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Autore: Ehylastylinsooon    12/02/2013    1 recensioni
Carlotta, una diciottenne che decide di vivere la vita a modo suo lasciando la casa dei suo genitori e cercando in tutti i modi di non chiedere aiuto a nessuno a parte la sua migliore amica.
Andrew, un trentenne con sbalzi d'umore che farà impazzire Carlotta in tutti i modi possibili.
Due ragazzi che, probabilmente, hanno passato un'infanzia del tutto identica, ma che crescendo hanno maturato due caratteri del tutto incompatibili.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Driiiiiin.
Driiiiiiiin.
Driiiiiiiiiiiiiiiiin.
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin.
Ma che... 
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin.
Questa sarà la mia prima giornata da assassina. 
<< Carly apri subito questa porta, ti prego! >> Jess?! Mi giro verso la sveglia, cosa ci fa jess a casa mia alle 5:47 del mattino? Aspetta, le cosa del mattino?! Cerco di alzarmi dal letto ma il troppo agitare dei piedi per togliermi le coperte di dosso mi fa rozzolare per terra. Iniziamo bene direi... Dopo una direi gran fatica, riesco a rimettermi in piedi e per prima cosa accendo le luci e mettendo un piede prima dell'altro facendo attenzione a non ricapitolare per terra nuovamente, mi dirigo verso la porta, aprendola controvoglia sapendo già che non appena lo farò Jess si metterà a urlare qualcosa. << Finalmente! Ci potevo morire la fuori lo sai!? Tu sai che genere di squilibrati esistono a quest'ora della notte?? >> come non detto.. << Appunto J, a quest'ora della notte.. si può sapere cosa diamine ci fai qua? Ma io dico .. ti sembra il caso? Ah, ti odio.>> Sento le palpebre cadere mentre la guardo, vorrei dire dall'alto, ma purtroppo sono ben 15 centimetri in meno di lei.. << Tu non sai cosa mi è successo! Voglio dire, è stata la notte più bella di sempre. Ti giuro, Carly, è stato .....>> mi siedo sul divano, ormai consumato ,cercando di ascoltare il suo resoconto non riuscendoci molto bene, mentre lei cammina avanti e indietro per il salotto sbracciando come se ci fossero settecento mosche.  << Ok Jess>> La interrompo bruscamente << ma dico, cosi tanto per dire... Non potevi aspettare tre ore? Diamine! Per una volta che riuscivo a dormire decentemente...>> Le lancio un'occhiata di sbieco,  vedendo che chiaramente c'è rimasta male per il mio sfogo delle 6:03 del mattino. Tiene bassa la faccia e prende a parlare << Scusa Car, è solo che è da parecchio che non stavo cosi bene .. volevo solo raccontarlo alla mia migliore amica.. scusa.. >> Ah, al diavolo..<< Scusami te, ho esagerato. Ti va un caffè? Ormai che ci siamo, cosi mi racconti per bene.. >> LA guardo aprirsi in un sorriso a 32 denti con gli occhi che, potrei giurarci, luccicano. << Certo! Allora iniziamo da quando Alessio è arrivato sotto casa mia con 15 rose bianche e .. >>
 
Uscendo dalla docciaa rilassata e sveglia inizio a vestirmi. Penso due minuti se mettere o non mettere i collant sotto i jeans, voglio dire, ci saranno gli orsi polari la fuori. Alla fine decido di metterli, con sopra un jeans stretto e una maglia rossa brillantinata, a maniche larghe sotto le ascelle, sopra. Urlo a Jess se può portarmi gli stivali e intanto inizio ad asciugarmi i capelli. Se fossi restata a casa dei miei genitori, invece di andarmene un mese prima dei miei diciotto anni, magari a quest'ora starei ancora dormendo e non preparandomi per andare a lavorare. Ma è decisamente meglio lavorare 27 ore di fila, che stare in quella casa. Finisco di asciugarmi i capelli e li lascio ondulati passando la piastra solo sul ciuffo, che metto delicatamente dietro l'orecchio. << Ehi tesoro, ecco. >> Mi lancia praticamente in faccia gli stivali, e giusto prima che inizio a maledirla, esce dal bagno. Ah le amiche .. Jess è una ragazza stupenda, ma a volte troppo petulante e sognatrice. Insomma, chi è che a 19 anni si esulta mettendosi a saltare perchè un ragazzo gli vince un orsacchiotto - grande circa tre dita in orizzontale- alle macchinette? Perdincimbacco! Ma è fatta cosi, è be.. è stupenda. Se non ci fosse stata lei ad aiutarmi con il cercare casa, il trasloco e un lavoro probabilmente non ce l'avrei fatta.
<< Sono pronta! Che ora è? >> Le chiedo mettendomi sciarpa e giubbotto. 
<< Le 07:43 lupacchiotta! Andiamo? Saremo sicuramente in ritardo. >> Mi guarda ammonitrice. Sarebbe pure colpa mia quindi? E' stata Dalle sei alle sette e un quarto a parlarmi di Alessio! Le sorrido incenerendola con gli occhi e prendendo chiavi e borsa usciamo di casa. << Che ne dici se prendiamo un taxi? Ok no.. >> Probabilmente il mio sguardo le ha fatto capire la risposta. Ci avviamo verso la fermata del pullman e vedo un ragazzo camminare, ma che dico, volare praticamente da quanto veloce sta andando, venire verso la nostra direzione. Non faccio in tempo a spostarmi che questo mi urta facendomi cadere come una pera cotta. Due in un due ore, oggi potrebbe essere il mio record. Metto una mano sulla caviglia e la sento dolorante, Jess si abbassa e - dopo aver riso trattenendosi addirittura la pancia, no ma dico, fai pure! - mi aiuta ad alzarmi, ancora scossa dalle risate.
<< Grazie, no davvero, bell'amica! Potevi farmi pure una foto, o meglio un video, lo potevi mandare a uno di quei siti, come si chiamano? >> 
<< Paperissima? Oh, tranquilla, foto fatta. >> Mi mostra il cellulare e mi fa l'occhiolino. La guardo scandalizzata, sono stata neanche trenta secondi per terra, e lei mi ha fatto una - no ma che dico, ce ne saranno minimo sei - foto? Maledico mentalmente quel pazzo e prendo Jess dal gomito arrivando alla fermata del tempo e saliamo sul pullman, in direzione del bar, dove lavoriamo in centro. 
  
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