Era sera e dopo aver ascoltato attentamente la storia del vecchio Lucy si era preparata per andare a dormire, peccato che qualcuno non ne avesse proprio voglia, a differenza sua.

Infatti un certo ragazzo dai capelli rosa si era messo sul letto che il vecchio aveva offerto alla ragazza e la guardava imbronciato con le braccia conserte.

- Natsu... su vai nella tua stanza, ho sonno.

Lo pregò lei ma il dragon slayer non nè aveva proprio voglia. Anzi non voleva andarsene e voleva stare lì con lei, visto che la sera prima la sua amata fidanzata era scappata dalla tenda per fare chissà cosa.

- No! Oggi voglio anzi esigo delle attenzioni da parte tua!

Disse serio il ragazzo più ottuso che potesse esistere sulla faccia della terra. Lucy però sorrise e si sedette accanto a lui. 

- E... cosa vuoi di preciso?

Domandò sorridendo un po maligna ma Natsu ci pensò seriamente e invece di parlare la prese per il braccio, la tirò a se e le diede un bacio sulle labbra senza che la ragazza potesse sottrarsi.

- Voglio questo... tipo di attenzione...

Gli rispose dopo essersi allontanato dal suo viso e guardandolo sorridente. A quel punto Lucy guardò con aria esasperata il suo compagno e senza dire nulla lo buttò sul letto continuando ciò che avevano interrotto pochi istanti prima.

Nel mentre invece Elfman era sul balcone a guardare verso la loro meta. O almeno verso la direzione in cui era visto che non si vedeva da così lontano.

Ma era preoccupato. Non sapeva cosa ci sarebbe stato ad accoglierli e non per se stesso, ma per sua sorella, per i suoi compagni e soprattutto per lei. Per Evergreen. Che non sembrava d' accordo con lui sul fatto, ma non gli impediva di provare ansie per la sua incolumità. 

- Elfman... vieni dentro, comincia a fare freddo.

Gli disse la Raijinshu, ma lui la guardò e alzò le spalle, non lo sentiva il freddo lui, almeno quello che doveva esserci fuori, perché per lui, freddo era il comportamento che aveva Ever nei suoi confronti.

Non lo aveva sempre, ma la maggior parte delle volte che lui le voleva dimostrare un po di quell' affetto che provava nei suoi confronti lei si ritirava in uno stato di isolamento e lo mandava via, poi quando lui non le dava quelle attenzioni sembrava arrabbiarsi o offendersi; non la capiva proprio quella donna lui.

- Va beh... non fare troppo rumore quando entri, io sono nella stanza accanto e non voglio che mi disturbi.

Disse lei prima di andarsene via e lasciarlo da solo.

Ma quel comportamento  non era del tutto volontario. Lei voleva che lui andasse dentro, con lei, e non che stesse fuori al freddo rischiando di prendersi un malanno.

Mirajane sbuffò non capendo seriamente che aspettassero quei due a dichiararsi e mettersi insieme. Ma forse pretendeva troppo da entrambi; dopotutto sia Elfman che Evergreen erano sia molto orgogliosi che un po tonti, perché sì erano stracotti l' uno dell' altra ma non riuscivano a capirlo o se ci arrivavano i comportamenti dell' altro non lasciavano intendere assolutamente nulla.

Quindi Mira ottenne solo una gran confusione, per cui decise che una volta tornati a Fairy Tail, finita la missione, gli avrebbe sistemati lei quei due.

E la povera Cana intuiti i pensieri della sua amata compagna sospirò rassegnata mentre questa le si avvicinava sorridente.

- Qualcosa non va Cana?

- No, non... pensavo solo a quei poveracci che subiranno le tue perfide trappole.

Disse stupendo la Straus che non credeva avesse seriamente detto quella frase.

- Oh... e con chi sarei stata perfida scusa?

Domandò lei e Cana non poté fare a meno di guardarla con un sopracciglio più alto dell' altro. Sorrise e poi le si mise davanti, mettendole le mani suoi fianchi e avvicinandosi sempre di più.

- Beh... mi sembravano un po' sporche... le tecniche che hai usato con me no?

Mira sorrise divertita e poi le mise le braccia attorno al collo.

- Dovevo essere sicura di vincere quella volta... 

- Ah-ah... e adesso che hai vinto?

Le domandò la mora con un sorrisetto piuttosto invitante.

- Farò del mio meglio per tenermi il mio bellissimo premio...

E dando un bacio piuttosto sensuale alla mora Mirajane, con un gesto veloce spense la luce della stanza.