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Autore: AlphaBot85    12/02/2013    0 recensioni
Questa è la storia di due ragazzi: Richard e Clare che si odieranno per gran parte della storia. Tra di loro ci sarà un'intesa potentissima. In ogni modo cercheranno di contraddirsi l'un l'altra nonostante una ragazza di nome Nicole che proverà ad ostacolare i piani di Clare, aprofittandosi del povero ragazzo. Nulla potrà sminuire quell'odio. Nulla, ad eccezione dell'amore.
Protagonisti: Clare e Richard
Rating: Verde
Completa: No
Avvertenze: storia basata su una specie di triangolo
Serie: Nessuna
Coppie: Nessuna
Genere: Romantico, Fluff, Sentimentale (Roba da romanzo rosa con attimi comici)
Contesto: Vago- Campo estivo
Capitoli: Mentre scrivo siamo a 3
Round Robin: No, non so cosa significa ma si non è disponibile, quindi per forza No
Narrazione: Prima persona con passaggi da Clare a Richard non frequenti
Aggiunte: Piccole immagini a fine del primo capitolo
Sezione: Romantica, anche se ci saranno capitoli introspettivi di pure riflessioni
Scrittore: Vegeta_85 con la sua storia più bella dopo "La battaglia"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Nero- cap1: Arrivo al campo



Era mercoledì mattina, l'alba precisamente e i miei genitori, dopo giorni di discussione decisero di mandarmi ad un campo estivo perché mi ritenevano un “Ragazzo Fin Troppo Asociale” anche se non era colpa mia, ma di un mio... “problema”. Alle 5 e mezza ero già pronto nonostante i cancelli aprissero un'ora dopo, allora revisionai le valige e mi accorsi che mancava il mio computer, dovevano avermelo preso di nascosto la notte. << Perché mi avete tolto il computer? >> Chiesi come se mi avessero privato del mio tesoro più grande, perché lo era. Dentro quel computer avevo tutta la mia vita: le mie fotografie, i miei video, le mie storie, i miei disegni, la mia musica... Ad un tratto mia madre interruppe le mie riflessioni << Perché ti distrae e vogliamo che tu faccia amicizia con altri ragazzi, l'ha detto anche la psicologa! >> Mi urlò. Era impossibile dissuadere i miei genitori quando si impuntavano su un consiglio dato dalla psicologa “Maledetta!” Pensai, così decisi che era meglio non discutere. Alle 6 precise arrivai e l'animatore mi accolse, affidandomi il piano più alto: l'attico.

