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Autore: Spring Dania    01/09/2007    11 recensioni
Riprese il telefono e il giornale, poi digitò nuovamente il numero di Sakura e attese.
Il numero della persona chiamata potrebbe essere spento o non raggiungibile.
Sasuke cercò di mantenere la calma: magari le si era scaricato il telefono proprio mentre stava andando a cercarlo.
No.
Sakura non era esattamente il tipo che si faceva scaricare il cellulare giusto prima di un appuntamento con lui.
L’opzione chiamata era fallita perciò l’alternativa che gli restava era andare a cercarla.
Dove poteva trovarsi?
Hinata gli aveva detto che Sakura era uscita di casa per andare a cercare lui: questo significava che si era diretta specificatamente da casa sua in direzione dell’istituto.
Aspettò.
Il ragionamento di Sasuke non faceva una piega, sicuramente le cose erano andate in quel modo.

La storia di Naruto in un universo alternativo.
L'amore segreto per Naruto di una timida compagna di classe, Hinata, la serrata silenziosità di Sasuke e il suo irremovibile desiderio di vendetta.
Pairing: Naruto/Hinata, Sasuke/Sakura, Kakashi/Anko e molti altri.
Fanfiction ripresa dopo anni di pausa... perdonate perciò la differenza di stile tra inizio e fine.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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*Un mucchio di verdura e pomodori piove su Asdrel* Raga, leggete e poi ne parliamo, ok? ^^

 

Capitolo 6

Nessun occhio può vedere

 

The path is clear

though no eyes can see
the course laid down long before.
And so with gods and men
the sheep remain inside their pen,
though many times they've seen the way to leave.

He rides majestic
past homes of men
who care not or gaze with joy,
to see reflected there
the trees, the sky, the lily fair,
the scene of death is lying just below.

 

Firth of fifth – Genesis

 

“Mi devo fumare una sigaretta.”

Shikamaru infilò una mano in tasca, estraendone un accendino e un pacchetto di sigarette che aveva comprato il giorno prima.

“Se continui così rischi di diventare peggio del professor Asuma.” Ino fissava l’amico, le braccia conserte e il naso arricciato in un’espressione contrariata.

Shikamaru alzò lo sguardo verso il cielo. “Come vorrei essere una nuvola e volare in libertà senza dover dare peso alle seccature…”

“IO SAREI UNA SECCATURA?!”

“Si.”

Ino divenne una vipera. “RIPETILO SE HAI IL CORAGGIO!”

Naruto rimase seduto sui gradini del portone che collegava le strutture della scuola con il cortile interno in cui gli studenti passavano la ricreazione. Sbuffò leggermente.

Come se gli avesse letto nel pensiero, Shikamaru espirò il fumo della sigaretta e parlò. “Non voglio fare biologia… è una rottura.”

“Io invece trovo che Maito sia molto in gamba.” Disse Rock Lee con un gran sorriso.

“Il problema dei nostri compagni non è lui, Maito è matto, fa ridere.” Disse Sasuke con sguardo serio. “Il problema vero è la materia in se e gli argomenti che stiamo facendo.”

Hinata fissava i fiori delle aiuole presenti nel cortile; Kiba la raggiunse con passo veloce, assieme a Shino che invece si muoveva lentamente e con delicatezza.

Una farfalla volò tra una margherita e l’altra. Kiba si accovacciò e prese a fissarla con sguardo incuriosito, come quello del bambino che era stato alcuni anni prima.

Shino si chinò e, con la stessa grazia lenta con cui si muoveva di solito, si accovacciò a sua volta per muovere il dito verso la farfalla arancione e nera.

Essa si spostò sul suo dito con un frenetico movimento delle ali, dunque Shino si avvicinò ai compagni di classe e rivolse lo sguardo, coperto dalle lenti nere dei suoi occhiali da sole, alle ragazze.

Con scarso successo però, perché Sakura e Ino non riuscirono ad avvicinarsi più di tanto all’insetto più bello che potesse esistere.

“Dal modo in cui ponete le vostre mani, si capisce che siete sul punto di toccare le sue ali… e questo non le permetterà più di volare.” Disse Shino impassibile, all’udire le lamentele delle due ragazze.

