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Autore: _OneD    12/02/2013    1 recensioni
Arrianne Gilbert: non esattamente il modello perfetto di grazia e gentilezza. Zayn Malik: la perfezione.
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Arrianne è una ragazza timida ma per nasconderlo cerca continuamente di sdrammatizzare tutto; ha un episodio del suo passato che sentirà di dover condividere con qualcuno. E questo qualcuno chi mai sarà? Mah.. AHAHAH
Il tutto inizia con un solo obiettivo, quello di realizzare i propri sogni... ma stavolta nel vero senso della parola. Lascio a voi scoprire il resto.♥
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«È tutto finito, Lola».
«Ma che..?».
«Ho mandato tutto a puttane» piagnucolai, rannicchiandomi nel piumone.
«Ommioddio, aiutatela. Vedrai che gli passerà, non è mica la fine del mondo».
«Ti dico di no, è finita. The end».
La sentii sbuffare. «Senti, ridicola, fa poco la piagnona e muovi il tuo bel culetto. Farai tardi alla gita».
«Ma…».
«Niente ma, che altrimenti vengo a prenderti io con la forza».
«Okay, okay».
Chiusi la chiamata e misi il cellulare in carica, intanto lo stereo trasmetteva “21 Guns” dei Green Day. Perfetto, pensai. Proprio la canzone che mi ricorda più di ogni altra cosa al mondo quel coglionebarraputtaniere, mi doveva capitare.
Presi il telecomando dello stereo e lo spensi.
Ora nella mia stanza aleggiava il silenzio. Anche peggio.
Decisi di non pensarci, asciugarmi le lacrime e andare a prepararmi. A Zayn ci avrei pensato quando mi sarebbe capitato davanti, tanto insieme agli altri… cosa poteva capitare?
Mi sentii un po’ risollevata, così decisi di riposarmi altri 5 minuti, visto che non avevo chiuso occhio.
 
Bell’idea, cogliona che non sei altro. Mentre correvo, decisi che quella giornata peggio di così non poteva andare. Ora avrei anche perso il pullman.
«Signor Clark, SIGNOR CLARK! Eccomi… sono… sono arrivata» riuscii a dire, col fiatone.
«Bene, miei cari, grazie a voi ora dovrò prendere anche io un pullman pieno di gente che puzza».
«Miei cari?» mi voltai verso il rumore di passi affettati che mi rimbombava nelle orecchie.
Zayn alzò lo sguardo, incontrando il mio. Rellentò la corsa e si fermò giusto di fronte a noi. «Sc-usi».
Cosa ho fatto di male? Cosa? Eh?, domandai credo a me stessa. Hai dormito troppo, idiota!, mi risposi.
Circa un quarto d’ora dopo ci ritrovammo in un pullman con le file a tre posti: io a sinistra, Zayn a destra e il professor Clark al centro.
Il professore prese un grosso respiro e si fece spuntare un gran sorriso sulle labbra. «Allora, giovincelli».
«Giovincelli?» chiesi.
«In che epoca vive, prof?» continuò Zayn.
«Ma… sentite… ah. Voi ragazzi siete così… così».
«Deliziosamente simpatici?» chiese Zayn.
«Pieni di allegria?» sussurrai quasi.
«Ok, da questo momento non voglio sentir volare una mosca».
Ed un moscerino gli si posò sul naso.
 
Riuscimmo, fortunatamente, ad arrivare in tempo. Lola, Harry, Louis e gli altri nostri amici ci avevano aspettato.
«Ma che combinate, voi due?» chiese Niall sorridendo. «Avete fatto le ore piccole, ho capito» disse ridendo sotto i baffi.
Zayn gli passò vicino e seguì i professori, che si erano avviati all’albergo. «Nient’affatto» sussurrò, scontrandosi con la spalla di Niall.
Quando fu abbastanza lontano, l’attenzione si spostò tutta su di me.
«Che è successo? Racconta, racconta» dissero tutti.
Abbassai lo sguardo. «Nulla, muoviamoci… già avete fatto tardi abbastanza, a causa nostra».
 