Avrei avuto un coinquilino, da quanto avevo capito. Andai nella mia stanza e sistemai le mie cose. Un quarto d'ora dopo avevo finito. Non sapendo cosa fare, mi buttai di peso sul letto e mi misi gli auricolari. Alle sette sentii dei passi avvicinarsi alla mia camera, doveva essere il compagno di stanza perché provò ad aprire la porta chiusa, poi bussò. Misi l'mp3 sul comodino e andai ad aprire << Perché hai chiuso la porta a chiave? Non ci sono mica i ladri qui! >> Non riuscì a trattenere un mezzo sorriso, poi risposi sarcasticamente: << Anche per me è un piacere conoscerti, io sono Richard >> La ragazza sull'uscio arrossì e cercò di rimediare. << Ehm, scusa... io sono Clare, piacere... Come mai ti sei chiuso dentro? Ho interrotto forse qualcosa? >> Aspettai un attimo e mi voltai. Dandole le spalle le dissi semplicemente un << No, tranquilla >> E mi sedetti sul letto riprendendo l'oggetto. << Che canzone ascolti? >> mi chiese con aria innocente “Non puoi farti gli affari tuoi?” Le volevo dire. Bell'inizio sarebbe stato, quindi mi limitai a risponderle << Manzoni, i promessi sposi, è un libro per tua informazione >> Naturalmente non chiudeva la bocca un solo istante << Lo senti per la scuola? E ti piace? >> Pensai che dovevo tacerla in qualche modo, allora decisi di ignorarla dopo aver risposto. << No e no >> Lei continuò << Ma allora perché lo continui a sentire? >> Mi stavo seccando << Non sono fatti tuoi. >> Lei si avvicinò << Ti avviso che trascorreremo tutta l'estate insieme, dovrò pur sapere cosa ti piace o no >> Arrossì improvvisamente, complimenti: ha capito di non aver detto una cosa sensata! << Non ti ho mica sposata! E posso sempre chiedere il trasferimento >> Rimase allibita << E perderti l'attico? Tu sei strano! >> Ripresi << Pensala come vuoi >> Poggiai l'auricolare con uno scatto e scesi ai piani inferiori. A mezzogiorno andai a mangiare e cosa mi trovai davanti? Quella specie di parassita! << Cosa prendi? >> Mi voltai e dissi: << Perché mi segui? >> Sbattè un piede in terra e credo abbia messo le braccia sui fianchi, poi disse palesemente infastidita << Non ti seguo! E non farti strane idee Genio! >> Risi, Lei arrossì e se ne andò quasi correndo. La mia ragazza mi dice sempre di essere irresistibile quando rido... purtroppo rido raramente. I pomeriggi facevamo quello che volevamo e la mattina studiavamo, quindi, finito il pranzo, andai in piscina. Mi misi il costume e una maglietta bianca (che risaltava i muscoli) sperando di incontrare la mia ragazza, poi mi sdraiai su una sdraio a bordo piscina. << Ehi, Rich ciao! >> << Ciao Nicole >> Risposi con un grande sorriso. Alzai gli occhiali da sole e la sentii sedersi in braccio a me. << Dove hai lasciato l'abbronzatura? >> Risi e le cinsi la vita con un braccio. Lei si sdraiò affianco a me e prendemmo il sole. Non molto dopo la sentii sussurrarmi di voler andare a fare il bagno, e io obbedii. Mi tolse la maglietta e io la presi in braccio buttandomi in piscina. Iniziai a nuotare con velocità massima e in "poco" tempo feci 30 vasche. MI fermai un secondo e mi sentii cingere il collo da due sottili braccia, mi voltai e la baciai. Dall'estate scorsa io e Nicole non ci siamo più sentiti per la distanza tra di noi, ma adesso potevamo recuperare il tempo perduto. Passai tutto il pomeriggio in sua compagnia, e verso le sei e mezza andammo a fare una passeggiata per "ve
dere" il tramonto. Il giardino era a dir poco immenso, così non rischiavamo di incontrare imprevisti. Volevo che tutto fosse perfetto. Ci sdraiammo su una collinetta, lei mise il suo viso sul mio petto mentre io le accarezzai i capelli. << Sei bellissima >> Le sussurrai. Lei alzò la testa e si avvicinò a me << Sono cambiata, sai? >> E ci baciammo. Lei mi mise una mano intorno al collo mentre le percorrevo la schiena con le dita. Per quanto fosse grande il posto, Gregory (un mio vecchio amico) ci trovò << Alzati romeo! Si stanno preoccupando gli altri, è meglio che ti sbrighi, e non è un consiglio. >> Poi si rivolse a Nicole per cui lui aveva sempre avuto una tremenda cotta << Milady, se vuole che l'accompagni... >> Lei si lasciò scappare una lieve risata e rifiutò, anche perché lui non era alla sua altezza in fatto di estetica, intelligenza e altezza stessa. Le diedi l'ultimo, leggero bacio sulle labbra e la presi per mano. Lei sapeva che non mi piaceva stare con le sue amiche, quindi non disse niente quando mi vide sedermi da solo. Invece quella Clare non lo sapeva e venne a rompermi, ovviamente. << Perché te ne stai lì tutto solo? >> Strinsi i pugni. Non potevo più sopportarla << Perché voglio stare da solo >> Dissi in tono rauco << Ah, ho capito... Con chi hai litigato? Secondo me ti ha lasciato qualcuna, non è vero?