinson, ma tu puoi chiamarmi Louis, anche se gli amici mi chiamano Tommo, carino come soprannome vero?Io adoro le carote e se le vuoi te le regalo con il cibo che hai appena ordinato, visto che sei amica di Harry. Sai io e lui ci conosciamo da tanto ma ultimamente avevo perso ogni contatto con lui- aveva detto lui tutto d’un fiato.
E lei gli aveva risposto altrettanto velocemente: - Ciao Louis io sono Vì, mi farebbe piacere chiamarti Tommo, ma anche Louis va bene. No grazie non voglio le carote perché io e le verdure non andiamo proprio d’accordo. Sono contenta che tu abbia ritrovato Harry, mi rendo conto che siete molto amici-.
 
[Vì]
 
Cavolo, quel Louis era simpaticissimo e anche molto carino. I suoi occhi azzurri mi avevano colpito subito.
Avevo intenzione di rimanere alla cassa a chiacchierare ancora un bel po’, ma le persone dietro di me si stavano arrabbiando in un modo…
Salutammo Louis e, dopo aver preso il cibo, tornammo al tavolo. Notai con molto piacere che Harry aveva voluto a tutti costi che io e lui tornassimo al tavolo, mentre parlavo con Louis.
  • E’ simpatico quel Louis vero?- chiesi.
  • Oh, sì molto simpatico. Ho notato che andavate piuttosto d’accordo…- mi rispose il riccio.
  • Non sarai mica geloso?- sorrisi beffarda.
  • Io, geloso? No, mai… Beh forse un pochino-.
  • Ah, lo sapevo! Non devi essere geloso, dopotutto ho accettato di uscire con te, non con lui-. Harry mi sorrise, sollevato.
 
Dopo venti minuti uscimmo dal locale (dopo aver salutato Louis che stava per ricominciare uno dei suoi lunghissimi discorsi). Ci avviammo verso il cinema e, ad un tratto, Harry mise il suo braccio sulla mia spalla, costringendomi ad avvicinarmi a lui. Non mi dispiaceva affatto quel gesto, anzi ero piuttosto felice.
Il cinema era piuttosto vecchio ma il film si vedeva bene. Poi, quando venne la parte finale, dove Rose ritrova tutti i morti del Titanic e bacia il suo amato, Harry mi guardò e, nella penombra della stanza, avvicinò lentamente le sue labbra con le mie. Arrossii violentemente, sentivo che il cuore stava per esplodermi. Ma delle stupide luci rovinarono il momento e Harry si ritrasse imbarazzato.
  • Ehm, andiamo?- dissi.
  • Certo-.
 
Uscimmo dal cinema rossi in volto. Imboccammo la strada per tornare a casa mia, quando un ragazzo ci travolse correndo.
  • Scusate…- mormorò. Poi si nascose dietro Harry.
  • Malik! Sappiamo che sei lì! Adesso veniamo a prenderti e insegniamo ai terroristi come te le buone maniere!- dei ragazzi ci si avvicinarono pericolosamente.
  • Che succede?- disse Harry. Era molto più alto dei ragazzi e sembrava anche più pericoloso. Sembrava che anche quei teppisti se ne fossero accorti.
  • Ehm…niente…adesso ce ne andiamo- dettero una spinta al ragazzo che si era nascosto dietro Harry e corsero via.
 
[Harry
]
 
  • Perché ti stavano inseguendo?-
  • Perché sono metà pakistano, inglese e irlandese- rispose il ragazzo. Aveva capelli neri, un ciuffo fichissimo, e occhi color nocciola.
  • Io sono Vì - disse la ragazza, che aveva assistito alla scena sbalordita.
  • Zayn, Zayn Malik - disse il ragazzo.
  • Io sono Harry – mi presentai.
  • Grazie per averli spaventati, ma credo che domani mi daranno una bella passata…- mi ringraziò Zayn.
  • Non ti preoccupare, basta che fai così- e iniziammo a fare una finta lotta, con Vì che assisteva divertita.
  • Domani ci proverò! Arrivederci, spero che ci rivedremo!- ci salutò Zayn e corse via.
  • Forte quello Zayn!- dissi a Vì.
  • Già!- rispose fissandomi con quegli occhi verdi. I capelli mossi e marroni le ricadevano sul viso. Era veramente carina. La presi per mano e la scortai fino a casa.
  • Potremmo rivederci- disse lei.
  • Mi pare una fantastica idea- risposi con il cuore che batteva come un tamburo.
  • Casomai ti chiami io, d’accordo?-
  • Sì, a presto- lei mi diede un bacio sulla guancia e io arrossii. Poi, dopo che Vì ebbe chiuso la porta, mi incamminai per la strada di casa, distrattamente. In mente avevo solo cinque parole: My Heart Will Go On. Quella era la canzone che avrei ascoltato di più durante la settimana.
  
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