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Autore: VasHappeninPotato    11/02/2013    1 recensioni
Aprii lentamente gli occhi, osservando le lenzuola sottosopra del mio letto matrimoniale.
-harry?- lo chiamai piano –harry?- un po’ più forte, ma non ebbi risposta. Mi alzai portandomi dietro il lenzuolo per non rimanere completamente senza niente addosso.
-buongiorno sorellina- mi salutò mio fratello più grande con una fetta biscottata in bocca e una tazza di latte in mano.
-niall! Non mi guardare!- gli urlai arrossendo.
-che ti credi? Che ne ho viste poche? E poi sono tuo fratello, abbiamo fatto il bagno insieme tante di quelle volte-
-al solo pensarci rabbrividisco- mi feci una doccia e mi vestii, poi notai il massaggio di harry sul cellulare: “scusa se anche stamattina me ne sono andato, ma il lavoro mi tiene occupato. Baci, harry xx” sbuffai e lanciai il cellulare sul letto. Aveva sempre fretta, doveva sempre lavorare, aveva tempo solo la notte a quanto pare…
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ero appoggiata alla finestra, fuori pioveva e c’era una luce grigia, scura, triste.
Come me in quel momento.
-mamma! Mamma!- una bambina sui tre anni si avvicinò a me.
Aveva in capelli lunghi e biondi come i miei, raccolti in due trecce spettinate.
-mamma, ho fame- mi disse mostrando un faccino dolce e triste, con i suoi grandi occhi azzurri e lucidi.
-io non sono tua madre- sussurrai per non piangere ancora più forte.
-mamma, ho tanta fame- insistette piagnucolando e tirandomi per il braccio.
-vai da papà- cominciavo a piangere più forte.
-mamma, lo sai che papà non c’è…- dai suoi occhi scese una piccola lacrima e i sensi di colpa mi invasero.
La bambina era magrolina, non paffutella come tutte le bambine della sua età.
Mi alzai e mi avvicinai allo specchio, spaventandomi appena vidi il mio riflesso.
Non ero io, ero più magra del solito, il trucco sbavato, la pelle di un bianco cadaverico.
Portai gli occhi sul mio polso sinistro, che riportava tagli su tagli.
 
Mi svegliai sudata, mentre niall mi stringeva a se.
Controllai il polso, che era liscio, senza tagli, tirando un sospiro di sollievo.
Andai in bagno e mi feci una doccia, ma scoppiai a piangere, mentre l’acqua cadeva bollente sul mio corpo, mentre osservavo la zampetta sul mio fianco che mi ricordava lui.
-alex- sentii niall chiamarmi, spensi l’acqua, misi un asciugamano attorno al mio corpo e uscii dal bagno –come stai?- mi chiese poi.
-ho ancora un po’ di mal di testa- dissi vaga sedendomi sul letto –ho fatto ancora quel sogno- continuai.
-quale sogno?- chiese lui non sapendo di cosa stessi parlando.
-avevo una figlia, non aveva un padre, io mi stavo lasciando morire e mi autolesionavo- deglutii rumorosamente, mentre niall sbiancava.
-tu pensi che…- cercava di parlare, ma era come se la sua bocca non volesse pronunciare quelle parole.
-forse potrei essere incinta- dissi di botto.
Non credevo alle mie parole.
Non volevo crederci.
Non poteva essere.
Niall corse ad abbracciarmi.
-sappi che io ci sarò sempre e non permetterò mai di lasciarti morire- mi sussurrò all’orecchio.
-grazie niall- sussurrai anche io, come se avessi paura che qualcuno potesse ascoltare.
-pensi sia di harry?- mi chiese titubante.
-io… non lo so… ricordi quando hai organizzato la festa? Sono andata con qualcuno, ma non ho la più pallida idea di chi sia. Solo zayn lo sa-
-parla con zayn-
annuii ascoltando le sue parole e mandai un messaggio a zayn dicendo di venire e che era una questione importante.

Dopo una quindicina di minuti il mezzo pakistano si presentò a casa horan.
-ehi, sentivi la mia mancanza?- mi chiese lui sorridente appena entrato.
Fece per baciarmi, ma mi scansai, il suo sorriso scomparve lentamente.
-non mi hai chiamato perché ti mancavo, vero?- scossi la testa per dire no, mentre lui abbassava la testa, osservando il pavimento –e allora perché?- mi chiese poi.
-ho bisogno di sapere chi era il ragazzo con cui ho passato la scorsa notte. Quello che solo tu hai visto- la sua pelle diventò di un bianco cadaverico.
-io non posso dirtelo, ho giurato, mi dispiace alex- fece un passo indietro, grattandosi la nuca imbarazzato.
-zayn, è importante, per favore- insistetti.
-te lo dirà lui- non ne voleva sapere.
-zayn, cazzo, forse sono incinta, devo sapere di chi cazzo è il bambino- sbottai.
Lui mi guardò sconvolto.
-non posso dirtelo- detto questo, uscì dalla porta, quasi scappando.
-te l’ha detto?- mi chiese niall scendendo dal piano di sopra.
-no, ha detto che ha giurato- dissi facendo una smorfia di dolore.
-forse dovresti parlare con harry…- propose lui.
-forse- ammisi, consapevole che avrei dovuto parlare con lui.


°°°

Ed eccomi riapparsa dopo secoli!
uhuh
Siete rimaste sorprese?
Io vado o mia madre mi fa al forno con le patate, e addio scrittrice lol
Posso chiedervi di lasciarmi almeno una recensione anche se ho fatto tanto ritardo?
Pls
Alla prossima


@liamsolos

  
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