>> “No,oca che non sei altro!” << Non ti deve interessare>>. La sera, mi feci una doccia e mi misi il pigiama. << Buona notte >> Urlò lei come se niente fosse. Non le risposi e lei insistette << Ho detto: buona notte! >> << Ho sentito >> e mi addormentai. Erano le due del mattino quando la porta si aprì e qualcuno entrò. La porta era chiusa quindi: o erano i controllori, o era Nicole. Una persona entrò nel mio letto e si strinse a me. << Non riesco a dormire con Gregory che russa >> La accarezzai e le dissi che poteva dormire con me, infondo i letti lì erano tutti matrimoniali. Mi mise una mano nella maglietta e la tolse, lo stesso con i pantaloni, e io la imitai. In poco tempo eravamo solo in biancheria e iniziammo a baciarci, ma lei non voleva solo dormire, quindi ci demmo la buona notte con un ultimo bacio. La mattina dopo, mi svegliai con gli urli di Clare del tipo:<< Chi è quella!? >> Mi alzai con un mal di testa strano << Calmati! Lei è Nicole >> << E chi sene frega?! Che diritto ha di venire in camera mia? >> << Ha il mio permesso. Ora smettila di lagnarti! Ho mal di testa >> << Ma guarda! Il principino si è svegliato!>> Poi Nicole si avvicinò a me e mi prese la mano per aiutarmi ad alzarmi. << Grazie >> Dissi. Lei sorrise e uscimmo per fare colazione, fortunatamente le sue amiche se ne erano già andate, quindi ci sedemmo solo noi due. Lei andò a prendere la colazione, e la ficcanaso spuntò dal nulla per rimproverarmi << Che gentiluomo che sei! Dovresti andare tu a prendere la colazione! Che pazienza che ha quella ragazza... >> Risi e concordai con lei << Se lo sai perché non lo fai? >> Non riuscì a trattenermi e scoppiai in una fragorosa risata << Hai molto da imparare, ragazzina! >> Nicole arrivò e chiese a Clare se voleva sedersi con noi e lei purtroppo accettò. Finita la colazione andammo in stanza per studiare anche con Clare (idea di Nicole). Io non avevo esercizi, solo da studiare. Io le ripetevo e Nicole mi correggeva però non potevano mancare le domande fuori luogo di Clare << Perché legge lei? Per caso non ti hanno insegnato a leggere? >> Nicole si avvicinò e prese Clare in disparte << Non può leggere, vedi lui è... >> La interruppi in tempo << Lascia stare Nicole, non c'è bisogno di perdere tempo >> E lei tornò vicino a me. Come minimo Clare era rimasta a socca aperta, ci speravo in effetti. Finito di studiare, andammo a mangiare e io mi misi al solito posto, lontano da tutto e tutti. Arrivò una cuoca a portarmi il piatto e la ringraziai, prontamente spuntò niente popò di meno che Clare << Hai anche i camerieri! Ma che problemi hai? Non vuoi sforzare le tue belle gambine? Poverino! >> Ridacchiai, ma non risposi << Degnati almeno di rispondere! >> Dopo poco sentì la voce di Nicole avvicinarsi, dopo aver finito di pranzare. Chiesi a Nicole di far andare via Clare e lei se ne andò, per dieci secondi però. Nicole si sedette in braccio a me e iniziò a imboccarmi. << Non sai nemmeno mangiare adesso? Bella vita! >> Ecco il ritorno di Clare. Io volevo urlare "CHE ROMPISCATOLE! MA DA DOV'È SPUNTATA FUORI QUESTA PAZZA?!" Ma la cristallina voce di Nicole interruppe i miei pensieri << Clare, per piacere >> Disse Nicole << Non è giusto che devi imboccarlo! >> Lei si alzò e disse a bassa voce << Ma non mi ha obbligata >> Fortunatamente riuscì a zittirla per un po'. Il pomeriggio decidemmo di restare in camera a riposare, finché mi svegliai che Nicole non era più vicino a me. Da fuori sentivo la sua voce e quella di Clare