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Autore: Lost Girl    11/02/2013    3 recensioni
Una piccola favola in cui ho messo anche il nostro Michael... però un po' diverso dal Re come lo conosciamo noi... anzi, ancora non è nemmeno un re.
Una storia per far sognare e divertire, per far trionfare ancora una volta il bene sul male, perché è questo che succede alla fine, no?
Ah, giusto... questa storia deve avere molti segreti da scoprire ;)
E' una favola interattiva. Se voi mi commenterete con il vostro nome, vi aggiungerò al capitolo successivo e avrete una parte attiva se voi stessi sarete recensitori attivi ;D
Un paese in cui regna la pace e la libertà, dove la cattiveria è ufficialmente espulsa e tutto sembra sempre andare per il meglio. Il governo sta per essere preso da un giovane principe, ma proprio durante l'incoronazione le tenebre scenderanno su questo piccolo villaggio. Chi puo' salvare la vita di quella pace ormai dimenticata? Ovviamente due giovani che nel frattempo saranno anche travolti da una dolcissima storia d'amore...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8: She knew too things.

 

A volte capiamo cose senza sapere come. L'esempio più pratico è sapere che 2+2 fa 4. Lo sappiamo da subito, ma all'inizio non sappiamo perché. Oppure quando sappiamo che la mamma ama il papà. Non sappiamo come, ma lo sappiamo e basta. E' così. Anche per Michael lo fu.

Era una tranquillissima serata, ma durante il giorno erano successi piccoli eventi che fecero venir loro voglia di passare un po' di tempo tutti insieme, magari senza sentire Arix brontolare o Darko sospirare.

Dunika se ne stava tranquillamente adagiata sopra la spalla dell'amica Martyna, che era seduta su un tronco accarezzandosi con lo sguardo i lunghi capelli variopinti. Vicino a lei c'era River che un po' la guardava e un po' pensava... ma erano più le volte in cui la guardava. Salierix era immersa fino al busto in un lago, sulla cui riva sorgeva il campo. Darko e Arix erano seduti sull'erba fresca e sembravano chiacchierare. A volte lei sorrideva, altre s'incupiva, mentre lui aveva sempre lo stesso tenero sguardo comprensivo. Fatto sta che stavano parlando senza litigare, ed era un grande traguardo.

Alexandra era appoggiata ad un albero e chiacchierava allegramente con uno scoiattolo, mentre le lucciole ancora dormivano. Michael ed Assirya erano seduti sul loro solito tronco e parlavano dell'Ombra con leggerezza, come non era mai accaduto. Sembrava una serata estiva passata con gli amici, più che altro.

Bof, mi sto annoiando...” Mormorò ad un certo punto Dunika, stringendosi nelle spalle. Michael le sorrise, poi accennò verso gli altri. Sebbene alcuni fossero coinvolti in conversazioni, nessuno sembrava troppo divertito.

Io dico di spezzare la tensione” Iniziò Assirya, sorridendo allegramente.

Sì. L'Ombra non si fa vedere da un po', quindi potremmo stare abbastanza tranquilli, ma senza abbassare la guardia” Continuò Michael, appoggiando i gomiti sulle ginocchia. Uno sguardo triste e cupo unì Arix e Darko, ma nessuno ci fece caso. Forse perché nessuno aveva molta voglia di rovinarsi la serata, ma vi assicuro che avevano visto tutti.

Ci raccontiamo l'origine dei nostri nomi?” Chiese Alexandra, avvicinandosi al gruppo e stendendosi a pancia in sotto.

Per me va bene” Disse qualcuno. Alcuni mormorano altro, ma le risposte furono tutte affermative. Magari uno di loro non aveva ben capito perché dovessero raccontarsi le origini dei nomi, ma erano tutti morsi da una gran curiosità.

Inizia Assirya!” Sorrise Martyna, piegandosi in avanti e allargando gli occhi, facendo sorridere tutti. Riusciva ad esprimere moltissime cose solo con uno sguardo.

