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Autore: 1rebeccam    11/02/2013    13 recensioni
'Ripeteva le stesse parole in un sussurro, continuando ad accarezzarlo e ad asciugargli le lacrime che gli scendevano dagli occhi serrati. Il respiro era sempre più affannato, mentre continuava a ripetere la sua cantilena disperata'
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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...Allora riepiloghiamo: caffè, gelato, cioccolata e latte, panna, pane, qualcosa di forte da bere per scaldarci, i marshmallows… che altro manca?
Mhh… vediamo… ah si, un mazzo di carte!
Vuoi giocare a carte?
Lei come vorrebbe giocare per 48 ore di fila in un posto sperduto, solitario e pieno di neve, detective?!
A… Risiko?!...



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Poco meno di un quarto d’ora dopo, Kate parcheggia nello spiazzo davanti ad una costruzione di legno e pietra.
Il portico e gli scalini sono completamente ricoperti di neve, così come il tetto spiovente e tutto il terreno intorno.
Rick scende dalla macchina con la stessa espressione che aveva lei la prima volta che l’ha portata negli Hamptons.
Qualche lampioncino solitario illumina di poco il tutto, la luna comincia a fare capolino da dietro i monti innevati e la casa sembra piccola in mezzo a tutta quell’immensità.
E’ come trovarsi  davanti ad una cartolina natalizia.
Kate fa il giro della macchina e si mette accanto a lui, sciogliendosi a quella faccia da bambino catapultato improvvisamente dentro un libro di favole.
-Sembra… sembra la baita di Heidi!-
Esclama allargando le braccia e lei ride, annuendo.
-Anch’io la chiamavo così da piccola, ho chiesto per settimane a mio padre di prendermi una capretta, ma non ha mai voluto comprarmela!-
Rick la guarda sconcertato e Kate pensa che sia stupito dal fatto che da ragazzina volesse una capretta, invece lui continua con la stessa espressione.
-Davvero non ha voluto comprartela!? Insomma… con tutto questo spazio…-
Lei gli mette una mano sul viso senza riuscire a reprimere una risata e lo accarezza.
-Calmati Castle, sono riuscita a superare questo trauma tanto tempo fa, credimi.-
Lo bacia sulle labbra e lui sorride, approfittandone per stringerla a sé.
-Prendi tu i borsoni? Io vedo di aprire la porta, se la neve me lo consente.-
Rick annuisce staccando la fronte dalla sua, apre il portabagagli e Kate sale i due scalini che la separano dal portico, strofina i piedi contro la montagna di neve che lo ricopre, per liberare almeno il quadratino di spazio che le avrebbe dato accesso alla porta.
Prende le chiavi dalla tasca del cappotto, trova quella che le serve e avvicina la mano alla serratura.
Si ferma. La mano comincia a tremarle. Sospira!
Forza Kate, devi solo inserire la chiave, aprire ed entrare… non è difficile… sei qui per questo… per dimostrargli che puoi fare qualunque cosa quando sei insieme a lui.
-Ehi… problemi con la porta?-
Sussulta quando sente la sua voce alle spalle e le chiavi le cadono di mano, Rick posa i borsoni sulla neve e si ritrovano chini per terra, tutti e due con le mani sulle chiavi. L’espressione di Kate lo blocca.
-Tutto… bene!?-
Le chiede esitando e lei annuisce.
-Tutto bene, non… non riuscivo a trovare la chiave giusta!-
Si alza e inserisce la chiave nella toppa, ma non riesce a ruotarla per fare scattare la serratura. Lui le mette la mano sulla sua.
-Kate…-
Riesce a dire prima che lei sollevi lo sguardo e lo incateni ai suoi occhi.
-Non sono più stata qui da… da tanto!-
Sussurra continuando a guardarlo, lui le stringe la mano con forza.
-Ma allora perché sei voluta venire? Eri così entusiasta, non ho pensato nemmeno per un momento che non fossi più tornata qui da… quel giorno.-
Kate continua a fissarlo e lui le sorride teneramente.