allibita. << Vedi, gli do queste attenzioni, non solo perché è il mio ragazzo, ma anche perché è cieco >> << Ah, n-non l-lo sapevo... Mi dispiace, non volevo dire tutte quelle cose >> << Non sono un bambino, tu vai dove ti pare. >> Le risposi con l'aria di un bambino capriccioso però << Sei sicuro? Sai che senza di te non mi diverto! >> Strinsi i pugni << Smettila di mentire, sono stufo. Tu vai con le tue amiche a divertirti, non ti preoccupare per me >> Conclusi << Come vuoi, ma non fare stupidaggini! >> Si assicurò lei uscendo. << Perché fai così? Dovresti essere felice che ti aiuti >> Si intromise quella ficcanaso << Non la pensavi così prima >> << Ma prima non sapevo che tu... >> Abbassai la testa << So badare a me stesso, grazie >> Si avvicinò << Non intendevo questo... >> << Si che lo intendevi! >> Urlai io << È vero e allora?>> << Allora un corno! >> Le urlai più forte. Io girai la testa di scatto e lei disse istintivamente << Guardami quando ti parlo! >> Lei si portò una mano alla bocca << Se potessi ti guarderei >> Dissi con la voce troppo bassa per essere sentito, per poi andarmene. << Non volevo dirlo davvero, credimi... >> Non volevo prendere l'ascensore, come se non avessi le gambe, quindi feci le scale per la prima volta dopo l'incidente. Caddi. Mi risvegliai nel letto d'ospedale con la gamba e il collo fasciati. Una mano prese la mia e io le accarezzai il viso, era Nicole. Emisi un gemito di dolore, e mi addormentai sotto l'effetto dei calmanti. Dopo non so quanto mi risvegliai e vidi Clare e Nicole che mi guardavano. Ero caduto di faccia, quindi dovevo subire un intervento. Mi chiesero se volevo aggiustare la vista. Ne parlai a lungo con Nicole. I medici tornarono in sala reparto e mi richiesero se volevo tornare a vedere. Risposi di no. Subito Clare mi chiese se ero impazzito per le medicine, ma le dissi che avevo vissuto gli ultimi quattro anni senza vederci, ero entrato in un altro mondo, e non volevo uscirne. Adesso ero felice, avevo uno scopo di vita, prima no. La mia vita prima era vuota e monotona. Comprese. Mi operarono, e dopo poche ore dall'incidente, ero tornato come nuovo. Io e Nicole andammo in piscina, lei mi chiese pensando di essere la colpevole: << Sono stata io la causa dell'incidente? >> Sorrisi e le dissi come se fosse scontato<< Ma tu non c'eri! >> Lei si portò una mano sul braccio, sfregandolo imbarazzata << Lo so... Ma è perché ho detto a Clare che avevi bisogno di aiuto non hai voluto prendere l'ascensore? >> << Non ha importanza ormai >> la rassicurai io e la baciai teneramente. Entrammo in piscina. Poco dopo uscì e andai a passeggiare. Ormai lo conoscevo a memoria quel posto. La mattina seguente, io e Nicole ci svegliammo verso mezzogiorno, e fummo costretti a correre nelle cucine. Arrivati, rinunciò a stare con le sue amiche. << Non mi sono mai sentito meglio. Non mi ricordavo che tu fossi così bella... >> Le dissi mentre le accarezzavo i contorni del viso << E io non mi ricordavo che tu fossi così lusinghiero >> Rise e si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi un << Ti amo >> Io risposi pensando che fosse una gara << Io di più >> << Non mi ricordavo nemmeno che tu fossi così divertente >> Mi porse uno dei suoi soliti sorrisetti maliziosi ma irresistibili. Avevamo il pomeriggio libero, e decidemmo di andare nel giardino. << Mi sei mancata >> Le sussurrai appoggiandola contro un albero << Richard... >> Gemette lei << Dillo ancora >> Le dissi mentre le cingevo i fianchi potandola sempre più vicina a me. Lei si spostò << No Richard, non ancora >> disse lei con un filo di voce tremante << Perché no? Cosa c'è adesso? >> << È solo che sta accadendo tutto così in fretta... Tu mi capisci, vero? >> Sospirai, e le presi le mani << Certo che ti capisco, so che sei spaventata ma non sta accadendo in fretta. Sai perché io non lo sono? >> << Perché l'hai già fatto prima? >> Risi << No, perché so che tu sei la persona giusta. >> Detto questo, le presi le mani e le dissi nel tono più dolce che riuscì a emettere: << Sappi solo che io ti amo e che ti seguirò fino in capo al mondo >> e la baciai.