Ok...” Mormorò la ragazza. “Ma non c'è molto da dire. Diciamo che quando sono nata, il nome me lo sono dovuto trovare da sola. A me piaceva Assi, perché non c'erano lettere complicate e aveva un bel suono, come l'acqua. La s ricorda un'onda. Ma in quei giorni c'era un elfo che si prese cura di me, che mi parlava sempre della sua mamma che si chiamava Assirya. Mi piacque così tanto che mi ci chiamai.” Raccontò, sospirando, ma pur sempre sorridendo.

Ora tocca a te” La ragazza diede una spallata a Michael.

A dire la verità...”

Eh no!” Lo bloccò Alex. “E che sono tutte senza nulla da raccontare? Su, parlate senza i commenti” Annuì, ridendo.

Okok. Nulla, praticamente mia madre trovò una bottiglia sul mare poche ore prima la mia nascita. C'era una lettera destinata ad una ragazza da un certo Michael, e a mamma piacque così tanto il nome che mi ci chiamò” Raccontò Michael.

Posso raccontare la mia?” Brillarono gli occhi a Darko. Tutti annuirono, curiosi.

Allora, quando ero poco più di un elfetto, mi chiamavo solo D. Mamma non aveva ancora scelto il nome, quindi...” Ma venne interrotto.

Michael si era alzato in piedi, aveva preso Assirya per un polso e la trascinava via con uno sguardo impaurito. Si nascosero dietro un albero e lui le parlò.

Ho capito, Assirya! Ho capito! Non so come ci sono riuscito, cosa... non so nulla. Ho solo capito!” Esclamò sotto voce.

Ok, Michael, calmati e spiegami tutto tranquillamente, ok?” Lo accarezzò Assirya, sedendosi a terra e invitandolo a fare lo stesso. Ma il nostro principe aveva tutt'altro da fare, si agitava e camminava in cerchio.

Santo cielo, è colpa mia! Io attiro l'Ombra! Sono... come una calamita! Come ho fatto a non capirlo prima?” Si voltò verso la ragazza. “Assirya, quando hanno attaccato le tre Ombre, quando è nata Arix... c'era un ragazzo di nome Michael?” Chiese, prendendole le mani, ansioso di sapere. Lei sembrò pensarci bene.

L'elfo! Quello che ha toccato la macchia! Ecco come si chiamava!!” Esclamò. Ma Michael si appassì come un fiore secco e si sedette vicino a lei.

Allora è a causa sua... cioè, l'elfo, cercando di salvare Happland ha toccato la macchia... è come se le avesse detto il suo nome... cerca... cerca vendetta!” Come se una realtà troppo cruenta gli si fosse parata davanti agli occhi, Michael li sgranò, come a volerci vedere più chiaro. Un'insieme di informazioni confuse presero senso tutto d'un tratto.

Dio, Assirya, sto per dire una cosa orribile...” Mormorò, abbassando lo sguardo. Lei cercò i suoi occhi, e poi lui li alzò, fondendoli. “E' Arix. Lei... è stata toccata dall'elfo. Lei e io siamo in qualche modo legati. Io... “
In quel momento, fu Assirya a spalancare gli occhi.

Un mago dai poteri grandi... un luogo dorato... Michael! Tu sei il mago! I posti con le lucciole sono i luoghi dorati! E... l'Ombra chiama solo te! Finché sarai in vita non vorrà nessun'altro! Nessun altro mago verrà accusato.. o una cosa del genere... ricordi?? Manca solo... il luogo oscuro e il resto...” Balbettava, a metà tra l'eccitata e l'impaurita. Povera Assirya, aveva così tanta intelligenza che sapeva troppe cose, anche quelle più brutte.

Arix... il fatto che voi siate in qualche modo legati rappresenta la strada contorta che porta al luogo oscuro...” Mormorò alla fine, abbracciando il ragazzo. Aveva bisogno di qualcuno che le dicesse che il mondo non stava girando troppo velocemente e che lì con lei c'era qualcuno.

Quel qualcuno era Michael.

 

Spero mi perdoniate della brevità del capitolo, tra l'altro molto rilevatore. Ma le verità vanno svelate un po' per volta, anche in brevi periodi.

  
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