-Se vuoi possiamo fermarci in quel piccolo Hotel che abbiamo incontrato mentre venivamo qui, anzi, se vuoi, possiamo anche tornare in città.-
-No…-
Gli mette la mano guantata sulla bocca e sorride scuotendo la testa.
-No… tu ed io adesso entreremo in casa… insieme. Posso farcela… posso farcela se tu mi tieni la mano.-
Abbassa lo sguardo sulle loro mani e toglie lentamente la sua dalla stretta di Rick, lasciandogli la chiave.
-Aprila tu!-
Lui ruota la chiave, la serratura scatta e la porta si apre di pochi centimetri, Kate solleva la mano risoluta e la spalanca del tutto, mette un piede oltre l’uscio e meccanicamente, si sporge verso destra per cercare l’interruttore. Prende Castle per mano ed entrano insieme, in silenzio. Lui la guarda preoccupato, ma sospira improvvisamente quando lei, guardandosi intorno, accenna un timido sorriso che diventa dopo qualche secondo immenso e luminoso.
-Non è cambiato niente, papà ha lasciato tutto come l’ultima volta che siamo stati qui tutti insieme.-
Rick esce a prendere i bagagli sul portico, li poggia sul pavimento di legno e finalmente, si guarda intorno anche lui.
-Caspita! E’ bella e anche spaziosa, da fuori sembrava piccola.-
Lei solleva un sopracciglio e si toglie il cappotto dirigendosi verso il camino.
-Cosa credevi, che fosse davvero la baita di Heidi? Materassi di fieno, camino e pentolone per il formaggio? Sul retro ci sono anche il bagno e due camere da letto!-
Si ferma davanti al grande camino. Sopra la mensola, sono disposte 3 grosse candele e una scatola di fiammiferi. Ne accende uno e in religioso silenzio lo avvicina ad una delle candele.
-Una luce per accendere il buio…-
Sussurra, aspetta che la fiamma sia viva e avvicina il fiammifero alla candela accanto.
-Una luce per l’amore che il destino ha scelto per te…-
Un altro sussurro e mentre la fiamma vacilla al suo respiro, passa alla terza candela.
-Una luce per la gioia di questa casa…-
Con l’ultimo sussurro spegne il fiammifero e resta a guardare le piccole fiammelle che danzano davanti a suoi occhi, mentre Rick la fissa ammaliato.
-La prima cosa che faceva mia madre appena entrata, ancora prima di accendere la luce, era far vivere tre candele… e credo che papà continui a fare lo stesso, visto che queste sono nuove, le accende quando arriva e le cambia quando va via, pronte per la volta dopo, come faceva lei.-
Sfiora la cera con le dita e sorride.
-‘Una luce per accendere il buio’… perché per illuminare la casa della vita basta una sola fiammella, se il fuoco che la alimenta viene dal cuore. Questa era mia madre.
‘Una luce per l’amore che il destino ha scelto per te’… perché la casa della vita la costruisci ovunque ci sia il tuo amore. Questo era mio padre.
‘Una luce per la gioia di questa casa’… perchè la casa della vita deve essere illuminata dal sorriso di un bambino. Questa ero io.-
Getta il fiammifero nel camino spento e si volta a guardare Castle. I suoi occhi azzurri sono lucidi e sorride, un sorriso dolcissimo dal quale si sente avvolgere, si avvicina a lui e si stringono forte.
-Tutto qui parla di lei…-
Lascia la frase a metà e si stringe più forte a lui, che le lascia piccoli baci sui capelli, senza dirle niente. Non servono le parole, al momento il silenzio urla già abbastanza.
-Sarà meglio accendere il camino o congeleremo.-
Dice lei dopo qualche minuto con il sorriso sulle labbra.
Rick è sollevato. Credeva che si sarebbe intristita e che la malinconia l’avrebbe sopraffatta, invece sembra essere tranquilla e stare bene.
Dopo aver acceso il camino,  fatto una rapida conoscenza del resto della casa e sistemato la loro roba nella camera di Kate, tornano in cucina mano nella mano.