Choji, che in quel momento aveva imboccato l’ultima patatina del suo pacchetto, si avvicinò a Shino assumendo la stessa posizione delle sue dita, e con la stessa naturalezza di quest’ultimo riuscì a far posare la farfalla sul proprio indice. Ino rimase stupita da quella scena alquanto insolita.

 

Non avevo mai visto un lato così sensibile in Choji…

 

Shikamaru notò lo sguardo esterrefatto della biondina. “Non lo sai che Choji in giapponese significa proprio farfalla?”

“Davvero?”

“Mmh…”

Ino distolse lo sguardo da Shikamaru e istintivamente raggiunse Hinata presso l’aiuola; si piegò sulle ginocchia, raccogliendo quattro margherite che divise tra lei e le tre compagne, che le rivolsero un sorriso grato.

Sasuke vide Sakura sistemarsi la margherita tra i capelli per qualche secondo: Sakura lo notò e sorrise brevemente; il moro distolse lo sguardo arrossendo.

 

Gli darò tempo…!!!

 

La giovane Haruno esultò mentalmente ma, per non dare nell’occhio, diede un’occhiata in giro, parlando di tutt’altro. “Questo cortile è un po’ squallido, poi con questo grigio così… omogeneo…”

“Cosa pretendevi, ragazzina. Questa è la scuola pubblica.”

I ragazzi si voltarono verso la fonte della voce, che apparteneva ad un ragazzo molto più grande di loro: i suoi capelli erano di uno splendente grigio argento, legati in una coda, e i suoi occhi scuri apparivano profondi dietro le lenti dei suoi occhiali da vista.

“E tu chi sei?” chiese Naruto con strafottenza.

Il ragazzo sorrise. “Mi chiamo Kabuto Yakushi, ho diciotto anni, frequento la terza del vostro stesso corso.”

Shikamaru spense la sigaretta con un pestone. “Che cosa vuoi da noi?”

Kabuto alzò le mani in segno di resa, continuando a sorridere. “Proprio niente, volevo solo avvertirvi di fare meno rumore durante le prossime ricreazioni… perché altrimenti potreste avere problemi con gli altri studenti…”

“Problemi di che tipo?” chiese Sasuke corrucciato.

Kabuto si sistemò gli occhiali, volgendogli lo sguardo di uno che la sa lunga. “Le bande di Tokio possiedono sempre le loro piccole matricole…”

Silenzio.

“… e non fanno semplicemente a pugni per questioni infantili, se forse non mi sono spiegato bene. Giusto per farvelo sapere… quelle matricole sono mimetizzate…”

Sasuke parlò.

“Matricole, hai detto? Quante bande conosci?”

“Quella della Sabbia; quella del Suono e quella del Serpente… agiscono assieme anche se la seconda è molto più potente, ma sono comandate dallo stesso capo; infine quella dell’Akatsuki…” il tono di voce di Kabuto divenne odiosamente molle.

Hinata fissò Kabuto: quel ragazzo le piaceva sempre meno e le parve che stessero pensando lo stesso i suoi amici; ebbe l’improvviso impulso di andare in bagno.

“Scusate, mi assento un attimo, vado in bagno…”

“Vengo con te, Hinata.” Disse Sakura.

Sasuke fissò Sakura allontanarsi per poi distogliere lo sguardo, lievemente sconvolto.

Kabuto sorrise.

“Tu sei Sasuke Uchiha, vero?”

 

“Sakura, io ho finito.”

“Si, andiamo. È appena suonata la campanella.”

A differenza della ricreazione, che era passata velocemente, la lezione di Biologia del professore Maito procedeva troppo lentamente per i gusti dei giovani della prima classe del corso F: essendo ancora agli inizi del loro corso di studi presso la Leaf High School, le cose procedevano sempre troppo lentamente, dato che gli studenti avevano appena finito di acquistare i libri in adozione e per il momento dovevano solo seguire lezioni; erano passate due settimane circa dall’inizio della scuola ma i pochi alunni del corso F sembravano essersi ambientati rapidamente, forse troppo rapidamente…

“HATAKEEEE!!! VIENI QUA SPAVENTAPASSERI!!!”

