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Autore: shizuka    06/08/2004    1 recensioni
Una gita scolastica e una nuova studentessa. Ma questa volta la protagonista indiscussa sarà Nabiki Tendo, cosa si cela in realtà dietro la "regina di ghiaccio"? e quella nuova ragazza possibile che sia sua amica?...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Ai

APPARENZA

Titolo: apparenza

Autrice: Shizuka

Desclameir: i personaggi di Nabiki, Ranma e company sono di Rumiko Takahashi e degli aventi diritto

Mentre Hana Kashino e di mia proprietà.

Rating: PG 13

Genere: sentimentale/ romantico

ACT. 3.1 un piano che prende forma

Ad un tratto qualcuno bussò alla porta. Ma prima che chiunque potesse rispondere, il cellulare di Hana cominciò a squillare e lei in tutta fretta uscì dalla stanza, seguita da un Kuno trotterellante che già sbavava per lei.

< avanti >

Alcuni compagni di classe, intimoriti, entrarono nella stanza. Nabiki sorrise, enigmatica e maliziosa. Sapeva già esattamente quello che i ragazzi volevano.

< ah – em ci chiedevamo se tu, Tendo, potevi venderci qualche informazione riguardo a Kashino > iniziò titubante uno

< ma certo > rispose lei con voce suadente

< per cinquemila yen >

I ragazzi annuirono e cominciarono a chiedere quello che volevano sapere.

------ ------ ------

Intanto in corridoio Hana parlava al telefono con un misterioso interlocutore.

< sì, certo…tutto procede secondo i piani…no, certo che no…>

Kuno stava per raggiungerla quando sentì queste parole e si bloccò in ascolto.

< va bene, ci sentiamo > concluse lei e posò il ricevitore, sul suo viso un sorriso diabolico.

Il ragazzo la osservò un attimo, poi come se niente fosse saltò fuori e andò ad abbracciarla.

< oh mia dolcissima Hana Kashino, stavo già sentendo la tua mancanza!!! >

Inaspettatamente lei non si sottrasse e lo abbracciò, poi con un movimento rapido premette le sue labbra contro quelle del ragazzo. Kuno rimase lì pietrificato, mentre lei ritornava in camera, lo sguardo del ragazzo, per un momento, divenne duro come la pietra, ma poi riacquistò la sua espressione e la seguì.

I ragazzi di prima si stavano congedando con un piccolo inchino. Così quando i due inquilini di Nabiki rientrarono nella loro stanza la trovarono che contava le banconote da mille yen.

< ohh….> esclamò con grande ammirazione Hana < ma tu Nabiki – san sei… sei… veramente un genio!!!!! >

< modestamente, nessuno è più abile di me a ricavare profitto da qualunque cosa > concluse lei con orgoglio

< HELLO MY STUDENTS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E’ ORA!!!!!! LE STARS CI ASPETTANO!!!! > la voce del preside rimbombò in tutta la stanza attraverso un ricevitore attaccato alla parete.

I tre sospirarono, l’ora del giudizio era infine giunta.

ACT. 3.2 sotto i raggi della luna

" un buon guadagno non c’è che dire" pensò Nabiki avviandosi nella grande terrazza da cui in teoria avrebbero dovuto studiare il cielo. La ragazza non era affatto convinta delle intenzioni del preside, e a ben vedere, ne aveva perfettamente ragione.

< allora ragazzi!!! > cominciò il preside in tenuta hawaiana (ma non gela? N.d.A. ) < vedete queste chiavi???? Sono le vostre!!! E senza di queste non entrerete nelle vostre stanze >

un < ohh no > generale si levò dagli studenti. Chissà ora cosa avrebbe inventato il signor Kuno…. gli alunni prevedendo un disastro imminente si piombarono sopra il preside, sopraffandolo, per riprendersi quello che di diritto gli apparteneva.

Anche i nostri tre amici se ne ritornarono nella loro stanza, stanchi per il lungo viaggio.

In camera, Nabiki tolse un bel pigiama azzurro in pile dal suo zaino. L’unica cosa che in quel momento voleva, era farsi una bella dormita. Hana di tutta risposta andò a farsi un bagno rilassante, lasciando i due giovani da soli.

Kuno si sedette sul letto incrociando le gambe, in una posizione tipica del kendo.

Nabiki decise di spogliarsi, non curante del ragazzo che le dava le spalle. Si tolse la felpa languidamente e poi si slacciò i pantaloni. Lo sguardo di Kuno non poté fare a meno che scendere con i pantaloni della ragazza.

Non aveva mai considerato la seconda delle sorelle Tendo "una donna", ma indubbiamente madre natura non si era scordata di lei. Un bel corpo davvero, e forse, niente da invidiare né ad Akane né alla ragazza con il codino.

La ragazza si rivestì in fretta e si mise sotto le coperte, mentre anche Hana e il ragazzo la imitavano. Due minuti dopo il buio e il silenzio invasero la stanza.

… …. …

< Nabiki… Nabiki ?! svegliati!!!! > la voce proveniva da lontano, dall’interno di una grotta che le stava di fronte

< chi è ? chi è che mi chiama?? > rispose lei titubante, inoltrandosi nel profondo antro.

Le pareti umide, all’interno, gocciolavano. Nabiki si avvicinò per vedere cos’era quel liquido scuro. Lo toccò. Sangue. Le sue mani erano sporche di sangue. Disteso poco più in là c’era il corpo di una donna. La ragazza si avvicinò per vedere chi era. Scorse sua madre, distesa a terra insanguinata ed esanime.

