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Autore: AlwaysDream    12/02/2013    7 recensioni
Edward l'aveva abbandonata e Isabella non era più la stessa.
E' cambiata, è dovuta cambiare, ma dentro di sé sarà sempre la stessa ragazza.
"La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, per di più illusori, di piacere e gioia." Isabella non era più umana, ma nonostante ciò credeva profondamente in ciò che questo detto diceva.
Spero che la mia storia vi piaccia. Per saperlo basterà solamente leggerla e, magari, lasciare una piccola recensione. Un bacione :)
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
Capitoli:
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Chapter six

 

 

§ Se sei indecisa tra due persone, 

scegli la seconda,

la prima evidentemente non ti ha tenuta abbastanza stretta

da non farti innamorare di qualcun altro. §

 

"Ragazzi dobbiamo veramente stare qua? Sul serio credo che riuscirò a resistere alla tentazione del sangue! Tanto avrò voi vicino..." Cercai di convincerli.

"Per adesso questo è il posto più sicuro per.." Stefan fu interrotto dall'arrivo di una persona nel salotto.

Ma non era un essere mortale, era un angelo.

"E menomale che questo era il posto più sicuro!?" Borbottai. Damon mi sorrise divertito e Stefan cercava di sembrare calmo nonostante la situazione non fosse delle migliori.

Il ragazzo si mosse venendo verso di noi e una folata del suo odore mi travolse. Era forte, deciso ma allo stesso tempo dolce.

Sorrisi e mi leccai le labbra. Cercai di contenermi, non volevo essere fermata, volevo il suo sangue. Nonostante non volessi fare del male ad un angelo necessitavo il suo nettare. Volevo solamente asssaggiarlo, non volevo assolutamente fargli del male. I miei pensieri erano in contrasto ma erano due le parti prevalenti: la prima era quella di assaggiare il suo sangue, la seconda quella di proteggerlo. Era come se lo conoscessi già e avevo paura che se gli avessero fatto del male, ma soprattutto fossi stata io la causa del suo dolore, avrei sofferto.

Così, come un marinaio viene attratto dal canto delle Sirene, io mi avvicinai a lui attratta dal suo sangue.

Damon e Stefan si pararono davanti a me, ma senza il minimo sforzo li scacciai e li attaccai al muro, a cui loro rimasero per così dire appesi. Non si potevano muovere, perchè io non volevo che si muovessero.

Non mi preoccupai di questa mia capacità, mi ripromisi che più tardi, dopo aver assaggiato quella prelibatezza, avrei chiesto spiegazioni.

In un secondo raggiunsi il ragazzo che mi sorrise e gli misi le mani tra i capelli biondi e mossi e gli inclinai la testa. Fatto ciò leccai un punto del suo collo e lo morsi.

Il suo sangue era la cosa più buona che avessi mai assaggiato. Era buono, era qualcosa di cui non mi sarei mai e poi mai stancata e ne volevo sempre di più

Ad un tratto però al suo sangue si aggiunsero anche dei ricordi, ma soprattutto un nome.

Alex.

Questo nome lampeggiava come un allarme nella mia testa.

Confusa, smarrita e delusa da me stessa per essere caduta in tentazione ed aver fatto del male a qualcuno che evidentemente conoscevo caddi in ginocchio di fronte a lui singhiozzando e mormorando parole sconnesse di scuse affiancate al suo nome.

Subito le mie barriere si abbassarono e permisi ai Salvatore di raggiungerci.

"Isabel, tranquilla non mi hai fatto nulla." Mi disse l'angelo guardandomi con i suoi occhi azzurri come il cielo.

Voleva calmarmi, ma io non volevo, ero diventata un mostro e mi odiavo per questo. Non volevo fare del male a nessuno.

Il ragazzo mi abbracciò carezzandomi la schiena nel tentativo di far cessare i singhiozzi e poco dopo ci riuscii.

Mi fecero alzare e ci sedemmo tutti quanti sul divano.

"Chi sei?" Chiese sfacciato Damon interrrompendo il silenzio. E il premio oscar per la sensibilità va...rullo di tamburi...a Damon!

"Sono Alex Pettyfer e credo che abbiate capito che sono un angelo e cosa più importante conosco Isabel. Riguardo lei, ma siete impazziti?! Non potete rendere vampiro un angelo. Poteva morire,lo capite?? Se il suo corpo non avesse accettato due trasformazioni contemporaneamente sarebbe morta. Vi credevo più intelligenti, Salvatore." L'angelo biondo si avvicinò a me e mi strinse forte in un abbraccio.