Kiba, così come Shikamaru e Choji, cercò di trattenersi il più possibile dal ridere: Naruto stava facendo un’imitazione molto fedele della professoressa Mitarashi, imitando perfettamente il sorriso sadico della donna, mentre il professore Maito scriveva alla lavagna e dava loro le spalle.

“NOOOO!!! Ti prego Naruto, smettila, non ce la faccio più!!! Ci fa rapporto se ci becca!!!”

L’intervento di Ino dopo la supplica di Kiba non aiutò molto, indicando il ragazzo con i capelli biondi con l’indice esile, tremando leggermente per le risate silenziose. “No aspetta, e dove la metti la volta in cui avevamo lezione con lei e c’era un bordello assurdo in classe… ed è arrivato il professor Hatake e ha detto ‘Ragazzi siete soli?’… è diventata una bestia!”

Naruto stette un attimo immobile per poi cominciare a ridere improvvisamente al ricordo di quella scena esilarante.

“AAAAH!!!” Gai si era appena voltato, con un enorme sorriso sul volto. “Questi giovani che sorridono alla vita! Anche io trovo l’ATP estremamente divertente, ragazzo mio!”

Kiba infilò un pugno in bocca per non scoppiargli a ridere in faccia mentre Choji rischiò di rimanere soffocato dalle patatine che mangiava continuamente.

Quando la situazione sembrò tornare alla normalità, Ino picchiettò sulla schiena di Naruto con due dita. “Avanti, ci riesci?!”

“…BRUTTA STREGA, VUOI FARMI MORIRE?!”

“Ragazzi, più vi guardo e più mi sento felice!” fece il professore voltandosi nuovamente. “Vi farà piacere sapere che appena ci sarà il consiglio di classe metterò una buona parola su tutti voi!” e si sedette alla cattedra, scrivendo sulla sua agenda.

TenTen lo fissò per un momento e poi sospirò, imitando piano il tono allegro della voce del loro professore di Biologia.

Ino cercò di frenare l’impulso di sbattere i pugni sul tavolo.

Naruto rise sommessamente ma d’improvviso gli vennero delle fitte alla pancia. “Oh no… non ora…”

Sakura, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, si voltò verso l’amico, udendo i suoi lamenti. “Che succede, Naruto?”

“Non mi sento molto bene…”

“Il solito zuccone, chissà che hai bevuto oggi al posto del latte…”

Hinata posò una mano sulla bocca e rise piano: i battibecchi tra Naruto e Sakura erano sempre una cosa da non perdere.

Con grande sforzo riuscì ad inserirsi nella conversazione.

“Ehi r-r-ragazzi… voi frequenterete le attività pomeridiane?”

Naruto si issò sulla sedia e si voltò a guardare la compagna di banco, facendo uno dei suoi splendidi sorrisi; ella distolse lo sguardo.

“Si, oggi pomeriggio io dovrò andare al corso di chitarra assieme a Sasuke, mentre tre volte a settimana farò sport.”

“Cosa fai?” chiese Hinata.

Naruto fece lo stesso sorriso di prima. “Calcio, sempre con Sasuke e poi… Kiba e Shino.”

“Tu invece cosa farai, Sakura?”

Sakura alzò lo sguardo. “Eh? AH! Parlavi con me!” fece un sorriso svampito. “Beh… mi sono iscritta al circolo letterario di Morino.”

Hinata sorrise. “Anche io sono iscritta al circolo letterario. Oltre a quest’attività però ho intenzione di fare anche il corso di danza classica nella palestra femminile.”

“Esiste un corso di danza classica? Gekko non ne aveva parlato.” Disse Naruto.

“S-s-si ma lui non ne ha parlato perché tossendo se n’è dimenticato… non mi sembra che il professor Gekko stia tanto bene, poverino…”

“Bene, allora andiamo assieme!” disse Sakura rivolta a Hinata. “Anche perché TenTen si è iscritta alle lezioni di batteria mentre Ino a quelle di flauto traverso.”

Naruto si fece perplesso. “Sakura, tu fai attività sportiva?”

Sakura prese a tossire rumorosamente, più di Hayate Gekko.

“Allora?”

Tosse. Sakura non accennava a rispondere.

“Ehi, Sakura?”

“Si è iscritta a pugilato.”

La voce di Sasuke era arrivata, come un dito su un nervo scoperto, alle orecchie di Naruto, Kiba, Ino e Rock Lee.

