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Autore: H o p i e    13/02/2013    5 recensioni
Hyuri, una ragazza italo-coreana, perde i genitori all'età di tre anni e viene subito dopo portata in un orfanotrofio. Da qui nessuno l'adotta, a causa del suo carattere vivace o almeno finché, all'età di 10 anni, non si presenta una famiglia che subito di innamora dei suoi tratti coreani, uniti ai suoi capelli rossi e ai suoi occhi verdi.
Fin da piccola ha avuto l'abitudine di scrivere tutti i suoi pensieri su un diario, il suo unico amico.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Con molta naturalezza, anche dopo il mio risveglio, mi poggia lentamente sul letto e dopo mi comunica che è pronto a tavola.
«Non ho fame, ho mangiato abbastanza schifezze questo pomeriggio.»
«Ma non hai nemmeno pranzato oggi...»
«Affari miei. Ora se non ti dispiace esci. Ho sonno e voglio dormire»
«Come vuoi.»
Mi rannicchio di lato sul letto e chiudo gli occhi convinta che se ne sia andato, ma sento il materasso che si muove. A questo punto apro gli occhi e vedo le sue mani poggiate ai lati del letto e lui chino su di me. Ad un tratto sento le sue labbra posarsi sulla mia guancia e, istintivamente, sbarro gli occhi.
«Buonanotte allora» dice sorridendo e allontanandosi.
Prima che possa uscire dalla stanza lo interrompo con le mie parole.
«Cos'era quello?»
«Un bacio sulla guancia?» risponde con tono ovvio.
«Non mi pare d'avertelo chiesto.»
C'è qualche secondo di silenzio e poi decide, finalmente, di rispondermi.
«Ma non avevi sonno tu?» dice spegnendo la luce della stanza «Buonanotte»
Mi lancia un ultimo sorriso - che riesco a intravedere grazie alla luce emessa dalla mia bajour - e poi chiude la porta.
Poco dopo mi addormento come un sasso ancora con i vestiti del giorno prima addosso.
I raggi del sole, che penetrano dalla mia finestra, scaldano dolcemente la mia stanza e, successivamente, si posano su di me, svegliandomi.
Noto che la mia mano è posata sulla guancia dove, la sera prima, Ji Yong aveva posato le sue labbra.
Mi metto seduta sul letto sempre continuando a tenere la mano sulla guancia. Poco dopo si apre la porta e vedo spuntare da dietro Ji Yong.
«Allora sei pront---» si blocca a metà frase osservandomi.
Un attimo di silenzio e poi ricomincia a parlare.
«Ma come? Devi ancora prepararti? Guarda che tra un po' le lezioni iniziano.»
«E che m'importa. Vai anche da solo, non ho intenzione di mettere più piede in quella scuola.»
«Puoi anche non andarci per un giorno o due, ma prima o poi dovrai ritornare. Dai, preparati e andiamo.»
«No.»
«Hyuri...»
Sta per aggiungere qualcosa, ma lo interrompo prima che possa continuare.
«No, Hyuri niente. Non voglio andarci e basta. Prima o poi dovrò ritornarci? E chi te lo dice? Io cambio scuola. Tu non sai cosa vuol dire essere umiliati in quel modo davanti a tutti. Se ci tornassi tutti mi guarderebbero e mi deriderebbero e io non voglio fare la figura della stupida. E poi da quand'è che ti fai questi problemi?»
«Da quando mi hai chiamato fratellone.»
«E questo cosa c'entra adesso?» gli rispondo quasi irritata.
«Perché dopo che l'hai fatto sento che il mio dovere è proteggerti come fa un fratello con la proprio sorella.» risponde sorridendo.
«Sciocchezze. » inizio a camminare dirigendomi verso la porta, gli passo di fianco e mi incammino verso il bagno per farmi una doccia.
"Fratello, proteggerti, sorella... ma stamattina cosa si è fumato per dire tutte queste boiate?" penso passandomi il bagnoschiuma su tutto il corpo. Anche se devo ammettere che in fondo, ma proprio in fondo in fondo, quelle parole mi hanno fatto piacere.
Rimango un quarto d'ora sotto la doccia e poi finalmente decido di uscire. Mi dirigo con l'accappatoio in camera mia e, una volta entrata, mi accorgo che Ji Yong dorme sul mio letto.
"Stupido, è rimasto qui..."
Intanto sento il suo cellulare squillare. Sapendo che non riuscirei mai a svegliarlo - data la sua natura estremamente dormigliona - decido di rispondere io.
«Pront---»
«JI YONG! SAI CHE ORE SONO? TI SEI FORSE DIMENTICATO CHE DOVEVAMO VEDERCI IN CORTILE?»
Non rispondo. Non perché non sapevo cosa rispondere, ma perché la sua voce da cornacchia gracchiante mi aveva quasi rotto un timpano.
«Sei ancora lì?»
«Emh, non sono Ji Yong»
«E allora chi saresti? Cosa ci fa una ragazza con il cellulare del mio Ji Yong in mano?»
«Sono sua sorella.»