 
«Non posso crederci, non posso crederci! Che razza di sfiga? Eh? Ti sembra una cosa corretta?» quasi urlai tra le braccia di Lola. Avevamo preso la nostra stanza, in ognuna c’erano tre letti. Nella nostra, oltre a me e la mia amica, c’era una ragazza bionda che mi sembrava abbastanza simpatica e che aveva detto di chiamarsi ‘Elizabeth’, prima di occupare il bagno per una buona mezz’ora.
«Daaai, non preoccuparti. Domani penseremo a qualcosa… per ora godiamoci questa giornata libera»  propose Lola.
Alzai lo sguardo dalla sua spalla. «Mh» mugugnai. «Dove andiamo?».
«Non saprei, vediamo se c’è la rete wi-fi che cerco un po’» disse, alzandosi per prendere il suo pc dalla valigia.
Rimasi imbambolata sul letto. «Perché hai por… Ok, non mi interessa. Cosa cerchi?».
Mi guardò come se le avessi fatto la domanda più stupida del mondo. «Ma un centro commerciale, ovviamente».
Una massa di capelli biondi, raccolti in uno chignon, e degli occhi azzurri fecero capolino dalla porta del bagno. «Centro commerciale? Chi ha detto ‘centro commerciale’?».
 
«Quindi tu sei nuova, Elisabeth?» le chiese Lola, incurante della cacca di piccione fresca sulla quale era finita.
«Sì, in un certo senso. Avevo già frequentato questa scuola, ma poi avevo deciso di trasferirmi alla St. Claire. Ah, chiamami pure Izzie» disse sfoggiando un sorriso bianchissimo.
«Owh, scuola di lusso eh?» dissi senza pensare.
Si rabbuiò. «Già, lo ammetto. Ma mi ci sono trasferita per una cosa successa con il ragazzo con cui stavo prima».
Stavo per scusarmi, dicendo che avrei dovuto riflettere prima di parlare.
La bionda lo notò. «Oh, non preoccuparti. Ho intenzione di riprendermelo» disse sorridendo.
Ghiaccio, pensai. Il suo sguardo è praticamente di ghiaccio.
«Allora, cominciamo da lì?» propose Lola, cercando di smorzare la tensione che si era creata improvvisamente e puntando il dito verso un negozio a caso.
Sexy Shop”.
«Ma allora sei fissata!» esclamai, non riuscendo a smettere di ridere per la faccia scandalizzata di Izzie.
La bruna guardo prima noi e poi il negozio che stava indicando. «Che? No… ero… non l’ho fatto apposta, stronza».
«Si, si, certo» la canzonai, facendo finta di asciugarmi le lacrime. «Scusala, sono gli ormoni» dissi rivolgendomi alla barbie che continuava a fissarci, ricevendo un’occhiata gelida da parte di Lola.
Mi sorrise. «Non preoccupatevi. Ma… posso chiedervi una cosa?».
Mi feci seria, credendo di aver sbagliato qualcosa. «Certo».
«Conoscete anche voi quel tipo che ci sta fissando da mezz’ora?» chiese, facendo segno con la testa.
Girai lo sguardo.
«Chi?» chiese Lola.
Rimasi immobile, osservando Zayn guardarsi intorno per poi decidersi a darsi una mossa e venirci incontro.
«ZAYN! Ciao. Lui era quello di cui vi parlavo» disse Izzie con un sorriso falso.
Che?
Lola guardò Zayn perplessa, aspettandosi una qualche specie di risposta. Lui sembrava assente, come me d'altronde. «Il tuo ex?» sussurrò, quasi cercando di non farsi sentire.
La bionda si strinse a se il braccio di Zayn. «Ma certo, sciocchina!».
Sciocchina? Ehm, cioè… CHE COSA?!









LA CACCA ROSA.
Mica potevo far apparire una barbie del genere e lasciarla andare nel dimenticatoio?
NoNo, eccola di nuovo in tutta la sua stronzaggine bellezza! :')
Vi dirò, avevo questo capitolo pronto già da un po'... solo che era troppo corto e volevo aggiustarlo.
Così, come al solito, sono stata una stronza (anche io, come Izzie cara) e vi ho fatto attendere.
Perdono.
Per parte nella quale perdono il bus, mi sono ispirata a 'Lovely Complex': un anime/manga stra figherrimo. 
E nulla, spero che questo capitolino di cacca di piaccia e che vogliate recensire:)
Ringrazio chi ha ancora la pazienza di continuare a farlo, so che è difficile se aggiorno alla cazzo>.<
E ringrazio di nuovo le ragazze che seguono la storia e che l'hanno inserita da qualche parte(?).
Elena loves you all.
Detto questo, adieu.

 

  
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