Il primo sgranò gli occhi sollevandosi sulle braccia e sporgendosi verso Sasuke. “COSAAAAAA???!”

Il secondo aveva fatto una faccia a dir poco esterrefatta, arricciando le labbra; per una volta però rimase in silenzio.

La terza strinse i pugni con poca grazia. “SAKURA VA A FARE PUGILATO?!”

Il quarto sembrava il più felice di tutti. “SIIIIIIIIIIIII!!! ANCHE IO MI SONO ISCRITTO A PUGILATO!!!”

 

 

* * *

 

 

“Pallavolo, che rottura…”

“Senti, il baseball non lo volevi fare perché tu non vuoi correre e Choji si stanca; di pallamano e calcio neanche a parlarne! Choji poteva fare pugilato, sarebbe stato il più forte, solo che a te non andava! Quindi accontentati.”

“Shikamaru, ha ragione Ino, la pallavolo è bella e noi siamo in grado di coprire tutti i ruoli: tu saresti la difesa, Ino il palleggiatore e io l’attaccante.”

Ino annuì con convinzione.

“Non abbiamo nemmeno cominciato e già hai deciso la formazione?” Shikamaru si mise una mano sulla fronte. “Oddio no…”

“INO! EHI INO!”

La biondina si voltò, inquadrando il gruppo di persone formato da Sakura, TenTen, Hinata, Sasuke, Naruto e Rock Lee.

“Com’è andata la lezione di flauto traverso?”

Ino mostrò la custodia lunga e rigida che stava impugnando. “Tutto a meraviglia. E a voi? Com’è andata la lezione di chitarra, Sasuke?”

Sakura le rifilò un’occhiataccia e TenTen rise piano.

 

TIENI LE TUE MANACCE LONTANO DA SASUKE, MOSTRO!!!

 

“Non c’è male…” mormorò piano Sasuke.

Naruto mostrò più entusiasmo. “Abbiamo le dita un po’ doloranti però per fortuna non è la prima volta che strimpelliamo una chitarra, il direttore del nostro istituto è molto in gamba.”

Sakura sorrise: Naruto non si vergognava a parlare dell’orfanotrofio in cui viveva, a differenza di Sasuke; era così sincero.

“Ma adesso tocca al calcio.” Disse Sasuke. “Avete visto Kiba?”

A rispondere fu Hinata. “Lui fa solo l’attività sportiva, quindi è andato a pranzare a casa ma penso che stia per arrivare.”

“Mmh…”

“Sai qualcosa di tuo cugino?” chiese Rock Lee con un sorriso gentile.

Hinata si irrigidì. Naruto se ne accorse.

“Neji è tornato a casa ma non ho altre sue notizie… mi spiace Rock Lee…”

Ci furono pochi attimi di silenzio, poi TenTen decise di spezzare l’atmosfera silenziosa, dopo aver rivolto una risoluta occhiataccia ad un ignaro Rock Lee.

“Hinata, tu frequenti il corso di danza classica, vero? Possiamo andare assieme, ci sono pure io.”

Che carina TenTen, si conoscevano solo da due settimane ma con lei si mostrava estremamente dolce; sembrava aver notato che tra lei e Neji ci fossero dei problemi ma dava a vedere il fatto che non le interessassero gli affari degli altri.

“Che state confabulando?”

Kiba era appena arrivato, accompagnato da Shino, e sul suo volto spiccava quello strano sorriso maligno che a volte usava in presenza degli altri ragazzi. Ma non con lei.

“Parlavamo.” Disse Naruto.

Era rimasto insolitamente zitto, forse dopo l’intervento di Rock Lee.

“Va bene.” Fece Sasuke sistemando lo zaino sulla spalla e stringendo la custodia della chitarra. “Sparpagliamoci…”

 

 

* * *

 

 

La lezione di pugilato di Sakura si rivelò tanto interessante quanto il circolo letterario di Morino: illustrarono le regole della boxe e poi li fecero allenare a coppie con i sacchi lenti.

Il corso era frequentato in tutto da sei persone: c’erano Sakura, Rock Lee, Neji Hyuuga; oltre a loro un gruppo di tre persone che se ne stava in disparte, composta da due ragazzi poco socievoli e una ragazza dai lunghi capelli neri.