Angolo autore:

Ormai non lo dico più di recensire, perché tanto non commenta mai nessuno, quindi mi limito a farvi una domanda: Secondo voi, il bollino verde è troppo esagerato? Magari lo leggono pure i bambini piccolini... Un'ultima cosa prima di salutarci: Chi ha indovinato il collegamento con la spada magica? Richard sarebbe Garret, Clare sarebbe Kayley e Nicole... Beh, un diversivo penso... Oppure la nuova Kayley... Beh, vi do appuntamento al prossimo capitolo, verso il 20 febbraio (se riesco anche prima) Ciao!Alla fine di ogni capitolo metterò una o due righe di correzioni della storia "Nero" nel profilo che nessuno vedrà e di "interviste" ai personaggi, non è obbligatorio leggere perché non influenzeranno la storia, anzi la sminuiranno alla grande credo, ma per curiosità del lettore, potete saperne di più. Precisiamo che stiamo facendo queste domande a distanza di quasi 10 anni (potrebbero avere la memoria corta)

Prima domanda: Perché non volevi fare l'intervento Richard?
Richard: Perché i medici mi dissero che dovevo essere coscente durante l'operazione PARTICOLARMENTE DOLOROSA quindi non ho voluto. Non che io avessi paura...

Seconda: È vero, Clare che quando hai chiamato Richard con il diminutivo di Rich lui si è infastidito?
Clare: Infastidito? Voleva uccidermi! Diceva che nessuno poteva chiamarlo Rich senza scamparla, infatti poi me ne ha fatte di tutti i colori, ma in realtà per me non voleva farsi chiamare così perché solo Nicole lo chiamava così a quei tempi ed era geloso! (Risata fragorosa. Richard si avvicina e le mostra il pugno. Lei si azzitisce Grazie Rich! Ops...)

Terza: Nicole, questa è una tua foto a quei tempi?
Nicole: quella è una Barbie -.-
RIchard: Lei era più bella (Arriva Clare e gli da un pugno sul braccio. Non diciamo che si è ingelosita però se no ci mena pure a noi)
Clare: Ma non farmi ridere! Non l'hai neanche vista (Adesso è RIchard che le va a dare un pugno e si scatena una rissa)

Quarta domanda: Clare, a te piaceva Richard?
Clare: Non posso negare che era un bellissimo ragazzo...
Richard: Modestamente! :D
Clare: ...Comunque... Però era presuntuoso, stupido, superbo, idiota... (Le abbiamo tolto il microfono perché non se ne può più)
Richard: Ammettilo che eri pazza di me!
Clare: (arrossisce di brutto, adesso il ketckup in confronto sembra bianco) Non è vero...

Quinta domanda: Tra Clare e Nicole c'è mai stata una sorta di rivalità?
Nicole: No, siemo sempre state amiche...
Clare: Certo, come no, finché non mi hai rubato il ragazzo!
Nicole: Prima era il mio, quindi me lo sono ripreso!
(La situazione degenera perché Richard ha detto che poteva stare con tutte e due. Si è scatenata una rissa quindi dobbiamo sospendere il collegamento lasciandovi con le loro foto: Richard, Nicole, Clare, Gregory
  
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