-Sono affamata… mettiamo il pane sul fuoco?-
Rick si avvicina al bancone della cucina e svuota le buste della spesa. Taglia il pane a metà, lo farcisce con olio, sale e pepe e, dopo averlo messo dentro una teglia lo appoggia sul camino, mentre Kate mette a scaldare il latte per la cioccolata.
-Dentro la cassapanca, sotto la finestra, devono esserci un mucchio di coperte, lascio a te l’organizzazione, crea l’atmosfera Castle!-
Lui solleva le sopracciglia, lo sta sfidando per caso?
Va alla cassapanca e si munisce di trapunte e plaid colorati, li stende a terra davanti al camino e li ricopre con i cuscini presi in prestito dal divano. In giro per la stanza ci sono altre piccole candele, le accende tutte, dopo di che controlla il pane.
-Mh… Kate, a che punto sei? Il pane croccantoso è pronto.-
Le dice, mettendo la teglia a terra su uno dei cuscini, diventato momentaneamente un vassoio un pochino traballante, poi torna in cucina e, mentre lei poggia un vassoio con la cioccolata fumante sul camino, in modo che non si freddi, lui prende la panna e il liquore alla ciliegia.
-Cosa manca?-
Chiede a se stesso.
-Ah si… i marshmallows!-
Spegne la luce, poggia tutto sulle coperte e si siede accanto a lei, che ha già preso posto davanti al fuoco e possesso del primo pezzo di pane caldo.
-L’atmosfera è di suo gusto detective?-
La sua riposta è muta, ma molto eloquente e lui sorride su quelle labbra morbide che lo stanno baciando.
Mangiano in silenzio, guardandosi negli occhi e bevendo il liquore profumato e forte dallo stesso piccolo bicchiere. Si sorridono e si baciano tra un morso di pane e l’altro. Dopo un po’ lui la avvolge da dietro con le braccia, attacca la faccia alla sua e le bacia la guancia.
-La migliore cena che abbia mai fatto…-
Lei gira di poco la testa e ricambia il bacio.
-E non hai ancora preso il dessert!-
Si sporge di poco verso il camino, prende le tazze di cioccolata e ne porge una a Rick, anche se lui si sta ancora chiedendo se era quello il dessert a cui aveva appena accennato, sorride a se stesso e mette sulla cioccolata un ciuffo di panna, mentre Kate sta già bevendo la sua, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
La fiamme del camino scoppiettano e tremano, disegnano sul suo viso un gioco di ombra e luce che la rende ancora più bella, i suoi occhi ardono come il fuoco davanti a loro. Kate poggia la tazza a terra, si mette in ginocchio e con l’attizzatoio smuove un po’ la legna per ravvivare il fuoco, lui osserva ogni suo piccolo movimento e quando torna a sedersi, le si avvicina in maniera pericolosa e si china a leccarle il lato destro delle labbra. Lei segue il tutto immobile e con gli occhi aperti e quando lui si allontana, solleva le spalle.
-Avevi un delizioso baffetto di cioccolata sul muso, non potevo mica lasciarlo lì!-
Fa per avvicinarsi di nuovo, ma qualcosa lo colpisce in pieno viso… di nuovo…-
-Ci stavamo dimenticando dei marshmallows…-
Urla lei ridendo, mentre Rick stringe gli occhi fino a farli diventare una fessura, apre il pacco con calma, troppa calma e la guarda serio.
-E’ la seconda volta che mi colpisci oggi, detective.-
Mette la mano dentro la busta.
-Vuoi la guerra, per caso?-
Kate scuote la testa per rispondere di no, ma…
-Perché se vuoi la guerra, io sono pronto!-
Afferra un pugno di marshmallows e glieli butta in faccia come fossero stati coriandoli, lei gli salta addosso cercando di impossessarsi della busta, ma lui ne prende un altro pugno e glielo scarica sulla testa.
-Guerra Castle? Questa sarà una battaglia all’ultimo sangue!-
Continuano a rotolarsi sulle coperte, tirandosi addosso quei cilindretti colorati che non avrebbero più mangiato, cercando di vincere una battaglia persa in partenza da entrambi, soprattutto perché cominciano a ridere e a perdere le forze. Si ritrovano accartocciati uno sull’altra e continuano a ridere.