Neji era un campione di Wing Tsun, disciplina molto diversa dal pugilato, ma era avvantaggiato: i suoi migliori pregi erano la grande attenzione che affidava al suo avversario e il modo in cui riusciva a metterlo a tappeto in pochissime mosse.

Forse sarebbe diventato meno aggraziato ma Rock Lee aveva insistito tanto.

Quando finirono Neji se ne andò subito, annunciando che l’autista lo aspettava davanti l’ingresso della scuola; dunque Rock Lee cominciò a parlare animatamente con Sakura che aveva perso le speranze e cercava di assecondare il ragazzo come meglio poteva.

“Lee scusa, vorresti entrare nello spogliatoio delle ragazze?”

Il moro sgranò gli occhi, arrossendo vistosamente. “OH NO! CERTO CHE NO!”

“Ci vediamo in cortile allora.” Sakura sorrise e appena si fu chiusa la porta dello spogliatoio alle spalle sospirò, sentendosi stranamente salva.

Si cambiò e, dopo essersi guardata allo specchio appeso nel bagno dello spogliatoio, sistemò i lunghi capelli rosa come meglio poté.

Guardò l’orologio: erano le 17:00 e si sentiva molto stanca; era il momento di tornare a casa.

Con un movimento molto leggero della mano mosse la maniglia della porta dello spogliatoio ma presto si pentì di averlo fatto.

Uno dei tre ragazzi asociali che frequentavano il corso pugilato si era mosso ad una tale velocità che era riuscito a metterla con le spalle al muro e a bloccarle le braccia.

Era in trappola.

“Cosa volete da me..?” chiese Sakura con un filo di voce.

Se non avesse tenuto le gambe in una stretta morsa, probabilmente poco dopo se la sarebbe fatta addosso.

“Ma guarda un po’ chi c’è… ti chiami Sakura Haruno… vero?”

Il ragazzo che l’aveva bloccata aveva metà del volto coperto.

“Chi siete? Che cosa volete da me?” ripeté la ragazza.

“Vogliamo avere qualche informazione su Sasuke Uchiha, sei la sua ragazza e non sbaglio…” disse l’altro ragazzo.

“DITEMI CHI SIETE!”

“Io sono Kinuta Dosu…” mormorò il ragazzo che l’aveva bloccata a muro.

“E io mi chiamo Zaku Abumi.” Disse l’altro ragazzo, i cui capelli scuri erano sparati come se avesse ricevuto una scossa elettrica.

Poi vide qualcosa che la terrorizzò: entrambi avevano legato al braccio quello che sembrava un fazzoletto con disegnata una nota musicale.

 

“…quella del Suono e quella del Serpente… agiscono assieme anche se la seconda è molto più potente… ma sono comandate dallo stesso capo…”

 

Le parole di Kabuto Yakushi le tornarono in mente.

Erano tre della Banda del Suono. Sicuramente possedevano qualche arma e le avrebbero potuto fare del male in qualsiasi momento.

La porta dello spogliatoio femminile si aprì, rivelando la figura altera e perfida della ragazza che faceva pugilato con loro, Kin.

Sakura non si perse d’animo. “Si può sapere cosa volete? Lo so che fate parte della Banda del Suono e siete in stretto contatto con Orochimaru.”

I tre sbiancarono.

Dosu strinse la presa che esercitava sui polsi della ragazza. “Sai troppe cose per i miei gusti.”

Zaku annuì ed estrasse dalla tasca quello che sembrava un oggetto metallico che con uno scatto rivelò una sottile lama affilata; Kin incrociò le braccia e si appoggiò al muro, in attesa.

“NON LA DEVI TOCCARE!!!”

Quell’urlo apparteneva a qualcuno che in futuro sarebbe stato chiamato Bestia verde della Foglia.

Rifilò un calcio ben assestato a Zaku, a cui scivolò dalle mani il coltello e diede un calcio a Dosu.

“Rock Lee…” sussurrò piano Sakura.

Egli le rivolse un fugace occhiolino e le sorrise, per poi darle le spalle. “Mi sembrava strano che ci mettessi tanto, io ti stavo aspettando.”