«Ah. Beh, passamelo.»
Queste arie da comanda-tutti stanno iniziando a darmi veramente sui nervi.
«Dorme.»
«Sveglialo.»
Il mio occhio inizia a tremare per il nervoso.
«È il tuo Ji Yong è non sai che è impossibile svegliarlo?»
«Strano. Quando dorme da me riesco sempre a svegliarlo usando i miei metodi.» risponde concludendo con una nota di malizia.
«...»
«Sei forse morta?»
«Non ho intenzione di usare i tuoi metodi su di lui. Preferisco usare i miei come quelli di torturarlo mentre dorme o, ancora meglio, buttarlo giù dal letto facendogli prendere un bel colpo di schiena. Dopo averlo fatto gli dirò che hai chiamato.»
Non le do il tempo di rispondere e chiudo la chiamata. Poggio il cellulare sul comodino, prendo della biancheria, dei vestiti e vado a vestirmi in bagno.
Una volta tornata in camera mi siedo sul letto e lo osservo un attimo dormire. Poi inizio a toccargli una guancia con l'indice.
«Ji Yong...»
Continuo a toccargli la guancia con l'indice sorridendo lievemente.
«Stupido Ji Yong. Non si fanno saltare gli appuntamenti, soprattutto poi se lo si ha con una cornacchia spaccatimpani.»
Mi perdo per un attimo in quell'espressione da bambino e poi gli afferro fortemente le guance tirandogliele.
«STUPIDO JI YONG, SVEGLIATI!»
Apre di scatto gli occhi per il dolore.
«Ahia... ma che ti prende?»
Gli mollo le guance.
«Fino a prova contraria questo è il mio letto. Sei pregato di andartene e di tenere a bada quella cornacchia che ti ritrovi come fidanzata. E ora esci.»
«Fidanzata? Aspetta, parli di Miyon o di Jihyon?»
«Ah, sono anche più di una? Due cornacchie in una volta sola, wow. Di male in peggio.»
«No, hai capito mal--»
«Non m'importa. Sono stanca di sentir parlare di cornacchie»
«Non riesco a capire come mai ce l'hai con loro...»
«Nemmeno io, mi danno sui nervi e basta. Comunque, dato che non ti decidi ad uscire dalla stanza, me ne vado io. Buona dormita.»
Faccio come per alzarmi dal letto ma mi blocca per un polso.
«Sono rimasto a casa per farti compagnia, non per dormire.»
«Non ti ho chiesto di farlo e non ho mai detto che gradisco la tua presenza.»
«E io non ho mai detto che faccio tutto quello che mi dici di fare, quindi rimango con te anche se sono consapevole che vuoi prendermi a sprangate in faccia.»
«Oh, almeno ne sei consapevole. Bene, allora sta' attento, perché potrei farlo da un momento all'altro.»
Mi guarda e ride «Va bene, va bene.»
«Perché ridi adesso?» chiedo con aria irritata.
«Fai ridere» risponde continuando a ridere.
«Idiota»
I minuti passano e Ji Yong non si stacca un attimo da me. Decido allora di guardare un film sdolcinato, quelli che i ragazzi - e io - odiano.
«Hai intenzione di fissarmi ancora per molto?» chiedo irritata mentre sono seduta sulla mia scrivania e lui sul letto.
«Sì.» risponde sorridendo.
«Cavolo, hai 18 anni, non 5. La smetti di comportarti come un moccioso?»
«No.» risponde continuando a sorridere.
"Su Hyuri, fatti forza. Basta ignorarlo. Anche se ormai devi guardare questo noiosissimo film e hai un rompiscatole di fianco non è mica la fine del mondo, no?"
«Ma tu oggi non esci con i tuoi amici e le tue amichette cornacchie comanda-tutti?»
«Umh, no. Preferisco rimanere qui.»
"Qualcuno me lo porti via!"
Alla fine, a furia di aspettare che Ji Yong se ne andasse, mi addormento con la testa poggiata sulla scrivania.
Sento un tocco mai sentito sulle labbra e, quando apro gli occhi, Ji Yong è chino verso di me con gli occhi chiusi, mentre preme le sue labbra sulla mie.
 

"Caro diario, cosa significa?"

 
Il mio angolino:
 
Sì, sono cattiva. Tanto cattiva :3 Ma ho deciso di interrompere qui il capitolo, un po' come si interrompono le puntate delle telenovele  U____U
Avevo deciso di scrivere molto di più in verità, ma sapete... ieri sera c'è stato un temporale che ha fatto saltare la luce mentre scrivevo il capitolo (che era mooolto più lungo di questo). Quindi il computer fisso - naturalmente - si è magicamente spento mandando il mio lavoro in fumo~
Avendo anche tanta paura dei temporali non mi sarei mai messa a riscrivere tutto per tutta la notte, anche perché oggi dovevo andare a scuola, cosa non fatta data la notte insonne passata a causa del temporale, ma questo immagino - e sono sicura - che non vi interessi minimamente.
Quindi... grazie per aver letto ^_^
 
Annyeong,
 
Ji Yong
 
 
   
 
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