Castle le sfiora la pelle calda sotto al maglione e poi, con lentezza, lo solleva e lo fa scivolare a terra insieme ai marshmallows e in un attimo il suo sorriso si spegne.
Kate non riesce a capire il suo cambiamento d’umore e gli mette la mano sul viso. Lui invece le accarezza il braccio con la punta delle dita.
-Ti fa male?-
Le chiede senza guardarla, riferendosi al livido che le aveva provocato la notte precedente, lei scuote la testa e cerca di riportare lo sguardo su di sé, ma lui continua a guardare quel livido.
-Avresti dovuto torcermi il collo, Kate!-
Le dice con un gesto di stizza, lei si solleva di poco e lo bacia sulle labbra.
-Credimi Castle, se avessi fatto questo mentre eri sveglio, saresti un uomo morto da ore ormai.-
Lui finalmente la guarda negli occhi e lei lo bacia ancora.
-Dimmi che non sei più arrabbiata con me, non lo sopporto!-
Sussurra sulle sue labbra e lei lo fissa negli occhi.
-Non sono mai stata arrabbiata, sono preoccupata! La mia non è curiosità Castle, voglio solo che torni a dormire tranquillo… sapere che qualcosa ti turba tanto da toglierti il sonno mi fa male. So cosa si prova, so dove ti portano i brutti pensieri e voglio solo che tu sia certo che io ci sono…-
Fidati di me Castle!
Gli sorride teneramente, lui appoggia la fronte sulla sua e finalmente il suo viso si rilassa, si china a sfiorarle il livido con le labbra e poi continua a baciarla, risalendo dalla spalla al collo, dal viso alle labbra. Si ferma un attimo praticamente sulla sua bocca.
-Suppongo che adesso giocheremo a carte!-
Lei ride mentre gli toglie il maglione e annuisce strofinando il naso contro il suo.
Il camino continua ad ardere e a disegnare sui loro corpi strani giochi d’ombra, le tre candele sono quasi consumate e paure e incubi sembrano così lontani.
 
Si sono addormentati abbracciati davanti al camino, la stessa posizione della notte precedente, Kate attaccata al suo torace e lui stretto a lei, pelle contro pelle, le coperte sparse disordinatamente li coprono per metà, lasciando loro le spalle scoperte.
Rick si sveglia all’improvviso, si guarda intorno e si passa la mano tra i capelli, sospirando. Ha sognato di nuovo, non riesce a ricordare se è lo stesso incubo, ma la sensazione che gli è rimasta è di ansia, il cuore gli sta galoppando veloce.
Si solleva su un gomito e si sofferma a guardare il profilo di Kate, dorme tranquilla. Il suo viso sembra essere accarezzato dalla penombra delle fiamme, adesso più basse di qualche ora prima. Le accarezza ancora il livido, si china a baciarlo cercando di non svegliarla e resta in quella posizione  per un tempo indefinito. Si sente tranquillo con lei tra le braccia. Le fiamme continuano a diminuire e l’aria nella stanza si sta raffreddando. Si alza il più piano possibile, indossa i pantaloni della tuta e mette altra legna nel camino, premurandosi di attizzare il fuoco.
Copre per bene Kate sollevandole la coperta fino a sotto il mento, ne prende un’altra per mettersela sulle spalle e si siede sulla cassapanca sotto alla finestra.
Sta nevicando, davanti a lui ci sono il buio, la luna e la neve.
Sospira, si stringe nella coperta e appoggia la testa al vetro freddo della finestra, che lo fa rabbrividire.
Osserva quei fiocchi leggeri che si posano a terra silenziosi e deglutisce, cercando di ricacciare indietro quel nodo in gola che lo tormenta…


Angolo di Rebecca:

Altro capitolo leggero... ma è veramente così?
Kate ha fatto un altro passo avanti, ha portato Rick alla baita, sapendo che per lei sarebbe stato difficile.
Ha un piano secondo voi? 
Mmmhhh... chissà!!!
  
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