“Ti ringrazio di esserti preoccupato così tanto…”

Rock Lee strinse i pugni e alcune lacrime di commozione scivolarono sulle sue guance.

Zaku rise forte. “Che riflessi… che velocità… complimenti sopracciglione, non c’è che dire…”

Dosu si rialzò, veloce. “È vero… ma non è niente in confronto alla velocità del Suono…”

Zaku si fece avanti e, senza che Rock Lee potesse accorgersene, aggredì il ragazzo vestito di verde con una mossa che andava ben oltre la normale boxe.

Dosu gli diede man forte, lasciando giacere a terra Rock Lee.

“Preparati al peggio… Sakura…”

 

“Ehi, avete sentito quelle urla?”

“Ma di che parli, Ino?”

“Provenivano dalla palestra. La lezione di pugilato è finita da un pezzo.”

Choji mise le mani dietro la testa. “Aaaaaaah! Ma di che ti devi preoccupare.”

Ino abbassò lo sguardo. “Hai ragione, sarà una sciocchezza.”

“AAAAAAAAH!”

“Com’è che siamo arrivati dentro la palestra, Ino?”

“Guarda bene, Choji.” Disse Shikamaru preoccupato. “Quella ragazza è Sakura e a terra c’è Rock Lee. Che vuoi fare Ino? Non vedi che la stanno aggredendo?”

Ino strinse i denti. “Non è che non voglia aiutarla ma non possiamo intervenire così, magari ci fossero stati Naruto, Sasuke o Kiba… persino Rock Lee è stato abbattuto.”

“Una volta tu e Sakura eravate amiche.”

 

“Ino…”

“Dimmi Sakura!”

“Anche tu…

“Cosa?”

“Anche tu sei innamorata di Sasuke? Non è così?”

 

Sakura si liberò dalla stretta di Dosu ma scivolò a terra.

Sentì un forte dolore alla testa e gli occhi appannati.

 

Cosa c’è sotto il mio fianco…

 

Cercò con la mano.

 

IL COLTELLO DI ZAKU!

 

Lo agguantò velocemente e lo strinse in pugno, nascondendolo allo sguardo dei due ragazzi, ma aveva abbassato la guardia.

“AAAAAAAAAAAAAAAH!”

Kin le stava tirando i capelli. “I tuoi capelli sono più belli dei miei, non c’è che dire. Ma tu sei stata avventata!”

Sakura mostrò il coltello e lo fece scattare.

“Non ti servirà a niente.”

Ino tese le orecchie.

Sakura si voltò, giusto quel poco che le permettesse di vedere Kin in faccia.

Sorrise perfida.

“Chi ha detto che voglia usarlo su di te?!”

Kin stesse un attimo in silenzio poi sgranò gli occhi. “Che vuoi dire?!”

Sakura si mosse velocissimamente ma Ino assistette a quella scena a rallentatore: il coltello si intrufolò tra la massa rosa dei suoi capelli e la divise in due parti, rovinandoli completamente.

 

“Ino, la sai l’ultima! Si dice in giro che Sasuke preferisca le ragazze con i capelli lunghi!”

“Preferisca le ragazze con i capelli lunghi!”

“Preferisca le ragazze con i capelli lunghi!”

 

Sakura si alzò, stringendo con la mano convulsa il pugnale.

A Zaku bastò prenderla per le spalle per bloccarla e fare cadere la piccola lama; Sakura si aggrappò al braccio del ragazzo, stringendolo forte e mordendolo.

“LEVATI, STUPIDA!” se avesse continuato a darle colpi sul capo, avrebbe rischiato un trauma cranico.

Loro cercavano informazioni su Sasuke per Orochimaru; Sasuke e Naruto l’avevano difesa da Orochimaru, persino Rock Lee che non c’entrava nulla con quella storia.

Toccava a lei.

Zaku si alzò. “È il momento di darti la lezione che ti meriti, ragazzina.”

“LASCIALA STARE!”

Ino si era posizionata tra i due, affiancata da Shikamaru e Choji.

Choji si voltò verso Shikamaru. “Se chiamavamo la polizia era meglio! Perché devo entrarci anche io?!”

“Ino ha voluto così e io non sono da meno! Lo vuoi capire si o no?!”

