Perchè era reciproco.
[Anche se all’inizio non sapevamo ancora cosa fosse.]
- Sakè?
- Sì, grazie.
Jiraiya iniziò a chiedersi se il vecchio proprietario del chiosco non l’aspettasse tutte le sere, con la bottiglietta di sakè e il bicchierino già pronti.
Sa già che scriverò di te.
Parlerò di te.
Ricorderò te.
- Jiraiya tu sei un idiota.
Il team di Sarutobi era appena rientrato da una missione. Jiraiya ora bloccato in un letto d’ospedale guardava in silenzio il suo compagno di squadra rimproverarlo.
-Come ti è venuto in mente di uscire allo scoperto così all’improvviso? – Gli chiese il ragazzo con la sua solita voce calma e fredda anche se.. Questa volta sembrava ci fosse qualcosa in più. Ma forse era solo una sua impressione.
- Orochimaru.
- Non cercare di giustificarti. Non ho alcuna intenzione di ascoltare le tue patetiche scuse e
- Orochi
- Non interrompermi. Ho detto che non ti voglio sentir parlare.
Jiraiya spazientito gli tappò la bocca per zittirlo. In cambio ricevette uno sguardo davvero poco amorevole.
- Grazie per avermi salvato. – Sorrise e fece ricadere la mano sul lenzuolo bianco.
- Oh.. – Ancora una volta lui semplicemente arrossì e girò il viso dall’altra parte.
Il vecchio proprietario sa già, che anche questa sera io aspetterò te.