< no…NOOOOOOOOOOOOO MAMMA TI PREGO, NON LASCIARMI!!!!!!!!!!!!! > urlò disperata scuotendo quel corpo. Ma la terra sotto di lei si aprì e lei sprofondò nell’oscurità….

< AHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!! >

Nabiki si ritrovò seduta sul letto con il volto imperlato di sudore. Di nuovo sua madre…e ora era pure un incubo! Meno male che non aveva urlato, altrimenti tutti si sarebbero svegliati e lei non avrebbe saputo dare una spiegazione convincente e… addio reputazione.

Si alzò dal letto, ancora impaurita e guardò oltre la finestra. Fuori la luna rischiarava la notte con la sua pallida luce e la neve scendeva lenta. Una lacrima, solitaria, scese sul suo viso.

Intanto Kuno si era svegliato e aveva visto alla finestra una bella ragazza illuminata parzialmente dalla luna.

" ma chi è? " si chiese, ancora assonnato. Poi la riconobbe. Nabiki Tendo. Ma quello che vide dopo, risvegliò qualcosa nel suo cuore. Sul viso della ragazza qualcosa luccicava. Sembrava…una lacrima. No…impossibile, la regina di ghiaccio che piangeva? Sicuramente tutto quello era un sogno.

Si alzò e mise una mano sulla spalla della ragazza. Questa si voltò e riacquistò la sua solita maschera impenetrabile.

< cos’hai Kuno? Forse la mancanza di mia sorella si fa sentire anche di notte? > lo stuzzicò lei

< tu piuttosto…cosa ci fai a quest’ora in piedi? >

< non sono cose che ti riguardano…> rispose freddamente, tornandosene a dormire.

Il ragazzo la guardò.

" Nabiki Tendo….il tuo cuore dov’è? "

ACT. 3.3 insospettabilmente droga

La mattinata per le classi seconde passò in fretta, quel matto del preside si era vendicato della serata precedente facendo fare una staffetta in mezzo alla neve fresca a tutti gli alunni, e questi, evidentemente, non avevano potuto sottrarsi.

Nabiki era a dir poco sfinita, e non la smetteva di maledicere il preside e i suoi strani modi. In più non succedeva niente di eccitante senza Ranma e la sua combriccola….non aveva nessun combattimento su cui far scommettere e inoltre non aveva più materiale da vendere. Era proprio il colmo e lei non vedeva l’ora di tornarsene a casa. Dopo cena tutti se ne tornarono nelle stanze letteralmente distrutti. Ma all’insaputa dei professori, qualcuno aveva organizzato una festa….

< Nabiki – san > entrò urlando Hana, con in volto dipinta un espressione decisamente felice

< per favore…Hana…ho un mal di testa terribile! >la ragazza infatti era stesa sul letto in preda ad una terribile emicrania.

< dai…ti prego hanno organizzato una splendida festa in una stanza di sotto ci sarà da divertirsi!!!!! Dai…Kuno è già di sotto!!!!! > esclamò impaziente la giovane, con l’aria di chi non sta più nella pelle.

< va bene…vengo > si arrese lei

In una stanza moltissimi ragazzi, c’erano anche Kuno e i suoi amici , si erano radunati per bere sakè e giocare a carte. Nabiki entrò disgustata, di certo quello non era l’ambiente adatto a lei. Hana invece, pareva trovarsi a suo agio e correva di qua e di là per fare nuove amicizie.

La seconda delle sorelle Tendo si sedette in un angolo a pensare. Ultimamente non faceva che quello, oltre ben inteso a fare un po’ di soldi nei modi più svariati. Ieri notte, aveva decisamente rischiato grosso…non poteva permettere a nessuno di scoprire cosa c’era sotto la maschera di una ragazza apparentemente priva di scrupoli e di sentimenti. In fondo, nemmeno lei sapeva bene cosa c’era sotto…quel suo atteggiamento risaliva da…bè dalla morte di sua madre. Sua madre…il solo ricordo le provocava le lacrime agli occhi, e come se non bastasse, era pure il suo sogno, o meglio incubo ricorrente.

Ma perché proprio ora ? si chiese, ora che aveva una fama, tutti (o quasi) la temevano, faceva un sacco di soldi…non aveva bisogno di nient’altro…

Hana dall’altra parte della stanza la osservava con sguardo serio. Guardò il suo orologio, erano le dieci, poi prese un bicchiere e ci versò un po’ di tè oolong insieme ad una strana polverina bianca e lo portò alla sua compagna di stanza.

< Nabiki – san ti ho portato qualcosa da bere…>

< grazie > rispose lei, bevendoselo tutto in un sorso.

La ragazza mora si allontanò senza aggiungere altro e Nabiki si sentì improvvisamente strana…le girava la testa. Alzò lo sguardo come per cercare qualcuno ma tutte le persone sembravano così lontane…si alzò in piedi barcollando…la superficie su cui si trovava sembrava una zattera in mezzo al mare, e cercò disperatamente di uscire dalla stanza. Nessuno si accorse di niente.

In corridoio la ragazza camminava per cercare di tornare in camera sua. C’era qualcosa che non quadrava…in un attimo di lucidità ripensò al tè che le aveva portato Hana…possibile che…? Com’era stata ingenua, di certo i nemici non le mancavano…si maledisse e sperò che nessuno la trovasse in quello stato. Preferiva di gran lunga morire da sola…ma al diavolo la fama e l’orgoglio, aveva paura, dannatamente paura di rimanere da sola…

< mamma…> sussurrò debolmente e poi si accasciò al suolo priva di sensi.

 

 

 

 

 

 

  
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