Zaku sorrise sadico. “Nessuno ti ha chiesto di intervenire, CICCIONE.”

 

CICCIONE… CICCIONE… CICCIONE…

 

Shikamaru inorridì. “Oh no, Choji non sopporta di essere chiamato ciccione…”

“Scusa..? Com’è che mi hai chiamato..? Credo di non aver capito bene..?”

“Ho detto che sei solo un ciccione.”

Choji trasalì e strinse i pugni. “IO NON SONO UN CICCIONE! SONO SOLO ROBUSTO DI COSTITUZIONE!”

Ino esultò dentro di se.

 

Molto bene, si è arrabbiato…

 

“ADESSO TI DO LA LEZIONE CHE TI MERITI!” Choji si era buttato su Zaku e lo stava affrontando a testa alta, dimentico del fatto che spesso Ino o Naruto e Kiba, persone che il combattimento lo avevano nel sangue, lo prendessero in giro.

Shikamaru riuscì a stendere un Kinuta Dosu già ferito.

Ino però non aveva mai praticato lotta e sicuramente non era il tipo che aveva il coraggio di far del male a qualcuno.

 

“Sakura ci sta mettendo troppo.”

“Infatti, di solito sono io quello che ritarda.”

“Naruto, aspettami all’ingresso, io la vado a cercare.”

Sasuke corse per il corridoio stringendo la fascia dello zaino. Scese le scale in fretta, verso il seminterrato, per poi attraversare il cortile in direzione della palestra.

La visione davanti ai suoi occhi lo spinse ad affondare la mano nella tasca dello zaino per recuperare qualcosa che aveva ricevuto poco tempo prima.

 

“KIN! MUOVITI!” urlarono Zaku e Dosu.

Kin si occupò di Ino che però aveva agguantato il coltello abbandonato a terra.

Ma non servì.

“SAKURA!”

La ragazza dai capelli rosa mutilati alzò lo sguardo. “Sasuke… sei tu…”

“Dimmi chi ha osato farti del male!”

Shikamaru lasciò andare Kinuta Dosu e con uno scatto recuperò due sbigottiti Ino e Choji. “Andiamocene da qui, prima che Uchiha se la prenda pure con noi!”

Le dita sporche di Sakura indicarono principalmente l’immagine leggermente sbiadita di Zaku Abumi.

Sasuke gli si parò davanti con uno sguardo omicida. “Come hai osato farle del male... dimmelo bastardo…” il braccio andò a bloccare Zaku per il collo.

Con la mano libera gli strinse un braccio e con uno scatto lo fece mettere in modo tale che gli desse le spalle; poggiò una gamba sulla sua schiena e strattonò il braccio con forza.

“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!”

“SASUKE, BASTA!” Sakura si era alzata di scatto e lo aveva abbracciato da dietro. “Lascialo stare! Non ne vale la pena!”

Sasuke stette un attimo immobile per poi mollare la presa su Zaku.

Si voltò verso Dosu, che lo aveva raggiunto subito dopo aver notato il nastro azzurro con disegnato il serpente. Il nastro che gli aveva dato Orochimaru.

“Sei più potente di noi… Sasuke Uchiha… e vogliamo chiederti scusa per quello che abbiamo fatto.”

Sakura vide che stava slacciando il nodo del nastro d’argento, su cui era disegnata la nota, legato al braccio.

Glielo consegnò dopo aver fatto un lieve inchino.

La Banda del Suono proverà sempre grande rispetto verso di te.”

I tre si dileguarono sotto lo sguardo rabbioso del ragazzo, che stringeva i due nastri.

“Sasuke, non seguirli mai… ti prego…”

Sakura si era stretta a lui più di prima. Sentì la maglietta pulita, che aveva indossato subito dopo aver giocato a calcio, inumidirsi: stava piangendo.

E ne aveva tutte le ragioni.

“Vieni Sakura.” Le passò un braccio attorno alle spalle, non prima però di averle accarezzato i capelli tagliati malamente.

Prese da terra quel coltello che quella sera era passato di mano in mano e, dopo aver preso le cose della ragazza dallo spogliatoio, uscirono dalla palestra.

“Ti accompagno a casa.”