"Dio, mi sei mancata così tanto, piccola Isabel." Mormorò. Ricambia l'abbraccio, sentendo dentro di me che fosse giusto che io lo facessi ma poi mi staccai.

"Io di te so solo il nome, ma so di conoscerti.. Perciò, chi sei?" Chiesi senza peli sulla lingua.

"Eri piccola quando ci conoscemmo. In realtà io ti conosco da quando sei nata. Sai, le nostre famiglie, ovvero i Pettyfer e i Williams erano in ottimi rapporti e passavano ogni momento assieme, quando non avevano incarichi mandati dall'Alto. Eravamo due famiglie molto legate e molte volte mi prendevo cura di te. Non so se te l'hanno spiegato ma noi angeli siamo immortali e avremo per sempre l'età in cui abbiamo accettato la nostra natura angelica e quindi abbiamo accolto il messaggio divino dentro di noi. Quando tu nascesti io ero ormai immortale già da un po' e tu mi adoravi. Ogni volta che venivo da te, mi portavi in camera tua e mi facevi giocare con le bambole. Ti divertivi un sacco e avevi un sorriso perenne sul tuo piccolo volto. Poi le cose sono andate male e i nostri genitori sono morti a causa di alcuni angeli neri che gli avevano fatto un'imboscata. Così ti portai da Charlie e ti dovetti abbandonare lì affinchè non ti trovassero seguendo le mie tracce. Non sai quanto è stato difficile lasciarti là sola." Concluse il discorso con un sorrise triste che stonava incredibilmente con il suo aspetto perfetto.

"Ricordo tutto." Sospirai cercando di non perdermi tra i ricordi di un'infanzia felice ma rovinata dal male che impregna il mondo. Gli strinsi la mano e gli sorrisi cercando di fargli capire che non si doveva preoccupare e che se ha fatto ciò che ha fatto è stato unicamente per il mio bene.

"Scusami tanto, io non volevo attaccarti. Ma il tuo sangue era come una calamita per me, ti giuro non riuscivo, anzi non volevo fermarmi. Dio non merito di essere ancora viva!" Esclamai sull'orlo delle lacrime.

"Non mi hai fatto male, Isabel. Sai potresti anche uccidermi e non opporrei resistenza." Arrossii alle sue parole.

"Per questo hai sorriso prima che ti mordessi?"

"Sì." Mi rispose senza tentennamenti.

"Io quando ti stavo per mordere, sapevo che non avrei voluto mai farti del male e che mi sarei uccisa solo per non farti soffrire, perchè?" Ero confusa e non poco.

"Noi abbiamo un legame, per così dire molto stretto, ma non posso parlartene, o almeno non adesso, devi capirlo da sola." Mi sorrise come per scusarsi e io gli sorrisi nonostante volessi sapere di più.

Damon e Stefan si schiarirono la voce per riportare l'attenzione su di loro. Mi ero dimneticata della loro presenza, presa come ero da Alex e dal mio passato.

"Sapete vero che vi potrei uccidere solo per ciò che avete fatto ad Isabel?" Chiese minaccioso il biondo.

"No, Alex tu non puoi ucciderli!" Dissi parandomi di fronte a loro cercando di proteggerli. Loro non potevano assolutamente morire, mi avevano salvata dalla depressione in cui stavo cadendo e gliene sarei stata per sempre grata.

"Vuoi andare contro il volere della bambina?" Chiese Damon guardando con aria strafottente Alex.

"Io ti salvo da lui, ma prova solamente a chiamarmi bambina di nuovo e ti stacco le palle a morsi, intesi Damon?" Ringhiai.

Alex e Stefan scoppiarono a ridere mentre io guardavo con astio Damon. Oh ma finita con lui, avrei avuto tempo per giocare anche con loro. Non so si è colta la mia vena ironica.

"La gatta tira fuori gli aritigli." No, ma continua pure a sfottermi Damon!

"Non sai contro cosa stai andando incontro Salvatore." Celiò Alex.

"Bene, time out!" Chissà perchè Stefan doveva interrompermi sempre sul più bello.

"Ma io mi stavo divertendo!" Borbottò Damon. Vuole divertirsi? L'ha voluto lui. Con un gesto secco della mano lo feci volar fuori attraverso la finestra che accidentalmente ruppi con il suo corpo.

Solo ora mi ricordai di questo potere che avevo utilizzato anche prima.

"Alex ma ho altri poteri oltre a quello di far 'muovere' con la forza del pensiero le persone?"

