Libri > Il Bacio dell’angelo Caduto
Segui la storia  |      
Autore: Marcy_    13/02/2013    8 recensioni
ATTENZIONE! SPOILER SU TUTTI I LIBRI DELLA SAGA!
Fin da bambina, Carrie, sa di non essere una persona come tutte le altre.
Nata, miracolosamente, dall'unione di Patch e Nora si ritrova a vivere la vita barcollando nel buio, senza avere la minima idea di ciò che il futuro da ibrido prodigio possa riservarle.
Vita. Morte. Poteri. Nessuna certezza.
E la sua intera esistenza è così strana ed affascinante che sulla sua testa incombe una taglia, ragion per cui i genitori decidono di farle fare un viaggio per imparare a sopravvivere in ogni situazione; accompagnata da un loro vecchio amico: Gabe.
Giovane ragazzo nonché altro angelo caduto (presente sia nel terzo che nel quarto libro).
Riuscirà Carrie, ragazza totalmente disinteressata a qualsiasi cosa soprannaturale, ad accettare se stessa e la sua vera natura?
SOSPESA
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Prologo
Attenzione: essendo il prologo è l'unico capitolo ad essere scritto al passato!

Atennzione 2: il fatto che sia corto non influirà assolutamente sui prossimi capitoli che, al contrario, saranno molto più consistenti! questa è solo l'input per il primo vero capitolo :)






Avrei dovuto capire, nel momento esatto in cui avevo varcato la soglia di casa, che quel giorno non sarebbe stato un buon giorno.
L’odore caldo e soave dei muffin al cioccolato appena usciti dal forno mi aveva investito con così tanta forza da avermi fatta rimanere impalata sulla soglia di casa come una perfetta idiota, intenta ad annusare l’aria che mi circondava come un cane che cerca una pista, anzi, la pista.
Pur non essendo una casa piccola ,anzi, uno spazioso quadrilocale, il profumo delizioso di quel pasto aveva impregnato tutto l’appartamento senza lasciar libero nemmeno un angolino.
Mia madre che cucinava? Per giunta i muffin? L’unico dolce in grado di preparare senza bruciare quella povera casa al centro esatto di Phoenix?
Entrando in cucina li avevo trovati impalati a guardarsi negli occhi, come due perfetti innamorati, intenti a mangiarsi con lo sguardo, seduti comodamente attorno alla tavola pur sapendo benissimo, grazie ai loro super sensi, (probabilmente appannati dall’eccitazione sessuale creatasi in quel momento) che avevano una spettatrice a pochi metri.
Due perfetti diciassettenni, si sarebbe detto, se non fosse che erano immortali e che portavano quei diciassette anni davvero bene paragonati alla loro vera età.
Ma le persone se la bevevano (per fortuna) la storia che ero rimasta orfana da pochi mesi e che la mia cara sorellina aveva deciso di accogliermi nella sua famiglia, appena formata col ragazzo di una vita.
Anche se odiavo cambiare città ogni tre anni, anche se odiavo cambiare identità, anche se odiavo crescere mentre loro rimanevano belli e perfetti per sempre.
In quel momento eravamo dei perfetti coetanei, ma gli anni a seguire? Come avremmo mascherato le nostre vere identità? Dicendo che ero io la loro tutrice? Rabbrividivo al pensiero ogni volta che ci pensavo. Loro che dovevano essere i miei genitori non sarebbero mai invecchiati mentre per me il futuro era più scuro di una strada sterrata al centro esatto di un bosco in piena notte.
Mi ero schiarita per bene la voce e,  da quel momento, avevano cercato di corrompermi facendo i loro sorrisetti di intesa, accompagnati dai muffin caldi caldi, cominciando la loro lunga chiacchierata sui soliti argomenti di cui, ovviamente, io non avevo intenzione di discute.
Odiavo usare quei termini, tutto ciò che riguardava il loro mondo mi disgustava. Non perché erano loro a farmi ribrezzo, ma perché sapevo di essere io stessa uno scherzo della natura. Un essere che non sarebbe dovuto nascere. Eppure non riuscivo a sentirmi come loro.
Non avevo ali, né cicatrici, provavo sentimenti e non riuscivo a fare tutte le acrobazie di cui erano capaci loro. Si, se mi arrabbiavo o mi impegnavo risultavo molto più forte della media, molto più agile, veloce, anche intelligente (ma questo, probabilmente, era dovuto dal fatto che non sia io quella a cui funzionano i neuroni ma gli altri a non utilizzarli proprio) e un paio di volte ero riuscita a persuadere qualcuno facendogli vedere ciò che io volevo che vedessero. Ma non mi sentivo come loro. Non un essere soprannaturale. Più qualcosa che non avrebbe dovuto esistere. La figlia di unaa Nephilim e un angelo caduto. Da dove ero uscita fuori nemmeno loro lo sapevano.
Ed avevano cominciato con il lungo e noiosissimo monologo che sentivo ormai da anni ma questa volta con più convinzione e determinazione. Finchè, ovviamente, io non ero scoppiata come un palloncino troppo vicino ad un cactus.
Una parola tirava l’altra, un urlo chiamava il successivo, un piatto a terra attraeva il consecutivo, una lunga serie di insulti seguiva gli altri e, in poco più che dieci minuti, mi ero ritrovata seduta su una dannata sedia con polsi e caviglie legate fra di loro in modo che non potessi muovere un muscolo. Costretta, anzi, obbligata ad ascoltare la loro tiritera sul fatto che avrei dovuto accettare quella dannata situazione.
‘’Sta per arrivare un nostro amico’’ aveva cominciato papà con voce bassa, cercando di apparire severo (gran peccato per il sorrisetto che l’aveva tradito attraversandogli il volto) ‘’appena varcherà quella soglia ti spiegheremo il modo in cui stiamo tentando di proteggerti’’
‘’Sappi solo che è per il tuo bene’’ aveva sussurrato mamma con un tono di voce gentile, addentando un muffin, poggiata sullo stipite della porta.
‘’Alla faccia dei genitori con metodi di educazione alternativi, e che diamine!’’ avevo urlato infuriata chiudendo gli occhi per evitare di doverli guardare.
Anche a casa Cipriano si respirava la stessa aria delle famiglie umane in continuo conflitto con i figli scapestrati. Peccato che ad essere strani fossero i genitori.
Poteva esserci situazione peggiore di quella? Si, direi di si. Dovevo solamente attendere pochi minuti per capire in quale situazione mi avevano appena cacciata.







**Spazio autrice***

Ma buonasera! come state?
Ok, non pensavo davvero di pubblicate adesso il prologo della nuova storia maaaaa..è andata così ahahaha
spero vi abbia incuriosite!:D e so che non è una categoria molto visitata (anche se io la amo *-*) ma comunque spero di ricevere qualche opinione :)

al prossimo capitolo :D















   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Bacio dell’angelo Caduto / Vai alla pagina dell'autore: Marcy_