 

The mountains cuts off the town from view,

like a cancer growth is removed by skill.
Let it be revealed.
A waterfall, his madrigal.
An inland sea, his symphony.
Undinal songs
urge the sailors on
till lured by sirens' cry.

Now as the river dissolves in sea,
so Neptune has claimed another soul.
And so with gods and men
the sheep remain inside their pen,
until the Shepherd leads his flock away.
The sands of time were eroded by
the river of constant change

 

Firth of Fifht – Genesis

 

 

L’angolo per i lettori:

Ragaz scusate se non ho aggiornato subito ma sapete già che al momento sono un po’ occupata, vi chiedo scusa. ^^

 

Inu_Kagghy: Valechan ^^ tessssssssora, me la faccio addosso come Sakura se penso al tuo forcone XDDD cmq non ti preoccupare perché quella che fa veramente tardi sono io, ma cerco ogni volta di riparare ^^

Comunque Sakura finalmente è più vicina a Sasuke e anche Rock Lee ha avuto la sua parte, ho voluto curare molto la rivincita di Sakura in questo caso. Shino purtroppo non ha agito in questo capitolo, così come la coppia Kurenai/Asuma che non si è vista (a parte il commento su Asuma e il fumo XDD)

Hayate lo dovevo mettere per forza, primo perché poverino è morto in missione, secondo perché mi serve per introdurre Genma e una possibile coppia Genma/Shizune ghghgh ma intanto pensiamo a Kakashi/Anko e Naruto/Hina un baiocco

 

Beckill: gioiuzza mia! Torni oggi… che bello! Allora puoi recensirmi ^^ comunque… condividiamo gli stessi gusti musicali, sono felice! Spero che ti piacciano anche i Genesis che assieme ai Pink Floyd sono i padri della musica rock ^^ comunquezzzz Hinata in questo capitolo si è spinta un pochettino… nel prossimo capitolo sarà completamente protagonista. Un abbraccio!!!

 

 

vampirosolitario91: Kakashi e Anko sono una coppia che per me è scontata ^^ io li adoro cmq Sasuke in questo capitolo mi è piaciuto particolarmente, dimostra di provare qualcosa per Sakura, a presto ^^

 

Felicia91: mi fa piacere che ti piaccia, fammi sapere anche per questo capitolo =) cmq ho dato una lettura veloce a una tua ff, appena ho tempo la leggo più attentamente e lascio una recensione, perché ha una trama interessante ;-)

 

mimi_chan92: ho cercato di fare del mio meglio ma come sempre sono arrivata con tremendo ritardo, esorcizzatemi perché va contro la mia volontà aggiornare con così poca costanza.

 

hina22688: ghghghgh Hinata mi piace troppo, è troppo troppo tenera e gentile, l’ho già detto a beckill cmq… nel prossimo capitolo sarà protagonista al 100% e col tempo sverrà sempre meno ^^

 

bambi88: gioia, i professori sono sicuramente dei pazzi e in questo capitolo Gai ne ha dato la piena prova O.o (parlo come una che sta scrivendo una recensione, non come un’autrice lol) cmq ho già detto che il prossimo capitolo sarà incentrato su Hinata, anche se ci sarà un pezzettino di trio della Sabbia quindi apparirà Temari, anche se ancora non s’incontrerà con Shikamaru (purtroppo t.t) un bacione Roberta

 

layla the punkprincess: per la tua gioia ho inserito il tre della Banda del Suono (sarà più interessante quando ci sarà il Quartetto del Suono) ^^ cmq il loro ruolo non è ancora sfumato anzi, più in là scriverò un capitolo dedicato a loro (in qualche modo), fai caso all’episodio della prima serie di naruto in cui l’hokage riesce a sigillare dentro di se le anime dei due hokage risuscitati ^^

 

sasusaku: in questo capitolo hai finalmente potuto vedere un tributo alla coppia espressa dal tuo nickname, spero che tu sia soddisfatta, un bacio!!

 

eringad: non ti preoccupare, comunque questo è il seguito, dimmi cosa ne pensi perché sono curiosa ^^

 

Ringrazio Andrearomanista, DarkPhoenix, gryffyndor_ery e Kaled per avermi aggiunta tra i preferiti. ^^

 

Lasciate una recensione ^^

Un bacio, Asdrel

 
   
 
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