"Non posso aiutarti molto, so soltanto che hai la telecinesi, ovvero la forza del pensiero che ti permette di muovere oggetti o persone e uno scudo sia fisico che mentale, ovvero una barriera invisibile che fa sì che nessuno possa usare poteri mentali contro di te oppure ti permette di creare uno scudo fisico che nessuno può passare con il corpo." Mi spiegò. Stefan annuì. Non feci caso all'occhiataccia di Damon che era appena entrato dalla finestra.

"Quindi era per questo che Edward non poteva leggermi nel pensiero.." Sussurrai, capendo finalmente perchè il suo potere su di me non funzionava.

Notai Alex stringere i pugni e si oscurò in viso. Mi sedetti vicina a lui, gli presi la mano e lo guardai chiedendo spiegazioni.

"Io so tutto ciò che ti ha fatto passare quel vampiro da quattro soldi. E anche se quello che ti sto per dire potrebbe allontanarti da me, devo farlo. Edward -sibilò il suo nome- ti ha lasciata non perchè non ti amasse ma perchè non volevi che tu fossi costantemente in pericolo a causa sua e della sua famiglia." Strinsi più forte la presa sulla sua mano e presi un respiro profondo.

"Ha preso la decisione da solo, io sarei stata sempre al suo fianco, se solo lo avesse voluto. Ma lui ha scelto per entrambi e scusa se ve lo dico ma dopo sei mesi in cui l'ho aspettato, mi sono stancata. E' inutile dire che provo ancora qualcosa per lui, possederà sempre una parte del mio cuore, ma mi ha fatto tanto male e devo cercare di andare avanti." Questo è stato il discorso più difficile di tutta la mia vita. Edward lo amo ancora, ma lui non c'è e devo farmene una ragione. Potrei cercarlo, ma non posso e non voglio ripiombare nella sua vita quando lui ha fatto una scelta, reputandola giusta, facendo soffrire entrambi. Se lo facessi, sti mesi sarebbero buttati all'aria.

Guardai i ragazzi che mi sorrisero tristi e mi soffermai su Alex.

Era inutile dire quanto egli fosse bello. Alto, con un fisico asiutto e abbastanza muscoloso, occhi azzuri, capelli biondi. Detta così sembra il principe azzurro delle fiabe. E potrebbe esserlo se non fosse per quello sguardo sempre un po' triste e troppo vissuto. Sembra che porti sulle sue spalle il peso di tante battaglie e tante sofferenze e mi promisi che da oggi in poi l'avrei aiutato ad essere felice. Era importante per me.

"Io direi di poter iniziare un nuovo capitolo della nostra vita, che ne dite?" Chiesi ai ragazzi alzandomi dal divano.

"Io dico che sono d'accordo." Acconsentì Stefan. Gli altri due annuirono contenti che avessi preso così bene tutto il mio passato e che nonostante tutto non fossi scappata a gambe levate ma fossi ancora con loro.

"Però prima mi dite dove siamo?" Chiesi.

"In una casetta nei paraggi di Seattle." Mi rispose Stefan.

"Fantasia portami via.." Borbottai prima di guardare oltraggiata Damon che mi aveva rifilato uno scappellotto.

"Smettila di fare la bambina" Celiò.

"Dove vorresti andare? Hai la possibilità di scegliere qualsiasi città." Mi informò Alex. Ci pensai su e poi sorridendo risposi.

"Voglio visitare Sidney." 

Osservai i ragazzi e mi sentii in famiglia, loro erano la mia nuova famiglia e questa volta non avrei permesso a nessuno di portamela via o far loro del male. Promessa di Isabel Marie Williams.

 

 

Here I am!

Scusate la lunga assenza, ma per le vacanze mi sono fatta regalare dai miei un piccolo viaggetto a Londra, città che amo, dopo aver promesso loro che quest'anno avrei avuto la media dell'otto.

Grazie per la recensioni, chi ha messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate o chi ha solamente letto (noto che le visite aumentano :D)

Detto ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto, e non so se avete notato ma è più lungo dei precedenti per farmi perdonare la lunga assenza ahah

Che ve ne pare il nuovo arrivo? E di questa nuova parte del passato di Bella? Finalmente abbiamo scoperto dove sono andati e devo dire che non hanno fatto molta strada!

Ora vi saluto, come al solito aggiorno dopo cinque recensioni, lo so sono una rottura di scatole (per non dire altro) ahah

Buona serata a tutte!

Peace&Love, AlwaysDream. <3


  
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